Architetto conservatore: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libertina.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
{{scadenza|scadenza=20110425120615|note=[[Manuale d'umorismo|Poco umoristico]] e [[Aiuto:Manuale/Formattazione|malformattato]]|firma={{Utente:Falling Down/firma}}. 14:06, apr 18, 2011 (CEST)}}
{{cancellazione|formattazione e impostazione discorsiva inaccettabili.}}





Versione delle 14:06, 18 apr 2011

Template:Scadenza


Il Laureato in Storia e Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali è una volpe che vorrebbe eseguire progetti di restauro dopo aver preso la laurea in Conservazione (come chiedere che ora è? e sentirsi rispondere: giovedi).

E' uno di quei furbi che ha passato gran parte della sua gioventù a conseguire una laurea (quadriennale/triennale/trepppiudue e riporto uno, ma tanto il corso lo hanno modificato tante di quelle volte che manco loro sanno in che categoria si trovano, provare per credere) in Storia e Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali, considerandola la via più breve per diventare Architetto, senza che nessuno gli dicesse che iscrivendosi ad architettura avrebbe fatto prima e che una volta laureato, una oscura congiura voluta dai presidenti degli ordini professionali, non gli permette di esercitare le competenze su cui non ha studiato e di cui non ha neppure la più pallida idea, ne tantomeno di farsi chiamare Architetto (come laurearsi in scienze infermieristiche e poi smadonnare contro tutti i santi del perchè non gli permettono di eseguire operazioni cardiochirurgiche a cuore aperto).

Ma tutto questo non è colpa del corso di laurea noooooooo!!!!! Tanto che nessun laureato si è mai permesso di chiamare ai danni chi ha diretto il corso (lo abbiamo detto che sono dei furbi vero? ma non i dirigenti del corso di laurea, ma i laureati in cornservazione, ovvio).

Perchè in realtà la colpa è tutta di quei cinesi dell'ordine professionale che non gli permettono di progettare una beata mazza. Che hanno interpretato ai danni del Grande Specialista, il famoso DiPPiErre 328 del 2001 (che ogni conservatore ha letto e riletto come una bibbia, cercando tutte la sfumature, intrallazzi, agganci bombe a mano trick e track ) dove viene detto chiaramente, nero su bianco:

"Gli spetta il titolo di Conservatore dei Beni Architettonici ed Ambientali. Formano oggetto dell’attività professionale degli iscritti nella sezione A – settore conservazione dei beni architettonici ed ambientali:

a) la diagnosi dei processi di degrado e dissesto dei beni architettonici e ambientali e la individuazione degli interventi e delle tecniche miranti alla loro conservazione."


AVETE LETTO BENE!!! Il conservatore può fare tutto!!! (e se non lo avete letto è solo perchè non volete leggere ciò che è palese, e quindi pure voi fate parte di quelli che non ci vogliono fare progettare. Maledetti comunisti!!!!)

la legge non centra nulla, il conservatore può progettare grattacieli, case a schiera, case al mare, interventi di restauro statico con annessi e connessi (che tanto ha 8 crediti di Statica, e se in Architettura o Ingegneria i crediti formativi sono 12 a cui vanno sommati quelli di scienza delle costruzioni e meccanica delle strutture non vuol dire un cazzo. Il conservatore Può!!! lo dice la legge, leggetevela) redigere piani regolatori con l'ausilio di mazinga, sparare bombe a mano e fare la guerra contro gli incivili.

Ovviamente anche il campo del restauro è prerogativa dell'Architetto Conservatore, (lo dice il DiPPiErre) che dopo aver superato l'esame di Laboratorio di Restauro (una (UNA) materia annuale da 8 crediti, rende lo studente un padreterno in questo campo (come? in architettura i crediti dello stesso laboratorio sono 12? in cui è prevista anche la progettazione e l'integrazione del nuovo con il rudere da recuperare??? Tanto non conta un cazzo lo stesso. Il conservatore PUO'!!! )


Tuttavia nel tempo, il possente clan ha subito un radicale cambiamento, ovvero, dopo l'impossibilità dei laureati di esercitare la professione di architetto (gli architetti con cavolo che li smuovi) la moda recente ha visto l'insorgere della lotta per esercitare le competenze dell'architetto Junior (Iunior, Giunior) che tanto è più piccolo e lo si può sopraffare meglio.

Solo che per una svista, non si sono accorti che per fare l'architetto iunior ci vuole una laurea triennale in scienze dell'architettura, per cui pure sta volta quei talebani dell'ordine professionale l'hanno spuntata. Ma la lotta è ancora aperta.