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== Il ritorno in [[Italia]] ==
== Il ritorno in [[Italia]] ==


[[File:Natalia Estrada, servizio fotografico.jpg|right|thumb|200px|[[Nessuno]] ha ancora capito come abbia fatto, ma Mastrota è riuscito a portarsela a letto. Chiamalo [[stronzo]]!]]
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Versione delle 10:22, 18 set 2014

Template:ColonnaSonoraVoce

« ...e in sole otto ore... U-N-A G-I-O-R-N-A-T-A, AMICI TELESPETTATORI!!! ...avrete nel vostro bagno una doccia all'avanguardia... »
(Giorgio Mastrota, a qualunque ora del giorno, mentre tenta di indurvi a demolire il vostro vecchio bagno.)
« Madonna, che tipo! Va' come insiste! Uno così sarebbe capace di venderti pure una suocera extra! »
(Tipico commento di chiunque becchi una pubblicità di Mastrota in televisione.)
« Certo!!! E in sole venti comode rate! »
(Giorgio Mastrota su citazione precedente.)
Prescelto delle Televendite
File:Batteriadipentole.jpg Insignito da Mondial Casa del titolo di Cavaliere Custode dell'Acciaio Inox.


Dimostrazione vivente che la laurea in Scienze Politiche non serve a un cazzo.


Persona in grado di far soldi a colpi di supercazzole con solo vaghe allusioni all'articolo che vorrebbe propinare.
Primo discepolo di Roberto Artigiani.

Giorgio Mastrota (Milano, 1964), conosciuto anche come il "Pelato della Mondial Casa", è uno dei più temuti venditori televisivi italiani, specializzato nel rifilare quintali di pentole e suppellettili a persone che non ne hanno assolutamente bisogno.

Le origini

Cresciuto in un felice ed anonimo oblio, Mastrota si ritrova laureato alla fine degli anni 80. Qui, forse preda di uno dei più potenti doposbronza da festa di laurea a memoria d'uomo, scopre davanti ad un specchio di essere praticamente nudo - fatta eccezione per un tanga e una strana fascia recante la scritta "Uomo più bello d'Italia". I più informati[senza fonte] dicono che il concorso fu vinto dal nostro Giorgione solo perchè irruppe ubriaco perso nel backstage e vomitò addosso ai finalisti le cinque porzioni di cassouela che aveva divorato per scommessa durante la cena. Dopo aver raggiunto tale traguardo gli si schiusero due grandi porte: entrare a lavorare in un uno studio di commercialista o mostrare gli addominali per un paio di mesi, prima di finire nel dimenticatoio. A risparmiargli la fatica di sforzare i propri neuroni fu Gianfranco "Damme 'a due" Funari che lo volle con lui, nel 1989, a Improvvisando in RAI. La TV l'aveva chiamato e Mastrota rispose[citazione necessaria]. Purtroppo per noi.

Telecinco

Dimostrando per l'ennesima volta la veridicità della Legge di Murphy, Mastrota si ritrova senza lavoro a causa di alcuni screzi tra Funari e la tivù di Stato (messa sotto pressione da Giorgio La Malfa. Mani Pulite stava arrivando e andava tutto bene...). Invece di mettere a frutto la sua preparazione universitaria, decide di

accettare l'entusiasmante sfida[citazione necessaria] propostagli da Mediaset: andare in Spagna a lavorare nella versione povra del network dell'emittenza italica.

Sarà qui che Giorgino nostro farà la sua esperienza più formativa: reciterà nella celeberrima telenovela Manuela dimostrandosi il più camaleontico degli intepreti, ricoprendo svariati ruoli come

  • il vaso da fiori nelle scene di bacio tra i protagonisti;
  • il bonazzo che compare ad minchiam nelle hall degli alberghi senza aver alcun ruolo nella storia;
  • lo scopettino del cesso del bagno della protagonista;
  • la tapezzeria delle camere delle location interne;
  • il posacenere da spiaggia.

Il ritorno in Italia

Nessuno ha ancora capito come abbia fatto, ma Mastrota è riuscito a portarsela a letto. Chiamalo stronzo!