Adone Zoli: differenze tra le versioni

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[[File:Adone Zoli scende dalla macchina.jpg|right|thumb|250px|Adone Zoli in tutta la sua leggiadra e ordinata presenza.]]
[[File:Adone Zoli scende dalla macchina.jpg|right|thumb|250px|Adone Zoli in tutta la sua leggiadra e ordinata presenza.]]
{{Cit|Non c'è che dire! Gran bel nome di merda!|Il commento di [[chiunque]] a proposito del nome di adone zoli.}}
http://it.wikipedia.org/wiki/Adone_Zoli
{{Cit|Testo citazione|Testo sotto}}
{{Cit|Non c'è che dire! Gran bel nome di merda!|Il commento di chiunque a proposito del nome di adone zoli}}
{{Cit| Nessun caso di coscienza potrebbe impedire, però, a me, anche con grande sforzo, di accettare il vostro voto ... |Adone Zoli si rivolge ai missini in [[Parlamento]] per la fiducia.}}
{{Cit|Deeh, andate via di qua! Altrimenti prendo la [[pistola]]!|Testo sotto}}
{{Cit|Lo sei già te un pistola!|Testo sotto}}
{{Cit|Stia tranquillo che non glielo daremo!|Un missino a Zoli.}}




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== Biografia ==
== Biografia ==
[[File:Adone zoli palestrato.jpg|left|thumb|Adone Zoli da giovane, ecco spiegato il significato almeno del suo nome.]]
[[File:Adone zoli palestrato.jpg|left|thumb|Adone Zoli da giovane, ecco spiegato il significato almeno del suo nome.]]
Figlio di tizi originari di [[Predappio]], Zoli, stando a quello che si dice da quelle parti, era mezzo parente con un'altro [[Mussolini|famoso statista italiano]] originario di quella città, che nel ventennio '22-'43 fece il buono e soprattutto il cattivo tempo della nazione. Dopo aver conseguito la laurea in [[azzeccagarbugli]], andò a lavorare in quel di [[Genova]]; qui ebbe modo di stringere amicizie nei malfamati ambienti cottolici, facendo la conoscenza con l'avvocato e arrampicatore sociale di professione [[Tommaso Brunelli]], da cui imparerà le sottili arti del salire alla ribalta politica e scalarne i vertici.
Figlio di tizi originari di [[Predappio]], Zoli, stando a quello che si dice da quelle parti, era mezzo parente con un altro [[Mussolini|famoso statista italiano]] originario di quella città, che nel ventennio '22-'43 fece il buono e soprattutto il cattivo tempo della nazione. Dopo aver conseguito la laurea in [[azzeccagarbugli]], andò a lavorare in quel di [[Genova]]; qui ebbe modo di stringere amicizie nei malfamati ambienti cattolici, facendo la conoscenza con l'avvocato e arrampicatore sociale di professione [[Tommaso Brunelli]], da cui imparerà le sottili arti del salire alla ribalta politica e scalarne i vertici.


Adone Zoli, nonostante l'avviata carriera forense, fu chiamato alle armi durante la [[prima guerra mondiale]]: partecipò alla [[battaglia di Caporetto]], contribuendo largamente alla disfatta, guadagnando due croci al demerito e una al malore militare. Nel dopoguerra, partecipò per errore a vari congressi del [[PPI]], lui credeva si trattasse di ''[[feste della birra]]'' e alla fine sempre per errore venne fatto entrare nel comitato centrale. Durante il fascismo, in un primissimo momento sostenne la causa di suo cugino, ma quando questi si mise a pestare gli avversari politici, si schierò col fronte antifascista, perché se si fosse scoperto che erano parenti c'era il rischio di prenderle al posto del Duce.
Adone Zoli, nonostante l'avviata carriera forense, fu chiamato alle armi durante la [[prima guerra mondiale]]: partecipò alla [[battaglia di Caporetto]], contribuendo largamente alla disfatta e guadagnando due croci al demerito e una al malore militare. Nel dopoguerra, partecipò per errore a vari congressi del [[PPI]], anche se lui credeva si trattasse di ''[[feste della birra]]''. Durante il fascismo, in un primissimo momento sostenne la causa di suo cugino, ma quando questi comonciò a far somministrare [[olio di ricino]] e legnate ai suoi avversari politici, si schierò col fronte antifascista, ma solo perché se si fosse scoperto che lui e il Duce erano parenti c'era il rischio di prenderle.


Per sviare ulteriormente i sospetti dai suoi legami genetici, nel [[1943]] aderì alla [[Resistenza]] partigiana, con il nome di battaglia di ''GongorZoli'', e fu per questo arrestato insieme a due suoi figli dai suoi stessi alleati che li utilizzeranno per uno scmabio di prigionieri con i [[nazisti]]. In seguito venne condannato a morte, ma la fine dela guerra scongiurò l'esecuzione e Zoli, dopo aver aderito alla [[DC]], si piantò in [[parlamento]] come [[senatore]].
Per sviare ulteriormente i sospetti dai suoi legami genetici, nel [[1943]] aderì alla [[Resistenza]] partigiana, con il nome di battaglia di ''GongorZoli'', venendo per questo arrestato dai suoi stessi alleati e venendo in seguito utilizzato per uno scambio di prigionieri con i [[nazisti]]. Dopo lo scambio venne condannato a morte dai crucchi, ma la fine della guerra ne scongiurò l'esecuzione; una volta liberato, memore degli insegnamenti di Brunelli aderì alla [[DC]], autotrapiantandosi in [[parlamento]] come [[senatore]], aumentando copiosamente la sua [[grasso|circonferenza toracica]].


== Ministro di Grazia e Giustizia ==
== Ministro di Grazia e Giustizia ==
Nel [[1951]], [[Alcide De Gasperi]] si ritrovò con la poltrona del [[Ministero della Giustizia]] da dover riempire, nussuno infatti era così scemo da voler ricoprire quel ruolo, visti i tremendi malumori che serpeggiavano tra la popolazione nei confronti delle forze di sicurezza della neonata repubblica. Fu così che il Premier ricorse ad un perfido stratagemma per inquagliare un pirla da elevare al ruolo di ministro: attaccò un'annuncio nella bacheca del [[Senato]] con suscritto ''«Cercasi uomo aitante e di robusta costituzione per soddisfare le nostre "esigenze personali", pagamento generoso e soprattutto in natura»'', il tutto decorato con lo stampo di labbra col [[rossetto]] e copiose quantità di [[profumo|Eau de Toilette n.39]]<ref>In italiano: Acqua di Cesso n.39</ref>. Oviamente Zoli ci cascò in pieno e quando si rese conto di essere stato inculato implorò De Gasperi di risparmiarlo:
Nel [[1951]], [[Alcide De Gasperi]] si ritrovò con la poltrona del [[Ministero della Giustizia]] da dover riempire, nessuno infatti era così scemo da voler ricoprire quel ruolo, visti i tremendi malumori che serpeggiavano tra la popolazione nei confronti delle forze di sicurezza della neonata repubblica. Fu così che il Premier ricorse ad un perfido stratagemma per inguagliare un pirla da elevare al ruolo di ministro: attaccò un annuncio nella bacheca del [[Senato]] con su scritto ''«Cercasi uomo aitante e di robusta costituzione per soddisfare le nostre "esigenze personali", pagamento generoso e soprattutto in natura»'', il tutto decorato con lo stampo di labbra col [[rossetto]] e copiose quantità di [[profumo|Eau de Toilette n.39]]<ref>In italiano: Acqua di Cesso n.39</ref>. Ovviamente Zoli ci cascò in pieno e quando si rese conto di essere stato inculato implorò De Gasperi di risparmiarlo:


{{dialogo|Adone|BHOOOHHOOO! No, ti prego! Il ministro no! SIGH!|Alcide|Su non fare questa scena! Cosa vuoi che sia fare il Ministro della Giustizia? Al massimo i Rossi ti romperanno la testa col martello e ti taglieranno la gola con la falce. Eheh!|Adone|Noooo! Risparmiami ti prego, faccio tutto quello che vuoi! Vuoi che mi prostituisco, mi prostituisco, ma il Ministro nooo!|Alcide|E basta! Ormai sei in ballo e balli, dunque è inutile che frigni, dovevi pensarci prima di rispondere a quel finto annuncio erotico.|Adone|Ma il ministro della Giustizia io non lo so fare! E poi Guarda il mio faccione, ti pare quello di un Ministro della Giustizia? EH? EH?|Alcide|Mmmmhh! No, in effetti non ce l'hai la faccia da Ministro della Giustizia. Maledizione dovrò operare un cambiamento.|Adone|Sniff! Ecco appunto. Che cambiamento intendi fare?|Alcide|Invece che fare il "Ministro della Giustizia", farai il "Ministro di Grazia e Gistizia"! Ecco, questo mi sembra un'incarico degno del tuo faccione! E adesso vedi di andare a lavorare, altrimenti potrei seriamente prendere in considerazione l'idea di farti prostituire e con tutte le brutte conseguenze del caso...!}}
{{dialogo|Adone|BHOOOHHOOO! No, ti prego! Il ministro no! SIGH!|Alcide|Su non fare questa scena! Cosa vuoi che sia fare il Ministro della Giustizia? Al massimo i Rossi ti romperanno la testa col martello e ti taglieranno la gola con la falce. Eheh!|Adone|Noooo! Risparmiami ti prego, faccio tutto quello che vuoi! Vuoi che mi prostituisco, mi prostituisco, ma il Ministro nooo!|Alcide|E basta! Ormai sei in ballo e balli, dunque è inutile che frigni, dovevi pensarci prima di rispondere a quel finto annuncio erotico.|Adone|Ma il ministro della Giustizia io non lo so fare! E poi Guarda il mio faccione, ti pare quello di un Ministro della Giustizia? EH? EH?|Alcide|Mmmmhh! No, in effetti non ce l'hai la faccia da Ministro della Giustizia. Maledizione dovrò operare un cambiamento.|Adone|Sniff! Ecco appunto. Che cambiamento intendi fare?|Alcide|Invece che fare il "Ministro della Giustizia", farai il "Ministro di Grazia e Giustizia"! Ecco, questo mi sembra un incarico degno del tuo faccione! E adesso vedi di andare a lavorare, altrimenti potrei seriamente prendere in considerazione l'idea di farti prostituire e con tutte le brutte conseguenze del caso...!}}
[[File:Adone Zoli idea.jpg|left|thumb|300px|La mirabolante idea di Zoli.]]
[[File:Adone Zoli idea.jpg|left|thumb|300px|La mirabolante idea di Zoli.]]
Una volta ottenuta la nomina Adone venne affettuosamente salutato dal popolo con sguardi minacciosi, digrignio di denti e rumore di coltelli che vengono affilati e pistole caricate. Tutte queste cose provocarono in Zoli un tale stress emotivo che lo spinse a tentare di impiccarsi nella maniglia di sicurezza della sua autoblu; ma poco prima di compiere l'insano gesto venne colto da un'idea geniale: il popolo non odiava lui, ma il ruolo che ricopriva, perché evidentemente lo vedeva come un oppressore, dunque non avrebbe dovuto far altro che dimostrare a tutti che lui in realtà era un bravo ragazzo e che non c'era bisogno di fargli necessariamente le scarpe.
Una volta ottenuta la nomina Adone venne affettuosamente salutato dal popolo con sguardi minacciosi, digrigno di denti, rumore di coltelli che vengono affilati e pistole caricate. Tutte queste cose provocarono in Zoli un tale stress emotivo che lo spinse a tentare di impiccarsi nella maniglia di sicurezza della sua autoblu; ma poco prima di compiere l'insano gesto venne colto da un'idea geniale: il popolo non odiava lui, ma il ruolo che ricopriva, dunque non avrebbe dovuto far altro che eliminare qualche vecchia legge carceraria dell'anteguerra per evitare il linciaggio.


La prima cosa che fece fu quella di abrogare la rasatura e l'obbligo di indossare la divisa carceraria per i detenuti a pene inferiori a un anno o in attesa di giudizio, risparmiando parecchi soldini di [[barbiere]] e lavanderia, prendendo dunque due [[piccioni]] con una [[fava]]. Poi già che c'era siglò un accordo con l'industria del tabacco per lo smercio di 10.000.000 di pacchetti di [[sigarette]] nelle carceri; la scelta si rilevò inizialmente poco fortunata, infatti solo metà del prodotto venne venduto ai detenuti, dato che morirono quasi tutti di cancro ai polmoni, dunque Zoli per smerciare anche la restante metà acconsentì affinché anche alle donne detenute fosse concesso di fumare in carcere.
La prima cosa che fece fu quella di abrogare la rasatura e l'obbligo di indossare la divisa carceraria per i detenuti a pene inferiori a un anno o in attesa di giudizio, risparmiando parecchi soldini di [[barbiere]] e lavanderia che avrebbe potuto investire in cene a base di [[piadine]] e [[Sangiovese]], prendendo due [[piccioni]] con una [[fava]]. Poi già che c'era siglò un accordo con l'industria del [[tabacco]] per lo smercio di 10.000.000 di pacchetti di [[sigarette]] nelle carceri; la scelta si rilevò inizialmente poco fortunata, infatti solo metà del prodotto venne venduto ai detenuti, dato che morirono quasi tutti di cancro ai polmoni, dunque Zoli per smerciare anche la restante metà acconsentì affinché anche alle donne detenute fosse concesso di fumare in carcere.


Oltre alle delibere sopra citate, Zoli appoggiò l'iniziativa di [[Palmiro Togliatti]] di concedere l'amnistia per tutti i reati comessi dalla [[marcia su Roma]] fino al [[1946]]; questa cosa lo rese molto popolare tra la gente soprattutto tra quelli del [[Movimento Sociale Italiano]], che proprio in quel periodo stavano iniziando a riaffacciarsi, olio di ricino alla mano, nel panorama politico nazionale. Tutto questo fece aumentare la popolarità di Zoli che venne nominato da [[Fanfani]] e [[Segni]], rispettivamente [[Ministro delle Finanze]] e [[Ministro del Bilancio]]; a che pro un politico con esperienza nel campo della giustizia possa essere messo alla guida di ministeri economici resta uno dei tanti misteri italiani irrisolti.
Oltre alle delibere sopra citate, Zoli appoggiò l'iniziativa di [[Palmiro Togliatti]] di concedere l'amnistia per tutti i reati commessi dalla [[marcia su Roma]] fino al [[1946]]; questa cosa lo rese molto popolare tra la gente soprattutto tra quelli del [[Movimento Sociale Italiano]], che proprio in quel periodo stavano iniziando a riaffacciarsi, olio di ricino alla mano, nel panorama politico nazionale. Tutto questo fece aumentare ulteriormente la popolarità di Zoli che venne nominato da [[Fanfani]] e [[Segni]], rispettivamente [[Ministro delle Finanze]] e [[Ministro del Bilancio]]; a che pro un politico con esperienza nel campo della giustizia possa essere messo alla guida di ministeri economici resta uno dei tanti misteri italiani irrisolti.


== La presidenza del Consiglio ==
== La presidenza del Consiglio ==
[[File:Giovanni Gronchi e Adone Zoli.jpeg|right|thumb|270px|Adone Zoli mentre cerca di buttare in terra [[Giovanni Gronchi]] con un colpo di pancia.]]
[[File:Giovanni Gronchi e Adone Zoli.jpeg|right|thumb|270px|Adone Zoli mentre cerca di buttare in terra [[Giovanni Gronchi]] con un colpo di pancia.]]
A causa dell'instabilità politica di quegli anni, dovuta ai soliti interessi sottobanco della casta dei politicanti, l'allora [[Presidente della Repubblica]] [[Giovanni Gronchi]] fu obbligato, a seguito dell'ennesima caduta di governo, a dover nominare un governo "monocolore" democristiano<ref>Non sia mai che ne nominassero uno di un'altro partito.</ref> che conducesse l'[[Itaglia]] alle imminenti elezioni, da cui naturalmente sarebbe uscito nuovamente vincitore un governo democristiano che sarebbe durato il tempo di una [[scorreggia]]. La scelta cadde guarda caso, proprio su Zoli, in virtù del suo bel faccione da bravo ragazzo e dal fatto che se per caso fosse stato ammazzato da qualche terrorista, la sua dipartita non sarebbe stata poi così grave per la nazione. Fu così che il [[15 maggio]] [[1957]] ottiene l'incarico, il [[20 maggio]] forma il suo governo, il primo di [[giugno]] ottiene la fiducia e il [[10 giugno]], rifiutando l'appoggio (determinante) del [[Movimento Sociale Italiano]], i quali lo votarono solamente peché era parente alla lontana del loro [[Mussolini|idolo prebellico]]. Il gran rifiuto di Zoli non venne visto di buon ochio da Gronchi, che si permise di convincerlo a sprangate a ritirare le dimissioni e ripresentarsi immediatamente; il suo governo durò fino al termine della legislatura nel [[1958]] e senza incidere in alcun modo nella vita dello stato italiano, per fortuna.
A causa dell'instabilità politica di quegli anni, dovuta ai soliti interessi sottobanco della casta dei politicanti, l'allora [[Presidente della Repubblica]] [[Giovanni Gronchi]] fu obbligato, a seguito dell'ennesima caduta di governo, a dover nominare un governo "monocolore" democristiano<ref>Non sia mai che ne nominassero uno di un altro partito.</ref> che conducesse l'[[Itaglia]] alle imminenti elezioni, da cui naturalmente sarebbe uscito nuovamente vincitore un governo democristiano che sarebbe durato il tempo di una [[scorreggia]]. La scelta cadde guarda caso, proprio su Zoli, in virtù del suo bel faccione da bravo ragazzo e dal fatto che se per caso fosse stato ammazzato da qualche terrorista, la sua dipartita non sarebbe stata poi così grave per la nazione. Fu così che il [[15 maggio]] [[1957]] ottiene l'incarico, il [[20 maggio]] forma il suo governo, il primo di [[giugno]] ottiene la fiducia e il [[10 giugno]] si dimette, rifiutando l'appoggio (determinante) del [[Movimento Sociale Italiano]], i quali lo votarono solamente preché era parente alla lontana del loro [[Mussolini|idolo prebellico]]. Il gran rifiuto di Zoli non venne visto di buon occhio da Gronchi, che si permise di convincerlo a sprangate a ritirare le dimissioni e ripresentarsi immediatamente; il suo governo durò fino al termine della legislatura nel [[1958]] e senza incidere in alcun modo nella vita dello stato italiano, per fortuna.


Dopo questa esperienza Zoli non ottenne più alcun incarico governativo e sparì dalla circolazione fino al [[20 febbraio]] del [[1960]], quando fu riportata la sua morte nella pagina dei necrologi del quotidionalo "L'Eco del Predappio"; secondo il referto ufficiale lo statista e deceduto a seguito di complicazioni dovute alle botte ricevute da Gronchi due anni prima.
Dopo questa esperienza Zoli non ottenne più alcun incarico governativo e sparì dalla circolazione fino al [[20 febbraio]] del [[1960]], quando fu riportata la sua morte nella pagina dei necrologi del settimanale "Idraulica e Spurghi"; secondo il referto ufficiale lo statista e deceduto a seguito di complicazioni cardiache dovute botte ricevute da Gronchi due anni prima.


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
* Alla memoria di Adone Zoli<ref>C'è bisogno di ricordarsene?</ref> è dedicata l'attività del "[http://www.fondazionezoli.org/public/ Centro Studi di Politica Economica e Sociale Adone Zoli]" riconosciuto dal [[1963]] con Decreto del [[Presidente della Repubblica]]; vi invitiamo calorosamente a visitare il sito, perché vi assicuriamo che rispecchia perfettamente l'importanza dello statista.
* Alla memoria di Adone Zoli<ref>C'è bisogno di ricordarsene?</ref> è dedicata l'attività del "[http://www.fondazionezoli.org/public/ Centro Studi di Politica Economica e Sociale Adone Zoli]" riconosciuto dal [[1963]] con Decreto del [[Presidente della Repubblica]]; vi invitiamo calorosamente a visitare il sito perché vi assicuriamo che rispecchia perfettamente l'importanza dello statista.


== Note ==
== Note ==