Conversazione: differenze tra le versioni

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{{Incostruzione|Giallo Antracite}}
{{clippy|'''Ciao, sono Clippy!<br /> Ti va di fare conversazione con me? So che puoi vedermi! Cagami, ti prego!'''|50px|34px}}
[[File:Conversazione gestuale1.gif|thumb|300px|Quando non sai come dirlo, dillo con un gesto.]]
La '''conversazione''' è quella cosa che tutti noi facciamo quando abbiamo voglia di fare conversazione. Essa si distingue dal dialogo perché i due termini sono diversi.
 
La parola conversazione deriva dal [[latino]] moderno ''con'' (assieme a) ''ver'' (che insieme a ''davver'' indica qualcosa che è successasuccesso verament) ''sa'' (perché chi conversa sa o dovrebbe sapere quello che dice) ''zio'' (il padre dei cugini) ''ne'' (intercalare [[torinese]] dal significato sconosciuto).
 
La conversazione implica un confronto verbale e mai di sostantivi. Di solito è un mezzo utile ad esprimere idee diverse e prelude al confronto fisico, all’insulto e alla rissa.
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==Cenni storici==
{{vedianche|Dialoghi socratici}}
[[File:Ultima Cena con fumetti.jpg|thumb|460px|Una cena è un'occasione ideale per fare un po' di conversazione.]]
La conversazione nasce nell’ [[840]] a.C., prima di questa data nessuno parlava mai con nessuno.
Nella [[Grecia]] antica (situata più o meno dov’è oggi la Grecia moderna) l’affermarsi delle [[città]] (''poleis'') e dei luoghi di ritrovo come la piazza (''agorà''), il mercato (''conad''), lo [[stadio]] di [[calcio]] (''sansìron''), le discoteche (''baleròn'') fa nascere il bisogno di confrontarsi su tematiche molto sentite come la [[politica]], la [[religione]], la [[vita]], la [[morte]], la corsa per lo scudetto.
 
Negli anni antichi in cui gli uomini erano da poco scesi dagli alberi, un vero esperto di conversazione era il [[filosofo]] [[Aristotele]]. Maestro di [[retorica]], di [[logica]] e di [[briscola]], Aristotele era il [[re]] della '''dialettica''', una tecnica di conversazione in cui ricorreva al dialetto per uscire vittorioso da ogni discussione:
 
{{dialogo|Discepolo|OOh Aristotele, come puoi tu affermare che l’essere si identifica col bene?|Aristotele|Fatt’ è cazz’ tuoi!}}
 
L’obiettivo era convincere l’interlocutore ad autocontraddirsi, a far crollare le sue certezze, ad annullare le sue convinzioni e infine ad umiliarlo sessualmente. Ne consegue che nessuno in tutta la Grecia aveva voglia di parlare con Aristotele e su [[Facebook]] nessuno lo aggiungeva mai come [[amico]].
 
Nell’età romana la conversazione vive una nuova giovinezza, complice la nascita di nuovi importanti oratori e la diffusione della telefonia mobile. [[Cicerone]] per esempio era un esperto di conversazioni, il problema semmai era farlo star zitto. Nelle sue ''EpistuleEpistulae ad qui cazzo capitam'' Cicerone spiega ai suoi amici Valeriano e Camomillo la differenza tra un [[pompino]] ed un toast al prosciutto:
 
{{quote|All’inizio la differenza non la sapevo neanch’io, finché il senatore Publio Lascivo non mi chiese di fargli un toast.|}}
 
[[Seneca]] era un altro romano molto dedito alla conversazione mentre [[Tacito]] non diceva mai nulla.
Durante l’avvento del [[Cristianesimo]] avvengono alcune conversazioni celebri, come quella tra [[Gesù]] e gli [[apostoli]] durante l’Ultima cena, giunta intatta fino a noi grazie a testi come il [[Vangelo]] secondo Marco, il Vangelo secondo Matteo e [[Novella 2000]] a.C.:
 
"E Gesù venne tra gli apostoli, si sedette in mezzo a loro, poggiò il cellulare sul tavolo, si mise un tovagliolo al collo per non sporcarsi la tonaca nuova e disse:
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-'''Apostoli:''' ''Non hai nulla da dirci o Maestro?''
 
-'''Gesù:''' ''Ah sì... qua sta il pane e qua sta il vino; questo è Gragnano, attenzione che se ne scende come l’acqua e voi dopo dovete guidare. Adesso mangiamo però che sto morendo di fame.''<br />
E Gesù prese il pane, lo intinse in un vassoio e ci fece la scarpetta. Poi aggiunse:<br />
 
-'''Gesù:''' ''In verità vi dico: uno di voi mi tradirà!''
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-'''Giovanni:''' ''Oh, Maestro! Come fai a dire una cosa simile?''
 
-'''Gesù:''' ''Con la bocca. Giovanni, sei sempre stato il più tardo degli apostoli, devo sempre spiegarti tutto. E vi dirò di più: quello che mi ha tradito sa che sto parlando di lui...''<br />
 
-'''Pietro:''' ''Son forse io, Maestro?''
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-'''Giovanni:''' ''Son forse io, Maestro?''
 
-'''Gesù:''' ''No, no''
 
-'''Marco:''' ''Son forse io, Maestro?''[[File:Ragazzi seduti sulle rotaie.jpg|thumb|320px|Classica conversazione a rotaia libera.]]
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''Paese che vai, ricordati lo spazzolino'' – così recita un famoso proverbio; ma soprattutto paese che vai, conversazione che trovi. La conversazione infatti subisce delle notevoli variazioni a seconda del luogo dove avviene e del paese in cui si svolge. A tal proposito gli scienziati, gli studiosi e gli enologi distinguono vari tipi di conversazione:
 
===conversazioneConversazione tipica===
'''Tizio:''' Ciao, come stai?<br />
'''Caio:''' Io bene. E tu?<br />
'''Tizio:''' Bene anch’io! E come sta Geppina?<br />
'''Caio:''' È morta. Mi ha fatto piacere vederti! Mi raccomando se mi vieni a trovare avvertitimiavvertimi che io intanto stacco il telefono.<br />
'''Tizio:''' grazieGrazie, sei gentile come un dito in culo. Ciao!
 
===Conversazione classica===
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===Conversazione in inglese===
'''Tyz:''' Hallo Cay, how are you?<br />
'''Cay:''' Hallo Tyz. I’m fine, thanks. You piuttost, you are not so fine like me, you are fat.<br />
'''Tyz:''' How you t’ permett’? I always go to the palestr!<br />
'''Cay:''' And nobody se ne accort. You have nu cul so big cà fa provincia.<br />
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===Conversazione brillante===
'''Diamante 1:''' ehi, hai visto come splendo stamattina?<br />
'''Diamante 2:''' mai quanto me, ho più carati di te, mio caro!
 
Riga 125:
===Conversazione tra Sordi e Muti===
'''Alberto Sordi:''' Salve, sono [[Alberto Sordi]]!<br />
'''Ornella Muti:''' SalvePiacere, sono [[Ornella Muti]]!
 
==Alcune frasi tipiche di una conversazione==
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*'''Mi ha fatto assai piacere:''' è la frase di rito per troncare una conversazione sul nascere. Voi state parlando dei vostri duroni ai piedi e il vostro interlocutore si è rotto le [[palle]] di starvi a sentire ma finge di essere contento almeno dell’incontro per uscirne col minimo sindacale dello stile.
 
*'''Hai saputo di...?:''' classica introduzione ddi chi si appresta a sparlare con voi di terzi non presenti alla conversazione, di solito è qualche ex che ha ancora il dente avvelenato.
 
*'''Non ti ho detto cosa mi è successo l’altro giorno...:''' ahi, brutto segno. Quando cominciano così hanno intenzione di tirarla a lungo e vi sarà molto difficile fermarli. Questo tipo di conversazioni sono ad alto rischio perché se avete un appuntamento, oppure siete per strada e sta venendo a piovere nemmeno l’uragano Matilde fermerà il vostro interlocutore che deve tassativamente arrivare alla conclusione del suo racconto, costi quel che costi. L’unico modo ad oggi conosciuto per evitare questo genere di conversazioni è simulare un [[infarto]]. Una volta dentro l’[[ambulanza]] date una mancia ai portantini e fatevi scaricare nel luogo dove eravate diretti così avrete ottenuto due piccioni con una fava: un passaggio in ambulanza e vi sarete liberati del tizio.
 
 
 
[[Categoria:Tortura]]
[[Categoria:Comunicazione]]
 
[[en:Conversation]]