Christian De Sica: differenze tra le versioni

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== La storia d'amore con Boldi ==
== La storia d'amore con Boldi ==
[[File:Boldi e De Sica sul Nilo.jpg|thumb|270px|Purtroppo non li hanno mummificati sul serio...]]
[[File:Boldi e De Sica sul Nilo.jpg|thumb|270px|Purtroppo non li hanno mummificati sul serio...]]
Nel [[1990]] De Sica passa sopra con l'auto a quello che crede un [[parchimetro]] particolarmente sgraziato. Quando scende a controllare le condizioni della macchina ha una sorpresa: il parchimetro che ha investito è un uomo. Orribile a vedersi, certo, ma pur sempre un uomo. Si chiama Massimo Boldi e non fa altro che ripetere: "''Bestia che dolore!''"<br />Mentre lo accompagna in [[ospedale]] ha modo di scoprire che hanno molto in comune: l'amore per la musica e il cinema, che dal canto loro li schifano, e l'umorismo che non supera la soglia delle [[barzellette]] sui [[carabinieri]] e dei [[peti ascellari]].<br />È amore a prima vista: Christian e Masimo decidono di girare un film assieme. Un anno dopo esce nelle sale la loro opera prima ''Fratelli d'Italia'', in cui De Sica e Boldi danno prova di grande maturità artistica interpretando rispettivamente i complessi ruoli del borgataro romano e del milanese pignolo. Riceveranno sedici secondi di applausi e un calcio nelle palle dal critico cinematografico [[Paolo Mereghetti]]: i due sono al settimo cielo, finalmente hanno sfondato <s>i maroni</s> nel cinema!<br />Con loro nasce il cinepanettone. Per [[quintordici]] anni Boldi e De Sica formano una coppia duratura e vincente: più popolari di [[Gianni e Pinotto]], più atletici di [[Bud Spencer]] e [[Terence Hill]], più spassosi di [[Berlusconi]] e [[Mariano Apicella]] in concerto. Ogni [[anno]] ci regalano un film più brutto di quello precedente e riescono nell'ardua impresa di dare un'ulteriore picconata alla loro dignità.<br />Poi qualcosa si rompe: Boldi si stanca di passare per il bello senza cervello della coppia e decide di intraprendere la carriera solista.<br />Sembra la fine professionale per De Sica, ma il nostro ha un'idea da vero istrione e rimpiazza il collega traditore con un manichino dei [[grandi magazzini]]: nessuno si accorge della differenza. De Sica può così continuare a vomitare la sua demenza in [[Natale al cesso|pellicole sempre innovative e frizzanti]], per la gioia di grandi e piccini.
Nel [[1990]] De Sica passa sopra con l'auto a quello che crede un [[parchimetro]] particolarmente sgraziato. Quando scende a controllare le condizioni della macchina ha una sorpresa: il parchimetro che ha investito è un uomo. Orribile a vedersi, certo, ma pur sempre un uomo. Si chiama Massimo Boldi e non fa altro che ripetere: "''Bestia che dolore!''"<br />Mentre lo accompagna in [[ospedale]] ha modo di scoprire che hanno molto in comune: l'amore per la musica e il cinema, che dal canto loro li schifano, e l'umorismo che non supera la soglia delle [[barzellette]] sui [[carabinieri]] e dei [[peti ascellari]].<br />È amore a prima vista: Christian e Massimo decidono di girare un film assieme. Un anno dopo esce nelle sale la loro opera prima ''Fratelli d'Italia'', in cui De Sica e Boldi danno prova di grande maturità artistica interpretando rispettivamente i complessi ruoli del borgataro romano e del milanese pignolo. Riceveranno sedici secondi di applausi e un calcio nelle palle dal critico cinematografico [[Paolo Mereghetti]]: i due sono al settimo cielo, finalmente hanno sfondato <s>i maroni</s> nel cinema!<br />Con loro nasce il cinepanettone. Per [[quintordici]] anni Boldi e De Sica formano una coppia duratura e vincente: più popolari di [[Gianni e Pinotto]], più atletici di [[Bud Spencer]] e [[Terence Hill]], più spassosi di [[Berlusconi]] e [[Mariano Apicella]] in concerto. Ogni [[anno]] ci regalano un film più brutto di quello precedente e riescono nell'ardua impresa di dare un'ulteriore picconata alla loro dignità.<br />Poi qualcosa si rompe: Boldi si stanca di passare per il bello senza cervello della coppia e decide di intraprendere la carriera solista.<br />Sembra la fine professionale per De Sica, ma il nostro ha un'idea da vero istrione e rimpiazza il collega traditore con un manichino dei [[grandi magazzini]]: nessuno si accorge della differenza. De Sica può così continuare a vomitare la sua demenza in [[Natale al cesso|pellicole sempre innovative e frizzanti]], per la gioia di grandi e piccini.


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==


== Vita privata ==
== Vita privata ==
[[File:Boldi de sica Silent Hill.jpg|thumb|270px|Il film di Natale che tutti vorremmo vedere.]]

Christian è figlio di Vittorio De Sica e cognato di [[Carlo Verdone]]: ecco spiegato il motivo per cui continua a sfornare film nonostante l’unico essere che li abbia mai guardati sia il suo [[cane]] e solo dietro previa minaccia di [[castrazione]].<br />Christian ha un figlio, [[Brando De Sica|Brando]], che ha già intrapreso la carriera di attore. Le premesse per diventare il peggior attore della storia ci sono tutte, dato che secondo il '''Teorema di De Sica''' (o di [[Dj Francesco]] secondo altre correnti di pensiero) ogni membro della famiglia si rivela un artista diecimila volte peggiore del padre. Il Teorema di De Sica si calcola nel seguente modo:
Christian è figlio di Vittorio De Sica e cognato di [[Carlo Verdone]]: ecco spiegato il motivo per cui continua a sfornare film nonostante l’unico essere che li abbia mai guardati sia il suo [[cane]] e solo dietro previa minaccia di [[castrazione]].<br />Christian ha un figlio, [[Brando De Sica|Brando]], che ha già intrapreso la carriera di attore. Le premesse per diventare il peggior attore della storia ci sono tutte, dato che secondo il '''Teorema di De Sica''' (o di [[Dj Francesco]] secondo altre correnti di pensiero) ogni membro della famiglia si rivela un artista diecimila volte peggiore del padre. Il Teorema di De Sica si calcola nel seguente modo:


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dove <math>0</math> sono gli spettatori che escono soddisfatti dal cinema, <math>V</math> è il tasso di volgarità nei film del figlio e <math>233</math> sono i rigiramenti compiuti dal padre nella [[tomba]].
Dove <math>0</math> sono gli spettatori che escono soddisfatti dal cinema, <math>V</math> è il tasso di volgarità nei film del figlio e <math>233</math> sono i rigiramenti compiuti dal padre nella [[tomba]].


Chissà dunque cosa ci aspetta con Brando! Un recente studio condotto dai ricercatori dell’[[Università]] del [[Paesino di Don Matteo]] ha ipotizzato una [[distopia]] in cui i film di Brando saranno usati dai regimi militari per provocare stragi e attentati.
Chissà dunque cosa ci aspetta con Brando! Un recente studio condotto dai ricercatori dell’[[Università]] del [[Paesino di Don Matteo]] ha ipotizzato una [[distopia]] in cui i film di Brando saranno usati dai regimi militari per provocare stragi e attentati.