Romeo e Giulietta: differenze tra le versioni

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{{dialogo|Tebaldo|Oè, Romeo,snudala e battiamoci!|Romeo|Qui? Davanti a tutti? (avendo inteso che Tebaldo si riferiva alla <s>minchia</s> spada)|Tebaldo|Non ho detto che voglio battere! Ho detto battiamoci!|Romeo|...avevo capito...|Mercuzio|...siccome si sa che sei un pò ricchione...|Tebaldo|Fuori le tre spade!|Mercuzio|Io veramente ho solo asso di coppe!}}
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Nel casino generale Tebaldo uccide Mercuzio e Romeo uccide Tebaldo. Deve fuggire per non essere arrestato, separandosi da Giulietta.
Nel casino generale Tebaldo uccide Mercuzio e Romeo uccide Tebaldo. Deve fuggire per non essere arrestato, separandosi da Giulietta.
==Amaanti separati==
==Amanti separati==
Romeo trova rifugio presso il convento dei frati [[Moschea|mosconiti]]
Romeo trova rifugio presso il convento dei frati [[Moschea|mosconiti]] dove un monaco, Fra Purgazio,

Versione delle 16:58, 1 gen 2010

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Romeo e Giulietta è una tragedia, la seconda parte del serial Giulietta e Romeo. L'autore, Uilliam Scachespeare, visto il successo della prima puntata scrisse anche la seconda. Ma la seconda puntata non si capisce se non cominciamo dalla prima.

Faide sportive

La tragedia cominciò quando , a Verona, la famiglia Cappelletti, invidiosa della famiglia Montecchi che finanziava una squadra di calcio, il Verona Hellas, volle anch'essa fondare una società di calcio: il Chievo. Naturalmente si scatenò una rivalità molto forte e che dura tuttora. I Cappelletti era una famiglia ricchissima, soci di Giovanni Rana al quale fornivano, appunto, i cappelletti già lessati e conditi, mentre i Montecchi erano commercianti di oggetti sacri dedicati al culto di S.Germano Mosconi, il santo veronese divenuto Papa per autoelezione. L'autore, Uilliam Scachespeare (anglicizzato poi in William Shakespeare,forse) per non far riconoscere i personaggi reali cambiò i nomi per cui Giulietta si chiamava in realtà Romea e Romeo in realtà si chiamava Giulietto. La tragedia ebbe inizio quando il Chievo andò in serie A ed il Verona stava perdendo lo spareggio-retrocessione in serie C; un sacrestano tifoso del Chievo suonò le campane della cattedrale dedicata a S.Germano. Apriti cielo! Gli ultras delle due squadre si picchiarono per tre giorni, devastando la città. Le autorità allora proibirono i duelli e le partite e nessuno poteva più portare armi allo stadio, nemmeno un piccolo bazooka.

L'innamoramento romantico

I Montecchi, per festeggiare la salvezza in serie B del Verona avevano dato una grande festa in maschera. La maschera prescritta per la festa era il cervo, con le corna obbligatorie e questo diede modo a molti politici di parteciparvi senza maschera. Vi partecipò clandestinamente pure Giulietto (Romeo), allo scopo di scroccare panini e patatine, ed alla festa conobbe Giulietta (Romea) e, manco a dirlo, durante il ballo le palpeggiò il culo. La cosa piacque a Giulietta (Romea) che ricambiò. i due giovani si innamorarono. Giulietta ebbe modo di constatare che Romeo lo aveva bello grosso era poetico e gentile e Romeo che Giulietta aveva tette belle toste era affascinante. Si spinsero a danzare in giardino e Romeo glielo mise in mano le parlò poeticamente mentre Giulietta lo masturbav.. ascoltava estasiata. Nacque così il loro amore e quella notte Romeo si arrampicò per la scala antincendi e raggiunse la camera di Giulietta che lo aspettava già senza mutande con trepidazione e timidezza. La serva di Giulietta ascoltò le frasi d'amore dei due amanti: "Aiaaaa! Mi brucia! Ardo d'amore" diceva Giulietta mentre Romeo le rompeva il cu.. le accarezzava il volto, e Romeo rispondeva "Attenta ai denti, troia! Anch'io amore mio!" mentre Giulietta gli faceva il pomp.. lo abbracciava con tenerezza. Al mattino Giulietta era piena di sperm.. amore per Romeo mentre Romeo metteva il cazzo sotto l'acqua fredda bruciava d'amore per Giulietta.

La rissa in piazza

Romeo andava per la piazza insieme a Mercuzio che lo sorreggeva perchè andava cadendo in quanto Giulietta lo aveva svuotato innamorato e gli aveva lasciato le palle secche il desiderio di rivederla; e fu allora che incontarono Sarchiapone, Razzullo, Maurizio Costanzo, un altro farabutto e Tebaldo, un cugino di Giulietta un pò ricchione. A Mercuzio scappò un battuta: "Ma dove la porti quella pancia piena di vermi?" Ora,Tebaldo era magro ed effeminato, Sarchiapone e Razzullo erano magri come alici salate, l'altro farabutto altrettanto. Ma Tebaldo si offese e tirò fuori la spada; senonchè il fodero era vuoto perchè uno dei suoi accompagnatori, quello non magro, gli aveva fregato la spada insieme al portafogli ed al Rolex dal polso. Tebaldo cercò la pistola nel cappotto, ma allora si accorse che gli avevano fregato anche quello, forse perciò sentiva un pò freddo. Tentò di togliersi una scarpa per tirarla a Mercuzio e si accorse che gli avevano fregato anche le scarpe, mentre camminava. Stava quasi per imitare S.Germano quando sopraggiunse un suo amico: "Ma che fai Tebaldo? Tu vai nudo e scalzo co sto freddo? Sei impazzito? almeno potevi metterti le mutande!" e solo allora Tebaldo si accorse che un dei suoi accompagnatori era scomparso. Il duello dovette essere rimandato.

Il mattino dopo si rincontrarono in piazza.

- Tebaldo: “Oè, Romeo,snudala e battiamoci!”
- Romeo: “Qui? Davanti a tutti? (avendo inteso che Tebaldo si riferiva alla minchia spada)”
- Tebaldo: “Non ho detto che voglio battere! Ho detto battiamoci!”
- Romeo: “...avevo capito...”
- Mercuzio: “...siccome si sa che sei un pò ricchione...”
- Tebaldo: “Fuori le tre spade!”
- Mercuzio: “Io veramente ho solo asso di coppe!”

Nel casino generale Tebaldo uccide Mercuzio e Romeo uccide Tebaldo. Deve fuggire per non essere arrestato, separandosi da Giulietta.

Amanti separati

Romeo trova rifugio presso il convento dei frati mosconiti dove un monaco, Fra Purgazio,