Culturismo
Culturismo è un termine da diversi significati:
- Esercizio fisico vòlto al potenziamento ipertrofico dei muscoli e ipotrofico del pene.
- Pratica agricola di semina e coltivazione delle rape.
- Cura del sapere e dell'erudizione.
- Turismo di culo (pratica itinerante di sodomia internazionale: da "cul" = culo e "turismo").
- Sport agonistico praticato in diversi paesi del mondo. Lo scopo del gioco è quello di farsi esplodere la testa a furia di pomparsi.
A prescindere dai moltissimi altri significati del termineculturismo, in tutti e quattro i casi, implica esercizi anoprensori, infatti:
- a) Notoriamente i culturisti sviluppano il loro corpo grazie a potenti iniezioni spermatiche.
- b) Il lavoro agricolo dove, secondo un adagio popolare, "ti fai un culo tanto", richiede posizioni inchinate per attendere alla cura delle rape; l'abitudine a tenere il corpo piegato a 90°, nonché il potere arrapante delle rape, inducono e stimolano enormemente le pratiche omofile.
- c) Sapere e cultura implicano lunghe sedute di studio, durante le quali si acquista l'abitudine a sentire il peso di un corpo sul culo, prima il proprio (la posizione seduta) poi quello altrui.
- d) Il turismo di culo richiede disponibilità alla ricezione di peni dei più svariati popoli e paesi.
Data l'evidente affinità di questi significati, tratteremo questa voce monograficamente.
Culturismi
Culturismo agronomico
Fin dalle civiltà mesopotamiche era noto il potere arrapante delle rape. Esse venivano segretamente coltivate sui giardini pensili di Babilonia da eunuchi, in modo che su di essi non si manifestasse l'effetto afrodisiaco.
(I sapienti caldei avevano già scoperto quello che poi sarà il principio attivo del Viagra: succo di rapa e amido. Il succo di rapa per arrapare, l'amido per indurire; infatti il colore verde del Viagra è dato dalla rapa.)
In seguito il segreto fu divulgato e molti agricoltori mesopotamici pensarono di arricchirsi coltivando rape. La coltivazione delle rape, però, richiede che le piante vengano curate in loco, innaffiate una a una, che il terreno intorno vng costantemente smosso, ecc. per cui l'addetto era costretto a stare piegato a 90° per molto tempo. Questa posizione, che comprime i testicoli tra cosce e panza, al di dietro porta invece a una esposizione a chiappe divaricate, ed è così che l'effetto afrodisiaco del profumo di rapa percorreva la via più facile, stimolando la sensibilità anale. A poco a poco i coltivatori, continuamente sollecitati dietro dal profumo delle piante, si ritrovarono affrociati e alla ricerca di introduttori.
Ricorsero quindi alla cul-tura, termine derivato da culo+turare, quindi qualcosa che tura il culo, che, nella fattispecie, in ragione della sua origine agraria fu detta agri-cul-tura, cioè qualcosa che tura culi agricoli.
Culturismo conoscitivo
Come detto nella voce precedente, l'origine della cultura conoscitiva ed eruditiva risale all'insorgere della froceria agricola. IL significato è il medesimo, cioè l'associazione di due parole: culo + turare, tant'è che dire di qualcuno che è uomo di cultura significa in effetti affermare che porta un tappo nell'ano (cosa peraltro pericolosa per l'accumularsi della pressione petica che, alla fine, espelle il tappo come un proiettile).
Bisogna riconoscere che camminare con un tappo nell'ano è cosa disagevole e dolorosa, ed è questa la ragione per cui gli uomini di cultura stanno sempre seduti. Da seduti però essi posso avere dei vantaggi come, ad esempio:
- studiare
- sentire sul culo il peso del corpo
- potere premere per conficcare il tappo più in fondo
Ad esempio è noto il caso di un certo Foscolo Ugo che si faceva addirittura legare alla sedia per godersi il tappo (è noto anche per le proteste contro la sua cuoca: "Polli, sempre polli, fortissimamente polli!!!")
Cul-Turismo itinerante
Il Cul-Turista si riconosce dall'abbigliamento, solitamente molto estemporaneo e colorato, con disegni di farfalle, minchie, stelle di mare, labbra, Topolino, orecchie di porco, ecc. Indossa quasi sempre un bracciale che gli occorre a mettere in evidenza il gesto femmineo della mano e si profuma dappertutto con borotalco come una troia da bordello. Comunque il segno più caratteristico del Cul-Turista è la cerniera. Il Cul-Turista, infatti, porta una cerniera sul retro dei pantaloni che va dalla vita al cavallo, in modo che, aprendola, si ritrova a culo scoperto. Questo accorgimento è importantissimo, sia per farsi riconoscere, sia per guadagnare tempo prezioso. La cerniera, inoltre, può anche essere utile per cacare senza togliersi i pantaloni; tuttavia l'uso più frequente non è questo bensì quello dell'inculprendenza, che è poi la ragione che lo spinge a viaggiare.