Scemo del villaggio

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   La stessa cosa ma di più: Matta del paese.
Perchè mi guardate tutti?
« È l'ora della gelatina! L'ora della gelatina! »
(Scemo del villaggio in piazza alle tre del pomeriggio)
« Eheheh! Ahahaha! Oh-oh! Eheh! T'ho visto! »
(Scemo del villaggio su una panchina, da solo, a mezzanotte)
« Il coglionazzo vien dalla campagna... »
(Lo scemo del villaggio di Giacomo Leopardi)

Lo scemo del villaggio è un individuo che rallegra la vita dei concittadini, urlando e urinando per strada. Vivono nelle piazze, e dormono sulle panchine, ma a differenza dei barboni non chiedono soldi, hanno una casa che non occupano mai e hanno le gote di un acceso colore rossastro. Potrebbe sembrare che sono perennemente ubriachi... È così.

Primo avvistamento

Un esemplare allo stato brado che dibatte di politica russa e contemproaneamente scorreggia

Il primo avvistamento di "scemo del villaggio" è citato dalla Bibbia. Si tratta di un uomo con smanie di superiorità che si definiva re dei Giudei. Indossava una tunica bianca strappata e dei sandaletti di legno massiccio. Purtroppo questo primo esemplare non fu molto apprezzato a causa della sua cattiva abitudine di entrare nei templi e rompere i coglioni ai mercanti tediando tutti con un tale concetto astratto di sacralità.

Tipologie

Un buffo d'altri tempi

Ci sono diverse tipologie di questo vasto ceto sociale.

Il buffo buffone

« A, E, I O, U, Ipsilòn! »
(La frase più sensata del buffo buffone)

Il buffo buffone è la categoria più vasta, comprende tutti i matti che non hanno altro scopo nella vita che rovinare la reputazione delle prossime 22 generazioni. Infatti anche dopo la loro morte essi vengono ricordati in quanto giocosi idioti scassapalle. Gli appartenenti a questa categoria si limitano a compiere azioni stupide quali:

  • Cantare allegramente mentre si piscia pubblicamente
  • Soffiarsi il naso con una foglia
  • Ballare sui tombini
  • Ridere in faccia a tutti senza alcun motivo, e quindi metterli in soggezione
  • Lavarsi le ascelle nella fontana della piazza

Cosa fare in caso di avvistamento: Sorridere fiduciosi e dare al buffo buffone un'amichevole pacca sulla spalla. Probabilmente anche lui vi risponderà con il suo grazioso sorrisino giallo, quindi tappatevi il naso perchè in ogni bocca di buffi buffoni c'è un stesso tasso di fetore pari a quello di una discarica in una fogna.

Come diventare uno di loro: Apri un mutuo trentennale e investi tutto il denaro in vino e sangria. Inietta le bevande direttamente nelle vene. Se non sei un buffo buffone, probabilmente sei morto. Vabbè, pazienza![citazione necessaria]

Il riservato

« Ma che...eh...mpfff queste gentaglie...mah...tss. Oh! »
(Discorso pubblico di uno scemo del villaggio riservato)

Uno degli esemplari meno allegri, il riservato, cammina perennemente in giro per la città con entrambi le mani dietro la schiena, l'una che stringe il polso all'altra, e ha un'espressione dannatamente insoddisfatta. Il riservato è tale perchè sta sempre sulle sue, ma improvvisamente cazzeggia e pontifica sulla gente con metodo random. È estremamente nostalgico, ma la sua caratteristica principale è quella di parlottare e borbottare fra sè e sè di svariati argomenti quali politica, meteo e tua madre. Il primo esempio di "scemo riservato" fu Aristotele, che fondò una scuola di scemi del villaggio peripatetica, parlando di vani vaneggi e inutili inutilità.

Cosa fare in caso di avvistamento: Assolutamente non guardarlo. Nel caso in cui egli nota la tua perplessità è infatti pronto a riprendere ogni tua azione e sguardo con un'acuta riflessione sulle mezze stagioni o su un qualsivoglia pungente argomento come "il niente".

Come diventare uno di loro: frequentare assiduamente corsi di studio di una qualsiasi università di "Lettere e Filosofia".

L'irascibile

« Ma che succede qua! Ma andate, ma cosa! Ma che roba, e via! Andate via, su! Ma io non lo so... E qui cos'è! Ma che succede? Ma andate, andate! Non sopporto 'ste robe io! Via! »
(Testo sotto)

Si differenzia dal riservato per l'elevata dose di sclero. È probabilmente quello più burlato, canzonato e preso per il culo, perchè spesso scherzosi adolescenti si dilettano nel farlo incazzare. Il primo esemplare di questa specie può considerarsi papà incacchiato. Come il riservato borbotta e parla da solo, ma senza alcun motivo, di getto, urla frasi insensate in linguaggio klingon, bestemmia, indica sorpreso e/o terrorizzato oggetti inanimati. È vittima di numerosissime burle, da applicare da soli o in compagnia per svagarsi un pò. Citiamo:

  • Toccargli la spalla e andarsene
    • Effetto: lo scemo del villaggio continua a girare in tondo come un cane tenta di mordersi la coda
  • Pendergli il cappello e sventolargielo davanti al naso
    • Effetto: Con la lestezza di un alga marina tenterà di agguantare il cappello, o incredulo si metterà le mani nei capelli e denuncerà a voce alta l'accaduto. È plausibile usi frasi come: "è propeto una socetà allo shcatafascio!"
  • Avvicinare il soggetto per poi incutergli paura avvertendolo di pericoli fasulli: mammuth volanti, streghe, l'emergenza rifiuti, bambini comunisti o la salma della suocera ritornata in vita.
    • Effetto: Lo scemo del villaggio reagirà sbraitando: "Sciò, sciò, via! Ma 'sti mammuth! Macchè! Mavvia! Sciò!"

Esempi

10 aprile 1987: un giorno fatidico

All'interno dell'area 51, dopo aver sezionato vari alieni, venne dato ardine da Washington di sezionare uno Scemo del villaggio. Quello scemo in particolare era Pappalardo, che venne vivisezionato e si scoprì che gli scemi del villaggio erano alieni.
Pappalardo all'interno del suo corpo aveva tre cuori, due intestini, cinque polmoni e neanche un cervello. Una volta fatte tutte le analisi del caso, lo buttarono in un cassonetto. Dopo una settimana era a bisticciare con Antonio Zequila (un altro famoso scemo del villaggio) negli studi di Domenica In. Tutti si chiedono come facesse a essere ancora vivo.