Moire (mitologia)
Le Moire sono le protagoniste di un noto cartone animato dell'antica Grecia.
Inizialmente furono concepite come eroine che prendono a calci nel sedere i Titani cattivi e a pesci in faccia Scilla e Cariddi. Esse erano così autorevoli e potenti da potersi permettere di fare tutto tutto quello che gli pareva, incuranti delle volontà dei loro creatori e degli dei: loro aveva il potere: un gomitolo di lana merinos rosa confetto, che rappresentava la vita degli uomini e delle entità superiori. Ecco perché i sopracitati creatori e dei si guardavano bene dall'obbiettare le loro scelte.il loro ruolo subisce rapidamente una forte riduzione in termini di spettacolarità, dovuto in parte al progressivo abbandono della cultura greca al fascino dei supereroi e in parte anche alla crisi che rosicchiava sempre più i fondi destinati agli effetti speciali.
Tempi moderni
Oggi le tre Moire si sono miseramente ridotte a lavorare tutte e tre nella sartoria di un ospizio ateniese. Tutti i giorni dell'anno esse si ritrovano a tessere e filare, tessere e filare, tessere e filare............. Zac... La squadra attuale è composta da:
- Cloto: dal greco antico scroto, è la più giovane, ma anche la più brutta, per via della sua faccia grinzosissima e piena di pelacci. Il suo ruolo è quello di tessere il destino degli uomini, ma ogni tanto aggroviglia appositamente i fili per far ammattire Lachesi.
- Lachesi: dal greco moderno obesi, la più cicciona del gruppo. Ama la buona cucina e ogni tanto si divora una delle vittime di Atropo senza lasciarne la minima traccia[1]. Il suo ruolo è quello di filare e distribuire il destino degli uomini, compito reso difficile dalle dita grassocce simili a olive pugliesi e dagli scherzi crudeli di Cloto.
- Atropo: dal greco via di mezzo intoppo, è la più anziana e autorevole. Sempre scorbutica e imbronciata, è davvero vittima di un intoppo, una costipazione che la rende nervosa. Il suo ruolo è quello del boia, Edward mani di forbice in confronto è un poppante autistico.
Antagoniste
Nel corso dei secoli tanti furono i tentativi di sobbarcare il potere smisurato delle Moire, ma tutti portarono a esito negativo. La speranza dell'uomo resiste oggitempo nell'ultima resistenza ancora in grado di fermarle: le tre Porche, universalmente considerate le nemesi latine delle Moire: sono tre ragazze madri, tutte delle gran belle milfone in perenne montata. Sono le uniche ancora in vita in grado di fermare le tre sorelle del destino, in quanto un loro abile stratagemma ha permesso loro di cammuffare il loro filo della vita, cosicché Atropo non possa riconoscerlo e tranciarlo anzitempo.
Più volte è stata trapelata la notizia che le tre Porche sono state assimilate dalle tre Moire, ma finora, fortunatamente, nessuna conferma.
La lotta continua!
Plagi malriusciti
- Graie: sono le Alpi spartite da Italia, Francia e Svizzera. Rappresentano la vecchiaia e non a caso hanno la testa bianca.
- Gorgoni: il cui boccia è quella brutta megera che se ti guardava negli occhi ti pietrificava e se mollava una loffa ti indicava. Rappresentano l'isteria femminile dovuta a una saggetta del cesso dimenticata alzata.
- Club Dogo: il trio più orripilante in assoluto: rappresentano la frivolezza dell'essere umano e l'incapacità dello stesso di compiere qualsiasi cosa in maniera quantomai decente. Shakespeare, contemplandole, studiandole e sforzandosi di trovare in loro un briciolo di bontà, un dì ebbe a dire, sconsolato:
Curiosità
- Le tre Porche compaiono in un film d'animazione giapponese: Herculs.
- Lettore dubbioso: “Ma il cartone animato di Hercules non è della Disney?”
- L'autore di questo articolo: “Mi sto riferendo alla versione hentai, intelligentone!”
- Non tutti sanno che le tre Moire erano inizialmente quattro: Cloto, Lachesi, Atropo e Giacoma. Quando fu concesso loro il potere del sacro gomito di lana merinos rosa confetto esse vollero subito provare se avesse effetto anche su delle entità del loro calibro. Giacoma si offrì volontaria per scoprire se funzionava: funzionava.
Note
- ^ Prova definitiva che Chi l'ha visto? non serve e mai servirà a nulla.