Ciccione: differenze tra le versioni

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Il Purgatorio è diviso in sette 'cornici', dove le anime scontano la loro inclinazione al peccato per purificarsi prima di accedere al Paradiso. Al contrario dell'Inferno, dove i peccati si aggravavano maggiore era il numero del cerchio, qui alla base della montagna, nella prima cornice, stanno coloro che si sono macchiati delle colpe più gravi, mentre alla sommità, vicino al Paradiso terrestre, i peccatori più lievi. Le anime non vengono punite in eterno, e per una sola colpa, come nel primo regno, ma scontano una pena pari ai peccati commessi durante la vita.
{{sottotitolo|dalla CiccioPedia, l'enciclopedia col 20% di calorie in meno}}


Nella prima cornice, Dante e Virgilio incontrano i superbi, nella seconda gli invidiosi, nella terza gli iracondi, nella quarta gli accidiosi, nella quinta gli avari e i prodighi. In questa cornice ai due viaggiatori si unisce l'anima di Stazio dopo un terremoto e un canto Gloria in excelsis Deo (Dante riteneva Stazio convertito al cristianesimo); questi si era macchiato in vita di eccessiva prodigalità: proprio in quel momento egli, che dopo cinquecento anni di espiazione in quella cornice aveva sentito il desiderio di assurgere al Paradiso, si offre di accompagnare i due fino alla sommità del monte, attraverso le cornici sesta, dove espiano le loro colpe i golosi che appaiono magrissimi, e settima, dove stanno i lussuriosi avvolti dalle fiamme. Dante ritiene che Stazio si sia convertito grazie a Virgilio e alle sue opere, che hanno aperto gli occhi al poeta latino: egli, infatti, grazie all'Eneide e alle Bucoliche ha capito l'importanza della fede cristiana e l'errore del vizio della prodigalità: come un lampadoforo, Virgilio ha fatto luce a Stazio rimanendo però al buio; fuor di metafora, Virgilio è stato un profeta inconsapevole: ha portato Stazio alla fede ma lui, avendo fatto in tempo solo ad intravederla, non ha potuto salvarsi, ed è costretto a soggiornare per l'eternità nel Limbo. Ascesi alla settima cornice, i tre devono attraversare un muro di fuoco, oltre il quale si diparte una scala, che dà accesso al Paradiso terrestre. Paura di Dante e conforto da parte di Virgilio. Giunti qui, il luogo dove per poco dimorarono Adamo ed Eva prima del peccato, Virgilio e Dante si devono congedare, poiché il poeta latino non è degno di guidare il toscano fin nel Paradiso, e sarà Beatrice a farlo.
[[File:Sergente Maggiore Hartman.JPG|right|thumb|150px|Con tatto e gentilezza saprà risolvere il tuo problema.
'''ORA TORNA A PULIRE I CESSI, PALLA DI LARDO!!''']]


Quindi Dante s'imbatte in Matelda, la personificazione della felicità perfetta, precedente al peccato originale, che gli mostra i due fiumi Lete, che fa dimenticare i peccati, ed Eunoè, che restituisce la memoria del bene compiuto, e si offre di condurlo all'incontro con Beatrice, che avverrà poco dopo. Beatrice rimprovera duramente Dante e dopo si offre di farsi vedere senza il velo: Dante durante i rimproveri cerca di scorgere il suo vecchio maestro Virgilio che ormai non c'è più. Dopo avere bevuto prima le acque del Lete e poi dell'Eunoè, infine, Dante segue Beatrice verso il terzo ed ultimo regno: il Paradiso.
{{Cit2|Non sono grasso, ho le ossa grosse!|[[Eric Cartman]]}}


Paradiso[modifica | modifica wikitesto]
{{Cit2|Non è grasso, è pieno di sé|[[Daniele Luttazzi]] su Giuliano Ferrara}}
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Paradiso (Divina Commedia) e cieli del Paradiso.
Libero da tutti i peccati, adesso Dante può ascendere al Paradiso e, accanto a Beatrice, vi accede volando ad altissima velocità. Egli sente tutta la difficoltà di raccontare questo trasumanare, andare cioè al di là delle proprie condizioni terrene, ma confida nell'aiuto dello Spirito Santo (il buon Apollo) e nel fatto che il suo sforzo descrittivo sarà continuato da altri nel tempo (Poca favilla gran fiamma seconda... canto I, 34).


{{Cit2|È vero che un corpo di massa gigantesca come Giove è capace di deviare la luce, ma anche [[Galeazzi]] ci mette del suo.|[[Daniele Luttazzi|Steven Hawking]] su Il ciccione nell'astrofisica}}


Philipp Veit (1793-1887): San Bernardo di Chiaravalle
{{Cit2|È uno stupido hobbit grasso!|[[Gollum]] su [[Sam]]}}
Il Paradiso è composto da nove cieli concentrici, al cui centro sta la Terra; in ognuno di questi cieli, dove risiede un pianeta diverso, stanno i beati, più vicini a Dio a seconda del loro grado di beatitudine. Ma le anime del Paradiso non stanno meglio o peggio, e nessuno desidera una condizione migliore di quella che ha, poiché la carità non permette di desiderare altro se non quello che si ha; Dio, al momento della nascita, ha donato secondo criteri inconoscibili ad ogni anima una certa quantità di grazia, ed è in proporzione a questa che essi godono diversi livelli di beatitudine. Prima di raggiungere il primo cielo i due attraversano la Sfera di Fuoco.


Nel primo cielo, quello della Luna, stanno coloro che mancarono ai voti fatti (Angeli); nel secondo, il cielo di Mercurio, risiedono coloro che in Terra fecero del bene per ottenere gloria e fama, non indirizzandosi al bene divino (Arcangeli); nel terzo cielo, quello di Venere, stanno le anime degli spiriti amanti (Principati); nel quarto, il cielo del Sole, gli spiriti sapienti (Potestà); nel quinto, il cielo di Marte, gli spiriti militanti dei combattenti per la fede (Virtù); e nel sesto, il cielo di Giove, gli spiriti governanti giusti (Dominazioni)
{{Cit2|Uomo di panza, uomo di sostanza.|Colui che, non riuscendo a dimagrire in alcun modo, tira inspiegabilmente in ballo un luogo comune del tutto inventato e inesistente}}


{{Cit2|Sei grasso? Usa uno sgrassatore!|[[Pubblicità su Real Time]]}}


Dante e Beatrice rivolti verso l'Empireo (Gustave Doré)
[[File:Fat-lady-on-top.jpg|right|thumb|200px| Il giovanotto sperimenta l'estasi. Oppure viene divorato (non ricordo mai quale delle due...)]]
Giunti al settimo cielo, quello di Saturno dove risiedono gli "spiriti contemplativi" (Troni), Beatrice non sorride più, come invece aveva fatto finora; il suo sorriso, infatti, da qui in poi, a causa della vicinanza a Dio, sarebbe per Dante insopportabile alla vista, tanto luminoso risulterebbe. In questo cielo risiedono gli spiriti contemplativi, e da qui Beatrice innalza Dante fino al cielo delle Stelle fisse, dove non sono più ripartiti i beati, ma nel quale si trovano le anime trionfanti, che cantano le lodi di Cristo e della Vergine Maria, che qui Dante riesce a vedere; da questo cielo, inoltre, il poeta osserva il mondo sotto di sé, i sette pianeti e i loro moti e la Terra, piccola e misera in confronto alla grandezza di Dio (Cherubini). Prima di proseguire Dante deve sostenere una sorta di "esame" in Fede, Speranza, Carità, da parte di tre esaminatori particolari: San Pietro, San Giacomo e San Giovanni. Quindi, dopo un ultimo sguardo al pianeta, Dante e Beatrice assurgono al nono cielo, il Primo Mobile o Cristallino, il cielo più esterno, origine del movimento e del tempo universale (Serafini).
Il '''grasso''' è una cosa utile, in quanto brucia bene.


In questo luogo, sollevato lo sguardo, Dante vede un punto luminosissimo, contornato da nove cerchi di fuoco, vorticanti attorno ad esso; il punto, spiega Beatrice, è Dio, e attorno a lui stanno i nove cori angelici, divisi per quantità di virtù. Superato l'ultimo cielo, i due accedono all'Empireo, dove si trova la rosa dei beati, una struttura a forma di anfiteatro, sul gradino più alto della quale sta la Vergine Maria. Qui, nell'immensa moltitudine dei beati, risiedono i più grandi santi e le più importanti figure delle Sacre Scritture, come Sant'Agostino, San Benedetto, San Francesco, e inoltre Eva, Rachele, Sara e Rebecca.
Ovviamente essere grasso è tutt'altra cosa; diventa fastidioso quando ci si rende conto che si fa fatica anche a respirare e/o a svolgere tutte le azioni abituali, come mangiare, bere, camminare, respirare, dormire o guardare i [[Teletubbies]].


Da qui Dante osserva finalmente la luce di Dio, grazie all'intercessione di Maria alla quale San Bernardo (guida di Dante per l'ultima parte del viaggio) aveva chiesto aiuto perché Dante potesse vedere Dio e sostenere la visione del divino, penetrandola con lo sguardo fino a congiungersi con Lui, e vedendo così la perfetta unione di tutte le realtà, la spiegazione del tutto nella sua grandezza. Nel punto più centrale di questa grande luce, Dante vede tre cerchi, le tre persone della Trinità, il secondo del quale ha immagine umana, segno della natura umana, e divina allo stesso tempo, di Cristo. Quando egli tenta di penetrare ancor più quel mistero il suo intelletto viene meno, ma in un excessus mentis[13] la sua anima è presa da un'illuminazione e si placa, realizzata dall'armonia che gli dona la visione di Dio, dell'amor che move il sole e l'altre stelle.
== Descrizione e origine ==

Simpatica e leggiadra creatura che abita il nostro pianeta, il ciccione (f.s. cicciona) è un essere umano che ha sviluppato poteri semidivini, quali un campo gravitazionale proprio, padroneggiare i [[peto|forti venti]], far fuori le riserve alimentari dell' Africa sub-equatoriale in un pasto solo.

Ne "L'origine della specie" Darwin ipotizza che il ciccione (Homo Ciccius) sia derivato da un gibbone del Kyspiòs che ha divorato un elefante africano, che ha divorato una balenottera azzurra, che ha divorato Ferrara, che ha divorato un gibbone del Kyspiòs (insieme a tutta la popolazione della Guinea Equatoriale).

I ciccioni ormai hanno conquistato il mondo, grazie ai loro poteri superiori. Infatti troverete ciccioni tra i [[Steve Ballmer|programmatori]], tra i [[Giuliano Ferrara|direttori di giornali]], tra gli [[Homer Simpson|ispettori per la sicurezza delle centrali nucleari]], nelle [[Galeazzi|cronache sportive]], nei [[Majin Bu|cartoni animati]] e perfino nelle [[Buddha|religioni]].
'''Non ci resta che sottometterci di fronte a tanto ciccioso potere.'''

== Usi ==

[[File:recordgrasso.jpg|right|thumb|250px|Guardate come è felice.]]
La parola grasso viene usata anche in alcuni detti comuni, come ''grasso che cola'', per indicare uno di loro mentre suda, o anche "anche i maiali sono più magri di te", usato molto spesso da un uomo che vuole essere preso a sassate dalla sua fidanzata.
Cristo santissimo.
[[File:Bambino grasso che saltella.gif|right|thumb|250px|Sì, è vero, ma nessuno è felice di essere ciccione quanto lei!]]


Recentemente, ''Rupert McDonaldduck'', un noto chirurgo californiano, ha scoperto che il grasso umano può essere utile anche per la produzione di carburante biologico.
Dopo aver narcotizzato i clienti del più vicino [[McDonald's]], Rupert li trascinava nel suo studio, per poi effettuare loro una [[liposuzione]]. Ha successivamente usato il prezioso materiale, contenuto sulle natiche e sui poderosi addomi dei malcapitati, per condurre i suoi esperimenti, fino alla rivoluzionaria scoperta: attraverso la trasformazione dei ''trigliceridi'' (piccoli esserini schifosi che vivono nelle riserve adipose di mezzo mondo), è infatti possibile produrre un diesel sufficentemente potente per far mettere in moto la macchina del chirurgo, della sua fidanzata e lo yacht del suo dentista.
Non appena la notizia si è diffusa, le più importanti compagnie petrolifere hanno iniziato la corsa per accaparrarsi i principali giacimenti di grasso presenti su [[Giuliano Ferrara]], l'ormai noto nono pianeta del sistema solare.

== Diffusione ==
[[File:Ciccio.jpg|right|thumb|left|200px|Un ciccione al lavoro, nella sua elegante divisa.]]
Questa piaga dell'umanità affligge soprattutto i [[Quei niubbi che la sera devastano Nonciclopedia|niubbi che la sera vandalizzano Nonciclopedia]].
La causa risiede nel largo consumo di hamburger e cotechino, costituiti da tutto ciò che normalmente viene definito "lurido", "lardoso" e "budelloso" e viene scartato.
La tradizione peraltro impone che non venga buttato niente, anche perché sarebbe ''peccat'e Dio'', quel [[Dio]] che [[Germano Mosconi]] ha debellato da secoli, ma che ancora persiste nella mente di molti.

E ricordate, essere grassi non porta alcun vantaggio, ma '''SOLO''' svantaggi, lottatori di sumo a parte.

== Grassi nella storia ==
[[File:Grassone_si_tuffa.jpg|left|thumb|300px|Pensavi che lo tsunami fosse un fenomeno naturale? Bene, ora sai chi l'ha provocato.]]

=== Statuetta obesa ===
La prima persona grassa che si sia mai visto nella storia dell' uomo era una donna e niente popò di meno che la statuetta che si scolpivano quei plebei che non sono altro di uomini primitivi. Infatti consideravano questa statuetta l'immagine della loro dea e, con i loro occhi ciechi, la vedevano come la persona più bella del mondo per il semplice fatto che essere così ciccioni a quell' epoca era pressoché impossibile.

=== Carlo Magno ===

Altro famosissimo ciccione era Carlo Magno, che se magnava tutto quello che trovava in giro per le terre che conquistava. Spesso, però, importava anche grossi quantitativi di cibo da [[Cina]], [[Giappone]], [[Mongolia]], [[Australia]], [[Iran]], [[Iraq]], [[Francia]], [[Russia]], l'[[Isola che non c'è]], [[Spagna]], [[Portogallo]], [[Inghilterra]], [[America]] (non si sa come facesse a conoscerla), [[Asia]], [[Africa]], [[Polo Nord]] e [[Polo Sud|Sud]] (?), il Paese dei Balocchi, [[Lettonia]] e [[Estonia]], [[Kazakistan]], [[Svizzera]], [[Austria]], il Paese delle Meraviglie ecc... ed è per questo che in tutto il mondo ci fu una lunga carestia.

=== Platinette ===

L'animale più grosso del mondo (365674263574 la grandezza del sole). Non si è ancora definitivamente estinto.

== Appellativi ==
[[File:Giuliano_ferrara_1.jpg|right|thumb|170px|[[Giuliano Ferrara|Un ciccione di mare]].]]
{{Colonne|col=2|
*Adipone
*Ammasso di merda
*Balena
*Barilotto
*Besciamellone
*Bidone
*Braciola
*Bombardone
*Bombolone
*Botte di lardo
*Bovino
*Buzzicone
*Ciambellone
*Ciccia ambulante
*Ciccio bastardo
*Cicciobomba
*Ciccione
*Culatello
*Culone
*Dirigibile
*Elefante di strutto
*Fogna
*Frigorifero
*[[Jabba_the_Hutt|Jabba the hutt]]
*Lardoso
*Lipidone
*Krapfen
*Masso rotolante
*Merdaculone
*Mongolfiera
*Mortadella
*Nutellone
*Obeso
*[[Full Metal Jacket|Palla di lardo]]
*Palla di merda
*Panciovilla
*Persona diversamente magra o [[Giuliano Ferrara|piena di sè]]
*Planetoide
*Porta-aerei
*Rotolone di grasso
*Rotoporco
*Salame
*Salvagente
*Suino
*Supernova
*Transatlantico
*Trippone
*Tricheco
}}
Tipico espressione colloquiale coniata per i ciccioni è la proposizione " Fottiti X di [[merda]]!", un invito gentile dove ad X possiamo sostituire uno degli appellativi sopracitati nel caso non compaia già la parola merda. Se siete inesperti in quest'arte potrete sempre imparare dal [[Sergente Maggiore Hartman|migliore]].

== Cicciobomba ==
Il Cicciobomba, conosciuto anche come palla di lardo, chiatto, Moby Dick, cumulo di [[grasso]] corporeo o con l'appellativo di "''lievemente in sovrappeso''" è un animale rintracciabile facilmente in macelleria, gelateria, nei supermercati e dietro ai distributori di merendine, come parassiti.

==== Origini del Nome ====
Il nome deriva dal [[greco]] "''Ciccios''" e dal [[latino]] "''Bombos''", e significa letteralmente bomba di grasso, altri studiosi sostengono che derivi dal [[tedesco]] e significhi "''[[umano]] [[salsiccia]]''", data la sua forma salsiccioide.


==== Storia ====
Nato nel [[millemila]] a. C., dalla forma quasi umana, si nutriva principalmente di un cibo particolare, chiamato "tutto".
Nella Storia antica i Cicciobomba iniziarono a diffondersi. Nel 3000 a.C., il re della Grassonia '''Assurbanipalladilardo II''' conquistò il popolo degli smagriti e fondò '''Lardopoli'''.
La capitale di Grassonia era Ciccioburgo, chiamato così in onore di [[re]] '''Ciccioburger I''', il cui padre, Ciccio Bon Bon, fu imperatore di [[Francia]]. Le guerre di Chiattagine, nel 300 a.C., segnarono la fine dell'impero di Ciccioburger I, che venne sconfitto dal suo rivale {{Citnec|'''Annio Ressico''', della dinastia degli spilosecchi}}.
Egli escogitò un piano malefico per sconfiggere i suoi nemici:catturava i Cicciobomba con delle astute trappole, li bruciava e poi usava le loro ceneri per intossicare i nemici.

Nel periodo del [[Rinascimento]], sotto il saggio governo di [[Papa]] Pollodinzogna IV ci fu una svolta decisiva nella [[storia]] cicciobombese.
Pollodinzogna, infatti, favorì la diffusione della cultura. Tra le opere più importanti di quel periodo, per l'arte, abbiamo il Grossid di Chiattangelo e, per la letteratura, "Come è dolce, Come è bello, il panin con la Nutella!" di Pesante Alighieri.

Nel periodo contemporaneo l'unica nota degna riguarda lo [[spazio]]. Nel 1969 furono costruiti [[millanta]] razzi per spedire nello spazio infinito i Cicciobomba, più precisamente su [[Soviet]], il progetto riuscì, ma qualcuno si salvò.


==== Morfologia ====
[[File:Grassone si butta su passerella bagnata, scivola ed esce fuori.gif|thumb|right|317px|Esempio di cicciobombo di classe "crème-caramel" in una normalissima attività quotidiana.]]
Grandi quanto 4 [[brachiosauri]], pesano circa 30 tonnellate gli adulti, e 15-16 i cuccioli. I denti del Cicciobomba sono molto grandi, e ciò da al Cicciobomba il gran vantaggio di mangiare molto velocemente e quindi di più. Tuttavia, l'enorme dentatura non permette al Cicciobomba di potersi lavare i denti con lo [[spazzolino]]. Per porre rimedio a ciò il Cicciobomba si lava i denti con dei grossi [[pini]], ma, nonostante tutto, non riesce ad aver un {{Citnec|"alito fresco al profumo di menta!"}}.
Di solito le gambe, per poter sopportare l'enorme peso, si ritirano spontaneamente o si spezzano in giovane età, costringendo il Cicciobomba a rotolare per spostarsi. Questi esseri, pur essendo molto grossi, sono molto fragili. Pensate che per eliminarli basta una bomba atomica!<ref> (Aspetta, ma voi non siete scarafaggi refrattari a tutto! [[Merda]]!)</ref>.
Le loro pance sono così grandi che i bambini cicciobombesi non possono giocare ai tappeti elastici.
La testa e sproporzionata, ma contiene solo due neuroni: uno sta nascosto tutta la vita e l'altro passa il suo tempo a cercarlo.


==== Curiosità ====
*Durante i matrimoni il [[marito]] usa un tir o un autotreno per prendere in braccio la [[sposa]]
*Il re Annio Ressico ha vietato al popolo cicciobombese di possedere e usare attrezzi ginnici, la pena per il possesso di attrezzi ginnici va dai 5 ai 7 giorni di digiuno
*Ogni [[anno]] migliaia di volontari si recano in Grassonia per salvare i bambini che muoiono di appetito

== Come incitare un ciccione ==
[[File:Full Metal Jacket1.jpeg|thumb|right|300px|Dopo l'aiuto del[[ Sergente Maggiore Hartman]] ora è un uomo sano e felice.]]
{{Cit2|Monta monta ciccia molla! Svelto datti da fare Palla, sali su! Sali su! A vederti sembra di guardare un vecchio che cerca di scopare, te ne rendi conto Palla?! Avanti [[coraggio]]! Vai troppo piano, muoviti muoviti! Soldato Palla di lardo fai quello che vuoi ma non mi cascare di sotto, mi faresti morire di crepacuore! Su, forza, passa di là! Passa di là! Allora, che cazzo stai aspettando, soldato Palla di lardo? Passa dall'altra parte, muoversi! Muoversi! Muoversi! Allora mi vuoi proprio deludere? Hai deciso così? Allora rinuncia e vattene via brutto [[tricheco]] grasso di merda, vattene via dal mio ostacolo del cazzo! Scendi giù da questo ostacolo del cazzo! Scendi! Muoviti! Altrimenti ti strappo via le palle così ti impedisco di inquinare il resto del mondo! Io giuro che riuscirò a motivarti, Palla di lardo, a costo di andare ad accorciare il cazzo a tutti i cannibali del Congo! Avanti, muovi i piedi, cammina, Palla di lardo! Più svelto! Muoviti! Ma tu ci sei nato sotto forma di viscido sacco di merda, Palla di lardo? O hai studiato per diventarlo? Muoviti, più svelto! Tirati su! La guerra è già bella che finita prima che arrivi tu! Lo capisci Palla di lardo? Muoviti! Ma che fai, ci lasci l'anima Palla di lardo? Tu vuoi morire per fregare me? Avanti crepa! Fai vedere, vai muoviti, svelto svelto svelto! Che c'è ti gira la testa? Ti senti svenire? Ma Cristo di un Dio, cosa fai, stai venendo?!|[[Sergente Maggiore Hartman|Il Sergentissimo]] dispensa i suoi amorevoli consigli.}}

== Voci correlate ==
[[File:Ciccia Homer.gif|thumb|right|300px|Scommetto che i non ciccioni questo non lo sanno fare. Pappappero!!]]
*[[Lipofobia]]
*[[Obesità]]
*[[Lardominali]]
*[[Balena]]
*[[Piccione]]
*[[Homer Simpson]]
*[[Creature Gelatinose]]
*[[Giampiero Galeazzi]]
*[[Giuliano Ferrara]]
*[[Umberto Smaila]]
*[[Franco Fiorito]]
*[[Peter Griffin]]
*'''[[Grassetto]]'''
*[[Larderello]]
*[[Cicciobomba]]

== Note ==
{{Legginote}}
{{Note}}

== Altri progetti ==
*[[File:LogoNonCommons.png|30px]] '''[[NonCommons]]''' contiene foto compromettenti di '''[[:Categoria:Immagini persone grasse|Tripponi]]'''


{{Medicina}}

[[Categoria:Ciccioni]]
[[Categoria:Alimentazione]]
[[Categoria:Medicina]]

[[en:Fat Persons Anonymous]]
[[es:Gordo]]
[[fi:Rasva]]
[[ja:デブ]]
[[pt:Gordo]]

Versione delle 12:00, 19 ott 2017

Il Purgatorio è diviso in sette 'cornici', dove le anime scontano la loro inclinazione al peccato per purificarsi prima di accedere al Paradiso. Al contrario dell'Inferno, dove i peccati si aggravavano maggiore era il numero del cerchio, qui alla base della montagna, nella prima cornice, stanno coloro che si sono macchiati delle colpe più gravi, mentre alla sommità, vicino al Paradiso terrestre, i peccatori più lievi. Le anime non vengono punite in eterno, e per una sola colpa, come nel primo regno, ma scontano una pena pari ai peccati commessi durante la vita.

Nella prima cornice, Dante e Virgilio incontrano i superbi, nella seconda gli invidiosi, nella terza gli iracondi, nella quarta gli accidiosi, nella quinta gli avari e i prodighi. In questa cornice ai due viaggiatori si unisce l'anima di Stazio dopo un terremoto e un canto Gloria in excelsis Deo (Dante riteneva Stazio convertito al cristianesimo); questi si era macchiato in vita di eccessiva prodigalità: proprio in quel momento egli, che dopo cinquecento anni di espiazione in quella cornice aveva sentito il desiderio di assurgere al Paradiso, si offre di accompagnare i due fino alla sommità del monte, attraverso le cornici sesta, dove espiano le loro colpe i golosi che appaiono magrissimi, e settima, dove stanno i lussuriosi avvolti dalle fiamme. Dante ritiene che Stazio si sia convertito grazie a Virgilio e alle sue opere, che hanno aperto gli occhi al poeta latino: egli, infatti, grazie all'Eneide e alle Bucoliche ha capito l'importanza della fede cristiana e l'errore del vizio della prodigalità: come un lampadoforo, Virgilio ha fatto luce a Stazio rimanendo però al buio; fuor di metafora, Virgilio è stato un profeta inconsapevole: ha portato Stazio alla fede ma lui, avendo fatto in tempo solo ad intravederla, non ha potuto salvarsi, ed è costretto a soggiornare per l'eternità nel Limbo. Ascesi alla settima cornice, i tre devono attraversare un muro di fuoco, oltre il quale si diparte una scala, che dà accesso al Paradiso terrestre. Paura di Dante e conforto da parte di Virgilio. Giunti qui, il luogo dove per poco dimorarono Adamo ed Eva prima del peccato, Virgilio e Dante si devono congedare, poiché il poeta latino non è degno di guidare il toscano fin nel Paradiso, e sarà Beatrice a farlo.

Quindi Dante s'imbatte in Matelda, la personificazione della felicità perfetta, precedente al peccato originale, che gli mostra i due fiumi Lete, che fa dimenticare i peccati, ed Eunoè, che restituisce la memoria del bene compiuto, e si offre di condurlo all'incontro con Beatrice, che avverrà poco dopo. Beatrice rimprovera duramente Dante e dopo si offre di farsi vedere senza il velo: Dante durante i rimproveri cerca di scorgere il suo vecchio maestro Virgilio che ormai non c'è più. Dopo avere bevuto prima le acque del Lete e poi dell'Eunoè, infine, Dante segue Beatrice verso il terzo ed ultimo regno: il Paradiso.

Paradiso[modifica | modifica wikitesto] Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Paradiso (Divina Commedia) e cieli del Paradiso. Libero da tutti i peccati, adesso Dante può ascendere al Paradiso e, accanto a Beatrice, vi accede volando ad altissima velocità. Egli sente tutta la difficoltà di raccontare questo trasumanare, andare cioè al di là delle proprie condizioni terrene, ma confida nell'aiuto dello Spirito Santo (il buon Apollo) e nel fatto che il suo sforzo descrittivo sarà continuato da altri nel tempo (Poca favilla gran fiamma seconda... canto I, 34).


Philipp Veit (1793-1887): San Bernardo di Chiaravalle Il Paradiso è composto da nove cieli concentrici, al cui centro sta la Terra; in ognuno di questi cieli, dove risiede un pianeta diverso, stanno i beati, più vicini a Dio a seconda del loro grado di beatitudine. Ma le anime del Paradiso non stanno meglio o peggio, e nessuno desidera una condizione migliore di quella che ha, poiché la carità non permette di desiderare altro se non quello che si ha; Dio, al momento della nascita, ha donato secondo criteri inconoscibili ad ogni anima una certa quantità di grazia, ed è in proporzione a questa che essi godono diversi livelli di beatitudine. Prima di raggiungere il primo cielo i due attraversano la Sfera di Fuoco.

Nel primo cielo, quello della Luna, stanno coloro che mancarono ai voti fatti (Angeli); nel secondo, il cielo di Mercurio, risiedono coloro che in Terra fecero del bene per ottenere gloria e fama, non indirizzandosi al bene divino (Arcangeli); nel terzo cielo, quello di Venere, stanno le anime degli spiriti amanti (Principati); nel quarto, il cielo del Sole, gli spiriti sapienti (Potestà); nel quinto, il cielo di Marte, gli spiriti militanti dei combattenti per la fede (Virtù); e nel sesto, il cielo di Giove, gli spiriti governanti giusti (Dominazioni)


Dante e Beatrice rivolti verso l'Empireo (Gustave Doré) Giunti al settimo cielo, quello di Saturno dove risiedono gli "spiriti contemplativi" (Troni), Beatrice non sorride più, come invece aveva fatto finora; il suo sorriso, infatti, da qui in poi, a causa della vicinanza a Dio, sarebbe per Dante insopportabile alla vista, tanto luminoso risulterebbe. In questo cielo risiedono gli spiriti contemplativi, e da qui Beatrice innalza Dante fino al cielo delle Stelle fisse, dove non sono più ripartiti i beati, ma nel quale si trovano le anime trionfanti, che cantano le lodi di Cristo e della Vergine Maria, che qui Dante riesce a vedere; da questo cielo, inoltre, il poeta osserva il mondo sotto di sé, i sette pianeti e i loro moti e la Terra, piccola e misera in confronto alla grandezza di Dio (Cherubini). Prima di proseguire Dante deve sostenere una sorta di "esame" in Fede, Speranza, Carità, da parte di tre esaminatori particolari: San Pietro, San Giacomo e San Giovanni. Quindi, dopo un ultimo sguardo al pianeta, Dante e Beatrice assurgono al nono cielo, il Primo Mobile o Cristallino, il cielo più esterno, origine del movimento e del tempo universale (Serafini).

In questo luogo, sollevato lo sguardo, Dante vede un punto luminosissimo, contornato da nove cerchi di fuoco, vorticanti attorno ad esso; il punto, spiega Beatrice, è Dio, e attorno a lui stanno i nove cori angelici, divisi per quantità di virtù. Superato l'ultimo cielo, i due accedono all'Empireo, dove si trova la rosa dei beati, una struttura a forma di anfiteatro, sul gradino più alto della quale sta la Vergine Maria. Qui, nell'immensa moltitudine dei beati, risiedono i più grandi santi e le più importanti figure delle Sacre Scritture, come Sant'Agostino, San Benedetto, San Francesco, e inoltre Eva, Rachele, Sara e Rebecca.

Da qui Dante osserva finalmente la luce di Dio, grazie all'intercessione di Maria alla quale San Bernardo (guida di Dante per l'ultima parte del viaggio) aveva chiesto aiuto perché Dante potesse vedere Dio e sostenere la visione del divino, penetrandola con lo sguardo fino a congiungersi con Lui, e vedendo così la perfetta unione di tutte le realtà, la spiegazione del tutto nella sua grandezza. Nel punto più centrale di questa grande luce, Dante vede tre cerchi, le tre persone della Trinità, il secondo del quale ha immagine umana, segno della natura umana, e divina allo stesso tempo, di Cristo. Quando egli tenta di penetrare ancor più quel mistero il suo intelletto viene meno, ma in un excessus mentis[13] la sua anima è presa da un'illuminazione e si placa, realizzata dall'armonia che gli dona la visione di Dio, dell'amor che move il sole e l'altre stelle.