Cooperativa dei becchini: differenze tra le versioni

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{{citazione|fino all'ultimo respiro, da lì in poi ci pensiamo noi|cooperativa dei becchini|il motto della cooperativa dei becchini|}}
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La '''cooperativa dei becchini''' è una grande società more-profit multinazionale, la quale, oltre ad operare nel campo dell'onranze funebri e dell'occulto, occupa ingenti porzioni di mercato dell'industria alimentare, dell'ammnistrazione pubblica, dell'usura e del petrolio.

==Fondazione==
La società nasce a [[Piacenza]] nel 1300 col nome di '''caricamorti riuniti''', da un'idea di [[Marco Masini]], il quale aveva pensato che una società di onoranze funebri non avrebbe mai avuto difficoltà in quanto la materia prima è sempre assicurata, ogni tanto scoppia qualche epidemia di peste e se proprio arriva un periodo in cui nessuno vuole morire bastava un suo concerto per far passare la crisi. Un giorno del 1865, l'allora presidente della '''corporazione dei casciamortari''', [[Massimo D'Alema]], ebbe una brillante idea: ''perchè i cadaveri al posto di sotterrarli non li reinvestiamo in altre attività?'', fu così che la società divenne la cooperativa dei becchini come la conosciamo oggi, e da quel momento nei cimiteri italiani al posto di esserci sotterrati dei cadaveri vi sono gli spettatori più affezzionati di [[Studio Aperto]].

Versione delle 20:18, 7 lug 2007

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un rappresentante della cooperativa dei becchini
« fino all'ultimo respiro, da lì in poi ci pensiamo noi »
(cooperativa dei becchini)

La cooperativa dei becchini è una grande società more-profit multinazionale, la quale, oltre ad operare nel campo dell'onranze funebri e dell'occulto, occupa ingenti porzioni di mercato dell'industria alimentare, dell'ammnistrazione pubblica, dell'usura e del petrolio.

Fondazione

La società nasce a Piacenza nel 1300 col nome di caricamorti riuniti, da un'idea di Marco Masini, il quale aveva pensato che una società di onoranze funebri non avrebbe mai avuto difficoltà in quanto la materia prima è sempre assicurata, ogni tanto scoppia qualche epidemia di peste e se proprio arriva un periodo in cui nessuno vuole morire bastava un suo concerto per far passare la crisi. Un giorno del 1865, l'allora presidente della corporazione dei casciamortari, Massimo D'Alema, ebbe una brillante idea: perchè i cadaveri al posto di sotterrarli non li reinvestiamo in altre attività?, fu così che la società divenne la cooperativa dei becchini come la conosciamo oggi, e da quel momento nei cimiteri italiani al posto di esserci sotterrati dei cadaveri vi sono gli spettatori più affezzionati di Studio Aperto.