Marco Simoncelli

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Risponderò solo in presenza del mio avvocato!

Lui conosce metodi molto più convincenti dei miei per spiegarti che qui non sei il benvenuto. Sento la necessità impellente di mandarti gentilmente qui, ma il mio amico immaginario Babbi l'orsetto mi suggerisce di mandarti qui.

PAGINA CHIUSA

Carriera

Nasce a Cattolica, il 20 gennaio 1987. Comincia a correre a 7 anni dopo aver visto per la prima volta il film di Forrest Gump, suo idolo, ma ben presto si stanca e inizia a correre in minimoto. A 12 anni vince il titolo di campione italiano dopo aver sabotato i freni del suo rivale, causandogli addirittura una frattura multipla alla gamba destra. A 14 anni prende parte al furto del Trofeo Honda NR, salendo di nascosto due volte sul podio. In quell'occasione gli viene affibiato il nomignolo di SuperSic: il ladro più veloce della Romagna.
Nel 2010 corre in MotoGP insieme a Marco Melandri, suo compagno di merende, ottenendo un 4° posto come migliori cadute su una motocicletta e conclude la stagione con un 8° posto e 125 punti di sutura. Nel 2011 diventa famoso in tutto il mondo per aver superato il muro del suono con la sua moto. Per invidia, o forse per uno stupido scherzo riuscito male, Valentino Rossi prova a fargli un triplo salto con sgommata sulla sua testa, convinto che la folta capigliatura del Sic funzioni come un casco naturale. Le cose non vanno come previsto, e la testa di Simoncelli si smonta come il cagnolino gongolante che viene posto sul cruscotto delle automobili, pronunciando la sua ultima frase in Riminese:- DIO BOOOOO!. Viene così assunto al cielo il 23 ottobre del 2011 con l'incarico di insegnare agli Angeli ad andare in moto con una mano sul manubrio e una sul culo della Madonna.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Dopo la morte, i suoi genitori hanno dato consenso all'espianto dei suoi capelli, donandoli all'Istituto di ricerca Eminflex.
  • Le sue interviste, ancora oggi, sono soggette a studi di traduzione linguistica.
  • Non se lo cagava nessuno, adesso è un mito per tutti. Nessuno di questi falsi ammiratori lo vuole imitare, però.
  • Era un grande fan di Vasco Rossi, la sfiga non arriva mai da sola.