Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 (Brahms)

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« Eureka! »
(Archimede dopo aver trovato una buona diteggiatura)
« Kagebunshin no jutsu! »
(Naruto Uzumaki risolve brillantemente i problemi tecnici)
« Trullallero trullallà! »
(Maurizio Pollini mentre esegue in scioltezza lo sconcerto di Brahms)

Il secondo sconcerto di Brahms è uno dei principali strumenti di tortura inventati nel Medioevo per far confessare gli eretici: solo un posseduto di Satana era in grado di eseguirlo correttamente. Questa tesi è avvalorata dalle esecuzioni moderne del comunista demoniaco Maurizio Pollini sotto la direzione di Giovanni Allevi. Alcuni musicologi ritengono però che lo Sconcerto sia in realtà un messaggio teosofico per gli uomini del futuro.

Genesi

Nel primo libro della Bibbia, sta scritto che Brahms nel milleottocentoventordici passeggiava allegramente per il Fantabosco, nei pressi di Vienna, quando soffiandosi il naso ebbe in mente l’idea per un incipit di corno. Fu così che tornò a casa sua in Brianza e si mise subito a comporre lo sconcerto: dopo aver trascritto il tema iniziale, si mise a mangiare polenta e brasato, lasciando colare il sugo dalla barba su tutta la partitura vuota, completando così l’opera. Dopo aver mostrato il suo lavoro agli amici del bar, si organizzò la prima esecuzione assoluta ad Arcore durante il primo torneo mondiale di Strip-briscola. L’orchestra, fatta di soli cittadini italiani, aveva il beneplacito del leader fascista Matteo Salvini. Lo Sconcerto divenne rapidamente un testo sacro della letteratura pianistica, raggiungibile solo dai più grandi virtuosi.

Orchestrazione

Lo sconcerto è orchestrato per 2 flauti, 2 oboi, tua nonna, 2 clarinetti, 3 ambulanti “Cocco bello!”, 2 fagotti, 4 corni (o in alternativa 4 malati di raffreddore), 2 trombe, timpani, archi.


Struttura

Lo sconcerto è in quattro movimenti, in quanto Brahms non sapeva che i concerti hanno tre movimenti e le sinfonie quattro. O forse ha voluto fare il brillante senza riuscirci. Fatto sta che lo sconcerto è luuuuungo. Non come quell’altra porcheria di Busoni, ma comunque luuuungo.

I. Allegro non troppo Il pianista è sottoposto a ogni genere di tortura possibile nel tentativo disperato di eseguire tutte le note depositate a caso dal sugo del brasato. Mentre fa questo, l’orchestra suona forte come se non ci fosse un domani per coprire le vuvuzela del pubblico scaligero.

II. Scherzo: Allegro appassionato Come il primo movimento, ma più casinaro, con delle doppie note del cazzo in mezzo.

III. Andante Il pianista se ne va in bagno e viene sostituito dal violoncellista. Poi torna e rovina tutto.

IV. Boh con scale di terze (Allegretto grazioso) Grazioso stocazzo, le scale di terze me le devo fare io intanto.