Certificatore energetico: differenze tra le versioni

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=== Certificatore energetico competente ===
=== Certificatore energetico competente ===
I primi certificatori energetici competenti furono degli [[ingegnere|ingegneri]] (abilitati per [[diritto divino]] a svolgere qualunque attività che non richieda l'uso dell'organo genitale). Tuttavia la profonda e devastante formazione scientifica di qualunque tecnico competente, lo portata inevitabilmente a tradire lo spirito della certificazione energetica, che egli prendono sul serio. Terribilmente sul serio. Soprattutto se si tratta di un ingegnere [[neolaureato]]. Egli, assumendo l'incarico di certificatore, ne viene rapidamente ossessionato, radicandosi sulla scrivania e trascorrendo ore e giorni nel tentativo di perfezionare la metodologia di stima delle dispersioni termiche, iniziando a misurare in nanometri il diametro delle fessure tra gli infissi, per poi definire il gradiente integrale di temperatura della superficie dei radiatori con o senza aerazione forzata; presto arriverà a segregarsi come un vampiro nel suo laboratorio ricavato in uno scantinato privo di luce solare, da cui ne potrà uscire (denutrito e ricoperto di peli) solo quando avrà matematicamente dimostrato il compromesso ottimale tra risparmio di [[energia]] primaria e investimento immobiliare. Essendo egli competente e per di più un ingegnere (quindi un [[maniaco]]) ricercherà la sintesi più minimalista, scarnificando i calcoli fino a giungere alla ''formulazione del tutto'' attraverso la quale determinerà la [[certificazione energetica|classe energetica]]. Al termine della sua estenuante opera di pignoleria, racchiuderà in sole quattro pagine l’intero suo lavoro di analisi e valutazione, trovando anche lo spazio per inserire la dimostrazione quantistico-entropica della formula chimica per [[resurrezione|resuscitare i morti]] attraverso l’[[energia rinnovabile]]. Quindi emergerà dai suoi escrementi correndo come un forsennato fuori dal suo laboratorio, con questi quattro fogli in mano, per portarli al cliente; che tuttavia lo schiferà per motivi, che se non fossero sufficientemente ovvi, possono essere compresi dal tipico dialogo che nasce sempre tra cliente e certificatore energetico competente:
I primi certificatori energetici competenti furono degli [[ingegnere|ingegneri]] (abilitati per [[diritto divino]] a svolgere qualunque attività che non richieda l'uso dell'organo genitale). Tuttavia la profonda e devastante formazione scientifica di qualunque tecnico competente, lo porta inevitabilmente a tradire lo spirito della certificazione energetica, che egli prende sul serio. Terribilmente sul serio. Soprattutto se si tratta di un ingegnere [[neolaureato]]. Egli, assumendo l'incarico di certificatore, ne viene rapidamente ossessionato, radicandosi sulla scrivania e trascorrendo ore e giorni nel tentativo di perfezionare la metodologia di stima delle dispersioni termiche, iniziando a misurare in nanometri il diametro delle fessure tra gli infissi, per poi definire il gradiente integrale di temperatura della superficie dei radiatori con o senza aerazione forzata; presto arriverà a segregarsi come un vampiro nel suo laboratorio ricavato in uno scantinato privo di luce solare, da cui ne potrà uscire (denutrito e ricoperto di peli) solo quando avrà matematicamente dimostrato il compromesso ottimale tra risparmio di [[energia]] primaria e investimento immobiliare. Essendo egli competente e per di più un ingegnere (quindi un [[maniaco]]) ricercherà la sintesi più minimalista, scarnificando i calcoli fino a giungere alla ''formulazione del tutto'' attraverso la quale determinerà la [[certificazione energetica|classe energetica]]. Al termine della sua estenuante opera di pignoleria, racchiuderà in sole quattro pagine l’intero suo lavoro di analisi e valutazione, trovando anche lo spazio per inserire la dimostrazione quantistico-entropica della formula chimica per [[resurrezione|resuscitare i morti]] attraverso l’[[energia rinnovabile]]. Quindi emergerà dai suoi escrementi correndo come un forsennato fuori dal suo laboratorio, con questi quattro fogli in mano, per portarli al cliente; che tuttavia lo schiferà per motivi, che se non fossero sufficientemente ovvi, possono essere compresi dal tipico dialogo che nasce sempre tra cliente e certificatore energetico competente:
{{dialogo2|Certificatore|Signor Rossi! Venga qui, guardi qua! Eureka!|Cliente|Mi stia lontano vagabondo, puzza come una bestia! }}
{{dialogo2|Certificatore|Signor Rossi! Venga qui, guardi qua! Eureka!|Cliente|Mi stia lontano vagabondo, puzza come una bestia! }}
{{dialogo2|Certificatore|Ma signor Rossi le ho implementato la certificazione energetica!|Cliente|Ah, è lei ingegnere, non l’avevo riconosciuta sotto quella coltre di barba.}}
{{dialogo2|Certificatore|Ma signor Rossi le ho implementato la certificazione energetica!|Cliente|Ah, è lei ingegnere, non l’avevo riconosciuta sotto quella coltre di barba.}}