Dingo: differenze tra le versioni

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== Riproduzione ==
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[[File:dingo femmina con cuccioli.jpg|left|thumb|380px|La femmina allatta sempre in piedi, quindi i cuccioli fanno una fatica della [[Madonna]] e alla fine sono del tutto spompati.]]
[[File:dingo femmina con cuccioli.jpg|left|thumb|380px|La femmina allatta sempre in piedi, quindi i cuccioli fanno una fatica della [[Madonna]] e alla fine sono del tutto spompati.]]
La fase riproduttiva del dingo è l'ossessione di ogni {{citnec|dingologo|e=forse}} del pianeta. In effetti l'animale è molto riservato, addirittura schivo, e non ama essere osservato mentre {{s|svolge le sue funzioni rip}} tromba. Preferisce quindi nascondersi, facilitato dall'immenso territorio di cui dispone, o infilarsi in una grotta. Come tutti i canidi, durante l'accoppiamento si verifica il fenomeno del "fare mappa"<ref>restare attaccato sessualmente al partner in attesa che il sangue defluisca dal [[Pene|puparuolo]]</ref>, che costringe la bestia a varie manovre evasive destinate al fallimento.<br /> Dopo un discreto lasso di tempo, nel quale si potrebbe comodamente riverniciare il Golden Gate, il dingo si stacca dalla femmina con l'aria di chi ha fatto il classico "guadagno de Maria Calzetta", espressione idiomatica romanesca che sottolinea un gioco che non valeva la candela. D'altra parte, per un amplesso che dura meno di venti secondi, anche se appagante, non ci si può sprecare un intero pomeriggio.<br /> La femmina non è molto affettuosa con i propri cuccioli, d'altronde, per un amplesso di venti secondi, sobbarcarsi un lavoro che dura tre mesi è una notevole rottura di palle. Quindi fa quello che gli pare, scorrazza con le amiche e corre dietro i conigli, sempre con i piccoli che si smazzano nel tentativo di trovare un [[capezzolo]] disponibile a cui
La fase riproduttiva del dingo è l'ossessione di ogni {{citnec|dingologo|e=forse}} del pianeta. In effetti l'animale è molto riservato, addirittura schivo, e non ama essere osservato mentre <del>svolge le sue funzioni rip</del> tromba. Preferisce quindi nascondersi, facilitato dall'immenso territorio di cui dispone, o infilarsi in una grotta. Come tutti i canidi, durante l'accoppiamento si verifica il fenomeno del "fare mappa"<ref>restare attaccato sessualmente al partner in attesa che il sangue defluisca dal [[Pene|puparuolo]]</ref>, che costringe la bestia a varie manovre evasive destinate al fallimento.<br /> Dopo un discreto lasso di tempo, nel quale si potrebbe comodamente riverniciare il Golden Gate, il dingo si stacca dalla femmina con l'aria di chi ha fatto il classico "guadagno de Maria Calzetta", espressione idiomatica romanesca che sottolinea un gioco che non valeva la candela. D'altra parte, per un amplesso che dura meno di venti secondi, anche se appagante, non ci si può sprecare un intero pomeriggio.<br /> La femmina non è molto affettuosa con i propri cuccioli, d'altronde, per un amplesso di venti secondi, sobbarcarsi un lavoro che dura tre mesi è una notevole rottura di palle. Quindi fa quello che gli pare, scorrazza con le amiche e corre dietro i conigli, sempre con i piccoli che si smazzano nel tentativo di trovare un [[capezzolo]] disponibile a cui
attaccarsi. Difficilmente superano i primi dieci giorni di vita, ma se ci riescono avremo delle bestie formidabili, capaci di correre per giorni senza stancarsi e di fare le trazioni alla sbarra attaccati per la bocca. Insomma, altri dingo maledetti che infestano la [[Terra]].
attaccarsi. Difficilmente superano i primi dieci giorni di vita, ma se ci riescono avremo delle bestie formidabili, capaci di correre per giorni senza stancarsi e di fare le trazioni alla sbarra attaccati per la bocca. Insomma, altri dingo maledetti che infestano la [[Terra]].