Nonsource:Lettere d'amore: differenze tra le versioni

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{{titolo|NonLibri:Lettere d'amore}}
l'anomifuma
=={{cit2|Caro Lano Mifuma...}}==
Caro Lano;
Ho deciso di laciarti perché non riesco più ad andare avanti, perdonami se dopo 5 anni inizio a sospettare che ci sia qualcosa fra noi che non va. Non rieso proprio a dimenticare quella volta che hai litigato con un sigore al ristorante e l'hai preso violentemente a borsettate ed unghiate, o quella volta in cui ti ho chiesto il significato di "aids" e tu mi hai risposto Abuso Indiscriminato Del Sedere.
Lano, io ti amo, ma non credo che il nostro rapporto possa continuare. Ti ricordi quella volta che eravmo al mare e ti ho beccato nudo con un uomo nei bagni della spiaggia? E tu mi hai detto: "Amore, stava soffocando!" e io ti ho risposto: "Ma dovevi fagli la respirazione bocca a bocca" e tu mi risposi: "Eh! Abbiamo iniziato proprio così".
Caro Lano, avrei dovuto sospettare che c'erano dei problemi tra noi ancora quando tua mamma mi ha raccontato che quando eri piccolo il ciuccio non te lo metteva in bocca per farti stare tranquillo. Tesoro, mio non potrò mai dimenticare quelle grandi serate in cui ci siamo divertiti a ridere insieme mentre provavamo i fard, gli smalti per la unghie; e che ridere quella volta che abbiamo litigato perchè avevo tagliato a fettine quella banana, l'ulima rimasta, e tu hai pianto per ore dicendomi che ero un'assasina. E quelle poche volte che abbiamo fatto l'amore tu mi costringevi a mettermi la barba e i baffi, perché dicevi di essere fanatico di Abramo Lincon. Ricordi di quando mi hai raccontato di quel terribile tizio in mezzo al bosco che ti ha violentato? Mamma che spavento, tu mi raccontasti che lui si presento con la mazza in mano e tu cercasti di fuggire, ma le scarpe col tacco e la minigonna ti rallentavano troppo.


Baci Fo-pompin.
Ciao Lano; Ho deciso di laciarti perché non riesco più ad andare avanti, perdonami se dopo 5 anni inizio a sospettare che


=={{cit2|Caro Pierre Cagone...}}==
ci sia qualcosa fra noi. Non rieso proprio a dimenticare quella volta che hai litigato con un sigore al ristorante e l'hai


Caro Pierre; ormai sono più di 3 mesi che non stiamo più insieme e tutto ciò che mi rimane di te sono i tuoi armadi pieni di lassativi e il poster di Alessia Marcuzzi con quelle strane macchie bianche.
preso violentemente a borsettate ed unghiate, o quella volta in cui ti ho chiesto il significato di "aids" e tu mi hai
Ricordo con nostalgia il giorno in cui ci siamo conosciuti; tu eri in bilico sul cornicione di casa con i pntaloni calati che cercavi disperatamente di cagare in un nido di piccioni dopo che questi ti avevano smerdato i sedili della tua bellisssima macchina. Appena ti vidi, capii che eri l'uomo della mia vita. Ah, i ricordi si sconquassano come la fagiolata con i peperoni he mi portavi a letto ogni mattina per colazione; come quando mi costruissi un cesso a 2 piazze, in modo che potessimo satre insieme, anche nel momento del bisogno.
O quella volta in cui dovevo lavare le tue mutande e tu mi lasciasti scrtitto sopra "ti amo" con le sgommate. E che dire poi del tuo lavoro: cuoco personale di Gianni Morandi, ammirravo tantissimo la dedizione e l'impego che ci mettevi come quando eri costretto a mangiare i baci perugina senza scartarli, affinché anche il tuo padrone posse avere la gioia di leggere le frasi d'amore. Ero pazza di te, e ti chiesi di sposarmi, ma tu mi rispondesti che ci dovevi pensare ma io capii che non avevi nessuna intenzione di prendermi in moglie quando ti sorpresi in cucina a tagliarti l'anulare con il coltello della miracle blade, da allra hai smesso di cagarmi e poi, poco a poco, ci saimo lasciati.
Come avrai capito caro Pierre io sono ancora follemente innamorata di te, conservo con geleosia il nostro album fotografico a tema, pieno di quelle foto fatte nei cessi chimici della festa dell'unità. Ora che non ci sei più, il mio bagno mi sembra così vuoto e triste. Adesso ti devo proprio salutare, ti sto crivendo dal cesso del'autogrill e c'è la signora con il piattino delgli spiccioli che sta per sfondare la porta a craniate.


Tua Fancessa.
risposto Abuso Indiscriminato Del Sedere.
Lano io ti amo ma non credo che il nostro rapporto possa continuare. Tiricrdi quella volta che eravmo al mare e ti ho


=={{Cit2|Caro Alberto...}}==
beccato nudo con un uom nei bagni della spiaggia e tu mi hai detto: "amore, stava soffocando!" e io ti ho risposto: "ma
Caro Alberto;
Ti scrivo questa lettera perchè credo che solo tu potrai comprendere il mio problema. Prima di tutto dei sapere che non sono una bella ragazza, anzi, diciamola tutta: sono proprio un cesso coi pedali, un rutto con il muschio, una lavatrice con le scarpe, un boiler. Pensa che quando sono nata i dottori sono scoppiati a ridere e mia madre ha cercato di rinfilarmi dentro a cazzotti. I ragazzi trovano che io sia inguardabile, persino quelli cechi. Ormai ho 29 anni e l'unico uomo che io sia mai riuscita a baciare è sato mio nonno Antonio, ma solamente perché eravamo in casa da soli e lui era morto da 2 mesi. Non cosa ci sia in me che tiene lontano gli uomini, forse perchè sono alta un metro e 30 coi tacchi, ho il naso a sventola, la basette alla Helvis, lo strabismo ai capezzoli e mi sono spuntati i denti del giudizio nelle orecchie.
Caro alberto, come avrai capito ho una voglia matta di essre sbattuta, non impotra da chi ne come, ho solo tanta voglia di prendere qualcosa di diverso della solita bottiglia di vetro che ormai è tutta scheggiata, e devo ammetterlo, inizia a farmi un po' di male. Quindi volgio che sia tu il primo a farmi provare il piacere derll'amore, prometto che non re ne pentirai, farò tutto quello che vuoi e come vuoi e non temere per la mia brutezza, in questi anni mi sono allenata e ormai sono abiutuata a respirare normalmente anche con un cuscino schiaciato sulla faccia. Già m'immigano noi 2 avviuluppati nella dolce danza dell'amore mentre ci gurdiamo negli occhi attraverso il sacchetto di plastica che mi infilerai in testa.


Con affetto...
dovevi fagli la respirazione bocca a bocca" e tu mi risposi: "eh, abbimo iniziato proprio così".
Caro lano avrei dovuto sospettare che c'erano dei problemi tra noi qundo tua mamma mi ha raccontato che quando eri piccolo


Cofana
il ciuccio non te lo metteva in bocca per farti stare tranquillo. Tesoro mio non potro mai dimenticare quelle grandi


serate in cui ci siamo divertiti a ridere insieme mentre provavamo i fard, gli smalti per la unghie; e che ridere quella

volta che abbiamo litigato perchè avevo tagliato a fettine quella banana, l'ulima rimasta, e tu hai pianto per ore

dicendomi che ero un'assasina. E quelle poche volte che abbiamo l'amore e tu mi costringev a mettermi la barba e i baffi

perché dicevi di essere fanatico di abramo lincon. ricordi di quando mi hai raccontato di quel terribile tizio in mezzo al

bosco che ti ha violentato, mamma che spavento, tu mi raccontasti che lui si presento con la mazza in mano e tu cercasti

di fuggire ma le scarpe col tacco e la minigonna ti rallentavano troppo.

BAci Fo-pompin

pier cacogone

Caro pier orami sono più di 3 mesi che non stiamo più insieme e tutto ciò che mi rimane di te sono i tuoi armadi pieni di

lassativi e il poster di alessia marcuzzi con quelle strane macchie bainche. Ricordo con nostalgia il giorno in cui ci

siamo consciuti:tu eri in bilico sul cornicione di casa con i pntaloni calati che cercavi disperatamnte di cagare in un

nido di piccioni dopo che questi ti avevano smerdato i sedili della tua bellisssima macchina, appena ti vidi capii che eri

l'uomo della mia vita. Ah, i ricordi si conwuassano com la fagiolata cn i peperoni he mi portavi a letto ogni mattina per

colazione, come quando mi costruissi un cesso a 2 piazze, i modo che potessimo satre insieme nel momento del del bisogno.

O quella volta in cui dovevo lavare le tue mutande e tu mi lasciasti scrtitto sopra "ti amo con le sgommate e che dire poi

del tuo lavoro: cuoco personale di gianni morandi ammirravo tantissimo la dedizione e l'impego che ci mettevi come quando

eri costretto a mangiare i baci perugina senza scartarli, affinche anche il tuo padrone posse avere la gioia di leggere la

frasi d'amore. Ero pazza di te e ti chiesi di sposrami e tu mi rispondesti che ci dovevi pensare ma io capii che non avevi

nessuna intenzione di prendermi in moglie quando ti sorpresi in cucina a tagliarti l'anulare con il coltello della miracle

blade, da allra hai smesso di cagarmi epoi poco a poco ci saimo lasciti.
Come avrai capito cro pierre io sono ancora follem,e nte innamorata di te, onservo con geleosia il nostro album

fotogarfico a tema, pieno di quelle foto fatte nei cessi chimici della festa dell'unità. Ora che non ci sei più, il mio

bagnio mi sembar così vuoto e triste. Ora ti devo proprio salutare, ti sto crivendo dal cesso del'autogrill e c'è la signo

ra con il piaattin o delgli spiccioli che sat per sfondare la porta a craniate,
TAufancessa

Caro alberto
Ti scrivo questa lettera perchè credo che solo tu potrai comprendere il mio problema, prima di tutto dei sapere che non

sono una bella ragazza,a nzi, diciamola tutta, sono proprio un cesso coi pedali, un rutto con il muschio, una lavatrice

con le scarpe, un boiler. Pensa che quando sono nata i dottori sono scoppiati a ridere e mia madre ha cercato di

renifilarmi dentro a cazzotti, i ragazzi trovano che io sia inguardabile, persino quelli cechi, ormai ho 29 anni e l'unico

uomo che io sia mai riuscita a baciare è sato mio nonno antonio ma solamente perché eravamo in casda da soli e lui era

morto da 2 mesi, non cosa ci sia in me che tiene lontano gli uomini forse perchè sono alta un metro e 30 coi tacchi o il

naso a sventola, la basette alla helvis, lo strabismo ai capezzoli e mi sono spuntati i denti del giudizio nelle

orecchie. Caro alberto, come avrai capito ho una voglia matta di essre sbattuta, non impotra da chi ne come, jho solo tanta voglia di prendere qualcosa di diverso della solita bottiglia di vetro che ormmia è tutta scheggiata e devo ammettrelo inizia a farmi un po' di male. uindi volgio che sia tu il primo a farmi provare il piacere derll'amore, prometto ch non re ne pentirai, farò tutto quello che vuoi e come vuoi e non temere per la mia brutezza, in questi ann mi sono allenatya e ormai sono abiutuata a respirare normalmente anche con un cuscino schiaciato sulla faccia. Già m'immigano noi 2 avviuluppati nella dolce danza del'amore mentre ci gurdiamo negli occhi attraverso il sacchetto di plastica che mi infilerai in testa
con affetto cofana
p.s.
p.s.
portati dei preservativi resitemnti, perché ho l vagina pienta di vetri
portati dei preservativi resitemnti, perché ho la vagina pienta di vetri.

Versione delle 14:01, 27 dic 2011

Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché MediaWiki funziona ammerda. Il titolo corretto è NonLibri:Lettere d'amore.

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Caro Lano; Ho deciso di laciarti perché non riesco più ad andare avanti, perdonami se dopo 5 anni inizio a sospettare che ci sia qualcosa fra noi che non va. Non rieso proprio a dimenticare quella volta che hai litigato con un sigore al ristorante e l'hai preso violentemente a borsettate ed unghiate, o quella volta in cui ti ho chiesto il significato di "aids" e tu mi hai risposto Abuso Indiscriminato Del Sedere. Lano, io ti amo, ma non credo che il nostro rapporto possa continuare. Ti ricordi quella volta che eravmo al mare e ti ho beccato nudo con un uomo nei bagni della spiaggia? E tu mi hai detto: "Amore, stava soffocando!" e io ti ho risposto: "Ma dovevi fagli la respirazione bocca a bocca" e tu mi risposi: "Eh! Abbiamo iniziato proprio così". Caro Lano, avrei dovuto sospettare che c'erano dei problemi tra noi ancora quando tua mamma mi ha raccontato che quando eri piccolo il ciuccio non te lo metteva in bocca per farti stare tranquillo. Tesoro, mio non potrò mai dimenticare quelle grandi serate in cui ci siamo divertiti a ridere insieme mentre provavamo i fard, gli smalti per la unghie; e che ridere quella volta che abbiamo litigato perchè avevo tagliato a fettine quella banana, l'ulima rimasta, e tu hai pianto per ore dicendomi che ero un'assasina. E quelle poche volte che abbiamo fatto l'amore tu mi costringevi a mettermi la barba e i baffi, perché dicevi di essere fanatico di Abramo Lincon. Ricordi di quando mi hai raccontato di quel terribile tizio in mezzo al bosco che ti ha violentato? Mamma che spavento, tu mi raccontasti che lui si presento con la mazza in mano e tu cercasti di fuggire, ma le scarpe col tacco e la minigonna ti rallentavano troppo.

Baci Fo-pompin.

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« Caro Pierre Cagone... »

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Caro Pierre; ormai sono più di 3 mesi che non stiamo più insieme e tutto ciò che mi rimane di te sono i tuoi armadi pieni di lassativi e il poster di Alessia Marcuzzi con quelle strane macchie bianche. Ricordo con nostalgia il giorno in cui ci siamo conosciuti; tu eri in bilico sul cornicione di casa con i pntaloni calati che cercavi disperatamente di cagare in un nido di piccioni dopo che questi ti avevano smerdato i sedili della tua bellisssima macchina. Appena ti vidi, capii che eri l'uomo della mia vita. Ah, i ricordi si sconquassano come la fagiolata con i peperoni he mi portavi a letto ogni mattina per colazione; come quando mi costruissi un cesso a 2 piazze, in modo che potessimo satre insieme, anche nel momento del bisogno. O quella volta in cui dovevo lavare le tue mutande e tu mi lasciasti scrtitto sopra "ti amo" con le sgommate. E che dire poi del tuo lavoro: cuoco personale di Gianni Morandi, ammirravo tantissimo la dedizione e l'impego che ci mettevi come quando eri costretto a mangiare i baci perugina senza scartarli, affinché anche il tuo padrone posse avere la gioia di leggere le frasi d'amore. Ero pazza di te, e ti chiesi di sposarmi, ma tu mi rispondesti che ci dovevi pensare ma io capii che non avevi nessuna intenzione di prendermi in moglie quando ti sorpresi in cucina a tagliarti l'anulare con il coltello della miracle blade, da allra hai smesso di cagarmi e poi, poco a poco, ci saimo lasciati. Come avrai capito caro Pierre io sono ancora follemente innamorata di te, conservo con geleosia il nostro album fotografico a tema, pieno di quelle foto fatte nei cessi chimici della festa dell'unità. Ora che non ci sei più, il mio bagno mi sembra così vuoto e triste. Adesso ti devo proprio salutare, ti sto crivendo dal cesso del'autogrill e c'è la signora con il piattino delgli spiccioli che sta per sfondare la porta a craniate.

Tua Fancessa.

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« Caro Alberto... »

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Caro Alberto; Ti scrivo questa lettera perchè credo che solo tu potrai comprendere il mio problema. Prima di tutto dei sapere che non sono una bella ragazza, anzi, diciamola tutta: sono proprio un cesso coi pedali, un rutto con il muschio, una lavatrice con le scarpe, un boiler. Pensa che quando sono nata i dottori sono scoppiati a ridere e mia madre ha cercato di rinfilarmi dentro a cazzotti. I ragazzi trovano che io sia inguardabile, persino quelli cechi. Ormai ho 29 anni e l'unico uomo che io sia mai riuscita a baciare è sato mio nonno Antonio, ma solamente perché eravamo in casa da soli e lui era morto da 2 mesi. Non cosa ci sia in me che tiene lontano gli uomini, forse perchè sono alta un metro e 30 coi tacchi, ho il naso a sventola, la basette alla Helvis, lo strabismo ai capezzoli e mi sono spuntati i denti del giudizio nelle orecchie. Caro alberto, come avrai capito ho una voglia matta di essre sbattuta, non impotra da chi ne come, ho solo tanta voglia di prendere qualcosa di diverso della solita bottiglia di vetro che ormai è tutta scheggiata, e devo ammetterlo, inizia a farmi un po' di male. Quindi volgio che sia tu il primo a farmi provare il piacere derll'amore, prometto che non re ne pentirai, farò tutto quello che vuoi e come vuoi e non temere per la mia brutezza, in questi anni mi sono allenata e ormai sono abiutuata a respirare normalmente anche con un cuscino schiaciato sulla faccia. Già m'immigano noi 2 avviuluppati nella dolce danza dell'amore mentre ci gurdiamo negli occhi attraverso il sacchetto di plastica che mi infilerai in testa.

Con affetto...

Cofana

p.s. portati dei preservativi resitemnti, perché ho la vagina pienta di vetri.