Senato: differenze tra le versioni

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{{Utente:Barack H. Obama/firma}}
Il '''Senato''' è un'antichissima istituzione, tuttora vigente, destinata a svolgere funzioni di governo e/o parlamentari. Il Senato decide per maggioranza di voti, ma anche di sputi, insulti, [[corna]], spumanti, mortadelle, ecc.


Il Presidente del Senato è provvisto di una campanella molto più simile a quella delle vacche che non a qulla delle capre; ciò per riguardo, in quanto le corna della vacche sono molto più grandi di quelle delle capre.


{{quote|Sì, possiamo!|Un motto della campagna presidenziale di Obama|Yes, we can!|lingua=en}}
I Senatori possono essere di 4 tipi:
{{quote|Cambiamento in cui possiamo credere|Un altro motto della campagna presidenziale di Obama|Change we can believe in|lingua=en}}
*eletti - mediante elezioni o anche erezioni
*[[senatori a vita|a vita]] - nominati da Capo dello Stato, ma in questo caso devono essere a vita breve
*ex Presidenti - anch'essi a condizione di vita breve
*di stramacchio (abusivi)


'''Barack Hussein Obama Jr.''' ([[Honolulu]], [[4 agosto]] [[1961]]) è un [[politico]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]].
==Etimologia==
Il termine '''Senato''' deriva da '''seno''' (le tette) in quanto di esso potevano far parte solo quei cittadini maschi provvisti di zizze. In seguito, dato che scarseggiavano i seni, la regola fu modificata sostituendo all'obbligo dei seni quello della '''[[uallera]]''' (prolasso cogliatico).


Dopo aver vinto le [[Elezioni_primarie_del_Partito_Democratico_(Stati_Uniti)_del_2008|elezioni primarie]], sarà il candidato del [[Partito Democratico Statunitense|Partito Democratico]] alla [[Presidente degli Stati Uniti|Presidenza degli Stati Uniti]] nelle [[Elezioni presidenziali statunitensi del 2008|elezioni]] del [[2008]]. Ha ottenuto l'investitura ufficiale durante la [[convention]] del partito che si è tenuta a [[Denver]] tra il [[25 agosto|25]] e il [[28 agosto]] [[2008]].
==Funzioni e costumi==
[[Immagine:Cornuto.jpg|right|thumb|340px|Il nuovo modo di salutarsi dei Senatori inventato dal Sen.Tommaso Barbato dell'UDEUR]]


È il [[Senato degli Stati Uniti|senatore]] [[Anzianità al Senato degli Stati Uniti d'America|junior]] per l'[[Illinois]] ed è attualmente l'unico senatore non bianco.<ref>U.S. Senate Historical Office, [http://www.senate.gov/pagelayout/history/h_multi_sections_and_teasers/Photo_Exhibit_African_American_Senators.htm "Breaking New Ground&mdash;African American Senators"]</ref> Per l'esattezza è nato negli Stati Uniti da padre nero del [[Kenya]] e da madre bianca del [[Kansas]]. Negli [[Stati Uniti d'America]] molti lo considerano, usando un'accezione discutibile del termine (poichè solo uno dei due genitori è di colore), [[afroamericano]].<ref>U.S. Senate Historical Office, [http://www.senate.gov/pagelayout/history/h_multi_sections_and_teasers/Photo_Exhibit_African_American_Senators.htm "Breaking New Ground&mdash;African American Senators"]</ref>
Lo '''sputo a rasca''' sembra essere l'ultimo metodo di votazione adottato dal Senato. Questo interessantissimo metodo è stato inaugurato dal Sen. dell'[[UDEUR]] [[Tommaso Barbato]], che ha indicato il collega che voleva eleggere, [[Nicola Cusumano]], oltre che con lo [[sputo]], anche col dito, anzi con due dita, della stessa mano (l'indice ed il mignolo).
Nell'antichità i costumi del Senato erano però meno civili. Ad esempio gli sputi in faccia e le corna erano vietate; tutt'alpiù qualche pugnalata di tanto in tanto, come accadde ad esempio a [[Cesare]] che, essendo molto considerato, gliene diedero 33. Infatti i senatori romani andavano sempre armati in senato, ma dovevano lasciare in anticamera almeno le armi da fuoco. Invece al giorno d'oggi, che si sono affermati costumi molto più civili, si è giunti, come detto, agli sputi, alle fette di mortadella tirate in faccia, alle bottigliate si spumante e, dulcis in fundo, ai commenti, non sempre benevoli, delle ''abilità orali'' delle reciproche madri e mogli.


La prima circostanza che gli ha accordato vasta notorietà nazionale è stata la [[convention]] democratica del [[2004]], della quale ha pronunciato il discorso introduttivo. Il [[10 febbraio]] [[2007]] ha annunciato ufficialmente la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2008.<ref name=Chambers20070210>{{cite news | first=Aaron
==Senatori illustri==
| last=Chambers | coauthors= | title=Obama Today Promises New Future for Nation in Announcing Presidential Bid | date=[[10 febbraio]] [[2007]] | publisher= | url =http://www.rrstar.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/20070210/NEWS0109/102100047/1004/NEWS | work =Rockford Register Star | pages = | accessdate = 10 febbraio 2007 | language = }}</ref>
Caligola volle nominare senatore il suo cavallo. I fatti andarono in questo modo: il cavallo di Caligola, Sylvester, era un famoso Stallone. Caligola volle premiarlo per avere incrementato il patrimonio equino dell'impero, con innumerevoli scopate, e lo nominò senatore. Ancora oggi, da allora, vengono eletti senatori a vita coloro che con le loro attività hanno incrementato il patrimonio nazionale. A differenza dell'epoca romana, però, i cavalli sono esclusi dal senato, pare per mancanza di corna; infatti, come ha teorizzato il Sen. Barbato, i senatori debbono essere perlomeno cornuti, ed i cavalli, com'è noto, non hanno corna.
Senatore illustre è il [[Mago Otelma]], premiato per avere provocato l'impetuoso sviluppo in Italia della tecnica delle pernacchie. La carica di senatore viene anche data ad illusti uomini di cultura, filososi, in particolare, come Benedetto Croce, filosofo dello storicismo, e [[Sandro Bondi]], filosofo dell'[[Enteroclisma]]. Famossissimo senatore è attualmente l'ectoplasma di Rita Levi Montalcini, che solitamente siede in senato accanto a [[Topolino]].
Indiscrezioni sulle prossime nomine di senatori a vita dicono che sono candidati Adriano Pappalardo, [[Mariottide]] e Mazinga.


Dopo un lungo testa a testa ha battuto a sorpresa l'ex first lady e senatrice dello stato di New York [[Hillary Clinton|Hillary Clinton]] (ritenuta dai sondaggi la grande favorita della vigilia) alle elezioni primarie del Partito Democratico. Il [[3 giugno]] [[2008]] Obama ha ottenuto il quorum necessario per la nomination democratica, diventando così il primo nero a correre per la [[Casa Bianca]].
Il più illustre senatore della storia fu il romano [[Germano Mosconi|Germanicus Mosconorum]]; fu famoso per la sua oratoria veemente. Si dice che nel corso di un suo discorso, interpuntato con molti "POrco Dio!" la statua di Giove riunisse insieme i polpastrelli della mano destra, agitandola, e che si sentisse chiaramente in senato la voce del Dio dire: "Ma questo ce l'ha con me?". Germanicus passò alla storia per le famose leggi '''de analitas''', con le quali fu istituito il matrimonio gay nell'antica Roma. Pare che morì colpito da un fulmine.


== Primi anni ==
Nei tempi moderni molti senatori sono diventati famosi per le cronache (giudiziarie); alcuni perché ingiustamente accusati, altri perché veri e propri mariuoli, altri perché abusivi, come disse [[Marco Pannella|il Pannella]].
Barack Obama nacque al ''Queen's Medical Center''<ref> [http://www.queens.org/ Queen's Medicla Center]</ref> di Honolulu da Barack Hussein Obama Sr., un [[Kenia|keniota]] [[agnosticismo|agnostico]], ex pastore di [[Caprinae|capre]] ed all'epoca studente straniero, e da Ann Dunham, proveniente da [[Wichita]], in [[Kansas]]; al momento della sua nascita entrambi i genitori erano giovani studenti universitari.<ref>Obama (1995), Capitolo 1. Per estratti, vedi {{cite news | first= | last= | coauthors= | title=Barack Obama: Creation of Tales|date=[[1 novembre]] [[2004]] | url =http://www.nationmedia.com/EastAfrican/01112004/Features/PA2-2212.html | work =East African | pages = | accessdate = 2007-02-10 }}</ref>


Riguardo gli anni passati alle Hawaii, Obama ha scritto in seguito:
==Particolartà della sede del Senato==
{{quote|È ironico che la mia decisione di occuparmi di politica sia nata quando mi sono trasferito in una grande città continentale e non nel periodo in cui vivevo nelle Hawaii, che comunque costituiscono ancora il mio punto di riferimento.}}
Una particolarità della sede del Senato (Palazzo Madama) è il fatto che più della metà di quell'immenso edificio è occupata dai cessi. Infatti la maggior parte dei senatori soffre di prostatite e si allontanato circa ogni 7 minuti dall'aula per pisciare. Una statistica del fenomeno, redatta dai [[Partito Radicale|radicali]], che presenziano sempre gli [[orinatoio|orinatoi]], ha convinto l'allora presidente del Senato, Pera, a ripristinare l'uso del [[pisciaturo]] in aula, al fine di mantenere almeno il numero legale e far diminuire l'affollamento dei cessi.
<gallery>
Immagine:GreedyHorse2.JPG|Il cavallo di Caligola appena nominato senatore mentre corteggia una stagista in vena di promozioni
Immagine:Mosconi senatore.jpg|Il Senatore [[Germano Mosconi|Germanicus Mosconorum]], il più illustre dei senatori romani, a cui si deve l'istituzione delle leggi cosiddette [[De philosophiae Mosconorum|''de analitas'']]
</gallery>


Nel [[1963]] i genitori si separarono e successivamente divorziarono; il padre andò all'[[Università di Harvard]] per conseguire un [[dottorato]], e infine tornò in Kenya<ref>Obama (1995), pp. 3-5, 9-10 e 125-126. Vedi anche: {{cite news | first=Scott | last=Turow | coauthors= | title=The New Face of the Democratic Party—and America | date=[[30 marzo]] [[2004]] | url =http://dir.salon.com/story/news/feature/2004/03/30/obama/print.html | work =Salon | accessdate = 2007-02-10 }}</ref>, dove morì in un incidente stradale nel [[1982]]<ref>Obama (1995), pp. 3-5. Vedi anche: {{cite news | first=Philip | last=Ochieng | coauthors= | title=From Home Squared to the US Senate: How Barack Obama Was Lost and Found | date=[[1 novembre]] [[2004]] | url =http://www.nationmedia.com/EastAfrican/01112004/Features/PA2-11.html | work =The East African | accessdate = 2007-02-10 }}</ref>: rivide il figlio solo in un'occasione. La madre invece si risposò con Lolo Soetoro, un altro suo ex collega universitario, da cui ebbe una figlia. Soetoro proveniva dall'[[Indonesia]], si [[laurea|laureò]] in [[geografia]] nel [[1962]], morì poi il [[2 marzo]] del [[1993]]. Obama si trasferì quindi con la famiglia a [[Giakarta]], dove nacque la sorellastra di Obama, Maya Soetoro-Ng. A Giakarta, Obama frequentò le scuole elementari da 6 a 10 anni<ref>Obama (1995), pp. 30-31. Per dettagli sulla scuola primaria di Obama in Indonesia, vedi Obama (1995), p. 154, e Obama (2006), p. 274. Vedi anche: [[Insight magazine "madrassa" media controversy]] e il video di [[Associated Press|AP]]: {{cite news | first= | last= | coauthors= | title=Obama, School Deny Radical Islam Claim | date=[[25 gennaio]] [[2007]] | publisher=WPVI-TV Philadelphia (ABC) | url =http://video.ap.org/vws/search/aspx/ap.aspx?t=s60&p=ENAPus_ENAPus&g=0125dv_obama_school&f=1165353 | work =Associated Press | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref>.


A dieci anni, Obama ritornò a [[Honolulu]] per ricevere un'istruzione migliore. Fu cresciuto prima dai nonni materni, (Madelyn Dunham), e poi dalla madre. Si iscrisse alla quinta elementare della scuola Punahou, dove si diplomò con ottimi voti nel 1979<ref name=ref name=Finnegan240504>{{cite news | first=William | last=Finnegan | title=The Candidate: How the Son of a Kenyan Economist Became an Illinois Everyman | date=[[31 maggio]] [[2004]] | url =http://www.newyorker.com/fact/content/?040531fa_fact1 | work =New Yorker | pages = | accessdate = 2007-02-10 }}</ref><ref>{{cite news | first=Reyes | last=B.J. | coauthors= | title=Punahou left lasting impression on Obama | date=[[8 febbraio]] [[2007]] | publisher= | url =http://starbulletin.com/2007/02/08/news/story02.html | work =Honolulu Star-Bulletin | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref>. La madre di Obama morì di cancro pochi mesi dopo la pubblicazione dell' autobiografia di Barack Obama, ''Dreams from My Father''
<ref>Obama (1995), Prefazione all'edizione del 2004, p. xi. Vedi anche: {{cite news | first=Julia | last=Suryakusuma | title=Obama for President ... of Indonesia|date=[[29 novembre]] [[2006]] | publisher= Jakarta Post | url =http://www.thejakartapost.com/yesterdaydetail.asp?fileid=20061129.F03 | work = | pages = | accessdate = 2007-02-10 }}</ref>.


Nel suo libro ''Dreams from My Father'', pubblicato in Italia da Nutrimenti con il titolo "I sogni di mio padre", Obama descrive la sua esperienza di crescere con la famiglia di sua madre; una famiglia di [[ceto medio]], e, ovviamente, bianca. La conoscenza del suo padre nero assente derivò principalmente dalle storie della famiglia e dalle fotografie. Della sua infanzia, Obama scrive: "Che mio padre non sembrava per nulla come le persone a fianco a me &mdash; che era nero come la [[pece]], mentre mia madre bianca come il latte &mdash; non ci feci neppure caso."<ref>Obama (1995), pp. 9-10.</ref> Da giovane, lottò per riconciliare le percezioni sociali sulla sua eredità multiculturale. Obama scrive sul suo utilizzo di [[marijuana]] e [[cocaina]] durante la sua adolescenza per "togliermi dalla testa la domanda su chi fossi."<ref>Obama (1995), pp. 93-94. Vedi anche: {{cite news | first=Lois | last=Romano | title=Effect of Obama's Candor Remains to Be Seen|date= [[3 gennaio]] [[2007]] | url =http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2007/01/02/AR2007010201359.html | work =Washington Post | accessdate = 2007-02-10 }} In un'intervista dell'ottobre 2006, quando gli chiesero di commentare sull'impatto politico della sua ammissione risalente al '95, Obama disse: <blockquote>Oh, vede, lei sa, quando ero un ragazzo ho sniffato. Frequentemente. Quello era il punto. Vede, è qualcosa di cui mi rammarico. È qualcosa di cui ho in realtà scritto nel mio primo libro, e rifletteva la lotta e la confusione di un adolescente. E, in quel senso, io credo che la grande maggioranza degli americani capiscano che gli adolescenti sono spesso confusi.</blockquote>
{{istituzioni}}


Per un paragone con la frase di [[Bill Clinton]] "non ho mai sniffato", detta durante la campagna elettorale presidenziale del 1992, vedi:{{cite news | first=Katharine Q | last=Seelye | coauthors= | title=Barack Obama, Asked about Drug History, Admits He Inhaled | date=[[24 ottobre]] [[2006]] | publisher=reprinted in International Herald Tribune | url =http://www.iht.com/articles/2006/10/24/news/dems.php | work =New York Times | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }} Per l'intera trascrizione dell'intervista, vedi:
[[Categoria:politica]]
{{cite news | first=David | last=Remnick | coauthors= | title=Testing the Waters|date=[[10 ottobre]] [[2006]] (text and audio) | publisher= | url =http://www.newyorker.com/online/content/articles/061030on_onlineonly04 | work =New Yorker Online Only | pages = | accessdate = 2007-02-10 }}
[[Categoria:istituzioni]]
</ref>

Dopo il liceo, Obama studiò per un paio d'anni all'[[Occidental College]], prima di spostarsi al Columbia College della [[Columbia University]]. Là si laureò in scienze politiche, con una specializzazione in relazioni internazionali.<ref>{{cite news | first=Larry | last=Gordon | coauthors= | title=Occidental Recalls 'Barry' Obama | date=[[29 gennaio]] [[2007]] | publisher= | url =http://www.latimes.com/news/local/la-me-oxy29jan29,0,2099497,full.story?coll=la-home-local | work =Los Angeles Times | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref><ref name='CCTJan05'>{{cite news | first=Shira | last=Boss-Bicak | title=Barack Obama ’83: Is He the New Face of The Democratic Party? | date=gennaio 2005 | publisher= | url =http://www.college.columbia.edu/cct/jan05/cover.php | work =Columbia College Today|accessdate = 2007-02-10 }}</ref> Dopo la laurea, lavorò per un anno alla Business International Corporation (ora parte del [[The Economist Group]]), una ditta che forniva notizie economiche di carattere internazionale alle aziende clienti.<ref>{{cite web|url=http://www.law.uchicago.edu/faculty/obama/cv.html |title=Curriculum Vitae |accessdate=2007-02-10 |work=University of Chicago Law School }} Vedi anche: Obama (1995), pp. 135-136.</ref> Si trasferì poi a [[Chicago]], per dirigere un progetto [[non profit]] che assisteva le chiese locali nell'organizzare programmi di apprendistato per i residenti dei quartieri poveri nel South Side.<ref name='CCTJan05'>{{cite news | first=Shira | last=Boss-Bicak | title=Barack Obama ’83: Is He the New Face of The Democratic Party? | date= gennaio 2005 | publisher= | url =http://www.college.columbia.edu/cct/jan05/cover.php | work =Columbia College Today | accessdate = 2007-02-10 }}</ref><ref name='CV'>{{cite web|url=http://www.law.uchicago.edu/faculty/obama/cv.html |title=Curriculum Vitae |accessdate=2007-02-10 |work=University of Chicago Law School }}</ref>

Nel 1988, Obama lasciò Chicago per tre anni per studiare [[giurisprudenza]] ad [[Harvard]]. Nel febbraio 1990 diventò il primo presidente [[afroamericano]] della celebre rivista ''[[Harvard Law Review]]''.<ref>{{cite news | first=Fox | last=Butterworth | coauthors= | title=First Black Elected to Head Harvard's Law Review | date=[[6 febbraio]] [[1990]]. [http://select.nytimes.com/gst/abstract.html?res=F30613FD3D550C758CDDAB0894D8494D81&n=Top%2fReference%2fTimes%20Topics%2fPeople%2fO%2fObama%2c%20Barack Abstract] | work =New York Times | page =Late Edition - Final, Section A, Page 20, Column 4 | accessdate = 2007-02-10 }} Vedi anche: {{cite news | first=Michael | last=Levenson | coauthors= Jonathan Saltzman | title=At Harvard Law, a Unifying Voice | date=[[28 gennaio]] [[2007]] | publisher= | url =http://www.boston.com/news/local/articles/2007/01/28/at_harvard_law_a_unifying_voice/?page=full | work =Boston Globe | pages = | accessdate = 2007-02-10|language = }}</ref> Nel [[1989]], durante uno ''stage'' estivo presso uno studio legale specializzato in [[diritto societario]] conobbe Michelle Robinson, avvocato associato nello stesso studio. Si laureò ''magna cum laude'' nel [[1991]] e sposò Michelle nel [[1992]]. In seguito anche lui diviene [[avvocato]], anche se non esercita la professione.

Tornato a Chicago, Obama diresse un movimento per far registrare al voto quanti più elettori possibili ([[voter registration drive]]), poi come [[avvocato]] associato lavorò per difendere organizzazioni impegnate nella difesa dei [[diritti civili]] e del [[diritto di voto]] presso lo studio legale Miner, Barnhill & Galland, e insegnò [[diritto costituzionale]] presso la [[Scuola di Chicago (Legge)|Scuola di legge]] dell'[[University of Chicago|Università di Chicago]], dal 1993 fino alla sua elezione al Senato federale nel 2004.<ref name='CV'> {{cite web|url=http://www.law.uchicago.edu/faculty/obama/cv.html |title=Curriculum Vitae |accessdate=2007-02-10 |work=University of Chicago Law School }}</ref>

== L'impegno politico ==
[[Immagine:Maathai and Obama in Nairobi.jpg|right|210px|thumb|Il Senatore Obama incontra il ''[[Premio Nobel per la Pace]]'' [[Wangari Maathai]]]]
L'impegno politico di Obama cominciò nel 1992, anno in cui, dopo un'aggressiva campagna elettorale, aiutò il presidente [[Bill Clinton]] nelle [[elezioni presidenziali statunitensi del 1992|elezioni presidenziali]], portandogli circa 100.000 voti. Personaggio abbastanza conosciuto a [[Chicago]], dove lavorando in uno studio legale si era occupato di [[diritti civili]], nel [[1993]] favorì l'elezione al [[Senato]] di [[Carol Moseley Braun]], prima donna afro-americana a diventare senatrice.

==Senatore dell'[[Illinois]]==
Nel [[1996]], Obama fu eletto al [[senato dell'Illinois]] dal 13° distretto nel quartiere Hyde Park, nel sud di Chicago. Nel gennaio 2003, quando i democratici riconquistarono la maggioranza del senato, fu nominato presidente del Comitato della Sanità e dei Servizi umani del Senato.<ref>{{cite news | first=Jesse, ed | last=White | coauthors= | title=Illinois Blue Book: 2003-2004 | url =http://www.cyberdriveillinois.com/publications/illinois_bluebook_2003_2004/legislative_branch/legbios.pdf | work = Cyberdriveillinois.com | page =81 | accessdate = 2007-02-10|language = }}</ref> Tra le sue iniziative legislative, Obama aiutò a realizzare degli sgravi fiscali sul reddito per favorire le famiglie a basso reddito, lavorò su una legge che aiutava i residenti che non si potevano permettere un'assicurazione sanitaria, e aiutò a promuovere leggi per aumentare la prevenzione dell'[[AIDS]] e programmi di assistenza.<ref>{{cite news | first=90th General Assembly | last=State of Illinois | coauthors= | title=Bills and Resolutions Sponsored or Cosponsored by Barack Obama | date= | publisher= | url =http://www.ilga.gov/legislation/legisnet90/sponsor/OBAMA.html | work = | pages = | language = }} {{cite news | first=91st General Assembly | last=State of Illinois | coauthors= | title=Bills and Resolutions Sponsored or Cosponsored by Barack Obama | date= | publisher= | url =http://www.ilga.gov/legislation/legisnet91/sponsor/OBAMA.html | work = | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref>

Nel [[2000]] si candidò alle [[elezioni primarie]] del Partito Democratico che avrebbero dovuto scegliere il [[Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti|rappresentante congressuale]] per l'Illinois, ma fu sconfitto in maniera abbastanza netta da [[Bobby Rush]]. Rush, già membro delle [[Pantere Nere]] e un attivista nella comunità, affermò che Obama non "aveva vissuto nel primo distretto congressuale abbastanza per sapere realmente cosa stava succedendo."<ref>{{cite news | first=Curtis | last=Lawrence | coauthors= | title=Rush, opponents clash off the air| date=[[19 febbraio]] [[2000]] | publisher= | work =Chicago Sun Times | url=http://www.findarticles.com/p/articles/mi_qn4155/is_20000219/ai_n13853989 work = | pages = | accessdate = 2007-02-13 | language =}}</ref> Rush vince le primarie con il 61% dei voti, contro il 30% di Obama.<ref name='2000 election result'>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=2000 U.S. House of Representatives Results | date=[[31 maggio]] [[2004]] | publisher= | url =http://www.fec.gov/pubrec/fe2000/ilh.htm | work =Federal Election Commission | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> Dopo la sconfitta, Obama si concentrò sul Senato statale, creando una legge che obbliga la polizia a registrare gli interrogatori nei confronti di criminali punibili con la [[pena di morte]]<ref name=ref name=Finnegan240504>{{cite news | first=William | last=Finnegan | title=The Candidate: How the Son of a Kenyan Economist Became an Illinois Everyman | date=[[31 maggio]] [[2004]] | url =http://www.newyorker.com/fact/content/?040531fa_fact1 | work =New Yorker | pages =|accessdate = 2007-02-10 }}</ref> e favorendo una legge che richiede alle assicurazioni di coprire [[mammografia|mammografie]] di routine.<ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=State Legislation Relating to the Breast and Cervical Cancer Prevention and Treatment Act of 2000 | date=luglio 2002 | publisher=National Conference of State Legislatures | url =http://www.ncsl.org/programs/health/cancerch.htm | work =Federal Election Commission | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref><ref>{{cite news | first=92nd General Assembly | last=State of Illinois | coauthors= | title=Bills and Resolutions Sponsored or Cosponsored by Barack Obama | date= | publisher= | url =http://www.ilga.gov/legislation/legisnet92/sponsor/OBAMA.html | work = | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref>
Nel 2002 si candidò alla stessa carica senza rivali.<ref> {{cite web|url=http://www.elections.il.gov |title=Vote Totals, General Election 2002, 13th Senate |accessdate=2007-02-10 |work=Illinois State Board of Elections }}</ref>

Analizzando la carriera di Obama nel Senato dell'Illinois, un articolo del ''[[Washington Post]]'', pubblicato nel febbraio del 2007, ha notato la sua abilità nel lavorare con efficacia sia coi democratici che con i repubblicani, e la capacità di costruire coalizioni bipartisan.<ref>{{cite news | first=Slevin | last=Peter | coauthors= | title=Obama Forged Political Mettle in Illinois Capitol | date=[[9 febbraio]] [[2007]] | publisher= | url =http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2007/02/08/AR2007020802262.html | work =Washington Post | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }} Vedi anche il video CLTV: {{cite news | first= | last= | coauthors= | title=In-Depth Look at Obama's Political Career | date=[[9 febbraio]] [[2007]] | publisher=Chicago Tribune | url =http://video.chicagotribune.com/global/video/popup/pop_player.asp?clipid1=1226539 | work =CLTV | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> Nella sua campagna elettorale seguente, per il Senato federale, Obama ha ottenuto l'appoggio del [[Fraternal Order of Police]], il più grande sindacato di polizia statunitense. Gli agenti hanno lodato il suo "duraturo appoggio ad un controllo sulle armi da fuoco e la sua volontà di raggiungere compromessi," nonostante alcune leggi su cui il sindacato di polizia si era opposto.<ref>{{cite news | first=Colleen | last=Mastony | coauthors= | title=Cops Give Obama Subdued Reception|date=[[20 agosto]] [[2004]] | publisher= | url =http://www.chicagotribune.com/features/women/chi-0408200105aug20,1,5963637.story | work =Chicago Tribune | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref>

== Obama al Senato di [[Washington (distretto di Columbia)|Washington]] ==
{{galleria
|Image:Sen. Barack Obama smiles.jpg|
|Image:Obama Chesh 5.jpg|
|Image:Obama Chesh 2.jpg|
}}
Nel [[2004]] si tennero le elezioni in Illinois per decidere il nuovo senatore che avrebbe rappresentato lo stato al congresso USA; il senatore in carica era il repubblicano [[Peter Fitzgerald]], il quale però aveva già annunciato di non volersi ricandidare. Sostenuto da due quotidiani prestigiosi come il ''Chicago Tribune'' ed il ''[[Chicago Sun-Times]]'', Obama presentò la sua candidatura alle primarie democratiche. Nei primi sondaggi Obama inseguiva il ricchissimo uomo d'affari [[Blair Hull]] e il supervisore statale [[Dan Hynes]]. Le possibilità per Hull precipitarono, però, dopo le accuse di [[violenza domestica]].<ref>{{cite news | first=David | last=Mendell | coauthors= | title=Obama Routs Democratic Foes; Ryan Tops Crowded GOP Field|date=[[17 marzo]] [[2004]] | publisher= | url =http://www.chicagotribune.com/news/specials/elections/chi-0403170332mar17,1,1737252.story?coll=chi-news-hed | work =Chicago Tribune | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref>

La candidatura di Obama divenne vincente grazie ad una campagna pubblicitaria che proponeva immagini di [[Harold Washington]], il sindaco deceduto di Chicago, e dello scomparso senatore federale [[Paul Simon (politico)|Paul Simon]]. Fu inoltre sostenuto dalla figlia di Simon, e dal ''[[Chicago Tribune]]'' e il ''[[Chicago Sun-Times]]''.<ref>{{cite news | first=Scott | last=Fornek | coauthors= | title=Obama's Appeal Spans Racial Lines | date=[[18 marzo]] [[2004]] | publisher=at Find Articles | url =http://www.findarticles.com/p/articles/mi_qn4155/is_20040318/ai_n12537351 | work =Chicago Sun-Times | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref><ref>{{cite news | first=Christopher | last=Hayes | coauthors= | title=Check Bounce | date=[[17 marzo]] [[2004]] | publisher= | url =http://www.tnr.com/doc.mhtml?i=express&s=hayes031704 | work =TNR Online | pages = | accessdate = 2007-02-10 |language = }}</ref>
Quindi affrontò [[Jack Ryan (candidato del Senato)|Jack Ryan]], il vincitore delle primarie per il [[Partito Repubblicano (Stati Uniti)|Partito Repubblicano]]. Nei sondaggi iniziali Ryan inseguiva Obama, il quale però lo distanziò di venti punti dopo che i media resero noto che Ryan aveva incaricato un assistente di seguire le apparizioni pubbliche di Obama. Con il progredire della campagna, una causa intentata dal ''[[Chicago Tribune]]'' e dal canale ([[WLS-TV]]) di proprietà della ABC, portarono un tribunale della [[California]] ad aprire dei dossier sull'[[leggi sull'affidamento dei figli negli Stati Uniti|affidamento]] che datavano dal divorzio di Ryan dalla moglie, l'attrice [[Jeri Ryan]]. Nei dossier, la donna sosteneva che il marito l'avesse condotta in alcuni sex club di svariate città con l'intenzione di avere rapporti sessuali in pubblico. Benché la [[sensazionalismo|natura sensazionale]] delle accuse ne facesse materiale per [[giornali scandalistici]] e [[programmi televisivi]] specializzati nell'argomento, i dossier avevano comunque rilevanza giornalistica in quanto Ryan aveva insistito con i leader repubblicani che essi non contenevano niente che potesse danneggiarlo. Di conseguenza molti repubblicani misero in dubbio l'integrità morale di Ryan, che abbandonò la campagna elettorale il [[25 giugno]] [[2004]], lasciando Obama senza rivali.<ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=Ryan Drops Out of Senate race in Illinois | date=[[25 giugno]] [[2004]] | publisher= | url =http://www.cnn.com/2004/ALLPOLITICS/06/25/il.ryan/ | work =CNN | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref>

Risultò difficile per il [[Partito Repubblicano]] dell'[[Illinois]] trovare un sostituto al posto di Ryan, perché molti dei potenziali candidati, fra i quali [[Mike Ditka]] ex allenatore degli [[Chicago Bears]], rifiutarono la candidatura. La presidente del Partito Repubblicano dell'Illinois, [[Judy Baar Topinka]], alla fine indicò due possibili candidati, entrambi afroamericani: [[Alan Keys]], un ex funzionario del Dipartimento di Stato e commentatore radiofonico dal Maryland, e [[Andrea Barthwell]], un ex funzionario dell'Agenzia Antidroga federale. Nell'agosto del 2004, a meno di tre mesi dal giorno delle elezioni, [[Alan Keyes]] accettò la nomina di candidato repubblicano, per sostituire Ryan.<ref>{{cite news | first=Maura Kelly | last=Lannan | coauthors= | title=Alan Keyes Enters U.S. Senate Race in Illinois Against Rising Democratic Star | date=[[9 agosto]],[[2004]] | publisher=Union-Tribune (San Diego) | url =http://www.signonsandiego.com/news/politics/20040809-0849-illinoissenate.html | work =Associated Press | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> Keyes, un residente del [[Maryland]] di lunga data, cambiò la sua residenza legale nell'Illinois dopo la candidatura.
<ref>{{cite news | first=Ford | last=Liam | coauthors= David Mendell | title=Keyes Sets Up House in Cal City | date=[[13 agosto]], [[2004]] | publisher= | url =http://www.chicagotribune.com/news/specials/elections/chi-0408130201aug13,1,7640082.story | work =Chicago Tribune | pages = | accessdate = 2007-02-10 |language = }}</ref>

Obama e Keyes esprimevano punti di vista opposti riguardo alla ricerca sulle [[cellule staminali]], sull'[[aborto]], sul controllo sulle armi da fuoco, sui tagli alle [[tasse]] e sui [[buoni scuola]].<ref> {{cite web|url=http://www.keyesobama.com |title=Keyes-Obama Debates |accessdate=2007-02-10 |format=video, audio, and text |work=Keyes Obama Debates }}</ref> Il [[2 novembre]] [[2004]], Obama trionfò contro Keyes con il 70% dei voti, contro il 27% dell'avversario.<ref name='2004 election result'>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=America Votes 2004: U.S. Senate / Illinois | date= | publisher= | url =http://www.cnn.com/ELECTION/2004/pages/results/states/IL/S/01/index.html | work =CNN | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref>

==L'attività a Washington==
[[Immagine:Barack Obama on the Primary.jpg|right|165px|thumb|Barack Obama.]]
Obama giurò come senatore il [[4 gennaio]] [[2005]].<ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=Barack Obama Sworn in to U.S. Senate | date= | publisher= | url =http://abclocal.go.com/wls/story?section=News&id=2578406 | work =WLS-TV (ABC 7, Chicago) | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> Scelse, come direttore del personale, il direttore del personale dell'ex coordinatore dei Democratici al Senato [[Tom Daschle]], e [[Karen Kornbluh]], un'economista che era stata vice capo di gabinetto di [[Robert Rubin]], l'ex segretario del Tesoro, come consulente politica.<ref name='Enda2006'>{{cite news | first=Jodi | last=Enda | coauthors= | title=Great Expectations | date=[[5 febbraio]] [[2006]] | publisher= | url=http://www.prospect.org/web/page.ww?section=root&name=ViewPrint&articleId=10828 | work =The American Prospect | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> Nel luglio 2005, [[Samantha Power]], vincitrice del [[premio Pulitzer]] per un libro sui diritti umani e il genocidio, entra nella squadra di Obama.<ref>{{cite news | first=Brendan R. | last=Linn | coauthors= | title=Power to Advise Obama for Year | date=[[25 luglio]] [[2005]] | publisher= | url =http://www.thecrimson.com/article.aspx?ref=508336 | work =Harvard Crimson | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> A quattro mesi dal suo arrivo al senato, il ''[[Time]]'' lo dichiara una dei "[[100 personaggi più influenti del mondo (Time)|100 personaggi più influenti del mondo]]," definendolo "uno dei più ammirati politici in America."<ref>{{cite news | first=Perry | last=Bacon Jr. | coauthors= | title=Barack Obama: The Future of the Democratic Party? | date=[[18 aprile]] [[2005]] | publisher= | url =http://www.time.com/time/subscriber/2005/time100/leaders/100obama.html | work =TIME | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> Un articolo dell'ottobre 2005 della rivista britannica ''[[New Statesman]]'' ha nominato Obama uno dei "10 personaggi che possono cambiare il mondo."<ref>{{cite news | first=William | last=Skidelsky | coauthors= | title= Revolutionising the Future: From Tennis to Teleportation | date=[[17 ottobre]] [[2005]] | publisher= | url =http://www.newstatesman.com/nssubsfilter.php3?newTemplate=NSArticle_NS&newDisplayURN=200510170012 | work =New Statesman | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> Nei primi due anni in Senato, Obama ricevette un Dottorato [[laurea honoris causa|ad honorem]] in legge dal [[Knox College]],<ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=Commencement 2005: Knox honors U.S. Senator Barack Obama | date=[[10 maggio]] [[2005]] | publisher= | url =http://www.knox.edu/x9684.xml | work =Knox College | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> dalla [[University of Massachusetts Boston]],<ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=U.S. Sen. Barack Obama to Receive Honorary Degree, Address 2,500 UMass Boston Graduates | date=[[26 maggio]] [[2006]] | publisher= | url =http://www.umb.edu/news/2006news/releases/may/060526_obama_press_release.html | work =University of Massachusetts Boston | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref>, dalla [[Università di Northwestern|Università Nordoccidentale]],<ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=Commencement 2006: Sen. Obama to Address Grads | date=[[6 giugno]] [[2006]] | publisher= | url =http://www.northwestern.edu/newscenter/stories/2006/06/honorary.html | work =Northwestern University | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> e dalla [[Xavier University of Louisiana]].<ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=Sen. Obama Addresses Xavier Graduates | date=[[13 agosto]] [[2006]] | publisher=USA Today | url =http://www.usatoday.com/news/nation/2006-08-13-obama-xavier_x.htm | work = Associated Press | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> È un membro delle seguenti commissioni al Senato: relazioni internazionali; salute, educazione, lavoro e pensioni; sicurezza nazionale e affari di governo; e veterani.<ref> {{cite web|url=http://obama.senate.gov/committees/ |title= Committee Assignments |accessdate=2007-02-10 |work=Barack Obama U.S. Senate Office }}</ref>

===Legislatura===
<!--inizio 109° legislatura-->
[[Immagine:George_Bush_signs_the_Federal_Funding_Accountability_and_Transparency_Act_of_2006.jpg|thumb|right|250px|Il Presidente Bush firma la legge sulla responsabilità e trasparenza dei fondi federali, mentre gli artefici [[Tom Coburn]] ([[Partito Repubblicano (Stati Uniti)|R]]-[[Oklahoma|OK]]) e Obama osservano.<ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=President Bush Signs Federal Funding Accountability and Transparency Act | date=[[26 settembre]] [[2006]] | publisher= | url =http://www.whitehouse.gov/news/releases/2006/09/20060926.html | work =White House | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref>]]
Obama ha prodotto 152 disegni di legge e risoluzioni presso il [[109° Congresso degli Stati Uniti|109° Congresso]] nel 2005 e nel 2006, e ne ha appoggiate altre 427.<ref> {{cite web|url=http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/?&Db=d109&querybd=@FIELD(FLD003+@4((@1(Sen+Obama++Barack))+01763)) |title=Bills, Resolutions > Search Results |accessdate=2007-03-04 |last=U.S. Senate |first=109th Congress |work=Thomas |publisher= }}</ref><ref> {{cite web|url=http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/?&Db=d109&querybd=@FIELD(FLD004+@4((@1(Sen+Obama++Barack))+01763)) |title=Bills, Resolutions > Search Results |accessdate=2007-03-04 |last=U.S. Senate |first=109th Congress |work=Thomas |publisher= }}</ref> Il suo primo disegno di legge è stata la "Legge per l'aumento delle borse di studio universitarie Pell."<ref>{{cite news | first=109th Congress, 1st Session | last=U.S. Senate | coauthors= | title=S. 697, Higher Education Opportunity Through Pell Grant Expansion Act | date=[[April 5]] [[2005]] | publisher= | url =http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN00697: | work =Thomas | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref> Mantenendo una promessa elettorale, il disegno proponeva di aumentare l'ammontare massimo di borse di studio "Pell Grant" per aiutare studenti di famiglie a basso reddito di pagarsi le rette universitarie.<ref>{{cite news | first=Lynn | last=Sweet | coauthors= | title=Obama's 1st Bill: Raising Pell Grants | date=[[March 29]] [[2005]] | publisher=FindArticles | url =http://www.findarticles.com/p/articles/mi_qn4155/is_20050329/ai_n13507513 | work =Chicago Sun-Times | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref> Il disegno di legge non superò l'esame della commissione e non fu mai votata dal Senato.

Obama svolse un ruolo attivo nello sforzo del Senato per migliorare la sicurezza dei confini e le riforme sull'immigrazione. A partire dal 2005, ha appoggiato la "Legge sull'America sicura e sull'Immigrazione controllata", introdotta dal senatore [[John McCain]] ([[Partito Repubblicano (Stati Uniti)|R]]-[[Arizona|AZ]]).<ref>{{cite news | first=109th Congress, 1st Session | last=U.S. Senate | coauthors= | title= S. 1033, Secure America and Orderly Immigration Act | date=[[12 maggio]] [[2005]] | publisher= | url =http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN01033: | work =Thomas | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref> Obama successivamente aggiunse tre emendamenti alla legge 2611, la "Riforma tollerante sull'Immigrazione," voluta dal senatore [[Arlen Specter]] ([[Partito Repubblicano (Stati Uniti)|R]]-[[Pennsylvania|PA]]).<ref> {{cite news | first=109th Congress, 2nd Session | last=U.S. Senate | coauthors= | title=S. 2611, Comprehensive Immigration Reform Act of 2006 | date=[[25 maggio]] [[2006]] | publisher= | url =http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN02611: | work =Thomas | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }} Vedi anche: {{cite news | title=S. Amdt. 3971 | date=[[14 gennaio]] [[2007]] | publisher= | url =http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SP03971: | work =Thomas | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref><ref> {{cite news |url=http://obama.senate.gov/press/060525-obama_statement_on_senate_passage_of_immigration_reform_bill/index.html |title= Obama Statement on Senate Passage of Immigration Reform Bill | date=[[25 maggio]] [[2006]] |accessdate=2007-03-04 |work=Barack Obama U.S. Senate Office }}</ref> La S. 2611 passò l'esame del Senato nel maggio 2006, ma non fu approvata dalla maggioranza della [[Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti|Camera]].<ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=Immigration Bill Divides House, Senate | date=[[22 settembre]] [[2006]] | publisher= | url =http://www.usatoday.com/news/washington/2006-09-22-immigration_x.htm | work =USA Today | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref> Nel settembre 2006, Obama appoggiò un disegno di legge collegato, la "Legge per la barriera sicura", che autorizza la costruzione di un muro e altri rafforzamenti delle misure tese ad impedire l'immigrazione clandestina proveniente dal [[Messico]].<ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=Latinos Upset Obama Voted for Border Fence | date=[[20 novembre]] [[2006]] | publisher= | url =http://cbs2chicago.com/local/local_story_324192245.html | work =CBS 2 (Chicago) | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref> Il Presidente Bush approvò il disegno di legge nell'ottobre 2006, definendolo "un passo importante verso la riforma dell'immigrazione".<ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=President Bush Signs Secure Fence Act | date=[[26 ottobre]] [[2006]] | publisher= | url =http://www.whitehouse.gov/news/releases/2006/10/20061026.html | work =White House | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref>

Congiuntamente, prima, al Senatore [[Richard Lugar]] ([[Partito Repubblicano (Stati Uniti)|R]]-[[Indiana|IN]]), e poi al Senatore [[Tom Coburn]] ([[Partito Repubblicano (Stati Uniti)|R]]-[[Oklahoma|OK]]), Obama ha introdotto con successo due iniziative che portavano il suo nome. La "Lugar-Obama" amplia la "Nunn-Lugar" sulla riduzione delle [[armi di distruzione di massa]], anche alle [[arma convenzionale|armi convenzionali]], tra cui i missili a spalla e le [[mina terrestre|mine anti-uomo]].<ref>{{cite news | first=109th Congress, 2nd Session | last=U.S. Senate | coauthors= | title=S. 2566, Cooperative Proliferation Detection, Interdiction Assistance, and Conventional Threat Reduction Act of 2006 | date=[[25 maggio]] [[2006]] | publisher= | url =http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN02566: | work =Thomas | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }} Vedi anche: {{cite news | first=Richard G. | last=Lugar | coauthors= Barack Obama | title=Junkyard Dogs of War | date=[[3 dicembre]] [[2005]] | publisher= | url =http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2005/12/02/AR2005120201509.html | work =Washington Post | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref><ref> {{cite news | url=http://lugar.senate.gov/pressapp/record.cfm?id=267485 |title= Lugar-Obama Signed into Law | date=[[11 gennaio]] [[2007]] |accessdate=2007-03-04 |work=Richard Lugar U.S. Senate Office }}</ref>

La "Legge sulla trasparenza dei fondi federali Coburn-Obama" fornisce un sito web, gestito dall'Agenzia della Gestione e del Bilancio, che annota tutte le organizzazioni che ricevono fondi federali dal 2007 in avanti, e fornisce dettagliatamente quale agenzia destina i fondi, la quantità di denaro fornito, e il motivo del finanziamento o contratto.<ref> {{cite news | first=109th Congress, 2nd Session | last=U.S. Senate | coauthors= | title=S. 2590, Federal Funding Accountability and Transparency Act of 2006 | date= [[6 aprile]] [[2006]] | publisher= | url =http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN02590: | work =Thomas | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref><ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=President Bush Signs Coburn-Obama Transparency Act | date=[[26 settembre]] [[2006]] | publisher= | url =http://coburn.senate.gov/ffm/index.cfm?FuseAction=LegislativeFloorAction.Home&ContentRecord_id=eb582f19-802a-23ad-41db-7a7cb464cfdb | work =Tom Coburn U.S. Senate Office | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref> Il [[22 dicembre]] [[2006]], il presidente Bush firmò la "Legge per gli aiuti, sicurezza e promozione della democrazia della [[Repubblica Democratica del Congo]];" questa è stata la prima legge federale con Obama primo firmatario.<ref> {{cite news | first=109th Congress, 2nd Session | last=U.S. Senate | coauthors= | title=S. 2125, Democratic Republic of the Congo Relief, Security, and Democracy Promotion Act | date=[[3 gennaio]] [[2006]] | publisher= | url =http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d109:SN02125: | work =Thomas | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref>
<!-- fine della 109° legislatura -->

<!-- inizio della 110° legislatura -->
Nei primi giorni della [[110° Congresso degli Stati Uniti|110° legislatura]], in un editoriale pubblicato sul ''Washington Post'', Obama ha invocato la fine di "ogni pratica che faccia pensare ad un cittadino ragionevole che un politico deve qualcosa ad una corporativa".<ref>{{cite news | first=Obama | last=Barack | coauthors= | title=A Chance To Change The Game | date=[[4 gennaio]] [[2007]] | publisher= | url =http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2007/01/03/AR2007010301620.html | work =Washington Post | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref> Si è unito al Senatore [[Russ Feingold]] ([[Partito Democratico (Stati Uniti)|D]]-[[Wisconsin|WI]]) per fare pressione sulla dirigenza dei Democratici al fine di ottenere restrizioni più severe nella S.1, la legge del 2007 sulla trasparenza e la responsabilità dei legislatori, che è passata al Senato con 96 voti favorevoli e solo due contrari.<ref>{{cite news | first=Christi | last=Parsons | coauthors= | title=Senate OKs Tougher Ethics Bill 96-2 | date=[[19 gennaio]] [[2007]] | publisher= | url =http://www.chicagotribune.com/news/nationworld/chi-0701190128jan19,1,4477090.story | work =Chicago Tribune | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref><ref>{{cite news | first=110th Congress, 1st Session | last=U.S. Senate | coauthors= | title= S. 1, Legislative Transparency and Accountability Act of 2007 | date=[[18 gennaio]] [[2007]] | publisher= | url =http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d110:SN00001: | work =Thomas | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref> Obama si è unito a Charlse Schumer ([[Partito Democratico (Stati Uniti)|D]]-[[New York|NY]] nell'appoggiare la S. 453, un disegno di legge che intende criminalizzare pratiche scorrette nelle elezioni federali, tra cui volantini fraudolenti e telefonate automatiche, come è avvenuto nelle elezioni di medio termine 2006.<ref>{{cite news | first=Seth | last=Stern | coauthors= | title=Obama-Schumer Bill Proposal Would Criminalize Voter Intimidation | date=[[31 gennaio]] [[2007]] | publisher=Congressional Quarterly | url =http://www.cqpolitics.com/2007/01/obamaschumer_bill_proposal_wou.html | work =CQPolitics.com | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref><ref>{{cite news | first=110th Congress, 1st Session | last=U.S. Senate | coauthors= | title=S. 453, Deceptive Practices and Voter Intimidation Prevention Act of 2007 | date=[[31 gennaio]] [[2007]] | publisher= | url =http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d110:SN00453: | work =Thomas | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref>

Le iniziative di Obama riguardo all'[[energia]] hanno riscosso plausi e critiche da parte degli [[ambientalismo|ambientalisti]], che hanno gradito la sua proposta di legge sul [[riscaldamento globale]], presentata con il Senatore [[John McCain]] ([[Partito Repubblicano (USA)|R]]-[[Arizona|AZ]]), che permetterebbe di ridurre le emissioni di [[gas serra]] di due terzi, entro il [[2050]], ma si sono mostrati più scettici nei confronti dell'appoggio di Obama nei confronti di una legge che promuove la produzione di [[carbone (energia)|carbone liquefatto]].<ref>{{cite news | first=Hebert | last=H. Josef | coauthors= | title=Congress Begins Tackling Climate Issues | date=[[29 gennaio]] [[2007]] | publisher=CBS News | url =http://www.cbsnews.com/stories/2007/01/29/ap/politics/mainD8MV8LBG0.shtml | work =Associated Press | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref><ref>{{cite news | first=Elizabeth | last=Williamson | coauthors= | title=The Green Gripe With Obama: Liquefied Coal Is Still . . . Coal | date=[[10 gennaio]], [[2007]] | publisher= | url =http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2007/01/09/AR2007010901503.html | work =Washington Post | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref> Sempre nei primi mesi della 110° Legislatura, Obama ha presentato il "disegno di legge per l'uscita dalla [[guerra in Iraq]]," una proposta che prevede la graduale riduzione del numero di militari presenti sul suolo [[Iraq|iracheno]] a partire dal [[1 maggio|primo maggio]] [[2007]], e prevede il totale rientro di tutti i militari dall'Iraq entro il [[31 marzo]] [[2008]].<ref>{{cite news | first=E. Kasak | last=Krystin | coauthors= | title=Obama Introduces Measure to Bring Troops Home | date=[[7 febbraio]] [[2007]] | publisher=nwi.com | url =http://nwitimes.com/articles/2007/02/07/news/illiana/doc65cc98d8dc6506b28625727b0011edb5.txt | work =Medill News Service | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref><ref>{{cite news | first=110th Congress, 1st Session | last=U.S. Senate | coauthors= | title=S. 433, Iraq War De-Escalation Act of 2007 | date=[[30 gennaio]] [[2007]] | publisher= | url =http://thomas.loc.gov/cgi-bin/bdquery/z?d110:SN00433: | work =Thomas | pages = | accessdate = 2007-03-04 | language = }}</ref>

===Visite ufficiali===
[[Immagine:Lugar-Obama.jpg|thumb|250px|left|Il Presidente della Commissione del Senato sui Rapporti con l'Estero [[Richard Lugar]]]]
Nella pausa parlamentare dell'agosto 2005, Obama viaggiò con il Senatore Richard Lugar, Presidente della Commissioni del Senato sui Rapporti con l'Estero, in [[Russia]], [[Ucraina]] e [[Azerbaijan]]. Il viaggio era focalizzato su strategie per controllare l'offerta mondiale di [[arma convenzionale|armi convenzionali]], [[arma biologica|armi biologiche]] e le [[arma di distruzione di massa|armi di distruzioni di massa]], come una prima difesa strategica dalla minaccia di futuri attacchi [[terrorismo|terroristici]].<ref>{{cite news | first=Christina | last=Larson | coauthors= | title=Hoosier Daddy: What Rising Democratic Star Barack Obama Can Learn from an Old Lion of the GOP | date=Settembre 2006 | publisher= | url =http://www.washingtonmonthly.com/features/2006/0609.larson.html | work =The Washington Monthly | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> Lugar e Obama hanno ispezionato una struttura per la distruzione di testate nucleari a [[Saratov]], nel sud della Russia europea.<ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=Lugar Visits Russia, Ukraine and Azerbaijan to Advance Nunn-Lugar Agreements | date=Settembre 2005 | publisher=Richard G. Lugar U.S. Senate Office | url =http://lugar.senate.gov/newsletter/2005/september.html | work =The Lugar Letter | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref>

Nel gennaio 2006, Obama ha partecipato ad una delegazione del Congresso che ha incontrato i militari statunitensi in [[Kuwait]] e in [[Iraq]]. Dopo le visite, Obama si è recato in [[Giordania]], [[Israele]], e in [[Palestina]]. Mentre era in Israele, Obama ha incontrato il Ministro degli Esteri israeliano [[Silvan Shalom]].
<ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=Obama Meets Shalom, Offers Support for Israel | date=[[January 11]], [[2006]] | publisher=Israel Insider | url =http://web.israelinsider.com/Articles/Briefs/7521.htm | work =Associated Press | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> Obama ha anche incontrato un gruppo di studenti palestinesi due settimane prima che [[Hamas]] vincesse le elezioni. ''ABC News 7 (Chicago)'' ha riportato che Obama ha riferito agli studenti che "gli Stati Uniti non riconosceranno mai la vittoria di Hamas, se questo non rinuncia alla sua principale missione di distruggere Israele," e poi dichiarò lo stesso nel suo incontro con il Presidente dell'[[Autorità Nazionale Palestinese]], [[Mahmud Abbas]].<ref>{{cite news | first=Chuck | last=Goudie | coauthors= | title=Obama Meets with Arafat's Successor | date=[[12 gennaio]] [[2006]] | publisher= | url =http://abclocal.go.com/wls/story?section=local&id=3806933 | work =ABC 7 News (Chicago) | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref>

Il terzo viaggio ufficiale di Obama fu nell'agosto del 2006, in [[Sudafrica]], [[Kenya]], [[Gibuti]], [[Etiopia]] e [[Chad]]. Obama fu raggiunto dalla moglie e dalle due figlie nella visita al luogo di nascita di suo padre, un villaggio vicino a [[Kisumu]], in una regione occidentale e rurale.<ref>{{cite news | first=Ellis | last=Cose | coauthors= | title=Walking the World Stage | date=[[11 settembre]] [[2006]] | publisher= | url =http://www.msnbc.msn.com/id/14640264/site/newsweek | work =Newsweek International Edition | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> Obama fu accolto da folle entusiaste nelle sue uscite pubbliche.<ref>{{cite news | first=Michela | last=Wrong | coauthors= | title=Africa: Kenya Glimpses a New Kind of Hero | date=[[11 settembre]] [[2006]] | publisher= | url =http://www.newstatesman.com/200609110024 | work =New Statesman | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> Per incoraggiare le popolazioni locali ad effettuare il [[test HIV]] in maniera volontaria, Obama e sua moglie si sottoposero pubblicamente ad un test in una clinica keniota.<ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=Screaming Crowds Welcome U.S. Senator 'Home' | date=[[27 agosto]] [[2006]] | publisher= | url =http://edition.cnn.com/2006/WORLD/africa/08/26/kenya.obama/index.html | work =CNN | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> In un discorso ripreso dalla televisione keniota, tenuto presso l'[[Università di Nairobi]], Obama criticò fortemente l'influenza delle rivalità etniche sulla politica keniota.<ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=Obama Slates Kenya for Fraud | date=[[28 agosto]] [[2006]] | publisher= | url =http://www.news24.com/News24/Africa/News/0,,2-11-1447_1989646,00.html | work =News24.com | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref> Il discorso generò un pubblico dibattito tra i diversi dirigenti politici, alcuni dei quali bollarono formalmente le parole di Obama come ingiuste e inappropriate, mentre altri condivisero le sue posizioni.<ref>{{cite news | first=Chris | last=Wamalwa | coauthors= | title=Envoy Hits at Obama Over Graft Remark | date=[[2 settembre]] [[2006]] | publisher= | url =http://www.eastandard.net/hm_news/news.php?articleid=1143957666 | work =The Standard (Nairobi) | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref><ref>{{cite news | first=Vincent | last=Moracha | coauthors= Mangoa Mosota | title=Leaders Support Obama on Graft Claims | date=[[4 settembre]] [[2006]] | publisher= | url =http://www.eastandard.net/hm_news/news.php?articleid=1143957752 | work =The Standard (Nairobi) | pages = | accessdate = 2007-02-10 | language = }}</ref>


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===Keynote address===
[[Immagine:Barakobama.jpg|thumb|Obama in un comizio al Boston College]]
Obama was chosen to deliver a keynote address at the [[2004 Democratic National Convention]] in [[Boston, Massachusetts]].

His speech outlined his own family's pursuit of the [[American Dream]], and his belief in a 'generous America'. His maternal grandfather, after serving in [[World War II]], was the beneficiary of the [[New Deal]]'s [[Federal Housing Administration|FHA]] and [[GI Bill]] and had high hopes for their daughter, because, as Obama said, "in a generous America you don't have to be rich to achieve your potential". But he charged that "we have more work to do" for people who are not able to realize the American Dream, maintaining that self responsibility is an important component and people "don't expect government to solve all their problems".

He criticized the Bush administration for not supporting troops in Iraq. He spoke of an enlisted Marine, Corporal Seamus Ahern from [[East Moline, Illinois]], asking, "Are we serving Seamus as well as he was serving us?" He continued:
<blockquote>
When we send our young men and women into harm's way, we have a solemn obligation not to fudge the numbers or shade the truth about why they're going, to care for their families while they're gone, to tend to the soldiers upon their return, and to never ever go to war without enough troops to win the war, secure the peace, and earn the respect of the world.
</blockquote>
Finally he spoke for national unity: "Well, I say to them tonight, there's not a liberal America and a conservative America; there's the United States of America." Perhaps the most often quoted sound bite followed: "We worship an awesome God in the [[Red state vs. blue state divide|Blue States]], and we don't like federal agents poking around in our libraries in the [[Red state vs. blue state divide|Red States]]. We coach [[Little League]] in the Blue States, and yes, we've got some gay friends in the Red States. There are patriots who opposed the war in Iraq, and there are patriots who supported the war in Iraq."

==Senate career==
[[Immagine:Barack Obama portrait 2005.jpg|thumb|Ritratto ufficiale del senatore Obama]]
Obama was sworn in as a Senator on [[January 4]], [[2005]]. He ranked 99th out of 100 Senators in terms of official seniority (greater seniority brings greater privileges in the Senate), ranking ahead of only new fellow freshman Democrat [[Ken Salazar]] of [[Colorado]]. In his first few months in office, Obama drew praise by his perceived attempts to avoid the limelight and devote large amounts of effort to being a Senator; a ''[[Washington Post]]'' article spread an anecdote of Obama refusing an upgrade to first-class on a flight home. Obama also drew criticism from some on the left for his vote in favor of making [[Condoleezza Rice]] Secretary of State. In March of 2005, Obama announced that he was forming his own [[political action committee|PAC]], a move not usually undertaken until several years into a politician's career.

In the early days of debate in Washington over establishing private accounts for Social Security, Obama stood by his party when he delivered a speech on [[April 26]] [[2005]] to the National Press Club, entitled "A Hope To Fulfill." In this speech, he pointed to the original ideas of social welfare that [[Franklin D. Roosevelt]] had in mind when crafting the Social Security program as part of the [[New Deal]].

During the August Recess of 2005 as a member of the [[Senate Foreign Relations Committee]] Sen. [[Richard Lugar]] (R-IN), the chairman of that committee, and Senator Obama went on a strategic trip to Russia to inspect the nuclear facilities there and were detained for three hours at an airport in the city of [[Perm]], near the [[Ural Mountains]], during their departure for [[Ukraine]], where they were scheduled to meet the President and the Speaker of the House of [[Ukraine]]. The Russian government quickly apologized, saying it "regret[ted] the misunderstanding that arose."

As evidence of both the appeal and standing of Senator Obama on a national scale, former Presidents [[George H.W. Bush]] and [[Bill Clinton]] enlisted Obama to join them in New Orleans, Louisiana in the aftermath of [[Hurricane Katrina]]. The Chicago Tribune reported President Clinton's office as saying that Obama was "an important voice during this tragedy given that so many victims are African-American." Despite this, Obama voted against the Coburn Amendment shifting funding from the controversial [[Gravina Island Bridge]], popularly known as the "Bridge to Nowhere", to Katrina Hurricane Relief.[http://www.dailykos.com/story/2005/10/20/172146/11] The Senator supports funding Katrina relief with money from other sources, including rolling back recent tax cuts insofar as they affect the taxes of the wealthy.[http://obama.senate.gov/podcast/051116-fiscal_responsibility_and_gulf_coast_reconstruction/index.html].[http://obama.senate.gov/podcast/051116-fiscal_responsibility_and_gulf_coast_reconstruction/index.html]

In May 2006, Obama campaigned to maintain a $0.54 per gallon [[tariff]] on imported [[ethanol]]. Obama justified the tariff by joining Senator Durbin in stating that "ethanol imports are neither necessary nor a practical response to current gasoline prices," arguing instead that domestic ethanol production is sufficient and expanding.[http://harkin.senate.gov/news.cfm?id=255348]

Also in May of 2006, Obama campaigned to reform [[immigration]] law to provide a path to citizenship for undocumented workers currently in the United States through a system of fines and back taxes, learning English, satisfying a work requirement, and passing a background check.[http://abcnews.go.com/US/story?id=1965517&page=1] Obama also called for greater security on the border with [[Mexico]]. [http://abcnews.go.com/US/story?id=1965517&page=1]

In June 2006, Obama campaigned against making recent, temporary [[Estate tax (United States)|estate tax]] cuts permanent, calling the cuts a "[[Paris Hilton]]" tax break for "billionaire heirs and heiresses". [http://obama.senate.gov/press/060607-remarks_by_senator_barack_obama_on_the_paris_hilton_tax_break/index.html]. On [[June 8]], [[2006]], Obama was one of forty-one Senators who successfully voted to prevent a Republican bill to eliminate or shrink taxes on inherited estates from advancing in the Senate.[http://www.newsday.com/news/politics/wire/sns-ap-senate-rollvote-estate-tax,0,1019235.story?coll=sns-ap-politics-headlines]

Also in June of 2006, appearing before [[Call to Renewal]], a faith-based movement to overcome poverty, Obama encouraged fellow Democrats to reach out to [[evangelicalism|evangelicals]] and other church-going people, and said, "It is doubtful that children reciting the Pledge of Allegiance feel oppressed or brainwashed as a consequence of muttering the phrase "under God". . . . Having voluntary student prayer groups using school property to meet should not be a threat, any more than its use by the High School Republicans should [be a threat]."[http://obama.senate.gov/podcast/060628-call_to_renewal_keynote/index.html]

On [[September 8]] [[2005]] Barack Obama began a [[podcast]] downloadable from his website. The podcasts appear about once a week.

According to a February 2006 poll by Survey USA, Obama is tied for the second highest approval rating among United States Senators at 71% approval[http://www.surveyusa.com/50State2006/100USSenator060221Approval.htm].

===First trip to the Middle East===
[[Immagine:Obama at Darfur rally 5.JPG|thumb|Obama al ''Save Darfur'' del [[2006]] ]]
On [[January 4]] [[2006]] Barack Obama left for his first trip to the Middle East along with a congressional delegation that included [[Evan Bayh]], [[Kit Bond]], and [[Harold Ford Jr]]. His trip included visits to [[Kuwait]], [[Iraq]], [[Israel]], and the [[Palestinian territories]].

In Kuwait and Iraq, Obama visited with the troops. While in Iraq Obama stated, "there is not going to be a military solution" and that the challenge of the new government is "figuring out how minority rights are protected." While in Israel Obama met with Israeli Foreign Minister [[Silvan Shalom]]. A meeting with Israeli Prime Minister [[Ariel Sharon]] had been cancelled due to his stroke. After meeting with the Foreign Minister, Obama stated "Israel has to figure out what the next steps are, if in fact Prime Minister Sharon does not recover in a way that allows him to move into the government."

While in the Palestinian territories, Obama met with the successor to the late [[Yasser Arafat]], [[Mahmoud Abbas]]. At a meeting with Palestinian students Obama relayed the message to Abbas that the U.S. would never recognize winning [[Hamas]] candidates unless the group renounces its fundamental mission to eliminate Israel.[http://obama.senate.gov/news/060112-obama_meets_with_arafats_successor/index.html]-->

==Candidatura alla presidenza degli Stati Uniti==
{{interprogetto/notizia|Il senatore USA Obama annuncia la candidatura alle presidenziali}}

===Voci su una possibile candidatura===
[[Immagine:Obama at American University.jpg|right|300px|thumb|Obama parla agli universitari, uno dei suoi punti di forza elettorali]]
[[Immagine:Barakobama.jpg|right|270px|thumb|Obama a [[Boston]]]]

Voci su una possibile candidatura alle elezioni presidenziali del 2008 si erano intensificate dopo la sua vittoria al Senato Federale nel novembre 2004. Subito dopo la sua vittoria, Obama aveva dichiarato ai giornalisti: "Posso senza dubbio affermare che non mi candiderò alle elezioni presidenziali tra quattro anni".<ref>Scott Fornek, [http://www.suntimes.com/output/elect/cst-nws-sen04.html "Obama for president? That's 'silly'"], ''Chicago Sun-Times'', 4 novembre 2004</ref>. La stessa domanda gli viene posta nel gennaio 2006 durante la trasmissione televisiva ''Meet the Press''; anche questa volta Obama ha ripetuto la sua volontà di terminare il mandato da senatore, che scade nel 2010.<ref>Meet the Press, [http://www.msnbc.msn.com/id/10909406/ Transcript for January 22], ''NBC News'', 26 gennaio 2006.</ref>
L'altro senatore democratico dell'Illinois, [[Dick Durbin]], ha più volte invitato Obama a pensare di candidarsi.<ref>Charles Babington, [http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2006/06/17/AR2006061700736.html?nav=hcmodule "Obama's Profile Has Democrats Taking Notice: Popular Senator Is Mentioned as 2008 Contender"], ''Washington Post'', 18 giugno 2006, Page A01</ref>. Un articolo del dicembre 2005 sulla rivista ''[[The New Republic]]'' osservava che il 2008 sarebbe il momento in cui Obama avrebbe le maggiori possibilità di vittoria; in quanto non ci sarà un presidente che si ricandiderà o un vicepresidente che si candiderà, come accade invece nella maggior parte dei casi.<ref>Ryan Lizza, [http://www.tnr.com/doc.mhtml?i=w051205&s=lizza120605 Why Barack Obama should run for president in 2008], ''The New Republic'', 6 dicembre 2005</ref>

Nel settembre 2006, [[Daniel Hynes]], l'avversario di Obama alle primarie senatoriali del 2004, aveva scritto una lettera aperta al ''[[Chicago Sun-Times]]'', in cui invitava i Democratici a pensare seriamente alla candidatura di Obama.<ref>Lynne Sweet, [http://blogs.suntimes.com/sweet/2006/09/draft_obama_2008_movement_laun.html Draft Obama 2008 Movement Launched: Illinois State Comptroller Dan Hynes urges Sen. Barack Obama to run for president in 2008], ''Chicago Sun-Times'', 14 settembre 2006</ref> Il 2 ottobre 2006, il ''[[New York Magazine]]'' ha pubblicato un articolo in cui Obama dichiarava "Molta gente mi chiede se mi candiderò nel 2008, e io ho risposto di no. E se cambio idea, vi farò sapere".<ref> Jennifer Senior, [http://nymag.com/news/politics/21681/index.html Dreaming of Obama], ''New York Magazine'', 2 ottobre 2006</ref>. Anche la rivista ''[[Time]]'' ha pubblicato un articolo con nuove voci sua una sua possibile candidatura nel 2008;<ref>[[Joe Klein]], [http://www.cnn.com/2006/POLITICS/10/15/cover.story.tm/index.html The Democrats' fresh face], ''CNN.com'', October 15, 2006</ref> la prestigiosa rivista ha anche pubblicato la sua foto in prima pagina, con un titolo che diceva "Le ragioni per cui Barack Obama potrebbe essere il prossimo presidente".

Il [[18 ottobre]] [[2006]], Obama ha partecipato al famoso programma ''[[The Oprah Winfrey Show]]'' e ha detto a Winfrey che, se mai avesse deciso di candidarsi alla presidenza, lo avrebbe annunciato in quel programma.<ref name=Oprah> [http://www2.oprah.com/tows/slide/200610/20061018/slide_20061018_284_114.jhtml Keeping Hope Alive: Will Barack Run for President?], ''The Oprah Winfrey Show'', 18 ottobre 2006</ref> Precedentemente Oprah aveva dichiarato in proposito: "So che non sto parlando solo per me. Ci sono molte persone che vogliono che tu ti candidi alla presidenza degli Stati Uniti."<ref name=Oprah />

Il [[22 ottobre]] [[2006]], Obama ha di nuovo partecipato alla trasmissione ''Meet the Press'' e aveva ammesso di pensare alla candidatura.<ref>[http://msnbc.msn.com/id/15026621/ Obama calls ’08 presidential bid a ‘possibility’], ''MSNBC.com'', 22 ottobre 2006</ref> Ha dichiarato: "Non voglio essere schivo al riguardo: date le reazioni che ho ricevuto negli scorsi mesi, ho pensato a questa possibilità, ma non ci ho ancora pensato con la serietà e la profondità che credo siano necessarie."<ref>{{cite news | last=Nagourney and Zeleny | first=Adam and Jeff | title=Crowd-Pleaser From Illinois Considers White House Run | date=[[23 ottobre]] [[2006]] | publisher=The New York Times | url=http://www.nytimes.com/2006/10/23/us/politics/23obama.html?ref=washington}}</ref> "Dopo il [[7 novembre]] [data delle elezioni di medio termine americane], mi fermerò, mi siederò e considererò la questione, e se ad un certo punto cambio idea, farò un annuncio pubblico e tutti saranno in grado di darmi addosso" ha promesso Obama.<ref>{{cite news | title=Rising star Obama weighs White House run | date=[[23 ottobre]] [[2006]] | publisher=Associated Press | url=http://news.yahoo.com/s/ap/20061023/ap_on_el_pr/obama2008}}</ref>

Il [[10 febbraio]] [[2007]] Obama ha annunciato ufficialmente la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2008.<ref name=Chambers20070210>{{cite news | first=Aaron
| last=Chambers | coauthors= | title=Obama Today Promises New Future for Nation in Announcing Presidential Bid | date=[[10 febbraio]] [[2007]] | publisher= | url =http://www.rrstar.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/20070210/NEWS0109/102100047/1004/NEWS | work =Rockford Register Star | pages = | accessdate = 10 febbraio 2007 | language = }}</ref>

===La sfida per la nomination democratica ===
{{quote|Vi sto chiedendo di credere. Non solo nella mia abilità nel portare il vero cambiamento a Washington. Vi sto chiedendo di credere nella vostra.|Barack Obama|I'm asking you to believe. Not just in my ability to bring about real change in Washington... I'm asking you to believe in yours.|lingua=en}}

Il procedimento per la scelta del candidato democratico iniziò il [[3 gennaio]] [[2008]], quando si tennero i ''[[caucus]]'' dell'[[Iowa]]. Barack Obama vinse con quasi il 38% dei voti, davanti a [[John Edwards]] (con circa il 30%) e [[Hillary Clinton]] (29%). Sebbene i sondaggi prevedessero una sua netta vittoria anche nelle primarie del [[New Hampshire]] dell'[[8 gennaio]] [[2008]], in quell'occasione Obama ha ottenuto solo il 37% dei voti, contro il 39% della Senatrice Clinton (John Edwards è arrivato terzo col 17%).

Il [[26 gennaio]] 2008 ha nuovamente vinto un'importante primaria [[Stato degli USA|statale]], questa volta in [[Carolina del Sud]], dove, monopolizzando il voto nero ed aprendosi larghi varchi in quello bianco, ha conquistato il 55% dei voti contro il 27% della Clinton ed il 18% di Edwards.

Il [[19 febbraio]] dello stesso anno ha vinto le primarie in [[Wisconsin]] con il 58% di voti circa, superando la senatrice Clinton che ha ottenuto solo il 41%, e nelle [[Hawaii]] dove ha ottenuto il 76% delle preferenze contro il 24% della Clinton.

Il [[3 giugno]] [[2008]], con la vittoria in [[Montana]], Obama ha ottenuto il quorum necessario per la nomination alla convention democratica di [[Denver]].

Il [[7 giugno]], dopo una pioggia di appoggi da parte di moltissimi [[superdelegati]], anche la sua diretta rivale alla nomination democratica, [[Hillary Clinton]] riconosce la vittoria del senatore dell'Illinois, dando il suo endorsement e ritirandosi di fatto dalla corsa. Barack Obama diventa così, ormai ufficialmente, il primo afro-americano in corsa per la [[Casa Bianca]].

Il [[23 agosto]], Obama sceglie per il ruolo di candidato alla [[Vicepresidente degli Stati Uniti|Vicepresidenza degli Stati Uniti]] il senatore democratico [[Joe Biden]].

==Famiglia e religione==
[[Immagine:Flickr_Obama_Springfield_01.jpg|thumb|300px|Obama è raggiunto dalla moglie e dalle due figlie, prima dell'annuncio della sua candidatura alle presidenziali, presso Springfield, Illinois, il [[10 febbraio]] [[2007]].<ref>For other photos of Obama and family at this event, see: {{cite web|url=http://www.flickr.com/photos/barackobamadotcom/sets/72157594528136270/show/ |title=Presidential Campaign Announcement |accessdate=2007-03-05 |date=[[10 febbraio]] [[2007]] |format= |work=Barack Obama, Flickr }}</ref>]]
Mentre lavorava presso la società di consulenze legali Sidley & Austin nell'estate del 1989, Obama incontrò Michelle Robinson, un avvocato associato della società.<ref name=Rossi2008-01-25 >{{cite news | first=Rosalind | last=Rossi | coauthors= | title=The Woman Behind Obama | date=[[21 gennaio]] [[2007]] | publisher= | url =http://www.suntimes.com/news/metro/221458,CST-NWS-mich21.article | work =Chicago Sun-Times | pages = | accessdate = 2007-02-18 | language = }}</ref> Michelle e Barack Obama si sposarono nel 1992 presso la Trinity United Church of Christ di Chicago; la cerimonia fu svolta dal reverendo Jeremiah Wright.<ref>Obama (1995), p. 440.</ref> Hanno due figlie, Malia, di otto anni, e Natasha, di cinque.<ref name=Rossi2008-01-25 >{{cite news | first=Rosalind | last=Rossi | coauthors= | title=The Woman Behind Obama | date=[[21 gennaio]] [[2007]] | publisher= | url =http://www.suntimes.com/news/metro/221458,CST-NWS-mich21.article | work =Chicago Sun-Times | pages = | accessdate = 2007-02-18 | language = }}</ref> Un passaggio del discorso chiave di Obama presso la Convention democratica del 2004, nonché il titolo del suo libro del 2006, ''The Audacity of Hope'', gli sono state ispirate dai sermoni del reverendo Wright.<ref>{{cite news | first= | last= | coauthors= | title=Obama Comes Home for Church | date=[[28 gennaio]] [[2007]] | publisher= | url =http://cbs2chicago.com/local/local_story_028234836.html | work =CBS (Chicago) | pages = | accessdate = 2007-02-18 | language = }} Vedi anche: Obama (1995), pp. 292–295.</ref>Nel libro, Obama descrive cosi' la sua crescita in un ambiente non-religioso:

{{quote|Non fui cresciuto in una famiglia religiosa. I miei nonni materni, che erano del Kansas, erano cresciuti in famiglie battiste e metodiste, ma la fede non ha mai veramente messo radici nei loro cuori. Le stesse esperienze di mia madre, una bambina sensibile e immersa nei libri cresciuta in un piccole città del Kansas, Oklahoma e Texas, non fecero altro che rinforzare questo scetticismo ereditato. [...] Mio padre fu quasi totalmente assente dalla mia infanzia, siccome i miei genitori divorziarono quando avevo 2 anni; ad ogni modo, nonostante mio padre fosse stato educato da musulmano, quando incontrò mia madre era ormai un ateo convinto, che riteneva che la religione fosse solo superstizione.}}

Obama scrive che le sue convinzioni religiose nacquero intorno ai vent'anni, quando collaborava con alcune chiese locali, organizzando la comunità. Fu qui che capì "il potere della tradizione religiosa afro-americana nello spronare cambiamenti sociali";

{{quote|Fu a causa di queste nuove comprensioni, cioè che l'impegno religioso non richiedeva di sospendere il pensiero critico, di smettere di lottare per la giustizia economica o sociale, o di ritirarmi da quel mondo che conoscevo e amavo, che fui finalmente capace di camminare nella navata della Trinity United Church of Christ ed essere [[battesimo|battezzato]]. Fu una scelta consapevole, non una rivelazione; le domande che mi ponevo non sparirono di colpo. Ma inginocchiandomi sotto la croce nel South Side di Chicago, sentii lo spirito di Dio che mi attraeva. Mi piegai alla Sua volontà, e mi dedicai a scoprire la Sua verità.<ref name=2006pp207-208>Obama (2006), pp. 207–208. Tratto da: {{cite news | first=Barack | last=Obama | coauthors= | title=My Spiritual Journey | date=[[23 ottobre]] [[2006]] | publisher= | url =http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,1546579,00.html | work =TIME | pages = | accessdate = 2007-02-18 | language = }} Vedi anche: {{cite news | first=Barb | last=Powell | coauthors= | title=Obama: America Needs to Hear More-Moderate, More-Inclusive Religious Voices | date=August-September 2006 | publisher= | url =http://www.ucc.org/ucnews/sep06/obama.htm | work =United Church News | pages = | accessdate = 2007-02-18 | language = }}; and {{cite news | first=J. Bennett | last=Guess | coauthors= | title=Barack Obama, Candidate for President, is 'UCC' | date=[[9 febbraio]] [[2007]] | publisher= | url =http://news.ucc.org/index.php?option=com_content&task=view&id=796&Itemid=54 | work =United Church News | pages = | accessdate = 2007-02-18 | language = }}</ref>}}

==Critiche==
[[Immagine:Obama Austin.jpg|right|230px|thumb|Obama in [[Texas]]]]
Come ogni politico, anche Obama è stato talvolta criticato; si è attirato le critiche di progressisti come il giornalista David Sirota quando ha votato per confermare [[Condoleezza Rice]] come [[Segretario di Stato (Stati Uniti)|Segretario di Stato]], quando ha votato a favore di una legge di [[Azione collettiva]] "scritta dalle multinazionali", e per "essersi rifiutato di criticare apertamente" la guerra in Iraq, nonostante si presenti come un candidato contro la guerra.<ref>David Sirota, [http://www.thenation.com/doc/20060626/sirota Mr. Obama Goes to Washington], ''The Nation'', [[26 giugno]] [[2006]]</ref>

==Opere==
Obama ha pubblicato la sua autobiografia, ''Dreams from My Father'' nel 1995 e ha pubblicato una nuova versione, con qualche modifica, nel 2004 (in Italia, "I sogni di mio padre", Nutrimenti, 2007). La versione in [[audiolibro]] è stata premiata nel 2006 con un [[Grammy Award for Best Spoken Word Album]].<ref>Brooks Boliek, [http://today.reuters.com/news/articlenews.aspx?type=peopleNews&storyID=2006-09-07T014751Z_01_N06181761_RTRIDST_0_PEOPLE-OBAMA-DC.XML Sen. Obama finally gets his Grammy], ''Reuters/Hollywood Reporter'', [[6 settembre]] [[2006]]</ref>

Nel dicembre 2004, Obama ha stretto un accordo da 1,9 milioni di dollari per scrivere tre libri.<ref>CTV.ca, [http://www.ctv.ca/servlet/ArticleNews/story/CTVNews/20041218/obama_book_041218?s_name=&no_ads U.S. Senator Obama gets $1.9 million book deal], December 18, 2004</ref> Il primo, ''The Audacity of Hope'', è uscito il [[17 ottobre]] [[2006]], e delinea le sue convinzioni politiche.<ref>Lynn Sweet, [http://www.suntimes.com/news/sweet/53419,CST-NWS-sweet15.article Dems 'confused,' Obama writes in latest book], ''Chicago Sun-Times'' [[15 settembre]] [[2006]]</ref> Il secondo è un libro per bambini scritto in stretta collaborazione con la moglie Michelle e le loro due figlie, i cui profitti saranno devoluti in beneficenza. L'argomento del terzo libro non è stato annunciato.

La prefazione a ''L'audacia della speranza'', pubblicato in Italia nel [[2007]], è stata scritta da [[Walter Veltroni]], sindaco di [[Roma]] dal [[2001]] al [[2008]] e segretario del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], che ha incontrato Obama a [[Washington DC|Washington]] nel [[2005]] ed è stato uno dei suoi primi sostenitori all'estero. Nel [[2008]] il ''Los Angeles Times'' ha definito Veltroni "corrispettivo europeo di Obama"<ref>[http://www.latimes.com/news/nationworld/world/la-fg-eurobama25feb25,1,5411037.story?track=rss Obama's European counterparts - "Los Angeles Times"]</ref>.

==Riconoscimenti ed onorificenze==
Un articolo dell'Ottobre 2005 nel British journal New Statesman ha indicato Obama come "una delle 10 persone che potrebbero cambiare il mondo", unico politico incluso nella lista. Nel 2005, e nuovamente nel 2007, il Time lo ha definito una delle "persone più influenti del mondo", Durante i suoi primi tre anni nel Senato americano, Obama ha ricevuto una Laurea Honoris Causa in Legge dallo Knox College (2005), dalla University of Massachusetts Boston (2006), dalla Northwestern University (2006), dalla Xavier University dello Stato del Louisiana (2006), dalla Southern New Hampshire University (2007) e dalla Howard University (2007).

==Risultati elettorali==
*'''2004 Elezione al Senato Federale'''
**Barack Obama (D), 70%
**Alan Keyes (R), 27%
**Albert J. Franzen (I), 2%
**Jerry Kohn (L), 1%

*'''2000 Elezione alla Camera dei Deputati - 1° distretto (Primarie dei Democratici)'''
**Bobby Rush (D), 61%
**Barack Obama (D), 30%
**Donne Trotter (D), 7%

{{USDemPresNominati}}

==Note==
<div class="references-small" style="-moz-column-count:2; column-count:2;">
<references />
</div>

==Bibliografia==
* Barack Obama, ''L'audacia della speranza'', traduttore: Laura Cecilia Dapelli, Lorenza Lanza, Patrizia Vicentini, Introduttore: [[Walter Veltroni]], [[Rizzoli]]. ISBN 978-8817016582
* Guido Moltedo e Marilisa Palumbo, ''Barack Obama. La Rockstar della politica americana'', Utet, Torino, 2007. ISBN 978-88-02-07777-2
* Debora Spini e Margherita Fontanella (a cura di), ''Il sogno e la politica da Roosevelt a Obama. Il futuro dell'America nella comunicazione politica dei democrats'', [[Firenze University Press]], Firenze, 2008. ISBN 978-88-8453-777-5

==Voci correlate==
*[[Senato U.S.A. nel 109° Congresso (2005-06)]]


[[Categoria:Senatori dell'Illinois]]
[[Categoria:Politici del Partito Democratico (Stati Uniti)]]
[[Categoria:Politici afroamericani]]

Versione delle 01:58, 7 set 2008

Utente:Barack H. Obama/firma


« Sì, possiamo! »
(Un motto della campagna presidenziale di Obama)
« Cambiamento in cui possiamo credere »
(Un altro motto della campagna presidenziale di Obama)

Barack Hussein Obama Jr. (Honolulu, 4 agosto 1961) è un politico statunitense.

Dopo aver vinto le elezioni primarie, sarà il candidato del Partito Democratico alla Presidenza degli Stati Uniti nelle elezioni del 2008. Ha ottenuto l'investitura ufficiale durante la convention del partito che si è tenuta a Denver tra il 25 e il 28 agosto 2008.

È il senatore junior per l'Illinois ed è attualmente l'unico senatore non bianco.[1] Per l'esattezza è nato negli Stati Uniti da padre nero del Kenya e da madre bianca del Kansas. Negli Stati Uniti d'America molti lo considerano, usando un'accezione discutibile del termine (poichè solo uno dei due genitori è di colore), afroamericano.[2]

La prima circostanza che gli ha accordato vasta notorietà nazionale è stata la convention democratica del 2004, della quale ha pronunciato il discorso introduttivo. Il 10 febbraio 2007 ha annunciato ufficialmente la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2008.[3]

Dopo un lungo testa a testa ha battuto a sorpresa l'ex first lady e senatrice dello stato di New York Hillary Clinton (ritenuta dai sondaggi la grande favorita della vigilia) alle elezioni primarie del Partito Democratico. Il 3 giugno 2008 Obama ha ottenuto il quorum necessario per la nomination democratica, diventando così il primo nero a correre per la Casa Bianca.

Primi anni

Barack Obama nacque al Queen's Medical Center[4] di Honolulu da Barack Hussein Obama Sr., un keniota agnostico, ex pastore di capre ed all'epoca studente straniero, e da Ann Dunham, proveniente da Wichita, in Kansas; al momento della sua nascita entrambi i genitori erano giovani studenti universitari.[5]

Riguardo gli anni passati alle Hawaii, Obama ha scritto in seguito:

« È ironico che la mia decisione di occuparmi di politica sia nata quando mi sono trasferito in una grande città continentale e non nel periodo in cui vivevo nelle Hawaii, che comunque costituiscono ancora il mio punto di riferimento. »

Nel 1963 i genitori si separarono e successivamente divorziarono; il padre andò all'Università di Harvard per conseguire un dottorato, e infine tornò in Kenya[6], dove morì in un incidente stradale nel 1982[7]: rivide il figlio solo in un'occasione. La madre invece si risposò con Lolo Soetoro, un altro suo ex collega universitario, da cui ebbe una figlia. Soetoro proveniva dall'Indonesia, si laureò in geografia nel 1962, morì poi il 2 marzo del 1993. Obama si trasferì quindi con la famiglia a Giakarta, dove nacque la sorellastra di Obama, Maya Soetoro-Ng. A Giakarta, Obama frequentò le scuole elementari da 6 a 10 anni[8].

A dieci anni, Obama ritornò a Honolulu per ricevere un'istruzione migliore. Fu cresciuto prima dai nonni materni, (Madelyn Dunham), e poi dalla madre. Si iscrisse alla quinta elementare della scuola Punahou, dove si diplomò con ottimi voti nel 1979[9][10]. La madre di Obama morì di cancro pochi mesi dopo la pubblicazione dell' autobiografia di Barack Obama, Dreams from My Father [11].

Nel suo libro Dreams from My Father, pubblicato in Italia da Nutrimenti con il titolo "I sogni di mio padre", Obama descrive la sua esperienza di crescere con la famiglia di sua madre; una famiglia di ceto medio, e, ovviamente, bianca. La conoscenza del suo padre nero assente derivò principalmente dalle storie della famiglia e dalle fotografie. Della sua infanzia, Obama scrive: "Che mio padre non sembrava per nulla come le persone a fianco a me — che era nero come la pece, mentre mia madre bianca come il latte — non ci feci neppure caso."[12] Da giovane, lottò per riconciliare le percezioni sociali sulla sua eredità multiculturale. Obama scrive sul suo utilizzo di marijuana e cocaina durante la sua adolescenza per "togliermi dalla testa la domanda su chi fossi."[13]

Dopo il liceo, Obama studiò per un paio d'anni all'Occidental College, prima di spostarsi al Columbia College della Columbia University. Là si laureò in scienze politiche, con una specializzazione in relazioni internazionali.[14][15] Dopo la laurea, lavorò per un anno alla Business International Corporation (ora parte del The Economist Group), una ditta che forniva notizie economiche di carattere internazionale alle aziende clienti.[16] Si trasferì poi a Chicago, per dirigere un progetto non profit che assisteva le chiese locali nell'organizzare programmi di apprendistato per i residenti dei quartieri poveri nel South Side.[15][17]

Nel 1988, Obama lasciò Chicago per tre anni per studiare giurisprudenza ad Harvard. Nel febbraio 1990 diventò il primo presidente afroamericano della celebre rivista Harvard Law Review.[18] Nel 1989, durante uno stage estivo presso uno studio legale specializzato in diritto societario conobbe Michelle Robinson, avvocato associato nello stesso studio. Si laureò magna cum laude nel 1991 e sposò Michelle nel 1992. In seguito anche lui diviene avvocato, anche se non esercita la professione.

Tornato a Chicago, Obama diresse un movimento per far registrare al voto quanti più elettori possibili (voter registration drive), poi come avvocato associato lavorò per difendere organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti civili e del diritto di voto presso lo studio legale Miner, Barnhill & Galland, e insegnò diritto costituzionale presso la Scuola di legge dell'Università di Chicago, dal 1993 fino alla sua elezione al Senato federale nel 2004.[17]

L'impegno politico

Il Senatore Obama incontra il Premio Nobel per la Pace Wangari Maathai

L'impegno politico di Obama cominciò nel 1992, anno in cui, dopo un'aggressiva campagna elettorale, aiutò il presidente Bill Clinton nelle elezioni presidenziali, portandogli circa 100.000 voti. Personaggio abbastanza conosciuto a Chicago, dove lavorando in uno studio legale si era occupato di diritti civili, nel 1993 favorì l'elezione al Senato di Carol Moseley Braun, prima donna afro-americana a diventare senatrice.

Senatore dell'Illinois

Nel 1996, Obama fu eletto al senato dell'Illinois dal 13° distretto nel quartiere Hyde Park, nel sud di Chicago. Nel gennaio 2003, quando i democratici riconquistarono la maggioranza del senato, fu nominato presidente del Comitato della Sanità e dei Servizi umani del Senato.[19] Tra le sue iniziative legislative, Obama aiutò a realizzare degli sgravi fiscali sul reddito per favorire le famiglie a basso reddito, lavorò su una legge che aiutava i residenti che non si potevano permettere un'assicurazione sanitaria, e aiutò a promuovere leggi per aumentare la prevenzione dell'AIDS e programmi di assistenza.[20]

Nel 2000 si candidò alle elezioni primarie del Partito Democratico che avrebbero dovuto scegliere il rappresentante congressuale per l'Illinois, ma fu sconfitto in maniera abbastanza netta da Bobby Rush. Rush, già membro delle Pantere Nere e un attivista nella comunità, affermò che Obama non "aveva vissuto nel primo distretto congressuale abbastanza per sapere realmente cosa stava succedendo."[21] Rush vince le primarie con il 61% dei voti, contro il 30% di Obama.[22] Dopo la sconfitta, Obama si concentrò sul Senato statale, creando una legge che obbliga la polizia a registrare gli interrogatori nei confronti di criminali punibili con la pena di morte[9] e favorendo una legge che richiede alle assicurazioni di coprire mammografie di routine.[23][24] Nel 2002 si candidò alla stessa carica senza rivali.[25]

Analizzando la carriera di Obama nel Senato dell'Illinois, un articolo del Washington Post, pubblicato nel febbraio del 2007, ha notato la sua abilità nel lavorare con efficacia sia coi democratici che con i repubblicani, e la capacità di costruire coalizioni bipartisan.[26] Nella sua campagna elettorale seguente, per il Senato federale, Obama ha ottenuto l'appoggio del Fraternal Order of Police, il più grande sindacato di polizia statunitense. Gli agenti hanno lodato il suo "duraturo appoggio ad un controllo sulle armi da fuoco e la sua volontà di raggiungere compromessi," nonostante alcune leggi su cui il sindacato di polizia si era opposto.[27]

Obama al Senato di Washington

Nel 2004 si tennero le elezioni in Illinois per decidere il nuovo senatore che avrebbe rappresentato lo stato al congresso USA; il senatore in carica era il repubblicano Peter Fitzgerald, il quale però aveva già annunciato di non volersi ricandidare. Sostenuto da due quotidiani prestigiosi come il Chicago Tribune ed il Chicago Sun-Times, Obama presentò la sua candidatura alle primarie democratiche. Nei primi sondaggi Obama inseguiva il ricchissimo uomo d'affari Blair Hull e il supervisore statale Dan Hynes. Le possibilità per Hull precipitarono, però, dopo le accuse di violenza domestica.[28]

La candidatura di Obama divenne vincente grazie ad una campagna pubblicitaria che proponeva immagini di Harold Washington, il sindaco deceduto di Chicago, e dello scomparso senatore federale Paul Simon. Fu inoltre sostenuto dalla figlia di Simon, e dal Chicago Tribune e il Chicago Sun-Times.[29][30] Quindi affrontò Jack Ryan, il vincitore delle primarie per il Partito Repubblicano. Nei sondaggi iniziali Ryan inseguiva Obama, il quale però lo distanziò di venti punti dopo che i media resero noto che Ryan aveva incaricato un assistente di seguire le apparizioni pubbliche di Obama. Con il progredire della campagna, una causa intentata dal Chicago Tribune e dal canale (WLS-TV) di proprietà della ABC, portarono un tribunale della California ad aprire dei dossier sull'affidamento che datavano dal divorzio di Ryan dalla moglie, l'attrice Jeri Ryan. Nei dossier, la donna sosteneva che il marito l'avesse condotta in alcuni sex club di svariate città con l'intenzione di avere rapporti sessuali in pubblico. Benché la natura sensazionale delle accuse ne facesse materiale per giornali scandalistici e programmi televisivi specializzati nell'argomento, i dossier avevano comunque rilevanza giornalistica in quanto Ryan aveva insistito con i leader repubblicani che essi non contenevano niente che potesse danneggiarlo. Di conseguenza molti repubblicani misero in dubbio l'integrità morale di Ryan, che abbandonò la campagna elettorale il 25 giugno 2004, lasciando Obama senza rivali.[31]

Risultò difficile per il Partito Repubblicano dell'Illinois trovare un sostituto al posto di Ryan, perché molti dei potenziali candidati, fra i quali Mike Ditka ex allenatore degli Chicago Bears, rifiutarono la candidatura. La presidente del Partito Repubblicano dell'Illinois, Judy Baar Topinka, alla fine indicò due possibili candidati, entrambi afroamericani: Alan Keys, un ex funzionario del Dipartimento di Stato e commentatore radiofonico dal Maryland, e Andrea Barthwell, un ex funzionario dell'Agenzia Antidroga federale. Nell'agosto del 2004, a meno di tre mesi dal giorno delle elezioni, Alan Keyes accettò la nomina di candidato repubblicano, per sostituire Ryan.[32] Keyes, un residente del Maryland di lunga data, cambiò la sua residenza legale nell'Illinois dopo la candidatura. [33]

Obama e Keyes esprimevano punti di vista opposti riguardo alla ricerca sulle cellule staminali, sull'aborto, sul controllo sulle armi da fuoco, sui tagli alle tasse e sui buoni scuola.[34] Il 2 novembre 2004, Obama trionfò contro Keyes con il 70% dei voti, contro il 27% dell'avversario.[35]

L'attività a Washington

File:Barack Obama on the Primary.jpg
Barack Obama.

Obama giurò come senatore il 4 gennaio 2005.[36] Scelse, come direttore del personale, il direttore del personale dell'ex coordinatore dei Democratici al Senato Tom Daschle, e Karen Kornbluh, un'economista che era stata vice capo di gabinetto di Robert Rubin, l'ex segretario del Tesoro, come consulente politica.[37] Nel luglio 2005, Samantha Power, vincitrice del premio Pulitzer per un libro sui diritti umani e il genocidio, entra nella squadra di Obama.[38] A quattro mesi dal suo arrivo al senato, il Time lo dichiara una dei "100 personaggi più influenti del mondo," definendolo "uno dei più ammirati politici in America."[39] Un articolo dell'ottobre 2005 della rivista britannica New Statesman ha nominato Obama uno dei "10 personaggi che possono cambiare il mondo."[40] Nei primi due anni in Senato, Obama ricevette un Dottorato ad honorem in legge dal Knox College,[41] dalla University of Massachusetts Boston,[42], dalla Università Nordoccidentale,[43] e dalla Xavier University of Louisiana.[44] È un membro delle seguenti commissioni al Senato: relazioni internazionali; salute, educazione, lavoro e pensioni; sicurezza nazionale e affari di governo; e veterani.[45]

Legislatura

Il Presidente Bush firma la legge sulla responsabilità e trasparenza dei fondi federali, mentre gli artefici Tom Coburn (R-OK) e Obama osservano.[46]

Obama ha prodotto 152 disegni di legge e risoluzioni presso il 109° Congresso nel 2005 e nel 2006, e ne ha appoggiate altre 427.[47][48] Il suo primo disegno di legge è stata la "Legge per l'aumento delle borse di studio universitarie Pell."[49] Mantenendo una promessa elettorale, il disegno proponeva di aumentare l'ammontare massimo di borse di studio "Pell Grant" per aiutare studenti di famiglie a basso reddito di pagarsi le rette universitarie.[50] Il disegno di legge non superò l'esame della commissione e non fu mai votata dal Senato.

Obama svolse un ruolo attivo nello sforzo del Senato per migliorare la sicurezza dei confini e le riforme sull'immigrazione. A partire dal 2005, ha appoggiato la "Legge sull'America sicura e sull'Immigrazione controllata", introdotta dal senatore John McCain (R-AZ).[51] Obama successivamente aggiunse tre emendamenti alla legge 2611, la "Riforma tollerante sull'Immigrazione," voluta dal senatore Arlen Specter (R-PA).[52][53] La S. 2611 passò l'esame del Senato nel maggio 2006, ma non fu approvata dalla maggioranza della Camera.[54] Nel settembre 2006, Obama appoggiò un disegno di legge collegato, la "Legge per la barriera sicura", che autorizza la costruzione di un muro e altri rafforzamenti delle misure tese ad impedire l'immigrazione clandestina proveniente dal Messico.[55] Il Presidente Bush approvò il disegno di legge nell'ottobre 2006, definendolo "un passo importante verso la riforma dell'immigrazione".[56]

Congiuntamente, prima, al Senatore Richard Lugar (R-IN), e poi al Senatore Tom Coburn (R-OK), Obama ha introdotto con successo due iniziative che portavano il suo nome. La "Lugar-Obama" amplia la "Nunn-Lugar" sulla riduzione delle armi di distruzione di massa, anche alle armi convenzionali, tra cui i missili a spalla e le mine anti-uomo.[57][58]

La "Legge sulla trasparenza dei fondi federali Coburn-Obama" fornisce un sito web, gestito dall'Agenzia della Gestione e del Bilancio, che annota tutte le organizzazioni che ricevono fondi federali dal 2007 in avanti, e fornisce dettagliatamente quale agenzia destina i fondi, la quantità di denaro fornito, e il motivo del finanziamento o contratto.[59][60] Il 22 dicembre 2006, il presidente Bush firmò la "Legge per gli aiuti, sicurezza e promozione della democrazia della Repubblica Democratica del Congo;" questa è stata la prima legge federale con Obama primo firmatario.[61]

Nei primi giorni della 110° legislatura, in un editoriale pubblicato sul Washington Post, Obama ha invocato la fine di "ogni pratica che faccia pensare ad un cittadino ragionevole che un politico deve qualcosa ad una corporativa".[62] Si è unito al Senatore Russ Feingold (D-WI) per fare pressione sulla dirigenza dei Democratici al fine di ottenere restrizioni più severe nella S.1, la legge del 2007 sulla trasparenza e la responsabilità dei legislatori, che è passata al Senato con 96 voti favorevoli e solo due contrari.[63][64] Obama si è unito a Charlse Schumer (D-NY nell'appoggiare la S. 453, un disegno di legge che intende criminalizzare pratiche scorrette nelle elezioni federali, tra cui volantini fraudolenti e telefonate automatiche, come è avvenuto nelle elezioni di medio termine 2006.[65][66]

Le iniziative di Obama riguardo all'energia hanno riscosso plausi e critiche da parte degli ambientalisti, che hanno gradito la sua proposta di legge sul riscaldamento globale, presentata con il Senatore John McCain (R-AZ), che permetterebbe di ridurre le emissioni di gas serra di due terzi, entro il 2050, ma si sono mostrati più scettici nei confronti dell'appoggio di Obama nei confronti di una legge che promuove la produzione di carbone liquefatto.[67][68] Sempre nei primi mesi della 110° Legislatura, Obama ha presentato il "disegno di legge per l'uscita dalla guerra in Iraq," una proposta che prevede la graduale riduzione del numero di militari presenti sul suolo iracheno a partire dal primo maggio 2007, e prevede il totale rientro di tutti i militari dall'Iraq entro il 31 marzo 2008.[69][70]

Visite ufficiali

Il Presidente della Commissione del Senato sui Rapporti con l'Estero Richard Lugar

Nella pausa parlamentare dell'agosto 2005, Obama viaggiò con il Senatore Richard Lugar, Presidente della Commissioni del Senato sui Rapporti con l'Estero, in Russia, Ucraina e Azerbaijan. Il viaggio era focalizzato su strategie per controllare l'offerta mondiale di armi convenzionali, armi biologiche e le armi di distruzioni di massa, come una prima difesa strategica dalla minaccia di futuri attacchi terroristici.[71] Lugar e Obama hanno ispezionato una struttura per la distruzione di testate nucleari a Saratov, nel sud della Russia europea.[72]

Nel gennaio 2006, Obama ha partecipato ad una delegazione del Congresso che ha incontrato i militari statunitensi in Kuwait e in Iraq. Dopo le visite, Obama si è recato in Giordania, Israele, e in Palestina. Mentre era in Israele, Obama ha incontrato il Ministro degli Esteri israeliano Silvan Shalom. [73] Obama ha anche incontrato un gruppo di studenti palestinesi due settimane prima che Hamas vincesse le elezioni. ABC News 7 (Chicago) ha riportato che Obama ha riferito agli studenti che "gli Stati Uniti non riconosceranno mai la vittoria di Hamas, se questo non rinuncia alla sua principale missione di distruggere Israele," e poi dichiarò lo stesso nel suo incontro con il Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Mahmud Abbas.[74]

Il terzo viaggio ufficiale di Obama fu nell'agosto del 2006, in Sudafrica, Kenya, Gibuti, Etiopia e Chad. Obama fu raggiunto dalla moglie e dalle due figlie nella visita al luogo di nascita di suo padre, un villaggio vicino a Kisumu, in una regione occidentale e rurale.[75] Obama fu accolto da folle entusiaste nelle sue uscite pubbliche.[76] Per incoraggiare le popolazioni locali ad effettuare il test HIV in maniera volontaria, Obama e sua moglie si sottoposero pubblicamente ad un test in una clinica keniota.[77] In un discorso ripreso dalla televisione keniota, tenuto presso l'Università di Nairobi, Obama criticò fortemente l'influenza delle rivalità etniche sulla politica keniota.[78] Il discorso generò un pubblico dibattito tra i diversi dirigenti politici, alcuni dei quali bollarono formalmente le parole di Obama come ingiuste e inappropriate, mentre altri condivisero le sue posizioni.[79][80]


Candidatura alla presidenza degli Stati Uniti

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Voci su una possibile candidatura

Obama parla agli universitari, uno dei suoi punti di forza elettorali
Obama a Boston

Voci su una possibile candidatura alle elezioni presidenziali del 2008 si erano intensificate dopo la sua vittoria al Senato Federale nel novembre 2004. Subito dopo la sua vittoria, Obama aveva dichiarato ai giornalisti: "Posso senza dubbio affermare che non mi candiderò alle elezioni presidenziali tra quattro anni".[81]. La stessa domanda gli viene posta nel gennaio 2006 durante la trasmissione televisiva Meet the Press; anche questa volta Obama ha ripetuto la sua volontà di terminare il mandato da senatore, che scade nel 2010.[82] L'altro senatore democratico dell'Illinois, Dick Durbin, ha più volte invitato Obama a pensare di candidarsi.[83]. Un articolo del dicembre 2005 sulla rivista The New Republic osservava che il 2008 sarebbe il momento in cui Obama avrebbe le maggiori possibilità di vittoria; in quanto non ci sarà un presidente che si ricandiderà o un vicepresidente che si candiderà, come accade invece nella maggior parte dei casi.[84]

Nel settembre 2006, Daniel Hynes, l'avversario di Obama alle primarie senatoriali del 2004, aveva scritto una lettera aperta al Chicago Sun-Times, in cui invitava i Democratici a pensare seriamente alla candidatura di Obama.[85] Il 2 ottobre 2006, il New York Magazine ha pubblicato un articolo in cui Obama dichiarava "Molta gente mi chiede se mi candiderò nel 2008, e io ho risposto di no. E se cambio idea, vi farò sapere".[86]. Anche la rivista Time ha pubblicato un articolo con nuove voci sua una sua possibile candidatura nel 2008;[87] la prestigiosa rivista ha anche pubblicato la sua foto in prima pagina, con un titolo che diceva "Le ragioni per cui Barack Obama potrebbe essere il prossimo presidente".

Il 18 ottobre 2006, Obama ha partecipato al famoso programma The Oprah Winfrey Show e ha detto a Winfrey che, se mai avesse deciso di candidarsi alla presidenza, lo avrebbe annunciato in quel programma.[88] Precedentemente Oprah aveva dichiarato in proposito: "So che non sto parlando solo per me. Ci sono molte persone che vogliono che tu ti candidi alla presidenza degli Stati Uniti."[88]

Il 22 ottobre 2006, Obama ha di nuovo partecipato alla trasmissione Meet the Press e aveva ammesso di pensare alla candidatura.[89] Ha dichiarato: "Non voglio essere schivo al riguardo: date le reazioni che ho ricevuto negli scorsi mesi, ho pensato a questa possibilità, ma non ci ho ancora pensato con la serietà e la profondità che credo siano necessarie."[90] "Dopo il 7 novembre [data delle elezioni di medio termine americane], mi fermerò, mi siederò e considererò la questione, e se ad un certo punto cambio idea, farò un annuncio pubblico e tutti saranno in grado di darmi addosso" ha promesso Obama.[91]

Il 10 febbraio 2007 Obama ha annunciato ufficialmente la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2008.[3]

La sfida per la nomination democratica

« Vi sto chiedendo di credere. Non solo nella mia abilità nel portare il vero cambiamento a Washington. Vi sto chiedendo di credere nella vostra. »
(Barack Obama)

Il procedimento per la scelta del candidato democratico iniziò il 3 gennaio 2008, quando si tennero i caucus dell'Iowa. Barack Obama vinse con quasi il 38% dei voti, davanti a John Edwards (con circa il 30%) e Hillary Clinton (29%). Sebbene i sondaggi prevedessero una sua netta vittoria anche nelle primarie del New Hampshire dell'8 gennaio 2008, in quell'occasione Obama ha ottenuto solo il 37% dei voti, contro il 39% della Senatrice Clinton (John Edwards è arrivato terzo col 17%).

Il 26 gennaio 2008 ha nuovamente vinto un'importante primaria statale, questa volta in Carolina del Sud, dove, monopolizzando il voto nero ed aprendosi larghi varchi in quello bianco, ha conquistato il 55% dei voti contro il 27% della Clinton ed il 18% di Edwards.

Il 19 febbraio dello stesso anno ha vinto le primarie in Wisconsin con il 58% di voti circa, superando la senatrice Clinton che ha ottenuto solo il 41%, e nelle Hawaii dove ha ottenuto il 76% delle preferenze contro il 24% della Clinton.

Il 3 giugno 2008, con la vittoria in Montana, Obama ha ottenuto il quorum necessario per la nomination alla convention democratica di Denver.

Il 7 giugno, dopo una pioggia di appoggi da parte di moltissimi superdelegati, anche la sua diretta rivale alla nomination democratica, Hillary Clinton riconosce la vittoria del senatore dell'Illinois, dando il suo endorsement e ritirandosi di fatto dalla corsa. Barack Obama diventa così, ormai ufficialmente, il primo afro-americano in corsa per la Casa Bianca.

Il 23 agosto, Obama sceglie per il ruolo di candidato alla Vicepresidenza degli Stati Uniti il senatore democratico Joe Biden.

Famiglia e religione

Obama è raggiunto dalla moglie e dalle due figlie, prima dell'annuncio della sua candidatura alle presidenziali, presso Springfield, Illinois, il 10 febbraio 2007.[92]

Mentre lavorava presso la società di consulenze legali Sidley & Austin nell'estate del 1989, Obama incontrò Michelle Robinson, un avvocato associato della società.[93] Michelle e Barack Obama si sposarono nel 1992 presso la Trinity United Church of Christ di Chicago; la cerimonia fu svolta dal reverendo Jeremiah Wright.[94] Hanno due figlie, Malia, di otto anni, e Natasha, di cinque.[93] Un passaggio del discorso chiave di Obama presso la Convention democratica del 2004, nonché il titolo del suo libro del 2006, The Audacity of Hope, gli sono state ispirate dai sermoni del reverendo Wright.[95]Nel libro, Obama descrive cosi' la sua crescita in un ambiente non-religioso:

« Non fui cresciuto in una famiglia religiosa. I miei nonni materni, che erano del Kansas, erano cresciuti in famiglie battiste e metodiste, ma la fede non ha mai veramente messo radici nei loro cuori. Le stesse esperienze di mia madre, una bambina sensibile e immersa nei libri cresciuta in un piccole città del Kansas, Oklahoma e Texas, non fecero altro che rinforzare questo scetticismo ereditato. [...] Mio padre fu quasi totalmente assente dalla mia infanzia, siccome i miei genitori divorziarono quando avevo 2 anni; ad ogni modo, nonostante mio padre fosse stato educato da musulmano, quando incontrò mia madre era ormai un ateo convinto, che riteneva che la religione fosse solo superstizione. »

Obama scrive che le sue convinzioni religiose nacquero intorno ai vent'anni, quando collaborava con alcune chiese locali, organizzando la comunità. Fu qui che capì "il potere della tradizione religiosa afro-americana nello spronare cambiamenti sociali";

« Fu a causa di queste nuove comprensioni, cioè che l'impegno religioso non richiedeva di sospendere il pensiero critico, di smettere di lottare per la giustizia economica o sociale, o di ritirarmi da quel mondo che conoscevo e amavo, che fui finalmente capace di camminare nella navata della Trinity United Church of Christ ed essere battezzato. Fu una scelta consapevole, non una rivelazione; le domande che mi ponevo non sparirono di colpo. Ma inginocchiandomi sotto la croce nel South Side di Chicago, sentii lo spirito di Dio che mi attraeva. Mi piegai alla Sua volontà, e mi dedicai a scoprire la Sua verità.[96] »

Critiche

Obama in Texas

Come ogni politico, anche Obama è stato talvolta criticato; si è attirato le critiche di progressisti come il giornalista David Sirota quando ha votato per confermare Condoleezza Rice come Segretario di Stato, quando ha votato a favore di una legge di Azione collettiva "scritta dalle multinazionali", e per "essersi rifiutato di criticare apertamente" la guerra in Iraq, nonostante si presenti come un candidato contro la guerra.[97]

Opere

Obama ha pubblicato la sua autobiografia, Dreams from My Father nel 1995 e ha pubblicato una nuova versione, con qualche modifica, nel 2004 (in Italia, "I sogni di mio padre", Nutrimenti, 2007). La versione in audiolibro è stata premiata nel 2006 con un Grammy Award for Best Spoken Word Album.[98]

Nel dicembre 2004, Obama ha stretto un accordo da 1,9 milioni di dollari per scrivere tre libri.[99] Il primo, The Audacity of Hope, è uscito il 17 ottobre 2006, e delinea le sue convinzioni politiche.[100] Il secondo è un libro per bambini scritto in stretta collaborazione con la moglie Michelle e le loro due figlie, i cui profitti saranno devoluti in beneficenza. L'argomento del terzo libro non è stato annunciato.

La prefazione a L'audacia della speranza, pubblicato in Italia nel 2007, è stata scritta da Walter Veltroni, sindaco di Roma dal 2001 al 2008 e segretario del Partito Democratico, che ha incontrato Obama a Washington nel 2005 ed è stato uno dei suoi primi sostenitori all'estero. Nel 2008 il Los Angeles Times ha definito Veltroni "corrispettivo europeo di Obama"[101].

Riconoscimenti ed onorificenze

Un articolo dell'Ottobre 2005 nel British journal New Statesman ha indicato Obama come "una delle 10 persone che potrebbero cambiare il mondo", unico politico incluso nella lista. Nel 2005, e nuovamente nel 2007, il Time lo ha definito una delle "persone più influenti del mondo", Durante i suoi primi tre anni nel Senato americano, Obama ha ricevuto una Laurea Honoris Causa in Legge dallo Knox College (2005), dalla University of Massachusetts Boston (2006), dalla Northwestern University (2006), dalla Xavier University dello Stato del Louisiana (2006), dalla Southern New Hampshire University (2007) e dalla Howard University (2007).

Risultati elettorali

  • 2004 Elezione al Senato Federale
    • Barack Obama (D), 70%
    • Alan Keyes (R), 27%
    • Albert J. Franzen (I), 2%
    • Jerry Kohn (L), 1%
  • 2000 Elezione alla Camera dei Deputati - 1° distretto (Primarie dei Democratici)
    • Bobby Rush (D), 61%
    • Barack Obama (D), 30%
    • Donne Trotter (D), 7%

Template:USDemPresNominati

Note

  1. ^ U.S. Senate Historical Office, "Breaking New Ground—African American Senators"
  2. ^ U.S. Senate Historical Office, "Breaking New Ground—African American Senators"
  3. ^ 3,0 3,1 Template:Cite news
  4. ^ Queen's Medicla Center
  5. ^ Obama (1995), Capitolo 1. Per estratti, vedi Template:Cite news
  6. ^ Obama (1995), pp. 3-5, 9-10 e 125-126. Vedi anche: Template:Cite news
  7. ^ Obama (1995), pp. 3-5. Vedi anche: Template:Cite news
  8. ^ Obama (1995), pp. 30-31. Per dettagli sulla scuola primaria di Obama in Indonesia, vedi Obama (1995), p. 154, e Obama (2006), p. 274. Vedi anche: Insight magazine "madrassa" media controversy e il video di AP: Template:Cite news
  9. ^ 9,0 9,1 Template:Cite news Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "Finnegan240504" è stato definito più volte con contenuti diversi
  10. ^ Template:Cite news
  11. ^ Obama (1995), Prefazione all'edizione del 2004, p. xi. Vedi anche: Template:Cite news
  12. ^ Obama (1995), pp. 9-10.
  13. ^ Obama (1995), pp. 93-94. Vedi anche: Template:Cite news In un'intervista dell'ottobre 2006, quando gli chiesero di commentare sull'impatto politico della sua ammissione risalente al '95, Obama disse:

    Oh, vede, lei sa, quando ero un ragazzo ho sniffato. Frequentemente. Quello era il punto. Vede, è qualcosa di cui mi rammarico. È qualcosa di cui ho in realtà scritto nel mio primo libro, e rifletteva la lotta e la confusione di un adolescente. E, in quel senso, io credo che la grande maggioranza degli americani capiscano che gli adolescenti sono spesso confusi.

    Per un paragone con la frase di Bill Clinton "non ho mai sniffato", detta durante la campagna elettorale presidenziale del 1992, vedi:Template:Cite news Per l'intera trascrizione dell'intervista, vedi: Template:Cite news

  14. ^ Template:Cite news
  15. ^ 15,0 15,1 Template:Cite news Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "CCTJan05" è stato definito più volte con contenuti diversi
  16. ^ Template:Cite web Vedi anche: Obama (1995), pp. 135-136.
  17. ^ 17,0 17,1 Template:Cite web Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "CV" è stato definito più volte con contenuti diversi
  18. ^ Template:Cite news Vedi anche: Template:Cite news
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  26. ^ Template:Cite news Vedi anche il video CLTV: Template:Cite news
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  81. ^ Scott Fornek, "Obama for president? That's 'silly'", Chicago Sun-Times, 4 novembre 2004
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  84. ^ Ryan Lizza, Why Barack Obama should run for president in 2008, The New Republic, 6 dicembre 2005
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  90. ^ Template:Cite news
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  92. ^ For other photos of Obama and family at this event, see: Template:Cite web
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  95. ^ Template:Cite news Vedi anche: Obama (1995), pp. 292–295.
  96. ^ Obama (2006), pp. 207–208. Tratto da: Template:Cite news Vedi anche: Template:Cite news; and Template:Cite news
  97. ^ David Sirota, Mr. Obama Goes to Washington, The Nation, 26 giugno 2006
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  99. ^ CTV.ca, U.S. Senator Obama gets $1.9 million book deal, December 18, 2004
  100. ^ Lynn Sweet, Dems 'confused,' Obama writes in latest book, Chicago Sun-Times 15 settembre 2006
  101. ^ Obama's European counterparts - "Los Angeles Times"

Bibliografia

  • Barack Obama, L'audacia della speranza, traduttore: Laura Cecilia Dapelli, Lorenza Lanza, Patrizia Vicentini, Introduttore: Walter Veltroni, Rizzoli. ISBN 978-8817016582
  • Guido Moltedo e Marilisa Palumbo, Barack Obama. La Rockstar della politica americana, Utet, Torino, 2007. ISBN 978-88-02-07777-2
  • Debora Spini e Margherita Fontanella (a cura di), Il sogno e la politica da Roosevelt a Obama. Il futuro dell'America nella comunicazione politica dei democrats, Firenze University Press, Firenze, 2008. ISBN 978-88-8453-777-5

Voci correlate