Banana Yoshimoto: differenze tra le versioni

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''Mahoko Yoshimoto'' (吉本真秀子, ''Yoshimoto Mahoko''; [[Neo Tokyo 3]], [[24 luglio]] [[1964]] - Vivente), meglio nota al grande pubblico con lo pseudonimo di '''Banana Yoshimoto''' (吉本ばなな, ''Yoshimoto Banana''), è una delle autrici letterarie nipponiche più conosciute nell'intero globo terracqueo.
 
Sebbene sia adorata alla folliaVenerata dal pubblico più gggiovane ed ormonale, Banana Yoshimoto vieneè stata consideratadefinita dalla [[critica]] ''la versione orientale e tragica di [[Federico Moccia]]''.
 
== La vita ==
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La piccola <s>Banana</s> Mahoko ebbe un'[[infanzia]] normalissima, all'insegna della tranquillità e della [[pace]], alla faccia di tutti gli scrittori [[orfano|orfani]] con la [[vita]] segnata da traumi, [[guerra|guerre]] e tragedie. Grazie alle amorevoli cure dei [[genitori]], ad un sapiente utilizzo di [[concime|concimi]] naturali ed ad un terreno con un [[PH]] pari a 6, la giovane crebbe forte, robusta e rigogliosa.
 
Le sue idee riguardo futuro e carriera furono fortemente influenzate dall'ambiente in cui crebbevisse i suoi anni di formazione; suo padre era un celeberrimo [[radical chic]] che, nel [[tempo libero]], si fingeva un [[critico letterario]], mentre sua [[madre]] era la nota [[testimonial]] d'una [[multinazionale]] ortofrutticola. La stessa Yoshimoto durante un'[[intervista]] ad ''[[Hentai|Hentai Magazine]]'' ricordò come uno dei suoi passatempi preferiti fosse prendere di nascosto la [[frutta]] contenuta nel cesto che la madre portava in testa in ogni momento della giornata.
 
Di recente riviste scandalistiche come [[Novella 3000]] e [[Panorama (rivista)|Panorama]] hanno portato alla luce l'[[ipotesi]] che il vero padre della Yoshimoto non fosse il [[radical chic]] anonimo di cui sopra, bensì un uomo d'affari originario del [[Sudamerica]]. La Yoshimoto, ogni volta che la questione viene portata a galla, smentiscecontinua a smentire con decisione. Il presunto padre, peròal contrario, è di tutt'altro parere.
{{dialogo2|Giornalista|Signore, lei sostiene dunque d'essere il vero padre della Yoshimoto?|[[Uomo del Monte]]|Sì.}}
 
La Yoshimoto seguì il classico percorso di studi del giapponese medio: elementari, medie, liceo, grande torneo di arti marziali e, infine, [[università]]. Mahoko scelse di seguire le orme di suo padre e frequentare la [[Lettere|Facoltà di lettere]], per poi concludere la sua carriera scolastica compilando una dettagliatissima [[Tesi di laurea]] sul [[Suicidio di gruppo]].[[File:Ragazza nella banana.jpg|thumb|left|170px|La vita della Yoshimoto prima del successo letterario comprese anche periodi che la scrittrice preferirebbe non ricordare.]] Come completamento della tesi la Yoshimoto scrisse il suo primo racconto, '''Moonlight Shadow''', firmandosi per la prima volta con il suo celebre pseudonimo, '''Banana'''. La futura scrittrice disse d'aver scelto questo nome un po' per la passione che prova verso il bellissimo fiore che quella pianta regala al genere umano {{censura|e che il frutto regala al genere femminile, specie nei momenti di solitudine}}, un po' per il suono della parola, da lei giudicato ''carino'' e ''prepotentemente androgino''. <small>No, sul serio. Giuro.</small> La discussione della tesi fu un successo; non le valse soltanto il voto massimo, ma anche una lode ed il [[suicidio di gruppo]] dell'intera commissione tramite il classico rituale giapponese tradizionale.
 
Purtroppo Banana non riuscì ad entrare subito nel meraviglioso mondo della [[letteratura]]. Come ogni neolaureato della facoltà di lettere senza parentele tra esponenti della politica locale, la giovane dovette affrontare una dura [[gavetta]], nella quale fu costretta ad accettare di cimentarsi in una serie di lavori umilianti e scarsamente remunerativi. Finalmente, mentre lavorava in un [[golf]] club di lusso come buca n°9<ref>Par 3, per ladover di cronaca. [[Kenzaburo Oe]] fece un [[Hole in One]] lì una volta.</ref>, il successo venne a bussare alla sua porta; il suo primo romanzo, '''Kitchen''', vinse tre [[telegatto|telegattoni]] e, in breve tempo, diventò un best seller.
 
Nel giro di qualche mese la Yoshimoto diventò una scrittrice affermata, dando inizio ad una produzione letteraria piuttosto prof... profilica... insomma, scrisse 'na cifra di libri. Alcuni dei suoi successi furono trasformati in film e [[fiction]] nel corso degli anni; ''Kitchen'' ebbe ben due versioni cinematografiche, una ad opera di [[Antonella Clerici]] e l'altra di [[Elisa Isoardi]], mentre una particolare rilettura di ''Tsugumi'' venne girata negli anni '80 da [[Tinto Brass]].
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