Antonio Segni: differenze tra le versioni

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{{citazione|In quest'anno che come al solito si è concluso con la morte di centinaia di coglioni comunisti con conseguente ansia da parte dei comunisti nostrani, l'[[Italia]], cioè io, si è permessa di mettere in piedi una piano ai limiti della [[Costituzione]] per stroncare sul nascere ogni tentativo di riformare il paese da parte dei gruppi di centro-sinistra, contribuendo così a mantenere la pace e la collaborazione con [[Washington]] e il [[Vaticano]] in vista della guerra contro la [[Russia]].|Significato del testo sopra riportato.}}
 
 
'''Antonio Segni''' ([[Menfi]], [[2 febbraio]] [[1891]] [[A.C.]] – [[Roma]], [[1º dicembre]] [[1972]] [[D.C.]]) è stato una [[cariatide]], nonché l'artefice dell'arretratezza culturale e sociale dell'[[Italia]] rispetto a tutti gli altri paesi europei, comprese le ex repubbliche sovietiche dell'[[est]], la quale ancora oggi oltre a non possedere leggi decenti sui diritti civili, si ritrova con una politica immobilista che lecca i piedi al [[Vaticano]] e [[USA]]. Per riuscire in questa prodigiosa impresa, Segni ha orchestrato e minacciato le istituzioni democratiche con un bel [[golpe]] militare, che non venne mai attuato del tutto a causa della sua prematura dipartita dalla poltrona presidenziale.
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=== Segni e il Piano Solo ===
[[File:Antonio Segni vestito di gala.jpg|left|thumb|250px|{{citazione|Bella quella divisa! Se il golpe va come previsto anche io potrò andare in giro vestito così.}}]]
L'ostracismo di Segni nei confronti delle riforme in senso socialista diventò una vera e propria [[psicosi]], che lo spinse a mettersi in combutta con uno dei più grossi fetenti che il dopoguerra italiano abbia mai visto: il generale del corpo dei [[carabinieri]] [[Giovanni de Lorenzo]]; costui oltre ad essere un carabiniere, cosa di per se oltremodo irritante, era anche un ex partigiano monarchico, che voleva rovesciare la Repubblica per restaurare la monarchia sabauda. La coppia Segni-De Lorenzo architettò un piano diabolico per impedire ulteriormente non solo la possibilità di fare riforme del governo Moro, ma anche di rovesciare qualsiasi altro governo di centro-sinistra in caso di vittoria alle elezioni democratiche. In sostanza l'idea era quella di mettere tutta una serie di [[uomini in nero]] alle calcagna dei vari esponenti socialisti, comunisti e sindacali, con l'ordine di mettergli le mani addosso in caso di vittoria alle elezioni e trascinarli al confino in [[Sardegna]], il tutto approvato e coadiuvato dalla [[CIA]], col benestare del presidente [[Kennedy]] e del [[Vaticano]]. Questo piano venne ribattezzato "Solo", perché se fosse stato attuato {{<u|>solo}}</u> Segni e de Lorenzo avrebbero potuto comandare l'[[Italia]] (con la supervisione degli [[USA]]), mentre gli altri sarebbero morti di stenti al confino.
 
Per rendere il tutto ancora più impressionante durante la sfilata militare per l'anniversario della Repubblica, De Lorenzo mostrò a Segni la sua nuova e modernissima brigata meccanizzata dei carabinieri, creata e pagata con i soldi destinati all'ammodernamento del mezzogiorno. Il Presidente della Repubblica si mise piangere commosso alla vista di così tanta potenza di fuoco nonché alla possibilità di diventare il futuro Re della nazione.
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