Abbazia di Praglia

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L'abbazia di Praglia nella sua centralissima posizione.

L'Abbazia di Praglia venne di certo fondata da due Hare Krishna polacchi, Alex Banev e Carol "Wojtyla" Manent, che si erano staccati dalla loro comitiva diretta al concerto dei Rolling Stones ad Abbiate Grasso. Scavi recenti fanno risalire le mura più antiche al 24 giugno del 1079 alle 4:20 circa, purtroppo non abbiamo molte notizie del periodo esatto.

La storia

L'intento dei due Hare Krishna era di costruire una baracca dentro cui vendere panini di stufato di yak e cacciucco Buitoni, con lo scopo di fare concorrenza spudorata nei confronti di Bepi l'Onto. Purtroppo quando finirono l'opera si accorsero di aver costruito un'abbazia benedettina.

Quando la comitiva li trovò, non ci pensarono due volte e salirono sull'autobus, lasciando il capolavoro di arte romanica ormai completato.

L'abbazia oggi

L'abbazia di Praglia vista dall'alto.

Fino alle 18 in punto, Praglia è una semplice abbazia di frati benedettini, luogo di visita per centinaia di vecchi e catarrosi crucchi che ogni anno riempono con il loro lezzo di crauti la cittadina termale di Abano Terme, in cui vengono vendute innocue tisane al patchuli e all'ylang ylang, ma quando i pullman germanici abbandonano la badia, iniziano i preparativi per il rave abusivo che dalle 20 alle 5 infiammerà i chioschi benedettini.

La discoteca, chiamata tra i pochi che ne conoscono l'esistenza "The Stoned Pilgrim", è diventata un luogo di ritrovo del jet-set della curia romana, che puntualmente ogni sera si ritrova nell'abbazia, per ballare insieme a nani, spogliarelliste e drag queen e far uso massiccio di incenso da chiesa (il noto "Nag Champa").