Andrea Diprè

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« - ... perchè io non voglio evirare minipeni... Mi limito a farli esplodere di piacere. »
(Franca Kodi su Andrea Diprè)


« - Non le facili trovate... - »
(Andrea Diprè su prosivendole di facili costumi caricate in tangenziale)


« - ... Perchè l'arte non è una cosa che bisogna prendere sottogamba. - »
(Osvaldo Paniccia su "Le Scelte di Andrea Diprè")


« - Tristezza triste, non rattristirmi, VA' VIA! - »
(Elia Nieddu, poetessa, su Tristezza)


« - ... sono famosa per il taglio delle palle umane: la scoperta più grande dell'umanità! - »
(Paola Poliseno, artista, scrittrice, praeclara scienziata, su sesso con alieni)



Andrea Diprè è un famoso critico d'arte contemporanea, noto per le sue interviste ad artisti controversi fra le quali annoveriamo vecchie baldracche che sostengono di aver avuto rapporti con esseri extraterrestri, oppiomani, feticisti hardcore, disoccupati cronici, pittori allo stadio terminale di Alzheimer, editori pornografici e vecchie Tristi, Trisstissime, VA' VIA![1] poetesse.

Usualmente pratica i suoi dialoghi di stampo e contenuto platonico stravaccato su un sofà scassato, fatto come una pigna, abbracciato al reietto di turno. Non mancano altisonanti elogi ( sempre opportuni, chiaramente ) a vantaggio del loro ricco curricolo artistico. Lavora in cambio di pompini senza dentiera e noccioline tostate.


Biografia

Nasce nel 1916 da una costola di Vittorio Sgarbi fecondata dai fluidi flemmatici di Vanna Marchi, che lo accudisce con cura materna a suon di "CAPITTOOO?!", offerte imperdibili e forchette nella pancia sino all'età di 36 anni, quando, determinato a fare qualcosa ( possibilmente di brutto ) della sua vita, scappa di casa e si lancia senza inibizioni nel mondo delle televendite. Il suo campo, agli esordi, è quello dei quadri scartati dai pittori bohemiènne del quartiere Latino di Paris ( non quella figa piena di zoccole e mangiaformaggio a tradimento, quella scarsa del Nevada ). Per adescare potenziali tordi su Telegold, acquisisce uno stile professionale, un registro lessicale barocco e ricercato fino al paradosso, una giacca color ardesia che si intona con il suo taglio di capelli ligio ed unto come una teglia di focaccia, e la tipica smorfia da fattone che lo accompagnerà per il resto della sua carriera. Il suo motto è "Vendi l'invendibile: basta spacciarlo per manierismo ed infronzolarlo di stronzate." Gli italiani chiamano e comprano, la sua ascesa verso il dominio delle merdose reti periferiche del paese sembra inarrestabile


Alcuni talenti scoperti

Franca Kodi ( +39 347 8884607 )

AAAAAAAAAA escort, dama di compagnia della corte de "Il Feticista", nonchè opera d'arte mobile ( a caro prezzo ) questa meretrice in pensione ha la vocazione della missione: il suo sacro obiettivo è quello di portare il fetish hardcore nelle case degli Italiani. Operante da anni nel settore dell'informazione periodica e dell'arte erotica alternativa, i suoi incontri ( molto ) ravvicinati con Diprè portano alla luce nuovi aspetti della pornografia di alta classe: non più seghe da soli chiusi nel cesso! A Federica subentreranno i suoi piedi rugosi ed i suoi cilici fustiganti per illuminare la vita dei facoltosi pervertiti che lo vorranno. Agli interessati, si raccomanda di tener d'occhio i propri genitali: c'è il rischio di non trovarli più.