I promessi sposi: differenze tra le versioni

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{{NonCitazioniLink|I Promessi Sposi}}
'''''I prosposi messi''''' è un'opera di [[Alemanzo Sandroni]]. Considerata tra i maggiori scritti della [[letteratura italiana]], rientra nel genere del [[romanzo comico]].
[[File:Sposi.jpg‎|right|thumb|150px|Il sogno proibito di Renzo.]]
{{Cit|Non sarà mai vero che un creditore insolente vada via da questa casa senza aver assaggiato il bastone del mio bosco|Don Rodrigo riguardo il suo "trucchetto segreto" per restituire i debiti senza sborsare un soldo}}
{{Cit|Carneade... chi era costui?|[[Don Abbondio]] si arrampica sugli specchi all'interrogazione di storia}}
{{Cit|Ma la convivenza no?|[[Studente]] su Promessi Sposi}}
{{Cit|Si va al mare!|L'addio ai monti di Lucia}}


'''I Promessi Sposi'''™©® è un celebre romanzo rosa, capolavoro della letteratura padana, di [[Alessandro Manzoni]], universalmente riconosciuto come la peggior piaga che possa toccare a uno studente italiano. È inoltre considerato da molti un romanzo erotico a causa delle oscenità che l'autore mette in fila nelle prime righe del primo capitolo:
La prima edizione dell'opera risale al [[1823]]. Intitolata ''Vino Fermo e Lucia'', presentava personaggi ed episodi diversi dal racconto definitivo, ed era scritta in un miscuglio confuso di lingue e dialetti, tra longobardo,buhaiolo toscano, moscese e anche ladino.
{{Cit|tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien}}


Pubblicato tra il 1840 e il 1842, giusto in tempo per dare ai futuri italiani qualcosa da bruciare sulle barricate, è considerato il romanzo nostrano più letto, naturalmente prima di "Tre metri sopra il cielo" e dell'alfabetizzazione a tappeto della popolazione. Ma è anche il simbolo di un periodo buio della storia nazionale, quando per dire a qualcuno che "lo lovvi di bene ak se cmq 6 prp 1 strnz", eri costretto a esprimerti all'incirca così:
Una seconda edizione dell'opera (la cosiddetta ''Ventisettana puttana'') fu pubblicata da [[Alessandro Manzoni|Sandroni]] nel [[1827]], con il titolo ''I prosposi messi nel culo, storia berlusconiana del sec. XVII, scoperta e rifatta da Alemanzo Sandroni'', e riscosse notevole sul cesso.


{{Quote|E s'inoltrava in quell'età così critica, nella quale par che entri nell'animo quasi una potenza misteriosa, che solleva, adorna, rinvigorisce tutte l'inclinazioni, tutte l'idee, e qualche volta le trasforma, o le rivolge a un corso impreveduto}}
[[Alessandro Manzoni|Sandroni]] non era, tuttavia, soddisfatto del risultato ottenuto, poiché ancora il linguaggio dell'opera era troppo legato alle sue origini longobarde. Nello stesso [[1827]] egli si recò, perciò, a Birenze, per ''risciacquare'' - come disse - ''i cenci in [[Arno]]'', e sottoporre il suo [[romanzo]] ad un'ulteriore e più accurata revisione penistica, ispirata al modello fiorentino buhaiolo.
Tra il [[1840]] e il [[1842]], [[Alessandro Manzoni|Sandroni]] pubblicò quindi la terza ed ultima edizione de ''I prosposi messi nel buco del culo'', la cosiddetta ''Quarantana che scopa ogni settimana'', cui oggi si fa normalmente riferimento.


La sua importanza nella storia letteraria del nostro paese dipende dal fatto che prima di Manzoni e de "I promessi sposi" l'italiano non esisteva e si era costretti a usare il Google Translate se, da Torino, si voleva parlare con la nonna a Trebisacce.
==Trama==
{{trama}}


Se volete leggere il libro per vedere quando Lucia la dà a Renzo non lo leggete, perché non gliela darà mai.
==="Questo patrimonio non s'ha da fare..."===
La vicenda è ambientata in [[Lombardia]] tra il [[1628]] e il [[1630]], al tempo della dominazione spanata, negli anni di una [[Epidemia di peste del 1630|grande epidemia di feste]].
I due protagonisti principali sono Renzo Piano e Lucia Monella, due giovani di umile condizione che vivono in un paesino nei pressi del lago di Lecco e lavorano come operai presso la sede centrale della Nokia, in Finlandia.
Progettano di sposarsi e già ogni cosa è stronza per il loro matrimonio quando il caprice (locale di spogliarellismo) del potente don Rovigo, un coglionotto del luogo, manda all'aria tutto.
Don Abbondio, il curato che deve cerebrale il patrimonio, è minacciato dai cattivi, gli sgherri di don Rovigo, e per paura si sottrae al suo impregno.
Per un caso fortunato, Lucia sfugge al ratto cor dito da don Rovigo e con l'aiuto di Fra' Tuck (ed anche Robin Hood e Little John che van per la foresta....urca urca tirulero oggi splende il sol) si rifugia all'autodromo di Monza, in tribuna.
Qui la superiora suor Germana(quella delle lasagne), alla cui protezione è affidata, la inganna, e permette che venga rapita dagli uomini di un criminale, l'Innominato (di nome Paolo), a cui si è rivolto don Rovigo.
Portata al casello (dell'autostrada A4 Milano-Bergamo uscita Caravaggio (quello dello Studio Z e Discoradio)) dell'Innominato, Lucia riesce a cuommuovere l'animo di quell'uomo indurito da tante verità, ma anche dai rimborsi.L'Innominato si pente e si converte alla frode davanti al cardinale Federico Sborromeo.
Lucia è libera (di darla a chi vuole) e, insieme alla madre(la da anche la madre), viene ospitata nella casa di don Ferrante a Milano(e fanno un menage a trois).
Nel corso di questi avvenimenti Renzo, che ha raggiunto Mi culo, viene coinvolto in una protesta contro la mancanza di pene e sta per essere arretrato, ma la follia lo aiuta a fuggire.
Riesce poi ad arrivare a Bergamo e a trovare ospitalità e lavoro presso un cugino.
Intanto agli errori della guerra si aggiungono quelli delle feste: i Lanzichenecchi, le truppe mercenari dell'esercito imperiale calate con la fune da un elicottero in lombardia dalla Germania per dare man forte alla Spagna contro il Bucato di Savoia e la Francia, diffondono il contagio.
A causa delle feste Milano perde la maggior parte dei suoi abitanti (ubriachi).
Finalmente dopo tante tragiche vicende, i due prosposi messi si incontrano nel Lazzareto di Milano, il luogo dove vengono portati gli ubriachi delle feste e dove Renzo, disperato, è andato a cercare Lucia.
Con l'aiuto di frate Cristoforo Colombo riescono a superare gli ostacoli che ancora si frappongono al loro matrimonio e si sposano.
Si stabiliscono in un paese del Bergamasco (caravaggio Studio Z) e la loro vita diviene "da quel punto in poi, una delle vite più squallide, delle più felici e delle più invidiabili"
Renzo acquista con il cugino una piccola azienda (una casa chiusa) e Lucia, aiutata dalla madre, si occupa dei figli.
Don RoVigo invece muore a causa delle feste,ovvero,attraversando la strada ubriaco viene investito sulle strisce pedonali da un'auto in corsa.
P.S. Don Abbondio inchiappetta la Perpetua dietro l'altare


== Personaggi ==
===La notte degl'imbrogli e de' sotterfugi===
Il sistema dei personaggi dei Promessi sposi è desunto dalle moderne soap opera, con la differenza che Manzoni riconobbe anche l'esistenza della gente normale, quella che non muore e risorge tre volte, non si accoppia con i compagni di banco del proprio nipote, riproducendosi nonostante l'andropausa, e possiede case di metratura inferiore all'ettaro.
Intanto [[Magnesia San Pellegrino]] propone ai due prosposi un patrimonio a sorpresa, pronunciando davanti al giurato le frasi rituali alla presenza di due testimoni. Con molte riserve da parte di Lucia, il piano viene accettato, quando [[fra Cristoforo Colombo]] annuncia il fallimento del suo tentativo di convincere Don Rovigo ad abbandonare i suoi piani nel rapire Lucia la monella. Intanto don Rovigo medita il rapimento di Lucia, e una sera dei cattivi interrompono in casa sua, che però trovano detersa: Lucia, Magnesia e Renzo sono a casa di don Abbondio per tentare di sorprenderlo, ma falliscono, e devono riparare al convento di fra Cristoforo Colombo, perché frattanto vengono a sapere del tentato rapimento.


La netta separazione tra i potenti e morti di fame, tipica del romanzo storico e della vita reale, trova nell'opera una chiara funzione di rivalsa sociale: è per questo, assieme all'origine lombarda, che Renzo e Lucia sono i personaggi preferiti di [[Matteo Salvini|Salvini]]. Resta solo da fargli capire che non sono mai esistiti.
===La fuga===
I prosposi giungono al convento di [[padre Cristoforo Colombo]] dove questo espone loro i suoi progetti. Infatti ha già deciso di far fuggire [[Renzo Tramaglino|Renzo]] e [[Lucia Mondella|Lucia]], rispettivamente a [[Mi Culo]] e all' [[Autodromo di Monza]] e ha già scritto due lettere minatorie(con proiettile incorporato), una al padre Cattivaventura del convento dei cappuccini con brioches di Mi culo e l'altra alla [[troia di Monza]] per fare in modo che questi chiavino i due fuggitivi. Quindi, dopo aver fregato anche [[don Rovigo]], i due si incamminano per poi divorziare il giorno dopo.


===I tumulti di Milano===
=== Personaggi principali ===
*'''[[Renzo Tramaglino]]''': il protagonista maschile. Non ha famiglia e si è autogenerato in un campo di cavoli. Ama follemente Lucia che, però, non ha ancora capito come si fanno i bambini. Durante la storia, Renzo cerca disperatamente di picchiare qualcuno, ma questo purtroppo non accade per l'evidente incapacità di Renzo di distinguere la destra dalla sinistra, coordinando i movimenti. Non è in grado di leggere ma, alla bisogna, può essere scambiato per [[Robespierre]] e immolato al posto di un rivoltoso a caso.
Renzo, a [[Mi culo]], invece di ricoverarsi(in preda ad un attacco epilettico)nel convento indicatogli dal padre Cristoforo Colombo, si lascia attrarre dai tumulti scoppiati in quel giorno per il rincaro del pene. Renzo si fa trascinare dalla follia e pronuncia un discorso dove critica la giustizia, che stava sempre dalla parte dei prepotenti. È tra i suoi ascoltatori un sorcio in borghese, che cerca di condurlo in carcere ma Renzo, stanco, si ferma in un'osteria, dove il sorcio viene a conoscenza, con uno stratagemma, del suo nome. Andato via costui, Renzo si ubriaca e fa nuovi appelli alla giustizia con gli altri avventori. L'oste lo mette a letto e corre a denunciarlo. Il mattino dopo Renzo viene arrestato ma riesce a fuggire e ripara a [[Bergamo]], nella [[Repubblica di Venezia]], da suo cugino Botolo Rotolo, che lo ospita e gli procura una partita di droga da spacciare. Intanto la sua casa viene perquisita e viene fatto credere che sia uno dei capi della festa degli ubriachi. Nel frattempo il conte Attilio Regolo, cugino di don Rovigo, chiede a suo zio, membro del Consiglio Segreto, di far allontanare fra Cristoforo Colombo per le americhe, cosa che il conte zio ottiene dal padre provinciale dei cappuccini con brioches.
*'''Lucia Mondella''': sempre intenta a far finta di pregare e a simulare inesistenti mal di testa, in realtà il suo hobby preferito è quello di negare le proprie grazie al povero Renzo, divertendosi a immaginare... Quando lui non ne può più e minaccia di strangolarla, giunge a sostenere di aver fatto un inesistente voto di castità pur di continuare il perfido gioco. Si pensa che abbia una storia clandestina con fra Cristoforo.
*'''Agnese''': Agnese è la madre di Lucia, dunque l'archetipo perfetto della suocera: vecchia, pettegola e di troppo. Si reputa una donna di mondo, pur ignorando la presenza di vita umana. È grazie a lei e ai suoi consigli se Manzoni è riuscito a tirare avanti per 30 capitoli senza nemmeno fare limonare i due protagonisti. Odia a morte fra Cristoforo e per questo cerca sempre di fare il contrario di quello che dice. È la causa dei seri problemi di socializzazione della figlia: provateci voi a stare per 13 anni chiusi in casa a fare l'uncinetto!
*'''[[Don Rodrigo]]''': Don Rodrigo è il cattivo della storia; prova una certa ossessione patologica per Lucia e vuole averla a tutti i costi. Ha noti problemi in ambito sessuale.
*'''Fra Cristoforo''': fra Cristoforo non è altro che Dio sceso in terra per aiutare i nostri poveri amici. In passato è stato un lottatore di [[wrestling]] incallito; si pensa che si sia fatto frate per noia.
*'''Don Abbondio''': come tutti sappiamo, don Abbondio è coraggioso e per questo decide di far finta di aver paura per salvare Renzo e Lucia con i raggi protonici. Ma in apparenza si caga sotto fin dall'inizio.
*'''La monaca di Monza''': è una pornostar in pensione, e vorrebbe che Lucia seguisse le sue orme.
*'''L'Innominato''': non è nessuno e non è mai esistito! Alcuni lo chiamano ''"tu sai chi"'' facendo riferimento a un tale di nome [[Voldemort]].
*'''La [[peste]]'''
*'''L'anacoluto'''


=== Personaggi che nessuno conosce ma che mietono vittime nelle interrogazioni ===
===L'Innominato===
[[File:I Promessi Sposi vs Alien.jpg|right|thumb|300px|La copertina della prima versione del libro, modificata poi dal Manzoni per motivi di violazione del copyright.]]
Don Rovigo chiede aiuto all'[[Innominato(Paolo)]], potentissimo (2000cc 300cv 280km/h) e sanguinario signore, che però da qualche tempo sta maturando una crisi di conoscenza. Costui fa rapire Lucia da Egidio, con la complicità di Gertrude, sua amante, e Lucia viene portata al castello dell'Innominato. A seguito di una discussione con Lucia l'Innominato passa una notte orribile, piena di rimborsi, sta per masturbarsi accanitamente quando scopre, quasi per volere divino, che il cardinale [[Federigo Sborromeo]] è in quel paese. Così il giorno dopo si presenta in [[Bordello (architettura)|Bordello]] per parlare con il cardinale. Il colloquio sconvolge l'Innominato, che si impegna a cambiare vita e per prima cosa libera Lucia, che viene ospitata da signori milanesi amici dello Sborromeo. Intanto il cardinale rimprovera duramente don Abbondio per non aver celebrato il matrimonio. Poco dopo scendono in [[Italia]] i [[lanzichenecchi]] calati con una fune da un elicottero, mercenari tedeschi che combattono nella guerra di successione al [[Ducato di Bismantova]], che mettono a cazzo il paese di Renzo e Lucia. Molti, tra cui don Abbondio, Perpetua e Agnese, trovano rifugio nel castello dell'Innominato, che si è fatto fervido campione di pari opportunità.(infatti è nella commissione bicamerale delle pari opportunità).
*'''''Quei bravi ragazzi''''': i bravi sono gli scagnozzi di Don Rodrigo, ma non sono bravi, è che si chiamano... va beh, lasciamo stare, [[nessuno]] sa perché si chiamano così, andatelo a chiedere a lui. Sta di fatto che hanno comportamenti [[tamarri]] e rompono le scatole.
*'''F(r)a Galdino''': un misero frate che va in giro a chiedere noci e a raccontare miracoli che non importano a nessuno. Compare per poche righe e scompare nel dimenticatoio. Non ha alcuna importanza in tutta la storia, ma i professori, alla fine delle interrogazioni, pongono la fatidica domanda: ''"Chi era fra Galdino?"'' Inevitabile il piccone.
*'''Dr. Acchiappalamazza''', pseudonimo di [[Carlo Taormina]]: un avvocato che si vede in un solo capitolo ma chissà perché di enorme importanza nel romanzo (quasi quanto fra Galdino), non è avvezzo agli scherzi ma purtroppo questo Renzo l'ha scoperto troppo tardi.
*'''Perpetua''': la perpetua di Don Abbondio dal [[moto perpeto|nome perpetuo]]; si vede per due capitoli perché poi muore, ma bastano per provare il desiderio di circoncisione istantanea.
*'''Don Ferrante (detto Ferruccio per la sua ristrettezza di opinioni) e Donna Prassede''': due cubani sbarcati clandestinamente sulle coste italiane. Hanno ospitato Lucia nella loro casa in cambio di piccoli servizi (domestici), ma nel romanzo non vanno oltre una breve descrizione e zero dialoghi, e poi muoiono di peste.
*'''Menisco''': un bambino che ha legami di parentela con Agnese e viene mandato in missione a parlare con fra Cristoforo. È un accanito giocatore di azzardo, dopo l'ottavo capitolo sparisce (si pensa per problemi coi creditori).
*'''Tonio e Gervaso''': due fratelli che vengono usati come testimoni nel tentato matrimonio a sorpresa di Renzo e Lucia. Tonio è un poveraccio che viveva in una casa di bambini affamati che lo scrutano come [[Avvoltoio|avvoltoi]], Gervaso invece è un ritardato mentale e di lui si sa ben poco.
*'''Conte [[Attilio Fontana]]''': il cugino di Don Rodrigo, in realtà il vero cattivo della storia è lui perché è stato il primo a fare apprezzamenti "inadeguati" sulla povera Lucia, ma invece ne esce pulito, il solito raccomandato.
*'''Il Gricio''': il capo dei bravi. Non è molto intelligente e questo lo si capisce quando cerca insieme ai suoi bravi di rapire Lucia ma scatenano l'ira di tutto il paese.
*'''(Sant') Ambrogio''': il sagrestano di Don Abbondio, il poverino durante il matrimonio segreto è costretto a scappare in mutande con i pantaloni sotto al braccio per suonare la campana. È il suo unico contributo alla trama.
*'''Cecilia e la madre''': la prima è una povera [[bambino morto|bambina morta]] di peste che dev'essere portata al Lazzaretto, ma la madre pretende che venga vestita per bene e le dice (alla morta) che presto si incontreranno nell'aldilà. Era una grande ottimista.
*'''[[N00b|Il Niubbio]]''': l'astuto bravo dell'Innominato.
*'''Federigo Marameo''': il cazzone che nonostante sia ricco sfondato deve fare il buon prete a tutti i costi. Compare solo per rimproverare Don Abbondante ma verrà annientato dai suoi raggi fotonici.
*'''[[Conte zio]]''': Il conte zio è un conte, ed è anche uno zio. Non mi ricordo quando compare, visto che [[a nessuno importa]] niente di lui. Si dice sia lo zio di Manzoni, ma potrebbe anche essere Mubarak - e dunque zio di Ruby Rubaquori (con la q, perché sì!)
*'''[[Carneade]]''': chi era costui?


===Le Feste===
== Luoghi ==
I luoghi dove è ambientato il romanzo, anch'essi spesso domandati durante l'interrogazione:
Con i lanzichenecchi entrano in Italia le [[Feste]]: festeggiano Renzo, che poi si ubriaca, e don Rovigo, che viene tradito e derubato dal Grido, il capo dei suoi gradi. Renzo, guarito, torna al paese per cercare Lucia, preoccupato dagli accenni fatti da lei per lettera a un suo voto di castità (non gliela dà ahahah!!!O MERDAAA!!!) fatto quando era dall'Innominato,(l'aveva data solo all'innominato) ma non la droga, e viene indirizzato a [[Mi culo]], dove apprende che si trova sull'isola [[Lanzarote]], il luogo in cui venivano isolati i festosi. Qui trova anche padre Cristoforo Colombo, che scioglie l'incantesimo (tutti i giorni ore 14:55 su RAI UNO, che 2 coglioni!!)di Lucia, e don Rovigo che festeggia ubriaco.
Le feste, le maggiori strade dell'unanimità, vengono descritte in maniera scrupolosa e nei minimi particolari. La parte più figosa di questa descrizione avviene nel capitolo 34, con una delle più celebri frasi della letteratura italiana: {{quote|Come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccio, al passar della falce che pareggia tutte l'erbe del prato, mandata dal contadino ubriaco.}}


*'''Paesino dei Promessi Sposi''': un paese senza nome. Si pensa che sia posto vicino Lecco, ma nessuno lo sa con certezza per via della nebbia.
===Conclusione===
*'''Pescarenico''': una città vicina composta solo dal convento di frà Cristoforo e da una farmacia, dove viene spacciato il Viagra per il suddetto frate
Infine i due prosposi tornano al paese, si sposano e si trasferiscono nel Bergamasco. Hanno una figlia che chiamarono Maria Concetta, una puttana di dimensioni bibliche... E quando cazzo muoiono sti stronzi che ci hanno rotto i coglioni?!
*'''Convento della Monaca di Monza''': si presume che si trovi a Monza. È abitato apparentemente da suore, ma in realtà è uno dei night club più famosi di Monza.
{{finetrama}}
*'''I castelli dell'Innominato e di Don Rodrigo''': come dice il nome, sono castelli. L'Innominato si vanta di avere il castello più fico.
*'''Milano''': Renzo va a passare un po' di tempo a Milano, dove si è in piena carestia e la gente distrugge i forni per una rosetta - anche detta 'michetta' perché mica riescono a prenderla
*'''Lazzaretto''': l'[[ospedale]] dei malati di peste, qui stranamente Renzo ritrova Lucia che naturalmente era guarita e poteva stare là dentro perché la peste è un po' come la varicella, una volta che l'hai avuta non ti torna più.
* '''La notte''': spazio-tempo narrativo in cui succedono cose fondamentali. Per esempio: "Notte degli imbrogli e dei sotterfugi": Renzo e Lucia cercano di farsi sposare da Don Abbondio a sua insaputa - ma il blitz fallisce, se non altro perché Manzoni vuole proprio torturare i suoi 25 lettori... "Notte sull'Adda": dopo aver fatto un casino alla rivolta del pane, che manco un Black Bloc fatto di crack, Renzo si imbosca in un bosco in cerca di un punto in cui attraversare l'Adda (abbreviazione di "Add'ha passa' 'a nuttata); privo di Google Maps, che ha dovuto staccare per non farsi rintracciare dalla pula milanese, Renzo finisce prima per caderci dentro e poi per riemergere sull'altra riva (e non sull'altra sponda, perché i maschi continuano comunque a non interessarlo)... "Notte dell'Innominato": l'omonimo, noto organizzatore di rapimenti eleganti, viene colto dal sospetto che Lucia possa non essere la nipote di Mubarak (detto il Cardinale, per la somiglianza con Carlo Borromeo); nel dubbio, rinuncia a conoscerla biblicamente e si consola con una videochat erotica con la Monaca di Monza... "Notte di Don Rodrigo": dopo una serata di baldoria senza preservativi, Rodrigo il Figo inizia a sentirsi strano - e, tra un incubo e l'altro, si consola ripetendosi che "questa cosa può esse' peste e può esse' sbornia'..."...


==Personaggi==
== Trama ==
{{Trama}}
*[[Don Abbondio]]
[[File:Suora sexy.jpeg|left|thumb|250px|La Monaca Di Manza.]]
La mattina del 7 novembre 1628, in un paesino che chiameremo "Paesino dei Promessi Sposi", Don Abbondio, un giovane prete noto per il suo [[coraggio]], passeggiando sulle rive del lago di Giulianello di Cori incontra due loschi figuri, i ''Bravi''. Questi lo ammoniscono di non celebrare il [[matrimonio]] tra Renzo, lustra-scarpini sinistri del Como Calcio, e Lucia, suora mancata che non la dà a nessuno, perché al loro capo Don Rodrigo gli si rizza solo con Lucia.<br />
Don Abbondio, dopo aver chiesto consiglio alla sua cameriera, decide di non celebrare il matrimonio e si rifugia nella sua casa per <del>paura</del> trovare una soluzione alla faccenda.


Intanto Renzo viene a sapere del fattaccio e lo va a dire ad Agnese e Lucia: Agnese, che è una donna di mondo, gli suggerisce di chiedere una consulenza al Dottor Acchiappalamazza, noto [[avvocato|avvocato delle cause perse]]. Renzo, quindi, prima di andare dal dottore Comesichiama, pensa bene di travestirsi da Bravo per fargli una burla. Il dottor Comesichiama lo caccia subito via senza neanche fargli dire ''"sei su [[Scherzi a Parte]]!"''
#Tipo/ruolo: personaggio principale, fa sesso anale perpetua dietro l'altrare, per civiltà si trasforma in aiutante dell'antagonista (simboleggia chi, pur investito di responsabilità istituzionali, si piega al più forte)
#Caratteristiche socio-economiche: curato del paese, vocazione non spirituale ma di convenienza.
#Psicologia: pavido ed egoista, "scansare tutti i contrasti e cedere a quelli che non può scansare"
#Comportamento: Don Abbondio è succube del suo tempo, della sua epoca e delle ingiustizie presenti in essa; non riuscendo ad affrontarle tenta di scansarle, anche se inevitabilmente rimane travolto dalla vicenda


Siccome il Piano A è andato male, Agnese (che è sempre una donna di mondo) decide di far uccidere Don Rodrigo, con l'immediato consenso di Renzo, ma Lucia invece pensa bene di chiamare Padre Cristoforo, che sicuramente può trovare una soluzione (perché è Dio). Siccome è un grande stratega, il frate va a parlare con Don Rodrigo.<br />
*[[Perpetua (I promessi sposi)|Perpetua]]
Sapendo che il Piano B è fallito, Agnese escogita il Piano C, ovvero un matrimonio segreto! Purtroppo anche il Piano C va male perché Lucia ci mette 27 minuti netti per dire ''"Lo voglio"''.


Fra Cristoforo, ormai privo di idee, si rintana in convento e manda Lucia dalla sua amica Monaca Di Monza (Monaca di nome e Di Monza di cognome), e invece Renzo lo manda a Milano a prendergli qualche baguette e mezzo chilo di casereccio. La Monaca Di Monza (che chiameremo Gina perché [[l'autore di questo articolo]] ha deciso così), antica amante di Don Rodrigo, se ne infischia di Padre Cristoforo e vende Lucia e Agnese (la solita donnna di mondo di prima) a Nessuno, perché L'Innominato <del>era in vacanza</del> non esiste. Intanto Renzo è andato a Milano durante la carestia e, senza pensare che era già incasinato fino al collo, guida un gruppo di milanesi alla sommossa contro il governo e le tasse. Viene arrestato, ma al sindaco di Milano viene un attacco di generosità e lo libera, perché se no il romanzo non finirebbe.
#Tipo/ruolo: personaggio minore, si fa inchiappettare dietro l'altare da don abbondio(simboleggia la sincerità, la genuinità)
#Caratteristiche socio-economiche: domestica di don Abbondio
#Psicologia: pragmatica
#Comportamento: sa ubbidire e comandare, tollerare e imporre, non sa mantenere i segreti, poiché ha un animo abbastanza semplice, e "rozzo".


Lucia e Agnese sono rinchiuse nel castello di Nessuno, e la giuovine donzella impaurita fa un voto di castità alla Madonna per aiutarla a scappare da Nessuno (come se prima la desse a qualcuno) e, non si sa perché, viene subito liberata insieme alla madre.<br />
*[[Renzo Piano]]
Contemporaneamente, Renzo si è rifatto una vita a Bergamo col cugino ma, dopo che fra Cristoforo gli ordina di tornare in paese e sposare Lucia, prende le valigie e corre da lei.<br />
Dopo questo capitolo l'autore fa vedere che sono passati 23 anni e in tutta Italia e scoppiata la [[peste]] e, per farci passare il tempo, ci narra la storia di una famiglia che muore. Don Rodrigo è morto da 6 anni, ma questo gli sposi non lo sanno ancora. Renzo e Lucia stranamente si sono salvati tutti e due da questa famigerata malattia. Anche fra Cristoforo, che ha 97 anni, è sopravvissuto e scioglie il voto di castità di Lucia (che ella invece manterrà per sempre, a discapito di Renzo). Finalmente i due amati si possono sposare, e vissero tutti felici e contenti.
{{Finetrama}}


== Analisi del testo ==
#Tipo/ruolo: progetta grandi opere architettoniche, protagonista (simboleggia gli ingenui volenterosi)
Dopo che sono state fatte le analisi si può notare che il colesterolo è un po' troppo alto.
#Caratteristiche socio-economiche: operaio tessile e contadino, condizioni economiche medie, orfano, fidanzato di Lucia
#Psicologia: animo buono, dai valori morali semplici e onesti; ma anche ingenuo e impulsivo, e per questo capace di cacciarsi nei guai, come accade a Milano.


== Tipici lettori del libro ==
*[[Lucia Monella]]
[[File:Disperato1.jpg|right|thumb|250px|Tipico studente disperato dopo la lettura del libro.]]
I lettori dei Promessi Sposi sono classificabili in quattro sottospecie:


*'''''[[Professore]]''''': il professore è il più diffuso tipo di lettore. Si legge e rilegge tutti gli anni il tomo pur di trovare dei dettagli da chiedere al povero studente, che invece ha buttato il libro nella cuccia del cane. Addirittura chiede quante volte si cambia le mutande Renzo durante la storia. (spoiler: poche)
#Tipo/ruolo: la da a tutti, protagonista, vittima (simboleggia l'innocenza, i valori puri del cattolicesimo)
*'''''[[Studente]]''''': la tipologia dello studente è la più triste di tutte. Il povero ragazzo è costretto a leggere il libro, sia alle medie sia alle superiori, cosicché, sapendo già il finale, il libro diventa ancora più noioso, ma il povero studente non ci può fare niente e continua a girare per la scuola con questo libro in mano in attesa della snervante interrogazione.
#Caratteristiche socio-economiche: tessitrice, orfana di padre vive con la madre Agnese, fidanzata di Renzo
*'''''Fan di Manzoni''''': questa tipologia è la più strana. Il fan di Manzoni gode proprio nel leggere il libro, e il più delle volte si vanta con i suoi amici di averlo letto più volte; addirittura saprebbe rispondere alla domanda di prima.<ref>Tutti sanno che a quei tempi le mutande non esistevano</ref>
#Psicologia: timorata di dio, dotata di una morale solida, ma anche capace di sottili astuzie; come quando dà a fra Galdino una gran quantità di noci perché concluda prima la questua e torni presto al convento a chiamare Fra Cristoforo; o come quando, vedendo che l'Innominato comincia a commuoversi, esplode in accenti ancora più accorati, che lo inducono a capitolare.
*'''''Lettore affetto da [[diarrea]] acuta''''': quest'ultima tipologia è quella dell'uomo medio che, quando gli scappa, prende il primo libro che trova per far passare il tempo tra una scarica e l'altra.
#Comportamento: umile, riservato, pudico. Lucia appare più equilibrata e coerente di Renzo e di Agnese, anche se talvolta cede alle loro pressioni e si lascia convincere ad agire contro i propri principi, come quando accetta di partecipare al matrimonio a sorpresa.


== Possibili usi del libro dopo la lettura ==
*[[Magnesia San Pellegrino (I promessi sposi)|Agnese]]
[[File:Sagoma_di_uomo_con_punto_interrogativo.jpg‎|right|thumb|100px|Un ritratto dell'Innominato.]]
Il tomo de "I Promessi Sposi" può, una volta terminata la sua lettura forzata, essere utilizzato in vari modi assai più utili:


* Piano d'appoggio per gare di biglie sulla spiaggia. A Copenaghen, nell'[[estate]] [[2005]], è stata realizzata la più grande pista per biglie sulla spiaggia, interamente realizzata con volumi de "I Promessi Sposi".
#Tipo/ruolo: aiuta nella digestione, aiutante dei protagonisti (simboleggia i valori pragmatici e materni)
* Carta igienica in tempo di guerra.
#Caratteristiche socio-economiche: tessitrice, madre di Lucia
* Cartina per [[canne]]. Tuttavia, sul tomo deve essere presente la scritta ''"Nuoce gravemente alla salute"''.
#Psicologia: pragmatica, sicura di sé, dotata di furbizia "di paese"
* Arma da tirare a chiunque si introduca in casa senza invito.
#Comportamento: materno, protettivo, impulsivo
* Simpatico ravvivante per il fuoco nel camino.
* Munizioni per [[balista ad aria]].
* Fermaporta, fermacarte, fermaoggetti, ferma breve, ferma lunga, fermata, ''fermacìa''.
* Fogli come spessore da mettere sotto le gambe dei banchi in classe per non farli ballare.


== Per chi ha fretta - I promessi sposi in dieci minuti ==
*[[Ciuccia-cazzi]]
{{YoutubeVideo|c9CxZnsbY04|position=center}}
#Tipo/ruolo: fa pompini,aiutante dell’antagonista (simboleggia la manipolazione della legge a difesa dei privilegi)
#Caratteristiche socio-economiche: avvocato trasandato
#Psicologia: meschino
#Comportamento: al servizio dei potenti, comicità di gesti e smorfie


== Curiosità ==
*[[Padre Cristofor Colombo] (Lodovico Arrosto)
{{curiosità}}


*Don Abbondio sta ancora nascosto nella sua casa perché nessuno l'ha avvertito che è finita la storia.
#Tipo/ruolo: scopre l'america, personaggio storico (simboleggia un cristianesimo coraggioso, capace di prendere posizione in difesa dei più deboli)
*Dopo sei mesi Renzo e Lucia hanno divorziato perché lei non gliela dava mai.
#Caratteristiche socio-economiche: padre cappuccino, di benestante famiglia di mercanti
*La monaca di Monza al momento gestice un [[night club]] ad [[Amsterdam]].
#Psicologia: irrequietezza interiore, disciplina d’umiltà, somma spiritualità religiosa
*Fra Cristoforo è stato richiamato in cielo da [[Dio]].
#Comportamento: costante astinenza, autocontrollo, senso della giustizia
*L'Innominato si è pentito dei reati commessi e ha rivelato il suo vero nome: {{Censura|Speravi di trovarcelo, eh?}}
*I Bravi sono entrati nel corpo di ballo di [[C'è posta per te]].
*Don Rodrigo non è morto di peste ma è stato teletrasportato a Fantasilandia, dove se la spassa con Elvis, Marylin e Jimmy Dean.
*Fra Galdino va ancora in giro a cercare noci insieme a [[Cip e Ciop]].
*Il primo titolo pensato da Manzoni era ''"Renzo e Lucia: una botta e via"'', che decise poi di cambiare a causa dell'eccessiva brevità del racconto.
*È consigliabile non parlare mai ai prof della fine del loro beneamato libro: la considererebbero un'immane offesa e potrebbero cannarti, o peggio ancora regalartene una nuova copia tutta per te.


== Articoli Correlati ==
*[[Don Rovigo]]


*[[Alessandro Manzoni]]
#Tipo/ruolo: antagonista, incaprettato da Lucia sta tra rovigo e rapallo(simboleggia i prepotenti)
*[[Scuola]]
#Caratteristiche socio-economiche: mobil-uomo
*[[Brianza]]
#Psicologia: orgoglioso, maligno, gay
*[[Provvidenza]]
#Comportamento: prepotente, capriccioso, offensivo, sarcastico, violento, e sempre più gay
*[[Don Abbondio]]

*[[NonLibri:I Promessi Sputi]]
*[[Grido]]
*[[Renzo e Lucia nella Terra di Mezzo]]

#Tipo/ruolo:quando parla urla, aiutante dell'antagonista (simboleggia la violenza gratuita)
#Caratteristiche socio-economiche: capo dei bravi
#Psicologia: opportunista
#Comportamento: prepotente, violento

*[[troia di Monza]] (Gertrude)

#Tipo/ruolo: padrona del bordello, aiutante della protagonista, poi dell'antagonista, personaggio storico (suor Maria Virginia de Leyva) (attraverso il racconto delle sue vicende, Manzoni denuncia la monacazione forzata)
#Caratteristiche socio-economiche: figlia di un potente signore di Milano, secondo Manzoni è sempre stata indirizzata alla vita in convento, anche se ciò andava contro la sua natura
#Psicologia: frustrata, rancorosa, debole, indecisa, ambigua
#Comportamento: autoritario, capriccioso, enigmatico

*[[Conte zio]]

#Tipo/ruolo: aiutante dell'antagonista (simboleggia la classe dei potenti e corrotti)
#Caratteristiche socio-economiche: potente rappresentante della famiglia, membro del Consiglio Segreto, zio del conte Attilio (cugino aiutante dell'antagonista don Rodrigo, cinico e amorale)
#Psicologia: risoluto
#Comportamento: serio, paternalistico, consapevole del suo potere

*[[Innominato(paolo)]]

#Tipo/ruolo: colui che si fa rimborsare da Totti e poi da tutti, (anche da gattuso con le foglie, come nella pubblicità della vodafone) aiutante dell'antagonista, poi dei protagonisti, personaggio storico (simboleggia il pentimento, la conversione, la redenzione, valori base del cristianesimo)
#Caratteristiche socio-economiche: nobile, potente fuorilegge
#Psicologia: crudele, risoluto, inquieto, introspettivo, sensibile
#Comportamento: dapprima violento, "aspro, dominante e ostile" (v. valle); poi, a seguito del pentimento, umile e desideroso di espiazione

*Oste

#Tipo/ruolo: aiutante dell'antagonista (simboleggia mentalità cittadina)
#Caratteristiche socio-economiche: oste
#Psicologia: opportunista, prudente, egoista
#Comportamento: teso al proprio interesse e alla propria sicurezza

*[[Botolo Rotolo]]

#Tipo/ruolo: uno talmente grasso che rotola invece di camminare, aiutante del protagonista (simboleggia valori familiari)
#Caratteristiche socio-economiche: tessitore, cugino di Renzo
#Psicologia: altruista
#Comportamento: disponibile, pragmatico

*[[Cardinale]] [[Federico Sborromeo]]

#Tipo/ruolo: beve sperma, aiutante dei protagonisti, personaggio storico (simboleggia un cristianesimo puro e ispirato)
#Caratteristiche socio-economiche: da facoltosa famiglia lombarda, arcivescovo di Milano
#Psicologia: autentica e profonda spiritualità cristiana
#Comportamento: puro, umile, caritatevole, altruista, disponibile, pacato

*Sardo

#Tipo/ruolo: abitante della sardegna, aiutante della protagonista (simboleggia l'uomo umile, il buon cristiano)
#Caratteristiche socio-economiche: sarto
#Psicologia: altruista
#Comportamento: disponibile, goffo e imbarazzato

*[[Donna Prassede]]

#Tipo/ruolo: aiutante ambigua della protagonista (simboleggia il bigottismo)
#Caratteristiche socio-economiche: nobildonna milanese, moglie di don Ferrante
#Psicologia: benefattrice bigotta, dalla carità e dalla morale malintesa, pregiudizi arroganti e autoritari
#Comportamento: disponibile ma intrigante, autoritario, malizioso

*[[Don Ferrante (I promessi sposi)|Don Ferrante]]

#Tipo/ruolo: aiutante della protagonista (simboleggia l’ottusa cultura erudita e accademica)
#Caratteristiche socio-economiche: uomo di cultura, marito di donna Prassede
#Psicologia: vuota erudizione
#Comportamento: non comanda né ubbidisce, studia tutto il giorno con rabbia e compiacenza della moglie, professore di cavalleria, quotato consigliere su questioni d'onore

*[[Conte Attilio Regolo]]

#Tipo/ruolo: si fa buttare giù da un dirupo in una botte chiodata, aiutante di Don Rodrigo, di cui è il cugino
#Caratteristiche socio-economiche: nobile proveniente da Milano, sembra più importante di Don Rovigo
#Psicologia: dal carattere molto semplice
#Comportamento: sa trasformare il suo comportamento, scherzoso con Don Rodrigo, serioso e truffaldino con il conte Zio

==Citazioni==

''I Promessi Sposi'' ha dato origine a diverse frasi ed espressioni che in Italia sono entrate nell'uso comune. Alcuni esempi: "Questo matrimonio non s'ha da fare" a "Perpetua", che ora identifica per antonomasia le collaboratrici dei parroci, a "latinorum", da "Carneade" per definire un illustre sconosciuto ad "Azzecca-garbugli" per definire un avvocato di scarsa etica professionale.

Sono spesso citati inoltri interi brani del romanzo che vengono tuttora imparati a memoria e recitati, come ''"Addio morti sorgenti dall'acque..."'' e ''"Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno..."'', tutti riferimenti al paesaggio dei dintorni [[Provincia di Lecco|lecchesi]].

==Opera lirica==
Versioni operistiche:

*''[[I promessi sposi (Ponchielli)|I promessi sposi]]'' di [[Amilcare Ponchielli]] (1856 - seconda versione 1872)
*''[[I promessi sposi (Petrella)|I promessi sposi]]'' di [[Errico Petrella]] (1869)

==Cinema==
Versioni cinematografiche:

*''[[I promessi sposi (film 1909)|I promessi sposi]]'' (1909)
*''[[I promessi sposi (film 1913)|I promessi sposi]]'' (1913)
*''[[I promessi sposi (film 1923)|I promessi sposi]]'' (1923)
*''[[I promessi sposi (film 1941)|I promessi sposi]]'' (1941)
*''[[I promessi sposi (film 1964)|I promessi sposi]]'' (1964)
*''[[Renzo e Lucia (film 2003)|Renzo e Lucia]]'' (2003)

==Sceneggiati==
Versioni televisive:
*''[[I promessi sposi (film 1967)|I promessi sposi]]'' regia di [[Sandro Bolchi]] (1967) principali interpreti: [[Massimo Girotti]], [[Paola Pitagora]], [[Nino Castelnuovo]], [[Tino Carraro]], [[Luigi Vannucchi]], [[Salvo Randone]].
*''[[I promessi sposi (film 1989)|I promessi sposi]]'' regia di [[Salvatore Nocita]] (1989) principali interpreti : [[Alberto Sordi]], [[Danny Quinn]], [[Burt Lancaster]], [[Antonella Elia]], [[Franco Nero]], [[Helmuth Berger]].
*''[[I promessi sposi (parodia televisiva)|I promessi sposi]]'' regia di [[Massimo Lopez]], [[Anna Marchesini]] e [[Tullio Solenghi]] (1990) ([[parodia]])
*''[[Renzo e Lucia|Renzo e Lucia]]'' regia di [[Francesca Archibugi]] (2004) principali interpreti: [[Stefano Scandaletti]], [[Micaela Macalli]], [[Paolo Villaggio]], [[Laura Morante]], [[Carlo Cecchi]], [[Stefano Dionisi]], [[Gigio Alberti]], [[Stefania Sandrelli]]

==Voci correlate==
* [[AAlemanzo Sandroni]]
* [[Vino Fermo e Lucia Monella]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto|testo}}


== Collegamenti esterni ==
== Note ==
* [http://www.liberliber.it/biblioteca/m/manzoni/ Testo in e-book (HTML, TXT, RTF, PDF)] Disponibili anche altre opere di Manzoni
* [http://www.classicistranieri.com/dblog/articolo.asp?articolo=1283 Testo in e-book (Microsoft LIT)] Edizione 1842
* [http://www.classicistranieri.com/dblog/articolo.asp?articolo=756 Concordanze dei Promessi Sposi] condotte sull'edizione definitiva
* [http://crtpesaro.altervista.org/Cultura%20e%20Storia/Letteratura/Sezione%20Manzoniana/The%20Betrothed%20Lovers%20Review%20by%20E.A.%20Poe.php La recensione de "I Promessi Sposi" scritta da E.A. Poe nel 1835 e pubblicata in "The Southern Literary Messenger"]
* [http://www.liberliber.it/audioteca/m/manzoni/i_promessi_sposi/mp3/manzoni_i_promes.m3u Audiobook - Lettura integrale] MP3 Creative Commons - a cura di [http://www.liberliber.it/progetti/libroparlato/ Liber Liber, progetto Libro parlato]. Voce di Silvia Cecchini


{{note}}
{{Portale|Letteratura}}


== Collegamenti Esterni ==
[[categoria:Classici della letteratura italiana|Promessi sposi]]
*[http://www.youtube.com/watch?v=c9CxZnsbY04 Il bigino cantato]
[[categoria:Romanzi storici|Promessi sposi]]
[[Categoria:Lecco|Promessi sposi]]


[[Categoria:Mattoni]]
[[de:I promessi sposi]]
[[Categoria:Padani]]
[[en:The Betrothed]]
[[es:Los Novios]]
[[fr:Les Fiancés]]
[[sk:Snúbenci]]
[[sv:I promessi sposi]]

Versione attuale delle 20:01, 30 lug 2023

Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su I promessi sposi.


Il sogno proibito di Renzo.
« Non sarà mai vero che un creditore insolente vada via da questa casa senza aver assaggiato il bastone del mio bosco »
(Don Rodrigo riguardo il suo "trucchetto segreto" per restituire i debiti senza sborsare un soldo)
« Carneade... chi era costui? »
(Don Abbondio si arrampica sugli specchi all'interrogazione di storia)
« Ma la convivenza no? »
(Studente su Promessi Sposi)
« Si va al mare! »
(L'addio ai monti di Lucia)

I Promessi Sposi™©® è un celebre romanzo rosa, capolavoro della letteratura padana, di Alessandro Manzoni, universalmente riconosciuto come la peggior piaga che possa toccare a uno studente italiano. È inoltre considerato da molti un romanzo erotico a causa delle oscenità che l'autore mette in fila nelle prime righe del primo capitolo:

« tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien »

Pubblicato tra il 1840 e il 1842, giusto in tempo per dare ai futuri italiani qualcosa da bruciare sulle barricate, è considerato il romanzo nostrano più letto, naturalmente prima di "Tre metri sopra il cielo" e dell'alfabetizzazione a tappeto della popolazione. Ma è anche il simbolo di un periodo buio della storia nazionale, quando per dire a qualcuno che "lo lovvi di bene ak se cmq 6 prp 1 strnz", eri costretto a esprimerti all'incirca così:

« E s'inoltrava in quell'età così critica, nella quale par che entri nell'animo quasi una potenza misteriosa, che solleva, adorna, rinvigorisce tutte l'inclinazioni, tutte l'idee, e qualche volta le trasforma, o le rivolge a un corso impreveduto »

La sua importanza nella storia letteraria del nostro paese dipende dal fatto che prima di Manzoni e de "I promessi sposi" l'italiano non esisteva e si era costretti a usare il Google Translate se, da Torino, si voleva parlare con la nonna a Trebisacce.

Se volete leggere il libro per vedere quando Lucia la dà a Renzo non lo leggete, perché non gliela darà mai.

Personaggi

Il sistema dei personaggi dei Promessi sposi è desunto dalle moderne soap opera, con la differenza che Manzoni riconobbe anche l'esistenza della gente normale, quella che non muore e risorge tre volte, non si accoppia con i compagni di banco del proprio nipote, riproducendosi nonostante l'andropausa, e possiede case di metratura inferiore all'ettaro.

La netta separazione tra i potenti e morti di fame, tipica del romanzo storico e della vita reale, trova nell'opera una chiara funzione di rivalsa sociale: è per questo, assieme all'origine lombarda, che Renzo e Lucia sono i personaggi preferiti di Salvini. Resta solo da fargli capire che non sono mai esistiti.

Personaggi principali

  • Renzo Tramaglino: il protagonista maschile. Non ha famiglia e si è autogenerato in un campo di cavoli. Ama follemente Lucia che, però, non ha ancora capito come si fanno i bambini. Durante la storia, Renzo cerca disperatamente di picchiare qualcuno, ma questo purtroppo non accade per l'evidente incapacità di Renzo di distinguere la destra dalla sinistra, coordinando i movimenti. Non è in grado di leggere ma, alla bisogna, può essere scambiato per Robespierre e immolato al posto di un rivoltoso a caso.
  • Lucia Mondella: sempre intenta a far finta di pregare e a simulare inesistenti mal di testa, in realtà il suo hobby preferito è quello di negare le proprie grazie al povero Renzo, divertendosi a immaginare... Quando lui non ne può più e minaccia di strangolarla, giunge a sostenere di aver fatto un inesistente voto di castità pur di continuare il perfido gioco. Si pensa che abbia una storia clandestina con fra Cristoforo.
  • Agnese: Agnese è la madre di Lucia, dunque l'archetipo perfetto della suocera: vecchia, pettegola e di troppo. Si reputa una donna di mondo, pur ignorando la presenza di vita umana. È grazie a lei e ai suoi consigli se Manzoni è riuscito a tirare avanti per 30 capitoli senza nemmeno fare limonare i due protagonisti. Odia a morte fra Cristoforo e per questo cerca sempre di fare il contrario di quello che dice. È la causa dei seri problemi di socializzazione della figlia: provateci voi a stare per 13 anni chiusi in casa a fare l'uncinetto!
  • Don Rodrigo: Don Rodrigo è il cattivo della storia; prova una certa ossessione patologica per Lucia e vuole averla a tutti i costi. Ha noti problemi in ambito sessuale.
  • Fra Cristoforo: fra Cristoforo non è altro che Dio sceso in terra per aiutare i nostri poveri amici. In passato è stato un lottatore di wrestling incallito; si pensa che si sia fatto frate per noia.
  • Don Abbondio: come tutti sappiamo, don Abbondio è coraggioso e per questo decide di far finta di aver paura per salvare Renzo e Lucia con i raggi protonici. Ma in apparenza si caga sotto fin dall'inizio.
  • La monaca di Monza: è una pornostar in pensione, e vorrebbe che Lucia seguisse le sue orme.
  • L'Innominato: non è nessuno e non è mai esistito! Alcuni lo chiamano "tu sai chi" facendo riferimento a un tale di nome Voldemort.
  • La peste
  • L'anacoluto

Personaggi che nessuno conosce ma che mietono vittime nelle interrogazioni

La copertina della prima versione del libro, modificata poi dal Manzoni per motivi di violazione del copyright.
  • Quei bravi ragazzi: i bravi sono gli scagnozzi di Don Rodrigo, ma non sono bravi, è che si chiamano... va beh, lasciamo stare, nessuno sa perché si chiamano così, andatelo a chiedere a lui. Sta di fatto che hanno comportamenti tamarri e rompono le scatole.
  • F(r)a Galdino: un misero frate che va in giro a chiedere noci e a raccontare miracoli che non importano a nessuno. Compare per poche righe e scompare nel dimenticatoio. Non ha alcuna importanza in tutta la storia, ma i professori, alla fine delle interrogazioni, pongono la fatidica domanda: "Chi era fra Galdino?" Inevitabile il piccone.
  • Dr. Acchiappalamazza, pseudonimo di Carlo Taormina: un avvocato che si vede in un solo capitolo ma chissà perché di enorme importanza nel romanzo (quasi quanto fra Galdino), non è avvezzo agli scherzi ma purtroppo questo Renzo l'ha scoperto troppo tardi.
  • Perpetua: la perpetua di Don Abbondio dal nome perpetuo; si vede per due capitoli perché poi muore, ma bastano per provare il desiderio di circoncisione istantanea.
  • Don Ferrante (detto Ferruccio per la sua ristrettezza di opinioni) e Donna Prassede: due cubani sbarcati clandestinamente sulle coste italiane. Hanno ospitato Lucia nella loro casa in cambio di piccoli servizi (domestici), ma nel romanzo non vanno oltre una breve descrizione e zero dialoghi, e poi muoiono di peste.
  • Menisco: un bambino che ha legami di parentela con Agnese e viene mandato in missione a parlare con fra Cristoforo. È un accanito giocatore di azzardo, dopo l'ottavo capitolo sparisce (si pensa per problemi coi creditori).
  • Tonio e Gervaso: due fratelli che vengono usati come testimoni nel tentato matrimonio a sorpresa di Renzo e Lucia. Tonio è un poveraccio che viveva in una casa di bambini affamati che lo scrutano come avvoltoi, Gervaso invece è un ritardato mentale e di lui si sa ben poco.
  • Conte Attilio Fontana: il cugino di Don Rodrigo, in realtà il vero cattivo della storia è lui perché è stato il primo a fare apprezzamenti "inadeguati" sulla povera Lucia, ma invece ne esce pulito, il solito raccomandato.
  • Il Gricio: il capo dei bravi. Non è molto intelligente e questo lo si capisce quando cerca insieme ai suoi bravi di rapire Lucia ma scatenano l'ira di tutto il paese.
  • (Sant') Ambrogio: il sagrestano di Don Abbondio, il poverino durante il matrimonio segreto è costretto a scappare in mutande con i pantaloni sotto al braccio per suonare la campana. È il suo unico contributo alla trama.
  • Cecilia e la madre: la prima è una povera bambina morta di peste che dev'essere portata al Lazzaretto, ma la madre pretende che venga vestita per bene e le dice (alla morta) che presto si incontreranno nell'aldilà. Era una grande ottimista.
  • Il Niubbio: l'astuto bravo dell'Innominato.
  • Federigo Marameo: il cazzone che nonostante sia ricco sfondato deve fare il buon prete a tutti i costi. Compare solo per rimproverare Don Abbondante ma verrà annientato dai suoi raggi fotonici.
  • Conte zio: Il conte zio è un conte, ed è anche uno zio. Non mi ricordo quando compare, visto che a nessuno importa niente di lui. Si dice sia lo zio di Manzoni, ma potrebbe anche essere Mubarak - e dunque zio di Ruby Rubaquori (con la q, perché sì!)
  • Carneade: chi era costui?

Luoghi

I luoghi dove è ambientato il romanzo, anch'essi spesso domandati durante l'interrogazione:

  • Paesino dei Promessi Sposi: un paese senza nome. Si pensa che sia posto vicino Lecco, ma nessuno lo sa con certezza per via della nebbia.
  • Pescarenico: una città vicina composta solo dal convento di frà Cristoforo e da una farmacia, dove viene spacciato il Viagra per il suddetto frate
  • Convento della Monaca di Monza: si presume che si trovi a Monza. È abitato apparentemente da suore, ma in realtà è uno dei night club più famosi di Monza.
  • I castelli dell'Innominato e di Don Rodrigo: come dice il nome, sono castelli. L'Innominato si vanta di avere il castello più fico.
  • Milano: Renzo va a passare un po' di tempo a Milano, dove si è in piena carestia e la gente distrugge i forni per una rosetta - anche detta 'michetta' perché mica riescono a prenderla
  • Lazzaretto: l'ospedale dei malati di peste, qui stranamente Renzo ritrova Lucia che naturalmente era guarita e poteva stare là dentro perché la peste è un po' come la varicella, una volta che l'hai avuta non ti torna più.
  • La notte: spazio-tempo narrativo in cui succedono cose fondamentali. Per esempio: "Notte degli imbrogli e dei sotterfugi": Renzo e Lucia cercano di farsi sposare da Don Abbondio a sua insaputa - ma il blitz fallisce, se non altro perché Manzoni vuole proprio torturare i suoi 25 lettori... "Notte sull'Adda": dopo aver fatto un casino alla rivolta del pane, che manco un Black Bloc fatto di crack, Renzo si imbosca in un bosco in cerca di un punto in cui attraversare l'Adda (abbreviazione di "Add'ha passa' 'a nuttata); privo di Google Maps, che ha dovuto staccare per non farsi rintracciare dalla pula milanese, Renzo finisce prima per caderci dentro e poi per riemergere sull'altra riva (e non sull'altra sponda, perché i maschi continuano comunque a non interessarlo)... "Notte dell'Innominato": l'omonimo, noto organizzatore di rapimenti eleganti, viene colto dal sospetto che Lucia possa non essere la nipote di Mubarak (detto il Cardinale, per la somiglianza con Carlo Borromeo); nel dubbio, rinuncia a conoscerla biblicamente e si consola con una videochat erotica con la Monaca di Monza... "Notte di Don Rodrigo": dopo una serata di baldoria senza preservativi, Rodrigo il Figo inizia a sentirsi strano - e, tra un incubo e l'altro, si consola ripetendosi che "questa cosa può esse' peste e può esse' sbornia'..."...

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

La Monaca Di Manza.

La mattina del 7 novembre 1628, in un paesino che chiameremo "Paesino dei Promessi Sposi", Don Abbondio, un giovane prete noto per il suo coraggio, passeggiando sulle rive del lago di Giulianello di Cori incontra due loschi figuri, i Bravi. Questi lo ammoniscono di non celebrare il matrimonio tra Renzo, lustra-scarpini sinistri del Como Calcio, e Lucia, suora mancata che non la dà a nessuno, perché al loro capo Don Rodrigo gli si rizza solo con Lucia.
Don Abbondio, dopo aver chiesto consiglio alla sua cameriera, decide di non celebrare il matrimonio e si rifugia nella sua casa per paura trovare una soluzione alla faccenda.

Intanto Renzo viene a sapere del fattaccio e lo va a dire ad Agnese e Lucia: Agnese, che è una donna di mondo, gli suggerisce di chiedere una consulenza al Dottor Acchiappalamazza, noto avvocato delle cause perse. Renzo, quindi, prima di andare dal dottore Comesichiama, pensa bene di travestirsi da Bravo per fargli una burla. Il dottor Comesichiama lo caccia subito via senza neanche fargli dire "sei su Scherzi a Parte!"

Siccome il Piano A è andato male, Agnese (che è sempre una donna di mondo) decide di far uccidere Don Rodrigo, con l'immediato consenso di Renzo, ma Lucia invece pensa bene di chiamare Padre Cristoforo, che sicuramente può trovare una soluzione (perché è Dio). Siccome è un grande stratega, il frate va a parlare con Don Rodrigo.
Sapendo che il Piano B è fallito, Agnese escogita il Piano C, ovvero un matrimonio segreto! Purtroppo anche il Piano C va male perché Lucia ci mette 27 minuti netti per dire "Lo voglio".

Fra Cristoforo, ormai privo di idee, si rintana in convento e manda Lucia dalla sua amica Monaca Di Monza (Monaca di nome e Di Monza di cognome), e invece Renzo lo manda a Milano a prendergli qualche baguette e mezzo chilo di casereccio. La Monaca Di Monza (che chiameremo Gina perché l'autore di questo articolo ha deciso così), antica amante di Don Rodrigo, se ne infischia di Padre Cristoforo e vende Lucia e Agnese (la solita donnna di mondo di prima) a Nessuno, perché L'Innominato era in vacanza non esiste. Intanto Renzo è andato a Milano durante la carestia e, senza pensare che era già incasinato fino al collo, guida un gruppo di milanesi alla sommossa contro il governo e le tasse. Viene arrestato, ma al sindaco di Milano viene un attacco di generosità e lo libera, perché se no il romanzo non finirebbe.

Lucia e Agnese sono rinchiuse nel castello di Nessuno, e la giuovine donzella impaurita fa un voto di castità alla Madonna per aiutarla a scappare da Nessuno (come se prima la desse a qualcuno) e, non si sa perché, viene subito liberata insieme alla madre.
Contemporaneamente, Renzo si è rifatto una vita a Bergamo col cugino ma, dopo che fra Cristoforo gli ordina di tornare in paese e sposare Lucia, prende le valigie e corre da lei.
Dopo questo capitolo l'autore fa vedere che sono passati 23 anni e in tutta Italia e scoppiata la peste e, per farci passare il tempo, ci narra la storia di una famiglia che muore. Don Rodrigo è morto da 6 anni, ma questo gli sposi non lo sanno ancora. Renzo e Lucia stranamente si sono salvati tutti e due da questa famigerata malattia. Anche fra Cristoforo, che ha 97 anni, è sopravvissuto e scioglie il voto di castità di Lucia (che ella invece manterrà per sempre, a discapito di Renzo). Finalmente i due amati si possono sposare, e vissero tutti felici e contenti.

La trama è finita, leggete in pace.


Analisi del testo

Dopo che sono state fatte le analisi si può notare che il colesterolo è un po' troppo alto.

Tipici lettori del libro

Tipico studente disperato dopo la lettura del libro.

I lettori dei Promessi Sposi sono classificabili in quattro sottospecie:

  • Professore: il professore è il più diffuso tipo di lettore. Si legge e rilegge tutti gli anni il tomo pur di trovare dei dettagli da chiedere al povero studente, che invece ha buttato il libro nella cuccia del cane. Addirittura chiede quante volte si cambia le mutande Renzo durante la storia. (spoiler: poche)
  • Studente: la tipologia dello studente è la più triste di tutte. Il povero ragazzo è costretto a leggere il libro, sia alle medie sia alle superiori, cosicché, sapendo già il finale, il libro diventa ancora più noioso, ma il povero studente non ci può fare niente e continua a girare per la scuola con questo libro in mano in attesa della snervante interrogazione.
  • Fan di Manzoni: questa tipologia è la più strana. Il fan di Manzoni gode proprio nel leggere il libro, e il più delle volte si vanta con i suoi amici di averlo letto più volte; addirittura saprebbe rispondere alla domanda di prima.[1]
  • Lettore affetto da diarrea acuta: quest'ultima tipologia è quella dell'uomo medio che, quando gli scappa, prende il primo libro che trova per far passare il tempo tra una scarica e l'altra.

Possibili usi del libro dopo la lettura

Un ritratto dell'Innominato.

Il tomo de "I Promessi Sposi" può, una volta terminata la sua lettura forzata, essere utilizzato in vari modi assai più utili:

  • Piano d'appoggio per gare di biglie sulla spiaggia. A Copenaghen, nell'estate 2005, è stata realizzata la più grande pista per biglie sulla spiaggia, interamente realizzata con volumi de "I Promessi Sposi".
  • Carta igienica in tempo di guerra.
  • Cartina per canne. Tuttavia, sul tomo deve essere presente la scritta "Nuoce gravemente alla salute".
  • Arma da tirare a chiunque si introduca in casa senza invito.
  • Simpatico ravvivante per il fuoco nel camino.
  • Munizioni per balista ad aria.
  • Fermaporta, fermacarte, fermaoggetti, ferma breve, ferma lunga, fermata, fermacìa.
  • Fogli come spessore da mettere sotto le gambe dei banchi in classe per non farli ballare.

Per chi ha fretta - I promessi sposi in dieci minuti


Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Don Abbondio sta ancora nascosto nella sua casa perché nessuno l'ha avvertito che è finita la storia.
  • Dopo sei mesi Renzo e Lucia hanno divorziato perché lei non gliela dava mai.
  • La monaca di Monza al momento gestice un night club ad Amsterdam.
  • Fra Cristoforo è stato richiamato in cielo da Dio.
  • L'Innominato si è pentito dei reati commessi e ha rivelato il suo vero nome: Speravi di trovarcelo, eh?
  • I Bravi sono entrati nel corpo di ballo di C'è posta per te.
  • Don Rodrigo non è morto di peste ma è stato teletrasportato a Fantasilandia, dove se la spassa con Elvis, Marylin e Jimmy Dean.
  • Fra Galdino va ancora in giro a cercare noci insieme a Cip e Ciop.
  • Il primo titolo pensato da Manzoni era "Renzo e Lucia: una botta e via", che decise poi di cambiare a causa dell'eccessiva brevità del racconto.
  • È consigliabile non parlare mai ai prof della fine del loro beneamato libro: la considererebbero un'immane offesa e potrebbero cannarti, o peggio ancora regalartene una nuova copia tutta per te.

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Note

  1. ^ Tutti sanno che a quei tempi le mutande non esistevano

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