Metodo scientifico

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Metodo scientifico 1 - Fede 0
« La mela è caduta dall'albero?WOW! Ora dovrò solo dimostrare che l'albero cade dalla mela. »
(Isaac Newton su seghe mentali)
« Nessuna quantità di due di picche potrà dimostrare che non me la darà mai. »
(Nerd su metodo scientifico)

Il metodo scientifico è l'inutile studio sistematico di quello che comunque non frega a nessuno o che verrebbe scoperto domani. Esso consiste in 5 fasi: osservazione, riosservazione per essere sicuri, sperimentazione in laboratorio, ricerca di una formula matematica (o di una scusa buona) e infine pubblicazione su Novella 2000. Nel prossimo paragrafo approfondiremo le fasi.


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Metodo scientifico

Fasi (appunto)

Spiegazione più dettagliata delle 5 fasi, in offerta in soli 4 comodi paragrafi. Un affarone!

Osservazione e riosservazione

Nella fase dell'osservazione è necessaria la completa calma. Ci si deve avvicinare di soppiatto al fenomeno. Nascondersi dietro un cespuglio con il proprio binocolo puntato verso il soggetto interessato. A questo punto basta osservare e trascrivere sulla mano quello che si vede. Con questo finisce l'osservazione. Ora basta ripetere tutto nei minimi dettagli. In questo modo finisce anche la riosservazione.
Facile no?

Sperimentazione in laboratorio

Tutti hanno un laboratorio in casa propria. Lo scienziato ne possiede uno ben attrezzato, dove potrà sperimentare ciò che ha visto. È risaputo che questa fase è molto pericolosa. Un esempio è stata la sperimentazione della bomba atomica... Ecco perché in certi casi è preferibile la sperimentazione all'esterno.

Elaborazione di una formula matematica (o di una scusa buona)

Questa è la fase più odiata tra tutte. Infatti si deve avere almeno la 5a elementare per riuscire a superarla. Essendoci quindi questa insuperabile limitazione, gli scienziati hanno deciso di farsi aiutare dai matematici. Questi sono specializzati nel calcolo di tutte le cose, anche di quando vai al cesso. Conosco le tabelline sino all'11 e posso addizionare anche numeri a più di una cifra.
Se però lo scienziato non ha a portata di mano un matematico, inventa una buona scusa del perché è avvenuto un determinato fenomeno. Esempio:
Lo scienziato si accorge che, correndo, il tempo per lui scorre più lentamente. Ovviamente deve essersi fumato qualcosa di molto grosso. Come può convincere gli altri che quello che dice è vero? Semplice! Dice a tutti che il tempo è un gran corridore ma non riesce sempre a raggiungerti, soprattutto se vai alla velocità della luce. Ecco perché il tempo, per chi va veloce, è più lento.
C'è qualcuno che ha pensato una cosa del simile, e tutti gli credono ancora oggi.

Pubblicazione

Dopo aver scoperto una qualsiasi cosa, sarà necessario pubblicare la propria scoperta su un'importante rivista che si occupi di scienza. Oggi abbiamo esempi come "Novella 2000" o "Chi?". Se poi lo scienziato vuole parlarne senza interruzioni pubblicitarie, scrive una tesi sperando che qualcuno la legga.

Storia

Istruzioni agevolate per i più stupidi.

Come solo i più sapienti tra voi sanno, il padre, ma anche un po' la madre, e, perché no, lo zio del metodo scientifico fu il mai troppo (poco) rimpianto Galileo Galilei detto anche "quello che litigava coi preti un giorno sì e l'altro pure".

Egli, in un impeto di genio e sregolatezza, in particolare la seconda, decise, contro ogni legge della fisica, che se si buttano da una torre una palla di uranio (non rompete con la storia delle radiazioni, il piombo era finito, ok?), dicevo? ah, si, se si buttano dalla torre una palla di plutonio (finito pure l'uranio...) e una palla di carta velina, entrambe arrivano nello stesso momento sulla testa del capo della squadra speciale che sta cercando di convincere lo scienziato a desistere dall'esperimento. Adesso, bambini, prendete la palla da bowling di papà e verniciatela di bianco, fatto? Poi prendete il vostro Super Santos e ricopritelo di carta igienica e abbondante colla vinilica, fatto? Bene, adesso buttatele dalla punta del Pirellone sulla testa di due passanti e ascoltate: se sentite la bestemmia e il botto nello stesso istante Galileo aveva ragione, se sentite prima il botto e poi la bestemmia potrebbe ancora avere ragione, ma se sentite prima il botto, poi l'ambulanza e poi la bestemmia avete appena dimostrato che i preti avevano ragione, per la prima volta nella storia, e nel pieno rispetto delle Leggi di Murphy.

Oggi

Oggi però non siamo più degli esseri primitivi e stupidi. Sappiamo infatti che questo è un metodo bidone.
Oggi gli scienziati quando lavorano (se lavorano) sono soliti indovinare le leggi, certe volte chiedendo delle informazioni alla chiesa. Un pò come il gioco dell'impiccato, visto che chi va contro quest'ultima fa sempre una brutta fine.