Antonio Squarcialupi: differenze tra le versioni

'''Antonio Squarcialupi''' ([[Firenze]], [[27 marzo]] [[1416]], forse, oppure [[1146]] – [[6 luglio]] [[1480]], ma anche [[1840]], chissà) è stato (sicuramente) un valente organista italiano, oppure no perché chi cazzo lo conosce 'sto squartaluppoli, dai.

'''Antonio Squarcialupi''' o '''SchuqarcialuiSchqcuarcialui''', così detto per via della sua bravura all'organo<ref>In questo caso, lo strumento musicale.</ref> - "Ché non solo i lupi, ma anche ratti, lonze e rinoceronti alle prime note schiattavano all'istante, esplodendo con scene degne di [[Ken il Guerriero]]"<ref>''Ibid'', 1456.</ref> - nacque a [[Firenze]], negli ultimi anni del [[XIV secolo]] o nei primi del [[XV secolo|XV]], o a metà del [[XVI secolo|XVI]], da un'antica e nobile famiglia. di sventratori di [[Lorenzo il Magnificolupo|lupi]], Can Grande della Scala e Carlo il Batavo lo presero al loro servizio come uno dei più famosi organisti e forse il più abile della loro epoca, contribuendo non poco alla confusione dei biografi.

[[Lorenzo il Magnifico]], il [[Cangrande I della Scala|Cangrande della Scala]] e Carlo il Batavo lo presero al loro servizio in quanto uno dei più famosi organisti e fors'anche il più abile della loro epoca, contribuendo non poco alla confusione dei biografi. Squarcialupi fu in seguito anche organista per la cattedrale di Firenze, [[Cattedrale di Santa Maria del Fiore|Santa Maria del Fiore]].<ref>Perché?, NOno sapevateforse cheanche sidel chiama[[Piccolo così?</ref>Coro dell'Antoniano]], chi può dirlo.

Il Castramorata e il Frozzomonzio affermano nella "''Firenze illustrata''" che gli stranieri venivano d'ogneda ogni parteluogo a Firenze per avere il piacere di ascoltare questo grande artista, portandosi dietro lupi rabbiosi e altre bestie per il piacere di vederli schiattare in modi più o meno pittoreschi.<ref>"''Non si po' mica ave' tutti i giorni n'impiccagione, ma così ci si po'pole acontentareaccontenta'" (Voess, "''Morti e Sollazzi"'', 1450, facciamo milleccinque)</ref>

PerRiguardo la data della morte, ognuno dei biografi pretende che sia defunto in un giorno differente e precisamente quello in cui era venuto a fargli visita a casa loro. Si suppone che lo Squarcialupi fosse, in realtà, un gran burlone, con la passione di far lo scherzo del finto trapassato,<ref>Con tanto di corteo funebre e lui che alla fine salta fuori dalla bara di colpo gridando: "''Sorpresa! Sorpresa!"''</ref> ma, ancora adesso, non si è capito quando sia morto. <ref>O, ''se'' sia morto, per non parlare del fatto che sia realmente esistito.</ref>

Del talento di Squarcialupi, benché unanimemente ribadito da più e più cotante testimonianze illustri, non ci è però mai stato riportato nulla nello specifico, tranne reiterate considerazioni sulla forza fisica del suddetto, dacché all'epoca i tasti degli organi presentavano, in quel secolo, una qual durezza, necessitando all'uopo di martelli e mazzuoli di cinque od anco dieci chilogrammi di peso (corrispondenti a tredici ''rubbi'' d'epoca) per essere premuti, stante la natura meccanica dell'ordigni d'epoca.

Non si è ritrovato nulla - ma proprio nulla <ref>Nulla di nulla!</ref> fino ad oggi, delle opere di queste celebre esecutore, pera cuiparte nonil seritrovamento, nenel sa1822, decisamentenella Biblioteca Batava, in seguito ad imponenti ricerche di musicologia comparata e trascendente, del celebre '''niente'Codice Squarcialupi''. È stato appurato che detto manoscritto non contiene neppure una nota di Squarcialupi e semmai riporta innumerevoli ricette di cucina fiorentina.