Anatema: differenze tra le versioni

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'''Arma letale''' indispensabile per risolvere controversie religiose, solitamente accompagnata da rutti, peti, loffe, pernacchie, fischi e gesti osceni.
'''Arma letale''' indispensabile per risolvere controversie religiose, solitamente accompagnata da rutti, peti, loffe, pernacchie, fischi e gesti osceni.

Anatema, letteralmente, significa, ''tema anale'', cioè una tesi esposta per dimostrare l'ininculabilità dell'avversario.E' un'arma ad effetto sicuro e venne usata nel passato per affermare dogmi relativi soprattutto alla verginità (anteriore e ad-tergum) dei vari Papi che la utilizzarono.
Anatema, letteralmente, significa, ''tema anale'', cioè una tesi esposta per dimostrare l'improponibilità sodomitica dell'avversario.E' un'arma ad effetto sicuro e venne usata nel passato per affermare dogmi relativi soprattutto alla verginità (anteriore e ad-tergum) dei vari Papi che la utilizzarono.
==Storia==
==Storia==
La forma più nota di anatema si ebbe quando il Papato era scisso e vi erano, conteporaneamente addirittura tre Papi: a Roma, ad Avignone e ad Arcore. A Roma papava Callisto XVIII, ad Avignone papava Certusio IV e ad Arcore papava Silvio I, eletto Papa nel Conclave di Forza Italia grazie all'appoggio del Cardinale Dell'Utri e dei suoi ''amici'' siciliani.
La forma più crudele di anatema si ebbe quando il Papato era scisso e vi erano, conteporaneamente addirittura tre Papi: a Roma papava Callisto XVIII, ad Avignone papava Certusio IV e ad Arcore papava Silvio I, eletto Papa nel Conclave di Forza Italia grazie all'appoggio del Cardinale Dell'Utri e dei suoi ''amici'' siciliani.


==Il conflitto teologico==
==Il conflitto teologico==
Per non riconoscere gli avversari, ciascun Papa non nominava mai per nome gli altri: il Papa di Roma chiamava quello di Avignone "er puttano francese", quello di Avignone chiamava quello di Roma "er puzzone" e tutti e due chiamavano quello di Arcore "er tappo pelato". Questa confusione, per la quale Dio neppure ci capiva più nulla e non sapeva chi fosse il suo Amministratore di Condominio nel Mondo, fu risolta, appunto, a colpi di anatema.
Non riconoscere gli avversari, il titolo di Papa ciascuno di essi non nominava mai per nome gli altri: il Papa di Roma chiamava quello di Avignone "er puttano francese", quello di Avignone chiamava quello di Roma "er puzzone" e tutti e due chiamavano quello di Arcore "er tappo pelato". Questa confusione, per la quale Dio neppure ci capiva più nulla e non sapeva chi fosse il suo Vicario sulla Terra, fu risolta, appunto, a colpi di anatema.
La ragione del dissidio era che ognuno di loro era tifoso di una delle Persone della Santissima Trinità, per cui a Roma divinava il Padre, ad Avignone il Figlio e ad Arcore lo Spirito Santo, che, per adeguarsi al Papa che lo sosteneva, invece di presentarsi sotto forma di colomba prese l'aspetto di un avvoltoio. Dio, nel frattempo, si sentiva tirare da tutte le parti e non sapeva che pani e che pesci pigliare e disse."Vedetevela voi!".
Il Papa di Arcore si ritirò in attesa della liberazinone da carcere del Cardinale Previti, ed attese diversi secoli per la rivincita. Vinse allora il Papa di Roma, che disponeva di Cardinali più robusti e che ruttavano e scorreggiavano più forte. Egli profferì un anatema, rimasto nella storia, così terribile da schiantare il suo avversario. Disse :"Scurnacchiato!".
Allora si scatenaroro gli anatemi: il Papa di Roma scomunicò gli altri due e glia altri fecero lo stesso, ma poi si accorsero che non c'erano più Papi, essendo tutti scomunicati. Fu allora chiamato il Santo Monaco Fra' Salmastro da Varcaturo, affinchè giudicasse chi dei tre possedeva l'anatema più efficace.
Il Papa di Arcore, però, si ritirò in attesa della liberazinone da carcere del Cardinale Previti, ed attese diversi secoli per la rivincita. Vinse allora il Papa di Roma, che disponeva di Cardinali più robusti e che ruttavano e scorreggiavano più forte. Egli profferì un anatema, rimasto poi nella storia, così terribile da schiantare il suo avversario. Disse :"Scurnacchiato!".


==Anatema moderno==
==Anatema moderno==
Nei tempi moderni l'anatema fu ripristinato da S.[[Germano Mosconi]]ed utilizzato per difendere Mons.Milingo (''"ma perchè''- disse il Mosconi- ''i prelati debbono vivere solo di onanismo?'') ed anatemizzò il Papa Benedetto XVI, candidandosi al suo posto. L'esistenza di due Papi, però, richiamò il terzo, Silvio I, che, fattosi ricrescere i capelli, pose anch'egli a su candidatura al Papato (''"e che é'' - disse Silvio I - ''"dovete papare solo voi?"''.
Siamo in attesa dei prossimi anatemi, quindi sospediamo la voce in attesa che si scateni la prossima battaglia, come sempre accompagnata da rutti, pernacchie, loffe, peti, fischi e gesti osceni. Tuttavia già adesso sembra prevalere Papa Silvio I perchè, avendo passato un periodo di preghiera a Palazzo Chigi, di rutti, loffe, etc. se ne è guadagnate parecchie.
'''WORK IN PROGRESS'''
'''WORK IN PROGRESS'''

Versione delle 23:51, 28 feb 2007

Template:Incostruzione Arma letale indispensabile per risolvere controversie religiose, solitamente accompagnata da rutti, peti, loffe, pernacchie, fischi e gesti osceni.

Anatema, letteralmente, significa, tema anale, cioè una tesi esposta per dimostrare l'improponibilità sodomitica dell'avversario.E' un'arma ad effetto sicuro e venne usata nel passato per affermare dogmi relativi soprattutto alla verginità (anteriore e ad-tergum) dei vari Papi che la utilizzarono.

Storia

La forma più crudele di anatema si ebbe quando il Papato era scisso e vi erano, conteporaneamente addirittura tre Papi: a Roma papava Callisto XVIII, ad Avignone papava Certusio IV e ad Arcore papava Silvio I, eletto Papa nel Conclave di Forza Italia grazie all'appoggio del Cardinale Dell'Utri e dei suoi amici siciliani.

Il conflitto teologico

Non riconoscere gli avversari, il titolo di Papa ciascuno di essi non nominava mai per nome gli altri: il Papa di Roma chiamava quello di Avignone "er puttano francese", quello di Avignone chiamava quello di Roma "er puzzone" e tutti e due chiamavano quello di Arcore "er tappo pelato". Questa confusione, per la quale Dio neppure ci capiva più nulla e non sapeva chi fosse il suo Vicario sulla Terra, fu risolta, appunto, a colpi di anatema. La ragione del dissidio era che ognuno di loro era tifoso di una delle Persone della Santissima Trinità, per cui a Roma divinava il Padre, ad Avignone il Figlio e ad Arcore lo Spirito Santo, che, per adeguarsi al Papa che lo sosteneva, invece di presentarsi sotto forma di colomba prese l'aspetto di un avvoltoio. Dio, nel frattempo, si sentiva tirare da tutte le parti e non sapeva che pani e che pesci pigliare e disse."Vedetevela voi!". Allora si scatenaroro gli anatemi: il Papa di Roma scomunicò gli altri due e glia altri fecero lo stesso, ma poi si accorsero che non c'erano più Papi, essendo tutti scomunicati. Fu allora chiamato il Santo Monaco Fra' Salmastro da Varcaturo, affinchè giudicasse chi dei tre possedeva l'anatema più efficace. Il Papa di Arcore, però, si ritirò in attesa della liberazinone da carcere del Cardinale Previti, ed attese diversi secoli per la rivincita. Vinse allora il Papa di Roma, che disponeva di Cardinali più robusti e che ruttavano e scorreggiavano più forte. Egli profferì un anatema, rimasto poi nella storia, così terribile da schiantare il suo avversario. Disse :"Scurnacchiato!".

Anatema moderno

Nei tempi moderni l'anatema fu ripristinato da S.Germano Mosconied utilizzato per difendere Mons.Milingo ("ma perchè- disse il Mosconi- i prelati debbono vivere solo di onanismo?) ed anatemizzò il Papa Benedetto XVI, candidandosi al suo posto. L'esistenza di due Papi, però, richiamò il terzo, Silvio I, che, fattosi ricrescere i capelli, pose anch'egli a su candidatura al Papato ("e che é - disse Silvio I - "dovete papare solo voi?". Siamo in attesa dei prossimi anatemi, quindi sospediamo la voce in attesa che si scateni la prossima battaglia, come sempre accompagnata da rutti, pernacchie, loffe, peti, fischi e gesti osceni. Tuttavia già adesso sembra prevalere Papa Silvio I perchè, avendo passato un periodo di preghiera a Palazzo Chigi, di rutti, loffe, etc. se ne è guadagnate parecchie.

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