Gli Après la classe sono un complesso emergente pugliese, più precisamente di Albinoleffe, provincia di Novara. Cantano in svariate lingue: italiano, inglese, francese, dialetto pugliese e swahili. Il problema è che spesso mescolano all’interno della stessa frase due o tre di questi idiomi (vedi Zucchero e Pino Daniele), per cui capita che non si capisca nulla dei loro testi.

Un tipico testo degli Après la classe.

I componenti

  • Jean-Pierre Seicentosanbitter: voce del gruppo, ha origini francesi. Ha fondato lui il gruppo a cui ha dato il nome. Scrive anche i testi, ma questo secondo i carabinieri non è una prova conclusiva che faccia uso di LSD.
  • Toniuzzo Cardamone: factotum del gruppo. Suona, a seconda delle necessità, la chitarra, il benjo, lo scacciapensieri, il flauto traverso, il flauto rettale e il flauto Mulino Bianco, ma le sue migliori performance sono quelle alla fisarmonica. Molto frequentemente ha il ruolo di seconda voce mentre Jean-Pierre si fa un cannone. È facilmente riconoscibile perché la sua voce nasale, causata da un'acne giovanile, ricorda quella del signor Smithers, il personaggio dei Simpson. Se non avete mai visto i Simpson lo riconoscerete perché sentendolo il vostro gatto comincerà a vomitare.
  • Carlo Antennista: non fa l'antennista e nemmeno il tennista, con gran felicità delle due categorie di lavoratori e gran rammarico di quella dei musicisti. È il batterista del gruppo, e considerando il genere degli Après la classe questo ruolo lo tiene occupato per circa due secondi ogni canzone. Durante il resto del pezzo, ai concerti, è possibile vederlo mentre sfoglia l'ultimo numero di "Playboy" e si masturba infilandosi una bacchetta nel culo.
  • Vittorio Machei: bassista del gruppo e durante le rapine alle banche salentine anche basista. Il suo contributo è fondamentale: quando i fan cominciano a perdere il filo del testo della canzone cominciano a seguire il ritmo del basso e questo permette loro di continuare a ballare. Senza di lui si assisterebbe a decine di centinaia di migliaia di svenimenti dopo 30 secondi di musica.

Gli album e i singoli

Come per tutte le band pugliesi, l’interesse principale degli Après la classe è di vantarsi di fronte a tutti di venire dalla Puglia. Un altro tema che ricorre tra i testi sono le difficoltà della vita, narrate in una decina di tracce. L’ultimo argomento è l’utopia di un mondo migliore e di vivere una vita serena e felice. Illusi.

Après la classe

 
La copertina del singolo "La luna cadrà".

Sottotitolato “Fantasia zero”, “Simpatia portali via” e “Scusate ma i nostri cervelli non funzionano”, è l'album di esordio. Le tracce più belle famose di questa raccolta sono:

  • Paris: data l'origine del cantante, non poteva mancare una canzone celebrativa della capitale di Frociolandia.
  • Ricominciamo: cover dalla canzone di Pappalardo, le due versioni fanno a gara su quale sia la più brutta. Inoltre gli A.L.C. affermano che questa abbia dato la spinta a proseguire dopo i primi fallimenti. Li mortacci…
  • Lu rusciu de lu mare (il rumore del mare): canzone-telenovela. Il senso di questa canzone è che il protagonista passeggia per la città, arriva al castello del re, scopre che la principessa è morta. Parte un flashback in cui vediamo lui e la principessa che ci danno dentro come conigli. Lui, distrutto dalla notizia, decide di andarsene in Spagna o in Grecia, non si capisce. Poi, non si capisce come, scopre che la principessa in realtà è viva ma è incinta, per cui il re ha deciso di farla credere morta. Allora lui torna in patria ma scopre che la principessa è morta di parto. Che culo! Nemmeno il finale è molto chiaro perché è tutta cantata in pugliese.
  • Poesia: canzone dal testo e dalla musica così belle che la parte migliore è il rumore di pioggia sui vetri che si sente in sottofondo durante tutto il tempo.

Un numero

  • Vorrei sapere perché: è quello che ci chiediamo tutti. Perché hanno sfornato un altro album? Credevano che avrebbero avuto più successo? Gli A.L.C. provano a rispondere ma purtroppo, ancora una volta, non si capisce nulla.
  • Chi se ne frega: la loro risposta ai critici musicali e alle persone che vorrebbero vederli bruciare in piazza su un rogo per la festa di Halloween.
  • Simu li pacci (siamo i pazzi): un piccolo barlume di speranza per il mondo. Il gruppo si rende conto che forse non ha tutte le rotelle a posto.

Luna park

  • Perché trasmetti solo stress?: la domanda che gli ascoltatori di una qualsiasi radio fanno al DJ che ha appena trasmesso una traccia degli Après la classe.
  • Se spegni il sole: gli A.L.C. ammettono la loro fobia del buio.
  • La luna cadrà: ecco perché gli A.L.C. hanno paura del buio… credenze popolari pugliesi.