Il Roccocò è un minerale molto diffuso a Napoli e dintorni. Tra gli svariati utilizzi, spicca quello di pietanza mortale da servire nei cenoni natalizi, per uccidere tutti i parenti.
È l'oggetto delle fantasie sessuali più perverse dei dentisti.
Le origini di questo minerale vengono fatte risalire al periodo Mesozoico, quando un enorme roccocò dalle dimensioni riassumibili in a facc'ro cazz! colpì la Campania, facendo estinguere tutti i vigili urbani e carabinieri napoletani, specie entrambe non ancora reintrodotte nella regione meridionale. Qualche millennio dopo, il Vesuvio erutta tonnellate di roccocò sterminando le popolazioni di Pompei, Ercolano e di tutte le case chiuse a Boscotrecase. La colpa verrà addossata a lapilli e cenere, che verranno duramente puniti, mentre il rococò continuerà a riposare libero e beato sulla calda terra partenopea.
Il miracolo economico italiano (anche detto boom economico) è un periodo della storia d'Italia di forte crescita economica e sviluppo tecnologico, compreso tra il 1950 e il 1970. Questo genere di fenomeno c'era già stato prima in altri paesi, il fatto che accadesse in Italia convinse gli economisti ad aggiungere la parola "miracolo". A molti oggi sembrerà incredibile, ma c'è stato un tempo in cui una famiglia monoreddito poteva comperare in un anno un televisore, la nuova lavatrice, qualche paio di scarpe e una nuova automobile a rate, il tutto pagando anche l'affitto. No, non stiamo parlando del mago di Arcella o di un rapinatore di banche, ma di un comune operaio. L'enorme spinta produttiva diffuse un numero sempre crescente di prodotti e spuntarono i primi supermercati.
Brfxxccxxmnpcccclllmmnprxvclmnckssqlbb11116 (detto anche Ignazio) nasce in Svezia da genitori entrambi bastardi. Alla registrazione del suo nome al padre venne confiscato il premio Genitore dell'anno e alla madre le ovaie così da impedirle di prolificare e distruggere la psiche di un altro essere vivente.
Tra le teorie sui motivi che hanno spinto i genitori a chiamarlo così troviamo:
Ipotesi Analfabetismo. I signori Diding, dopo essersi recati al comune, si sono ritrovati un foglio davanti e, pur avendo la buona intenzione di chiamare il figlio Albin, hanno scritto una serie di lettere a caso sperando di aver beccato la giusta combinazione.
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Paula Hawkins, Palo Frasco, California, Edizioni WinkWink, 2003
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