Nonnotizie:Allarme bioterrorismo su un aereo, ma era solo una scoreggia
19 febbraio 2018
Il volo Dubai-Amsterdam, della compagnia aerea Transavia, costretto ad un atterraggio d’emergenza a Vienna per colpa di un peto.
L'allarme è scattato a fronte della segnalazione di un passeggero, che si lagnava di un odore acre e pungente proprio nella zona dove era seduto. La paura che fosse bioterrorismo ha fatto gelare il sangue agli assistenti di bordo, che hanno immediatamente sbloccato le maschere dell'ossigeno.
Messo al corrente dell'accaduto, il pilota ha fatto comunque scattare il piano di contenimento delle minacce batteriologiche, che prevede l'utilizzo di piccoli tappi per le narici, e di alcuni più grossi per gli altri orifizi, nonché la messa in quarantena del velivolo nel primo aeroporto disponibile.
Nel frattempo, il passeggero che per primo si era accorto del problema è stato interrogato. Il protocollo d'emergenza lo prevede espressamente al capitolo 34, che cita testualmente: "Chi prima l'ha sentita, sotto l'ha tenuta". Costui ha negato ogni addebito, accusando il vicino di essere il responsabile di quanto accaduto: «È la terza volta che si inclina a destra e sgancia, gli ho già detto di smetterla.», avrebbe dichiarato ad alta voce, causando una rissa furibonda sedata a colpi di baguette dalle hostess della compagnia del gruppo Air France-KLM. Chiarito l'equivoco, il comandante ha spento i cartelli d'allarme "Yes, panic!", ma ha richiesto comunque di atterrare a Vienna per far scendere dall'aereo i protagonisti dell'accaduto e consegnarli alle forze dell'ordine.
All'aeroporto austriaco c'erano ad aspettarli: alcuni fotografi incuriositi dalla notizia, le teste di cuoio con le tute NBC, e le immancabili teste di cazzo parecchio impiccione, vestite come gli pare. Dopo aver fatto saltare col C4 il portellone, i militari sono saliti a bordo, hanno incaprettato i facinorosi e li hanno portati via di peto peso. Il tutto tra gli applausi dei passeggeri, che nel frattempo avevano approfittato del caos per avere un ruolo attivo nella vicenda.