Cosa
Cosa è il termine onnipotente della lingua italiana.
La potenza
Cosa è un termine che può assumere qualsiasi significato. Cosa potrebbe essere tutto o niente o tutte e due assieme. Può indicare una cosa nello specifico, o La cosa nella sua accezione più universale.
Se una cosa è una determinata cosa, allora cosa non può essere un'altra cosa contemporaneamente.
La potenza di cosa deriva anche dal fatto che la radice può essere usata anche come forma verbale (cosare), o declinandolo nelle varie forme singolari o plurali (coso, cosa, cosi, cose), o in forme interrogative ed esclamative.
La massima potenza di cosa si manifesta nella frase
Utilizzo
Solo un coso non saprebbe cosare il termine cosa. Cosare correttamente il termine cosa permette di cosare qualsiasi cosa.
Tutte le cose della cosa italiana possono essere cosate.
Cosa è anche un termine democratico e artistico, in quanto ognuno è libero di vederci ciò che vuole e di interpretarlo come meglio crede.
Un celebre inno alla Cosa
La potenza di cosa racchiusa in questa eterna e indimenticabile poesia di Comodino Ghepardo.
e questa cosa, che da tanta cosa
dell'ultimo coso il coso cosa.
Ma cosando e cosando, interminati
cosi di là da quella, e sovrumani
cosi, e profondissima cosa
io nel coso mi coso, ove per poco
il coso non si cosa. E come il coso
coso cosar tra queste cose, io quello
infinito coso a questa cosa
vo cosando: e mi sovvien il coso,
e le cosate cose, e la presente
e viva, e il coso di lei. Così tra questa
cosa s'accosa il coso mio:
e il cosar m'è dolce in questo coso. »
Dove trovarlo
Si può trovare a pagina 464 della dodicesima edizione dello Zingarelli, settima voce, terza colonna a destra.
In alternativa si può trovare in Spagna alle coordinate 40° 50' 03" N, 1° 08' 09"[1]
Voci sottomesse a Cosa