Kurnalcool

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, ci dispiace ma questo articolo non è presente sulla diabolica.
Vergogna wiki!
« Ma che gruppo d’imbriagoni! »
(Claudio Baglioni sui Kurnalcool)
« Questi sono di una faziosità incredibile. Ci fosse mai una volta che parlassero di Silvio »
(Emilio Fede sui Kurnalcool)
« Minchia ma questi spaccano! »
(Pino Scotto sui Kurnalcool)


I Kurnalcool sono una band Indie Rock sorta alla metà dei mitici anni ’80 da una famigerata Bumba Atomika sganciata dallo zio bastardo di Kim Jong-Il sul paesino di Curno (BG), dal quale la band prende il nome. Sono famosi per aver fondato l’associazione umanitaria Analcolisti Anonimi, ma ne parleremo più avanti.

Carriera

Queste sono le parole che Sauron ha scolpito sull'Anello e che sono state la causa dei suoi guai giudiziari. L'assoluzione fu scontata: avete mai visto un De Magistris qualunque leggere nella lingua di Mordor??

Dopo numerosissimi cambi di formazione dovuti più che altro all’insorgenza di malattie epatiche, gli attuali membri dei Kurnalcool sono:

  • John Big George, voce
  • Ricky Tyger Bigwhite, voce
  • Michael Trilling, chitarra
  • Mark Nardiello, chitarra
  • Andreas Kleinstein, basso
  • Max Vortex, batteria
  • J.J. Guasto, batteria


Inizialmente nei Kurnalcool erano presenti ben cinque cantanti; col passare del tempo però la selezione naturale ha scremato gli elementi in eccesso, facendo risaltare la voce onnipotente di Big George e scolpendo il robotico rantolo post-sbornia di Bigwhite. Non è però successa la stessa cosa per i batteristi, che nonostante le numerose risse scoppiate sul palco a colpi di Charleston non si sono mai voluti tirare indietro.

Fin dagli albori della carriera dei Kurnalcool, la loro canzone-simbolo è “Acqua e limò”, in cui si descrivono i tentativi di far passare una sbornia dal punto di vista di Giuliano Ferrara (si trattava infatti di una sbornia colossale).

Nel loro primo album compare la canzone “Vì roscio de Morro”, che in tarda lingua elfica, di cui J.J. Guasto è madrelingua, significa pressappoco “Lacrima di Morro d’Alba”, che parla di un pellegrinaggio spirituale (annaffiato da abbondante vino rosso) che si ripete più volte l’anno, diretto verso un sobborgo della provincia anconetana, Morro d’Alba, famoso per il suo Lacrima.

Dal secondo album, chiamato “Stand by Vì” si erge con forza la ballata “Il tempo de Juventì”, dedicata ai bei vecchi tempi in cui i Kurnalcool, nel fiore dei loro anni, passavano il tempo ubriacandosi come stegosauri in compagnia del loro amico Juventì, da sempre oggetto delle mire feticiste dei sette musicisti, che infatti lo hanno spesso inserito all’interno delle loro canzoni. Da notare anche “E.I.D.”, acronimo ancora non del tutto decodificato nel quale è descritta, ancora una volta, una avventura alcolica degna solamente dei Nostri. Da recenti ricerche, e ascoltando attentamente i testi del loro secondo album, si può dedurre che l'acronimo E.I.D. stia per "Erane Imbriaghi Duri"; una frase dal marcato accento falconarese che non lascia spazio a dubbi o interpretazioni personali.

Nei primi anni 2000 esce l’album “Takki a beve”, dalla quale risalta senza dubbio l’improvvisata “Non sai perché”, dedicata ai complessi che ti vengono durante un “Day Vì after” (cioè il giorno seguente la sbornia), e che rappresenta una sottile parodia del programma di successo di Rete 4Sai perché?”, in onda dal 30 al 31 febbraio 2001, con picchi di share del 150/39%.

Nel 2003 i Kurnalcool assunsero fama nazionale in Cambogia per il loro singolo “Volemo andà al Festivalbar”, che divenne il tormentone dell’estate, e per il quale vinsero:

  • Festivalbar 2003 (sarà un caso, secondo Rocco Buttiglione)
  • due Grammy Awards
  • un Quintaly Award
  • la Canna d’Oro al Festival di Palme
  • cinque Premi Oscar, che successivamente risultarono rubati dal camerino di Richard Gere.


Dati gli eccezionali introiti ottenuti nel 2003, i Kurnalcool decisero di esibirsi sempre gratuitamente ai loro supporters, e scelsero di rimborsare loro i costi delle consumazioni e le spese per il trasporto (più IVA). Ecco perché, malgrado il peso degli anni, questa band continua ancora ad avere un seguito.

Nel 2010 è poi uscito il tanto atteso sesto album (anche se i conti non tornano a nessuno) dei Nostri: chiamato furbescamente “VI”, è un concentrato di grinta, energia, rinnovamento, con l’aggiunta di un pizzico di cirrosi epatica. Sull’ultimo album non si hanno tuttavia delle notizie certe: sembra che le parole intagliate da Sauron sull’Unico Anello siano un plagio di “T’hai dadàdafà”; altre fonti non accreditate parlano di censura da parte della S.I.A.E. per vecchie questioni rimaste in sospeso. Comunque sia, sebbene Sauron abbia vinto il ricorso in Cassazione, “VI” è un album che sicuramente farà la storia dello ska-punk.

Il progetto Analcolisti Anonimi

Bacco, l'Essere Supremo dell'Alcolismo Giovanile, è sempre stato l'ispiratore dei Nostri Cavalieri della Bumba. Qui è in posa in una fotografia sottratta dall'archivio segreto di Fabrizio Corona.


La desinenza –alcool in Kurnalcool sta ad indicare la loro passione di sempre: l’alcool. Infatti, fin dalla loro nascita portano avanti il progetto Analcolisti Anonimi (Anal. Ano. detto anche Cosa Nostra dagli iscritti), volto al perseguimento di programmi di intossicazione per coloro che stanno uscendo dal tunnel dell’alcolismo. Allo scopo è stato istituito un gruppo di incontro nella sala caldaie della chiesa evangelica di San Bacco Apostata di Martinsicuro (TE); all’interno dell’organizzazione degli Anal. Ano. i Sette si sono specializzati in compiti, che col passare del tempo sono diventati dei veri e propri mestieri:

  • John Big George è il vicepresidente junior dell’associazione
  • Ricky Tyger Bigwhite si occupa del sostegno psicologico privato agli adepti iscritti all’associazione (su richiesta)
  • Michael Trilling è professore di Buongusto, sia dell’abbigliamento che dell’omonimo alcol puro
  • Andreas Kleinstein è professore di bestemmia applicata e growl di stile dopo una bottiglia di centerbe
  • J.J. Guasto e Max Vortex sono gli animatori del gruppo, che nelle occasioni speciali si trasformano in raffinatissimi sommelier
  • Mark Nardiello è il bidello tuttofare dell’associazione.


Grazie all’ingegno da psicanalista di Bigwhite, è stato formulato quello che è diventato il motto degli Analcolisti Anonimi: “Drogatevi di alcool, non di LSD; quello che voglio è un buttijò de vì”. Questa frase esprime tutta la fede nell’alcool la devozione dei Kurnalcool nel portare avanti una causa nobile come è quella degli Anal. Ano. Gli iscritti degli Anal. Ano. partecipano da sempre al pellegrinaggio di Morro d’Alba, di cui risultano essere gli unici visitatori annuali.

Curiosità

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  • Uno dei primi batteristi dei Kurnalcool era Andy Silver, il noto cugino sfigato di Gianni Morandi; pare che oggi sia in Vietnam a combattere insieme all’esercito del Sud.
  • Nel 2000 i Kurnalcool hanno pubblicato un live intitolato “Fuckin’ Giubilive”, che è costata loro la scomunica dalla Chiesa Cattolica, ad opera di Don Tano Badalamenti.
  • Andreas Kleinstein, nonostante la scomunica e il suo repertorio di bestemmie urlate più che cantate, suona il basso durante le celebrazioni della Santa Messa a Martinsicuro (TE).
  • Il sogno nel cassetto dei Kurnalcool, come ha rivelato Michael Trilling in un’intervista a Vanity Fair, è diventare il gruppo-spalla dei Dimmu Borgir o, in alternativa, di una cover-band dei Beatles in chiave White Metal.
  • Nonostante la sua inutilità nella band, Mark Nardiello ne fa ancora parte perché, come ha dichiarato Max Vortex in collegamento telefonico a Matrix, il chitarrista di scorta paga mensilmente una rendita vitalizia agli altri membri della band.
  • Dopo la morte di Ronnie James Dio i Kurnalcool gli hanno dedicato, durante un loro concerto, la canzone “Vì roscio de Morro”, una mossa del tutto sgradita a Bacco, che si è arrabbiato poiché a lui non gli hanno mai dedicato neanche un peto.
  • I volantini per attirare i polli aderire agli Analcolisti Anonimi si trovano sparsi sui pavimenti delle migliori lavanderie di Budapest (vicino al distributore dei detersivi) oppure nelle tabaccherie di Cellino San Marco (BR).


Voci correlate


Link esterni

Il sito alquanto sconcio e incomprensibile dei Kurnalcool