Nonbooks:Spremere le palle a un gatto

Nonbooks, bignamini liberamente imboscabili.
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L'espressione che dovrebbe avere il gatto una volta ripresosi dal dolore.


Spremere le palle a un gatto è un gioco inventato intorno al 12 maggio 1998 alle ore 15:34:06. Ha origine quando un idiota annoiato spreme, per ovviare a questo suo ozio, le palle del suo gatto; essendo il risultato una simpatica reazione del micio, divulga la scoperta a tutti i suoi colleghi.

Come fare

La tecnica può sembrare facile, ma c'è bisogno di un sacco di pratica ed esperienza per poter ottenere la massima ferocia della bestiola, e noi, non lo vogliamo incazzato, lo vogliamo infuriato e con la bava alla bocca!

Sapute le tue intenzioni, il tuo gatto potrebbe darsi alla fuga.
  1. Per prima cosa assicurarsi che il gatto sia calmo e sereno, non vorremo mica fare a lavoro già iniziato?
  2. Con calma e attenzione, mettere la mano sotto la pancia dell'animale e accarezzarlo, per rassicurarlo ancora di più.
  3. Rilevare la consistenza e la densità, nonché la grandezza, dello scroto in questione.
  4. Prendere le palle del gatto fra pollice a indice e, quando meno se l'aspetta, stringere rapidamente le dita.

Risultato

Ripresosi dal terribile dolore, il gatto dovrebbe presentarsi più o meno come in fotografia.

Inizialmente vi fisserà con odio, i giocatori più impavidi utilizzano quel lasso di tempo per sputargli addosso e fare cenni di sfida (sarebbe bene che solo i professionisti si cimentassero in tale impresa); subito dopo scatterà come una molla dritto contro la vostra faccia, causando irrimediabili squarci, spesso si arriva a perdere entrambi gli occhi o un "ribaltamento" delle proporzioni facciali (bocca sulla fronte, naso su un lato e occhi e orecchie sul mento).

Diffusione e attrezzatura

La diffusione di questo gioco che ha invaso tutto il mondo (tranne l'Egitto dove i gatti valgono ancora qualcosa), è dovuta anche alla semplicità e all'attrezzatura pressoché nulla. Infatti per giocare hai bisogno solo di:

  • Indumenti bianchi.
  • Un guanto in lattice (va bene anche 5 preservativi, uno per dito.
  • Un gatto per forza maschio (ma va...davvero?)
  • Un cellulare per filmare e mettere il video su TuTubo

Curiosità

Giocatore appassionato.
  • Roberto Calderoli ha la faccia che gli è toccata, in seguito a una partita a questo gioco: come si può intuire il gatto da lui stuzzicato era già molto nervoso.
  • Mr. Geox giocava insieme a Calderoli, ecco spiegata l'origine della sua mandibola.
  • Gli emo adorano praticare questo gioco in una delle sue varianti più divertenti: spremere le palle a una Iena Ridens a digiuno da 4 mesi.
  • Le Olimpiadi di questo ormai famosissimo gioco si sono tenute lo scorso anno al polo nordovest e hanno contato 766 vittime, gli atleti erano 9.
  • La divisa di questo sport consiste in un'unica, efficace protezione: un guanto per non rischiare di sporcarsi la mano nello schiacciare i testicoli.
  • Il vero motivo per cui è vietato tenere a casa animali come leoni, tigri, elefanti, mammuth acquatici è perché sia professionisti che dilettanti cercano varianti più divertenti.
  • L'espressione "una gatta da pelare" non centra niente ne con questo gioco ne con nessun gioco in cui si debbano pelare delle gatte (o forse sì?).
  • Nelle competizioni, vince chi versa più sangue a causa del gatto, quindi gli indumenti che si indossano devono essere bianchi o azzurro-alba-marina-di-mezza-estate.
  • Se investite un gatto dovete pagare una multa di ben 7000 euro: i gatti per questo gioco non crescono mica sugli alberi!
  • In seguito alla diffusione di questa divertente disciplina, è ormai diventato difficile trovare un gatto con le palle tutte intere.

Voci che c'entrano qualcosa, anche poco

Collegamenti esterni