Jigoku Shōjo
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Jigoku Shōjo è un allegro[citazione necessaria] anime particolarmente adatto per i bambini per gli alti insegnamenti morali in ogni episodio. Vanta la bellezza di tre serie per un totale di 72 episodi, di cui quelli collegati alla trama si possono contare sulle dita delle mani.
Trama[1]
Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler. Gli spoiler rendono il testo più aerodinamico aumentandone la velocità, quindi attenzione ai colpi d'aria. |
Nella prima serie, Jigoku Shōjo, delle persone subiscono un torto e fanno un patto con Enma Ai per per mandare i loro aguzzini all'inferno.
Nella seconda serie, Jigoku Shōjo Futakomori, delle persone subiscono un torto e fanno un patto con Enma Ai per per mandare i loro aguzzini all'inferno.
Nella terza serie, Jigoku Shōjo Mitsuganae, delle persone subiscono un torto e fanno un patto con Enma Ai per per mandare i loro aguzzini all'inferno.
La Jigoku Tsūshin
Si tratta di un sito web raggiungibile soltanto a mezzanotte[2] da coloro che desiderano vendicarsi di chi li tormenta. Scrivendo nell'home page il nome di coloro che odiano apparirà la Jigoku shōjo (Ragazza dell'Inferno) per consegnare una bambola di paglia con una stringa rossa legata al collo. Se il cliente tirerà la stringa, il suo aguzzino verrà mandato direttamente all'Inferno, tuttavia anche chi ha tirato la stringa sarà destinato ad andare all'inferno una volta morto, e a portare per sempre un marchio antiestetico sul petto come prova del patto[3].
Personaggi
- Ai Enma: La protagonista della serie, ovvero una tredicenne con lunghi capelli neri e con una grande varietà di espressioni[citazione necessaria]. È un'entità spirituale con un tragico passato, che vive con la nonna e gli assistenti in un mondo dove vi è un perenne tramonto, ma che non è né l'inferno né il paradiso[4]. Un tempo era un'allegra bambina che passava tutto il tempo a bighellonare col cugino/amante Sentarō, ma disgraziatamente era nata in un villaggio dove vi era l'usanza di sacrificare una[5] presunta portatrice di sfiga in tempi di carestia. Additata come iettatrice, verrà salvata da Sentarō e vivrà felice con lui in un rifugio nei pressi del bosco fino a quando non verrà scoperta, presa a badilate e sepolta viva, il tutto con la gentile partecipazione del cugino. Tornata sottoforma di fantasma darà fuoco a villaggio e abitanti, ma evidentemente questa azione era troppo crudele persino per gli standard demoniaci, tanto che il Signore dell'Inferno fu costretto a farla diventare la Jigoku Shōjo per espiare il suo peccato.
- Wanyūdō: Uno degli assistenti di Ai, appare come un uomo anziano vestito stile giapponese antico, pelato e con delle sopracciglia da fare invidia a Elio, che non fa altro che lamentarsi della mancanza di rispetto dei giovani verso gli anziani. Nella seconda serie scopriremo che in passato era il guidatore del carro di una principessa che morì per un incidente mortale che fece fare la stessa fine a tutti gli occupanti del carro[6]. Diventato un fantasma, per far passare le sue noiose giornate terrorizzerà i passanti sotto forma di una ruota infuocata imprecante, finché non incontrerà Ai e si unirà a lei.
- Ren Ichimoku: Ren è il secondo compagno di Ai, ed appare come un giovane uomo con un ciuffo su un'occhio e la capacità di proiettare il suo occhio su muri e soffitti, violando così la privacy delle persone. Un tempo era una spada, col tempo diventata diventata uno tsukumogami[7]. Abbandonato poi su una roccia dopo la morte in battaglia del suo possessore, venne trovato da Ai che lo invitò ad unirsi a lei incantandolo con varie supercazzole sull'amicizia e la famiglia.
- Hone Onna: È la terza compagna di Ai, ed appare come una giovane donna in kimono. Un tempo era una schiava di nome Tsuyu che venne venduta ad un bordello dall'uomo che amava, sommerso fino al collo dai debiti. In seguito verrà tradita una seconda volta da un'altra prostituta, che si sentiva inferiore a lei. Uccisa e gettata su un fiume, il suo spirito si fonderà con quello delle altre donne tradite, diventando così l'attuale "donna osso".
- Nonna di Ai: Presunta nonna di Ai di cui si sentirà solo la voce. Non appare mai se non sotto le sembianze di un ombra dietro una parete di carta, e per tutte e tre le serie non farà mai nulla di diverso dal lavorare con un telaio.
- Il Ragno: Un ragno demoniaco con tre occhi. In realtà è niente popò di meno che Claude Faustus di Black Butler, tornato negli inferi dopo la sua sconfitta per mano di Sebastian, che sfoga la sua rabbia sulla povera Ai inventando un sacco di stronzate per non farla andare nell'aldilà.
- Kikuri: Una
- Yamawaro/Huang: Un demone che appare nella terza serie sotto le sembianze di un bambino totalmente maldestro, è lo zerbino personale di Kikuri. Prima di essere reclutato da Kikuri viveva con una famiglia che lo usava per fallimentari esperimenti sulla vita eterna, al quale non si opponeva data la sua totale incapacità di dire no a una qualsiasi richiesta.
- Hajime Shibata:
- Shibata Tsugumi: Figlia di Hajime, ma dato che si vergogna come una ladra ad avere un padre simile lo chiama sempre per nome ("Hajime-chan"). Ai senza volerlo le ha dato la capacità di vedere con i suoi occhi quando contatta i clienti e a causa di questa sua abilità voene continuamente stressata dal padre, che in ogni caso sembra fregarsene altemente del fatto che le visioni hanno delle ripercussioni sulla salute della bambina.
- Takuma Kurebayashi: Povero bambinello sfortunato che verrà accusato da tutti di essere il demonio in persona. Verrà accusato della sparizione di molte persone dell'allegra cittadina di Lovely Hills, sparizioni causate in realtà dall'abuso della Jigoku Tsūshin da parte degli abitanti che volevano risolvere il problema dei vicini rumorosi e/o antipatici.
- Yuzuki Mikage: Una ragazza con gli occhi azzurri e i capelli castani che ricopre lo stesso ruolo di Hajime nella prima serie, ovvero quello di tentare di convincere le persone a non contattare la Jigoku tsūshin per poi fallire miseramente. Verrà scelta come corpo temporaneo di Ai, che sbucherà fuori in maniera parecchio dolorosa dalla sua schiena ogniqualvolta viene richiesta una vendetta. Proprio come Tsugumi riesce a vedere con gli occhi di Ai nei momenti in cui sta contattando dei clienti[8]. Come se tutto questo non fosse già una maledizione, è pure destinata ad essere la prossima Jigoku Shōjo.
Episodio tipo
La grande personalità di Enma Ai
Secondo alcuni fan il continuo concedere vendette per i motivi più insulsi ha reso Ai totalmente cinica e insensibile nei confronti delle persone, garantendole la stessa personalità di un frigorifero. Per dimostrare che si sbagliano ecco una piccola raccolta delle sue espressioni facciali:
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Ai inespressiva
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Ai felice
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Ai triste
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Ai arrabbiata
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Ai curiosa
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Ai festosa
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Ai preoccupata
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Ai impaurita
Note
- ^ Se così la si può definire...
- ^ In Punto, non un minuto in più o in meno.
- ^ Nonostante queste condizioni il 90% dei personaggi dell'anime tirerà la stringa.
- ^ Allora che cacchio è?
- ^ Perché per qualunque cosa si dava la colpa alle donne.
- ^ Il tutto a causa di un sassolino sulla strada.
- ^ Ovvero uno spirito originatosi da un oggetto che raggiunge i cento anni di esistenza
- ^ Evidentemente dopo tre serie la fantasia comincia a scarseggiare...
- ^ Sentito sempre per caso da due ragazzine che passavano lì vicino.
- ^ Possibilmente anche peggio di prima.
- ^ Vestita.
- ^ Che cambia una volta a serie.
- ^ Di solito la vittima cerca di scappare ma viene bloccata dalle illusioni del demone ragno.
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Giornalista che si mette sulle tracce di Ai tentando di fermarla prima che porti a termine le vendette chieste dai clienti, tentativo che fallirà egregiamente in ogni episodio. Messo unicamente per far credere che quest'anime abbia una trama, è il discendente di Sentarō e, nonostante lui non abbia colpe delle azioni passate dell'antenato, Enma Ai cercherà in ogni modo di mandarlo all'inferno perseguitando la figlia come un'ombra e ricordandole della mamma morta.
vivace e misteriosa bambina che compare per la prima volta nella seconda serie. Trovata per caso da Ai e i suoi assistenti nel limbo, si unirà senza un vero motivo alla loro squadra. Non ricopre nessun ruolo significativo se non quello di apparire all'improvviso dal nulla per sfottere le future vittime di Ai e affibiare irritanti nomignoli ad ogni assistente di Ai, che a stento riescono a trattenere gli istinti omicidi nei suoi confronti.