Barbiere

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Quella del barbiere è una professione antica, nata dall'esigenza di distinguere un uomo dall'altro. Il barbiere è addetto al taglio della barba e dei capelli. Di conseguenza è anche esperto nell'estrazione dei molari, nella divulgazione di riviste pornografiche, nella circoncisione e nella lettura dei tarocchi. Effettua anche salassi, abluzioni, liposuzioni e trapianti.

Figaro, il barbiere di Siviglia.

La bottega del barbiere è il luogo dove il barbiere si gratta prima di mettere le mani sul cliente. Gli strumenti del barbiere sono:

  • cesoie
  • forbici
  • rasoio
  • sanguisughe
  • rum
  • pettine
  • asciugacapelli
  • acido solforico
  • colla di pesce
  • bisturi
  • radio
  • laccio emostatico
  • sputacchiera
  • stuzzicadenti

Andare dal barbiere è sempre stato qualcosa di più di una mera faccenda da sbrigare. Il negozio del barbiere è anzitutto un luogo di interazione sociale, frequentato da due precise tipologie di avventori: quelli che necessitano di un servizio (dalla rasatura alle soprascritte operazioni odontoiatriche) e i falliti. I primi hanno un obiettivo principale, ossia modificare la propria acconciatura: scopo che non li sottrae da atti rituali di ordine secondario, quali attendere un paio d'ore il proprio turno, sfogliare vecchie riviste luride, ascoltare l'unica stazione radio che il barbiere ha prescelto e lanciare occhiate fugaci al calendario Pirelli affisso vicino all'appendiabiti. I falliti invece (anche detti "quelli che stanno dal barbiere") sopraggiungono nel locale senza avere nulla da fare. Pur necessitando di generose operazioni di rasatura e toeletta, quelli che stanno dal barbiere non sono mai interessati a usufruire del servizio, piuttosto a bearsi dell'eloquenza del barbiere o della sua capacità di ascolto.