Buonismo: differenze tra le versioni

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=== Fisiopatologia ===
=== Fisiopatologia ===
Dal punto di vista funzionale, il buonista si contraddistingue per una spiccata propensione all'edulcoramento del circostante. Ciò lo spinge alla continua ricerca di termini ed espressioni talmente singolari che spesso e volentieri finiscono per diventare [[tormentone|tormentoni]] o, ancor peggio, luoghi comuni, prontamente assorbiti dalla massa, notoriamente priva di un meccanismo pensante autonomo.
Dal punto di vista funzionale, il buonista si contraddistingue per una spiccata propensione all'edulcoramento del circostante. Ciò lo spinge alla continua ricerca di termini ed espressioni talmente singolari che spesso e volentieri finiscono per diventare [[tormentone|tormentoni]] o, ancor peggio, luoghi comuni, prontamente assorbiti dalla massa, notoriamente priva di un [[cervello|meccanismo pensante autonomo]].


== Genesi ed evoluzione di un meccanismo subdolamente perverso ==
== Genesi ed evoluzione di un costume subdolamente perverso ==
I primi esemplari di buonisti, pochi decenni orsono, effettuavano fugaci apparizioni in contesti con un alto tasso di tristezza e commiserazione: poche stilettate sparse, ma dannatamente efficaci. Fu allora che il [[cieco]] divenne non vedente, il [[sordo]] non udente e lo storpio non deambulante. Di riflesso, il muto divenne non parlante, il sordomuto non udente e non parlante e il sordocieco [[pianta grassa]].<br />Ma era solo l'inizio: negli anni successivi ecco affermarsi un'ondata di nuove categorie umane, più o meno sfigate, ma dalle denominazioni oscure e affascinanti.<br />Tutto cominciò con l'[[handicappato]], che di punto in bianco si ritrovò [[disabile]]. L'evoluzione del concetto fece sì che furono diagnosticate nuove malattie, come ad esempio la famosa [[sindrome da deficit di attenzione e iperattività]]: quello che solo pochi anni prima era solo un bulletto cagacazzo a cui avrebbe giovato una buona dose di manrovesci divenne un malato, ovviamente a carico della mutua.
I primi esemplari di buonisti, pochi decenni orsono, effettuavano fugaci apparizioni in contesti con un alto tasso di tristezza e commiserazione: poche stilettate sparse, ma dannatamente efficaci. Fu allora che il [[cieco]] divenne non vedente, il [[sordo]] non udente e lo storpio non deambulante. Di riflesso, il muto divenne non parlante, il sordomuto non udente e non parlante e il sordocieco [[pianta grassa]].<br />Ma era solo l'inizio: negli anni successivi ecco affermarsi un'ondata di nuove categorie umane, più o meno sfigate, ma dalle denominazioni oscure e affascinanti.<br />Tutto cominciò con l'[[handicappato]], che di punto in bianco si ritrovò [[disabile]]. L'evoluzione del concetto fece sì che furono diagnosticate nuove malattie, come ad esempio la famosa [[sindrome da deficit di attenzione e iperattività]]: quello che solo pochi anni prima era solo un bulletto cagacazzo a cui avrebbe giovato una buona dose di manrovesci divenne un malato, ovviamente a carico della mutua.