Giorgio Mastrota

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Gherardo con il suo irritante sorriso, in una rara immagine vestito con abiti del padre.

« Il diavolo fa le pentole, e Mastrota le vende! »

(Belzebù su Giorgio Mastrota.)

« Il diavolo fa le pentole, io metto i coperchi, faccio le batterie e le metto in offerta con la tv insieme alla mondial casa! »

(Giorgio Mastrota su Belzebù)

« In omaggio questo simpaticissimo e comodissimo set di 3000 pentole a pressione, con in allegato un forno a fissione nucleare, un abito da cerimonia, un divano pieghevole, una piantagione di maryjuana nella regione di Caracas, 4 ruote motrici e un'airbag....tutto questo solo per le prime 3 telefonate...e solo per il primo giorno...affrettatevi! »

(sempre e comunque)

Giorgio Mastrota (25 Dicembre 0 - il più presto possibile) non è che un entità blasfema creata dal subconscio immateriale delle casalinghe di Voghera. Inoltre è un presentatore di medio-bassa notorietà conosciuto solo per la sua storia con Natalia Estrada e la sua irritante voglia di vendere squallido pentolame e materassi di dubbia provenienza e fattura.

L'infanzia

Giorgio, detto Giorgino, detto Gherardo dagli amici, è nato nella notte di natale dell'anno 0 nell'albergo che aveva rifiutato di accogliere Maria e Giuseppe, peraltro, nascendo già misteriosamente con un carico di padelle inox a soli 55.99€!! con sé. Non c'erano più posti, ma la capacità del piccolo Giorgio di truffare la gente aveva reso possibile trovare per la sua famiglia un posto nello sgabuzzino del cane. Secondo alcuni è nato a Sora non è Ciociaria, in Lazio (regione), o forse trattasi di un caso di omonimia che ha generato confusione.

Il padre era un usuraio che si era pentito delle sue azioni e aveva deciso di diventare Jedi, così facendo prese parte alla spedizione che nel 7800 D.C. spedì l'Imperatore Palpatine al di fuori dell'orlo esterno, diventando così suo successore. La madre era semplicemente una ninfomane rinchiusa in una cella di contenimento Sith. Il signor Mastrota, forse ispirato dal Grande Suino, aveva deciso di fecondare la povera donna già stremata dalle violenze subite dai Sith (si dubita ancora che sia proprio del signor Mastrota il piccolo gherardo jibol).

L'amore di un Jedi prevalse sul disonore e il signor Mastrota decise di allevare il piccolo cafonetto. Il Jedi, dopo aver capito che razza di sbaglio aveva commesso, si ritirò fino alla sua morte nel mare delle percoche, dopo una parentesi di droga, sesso e ippica durata un anno e mezzo.

La gioventù

File:Portaerei esercito Horatio.jpg

La piccola nave della fuga.

La giovinezza di Giorgio Kargan non fu delle migliori. Tentò di aprire una catena di vendita di frigoriferi sull'Himalaya. Stranamente non ebbe fortuna perché Giancarlo Magalli, suo acerrimo rivale, aveva già aperto una catena simile che copriva anche l'Everest.

Fuggito nel centro dello Zaire, cercò di aprire una piccola catena venditrice di termosifoni, caldaie, e soprattutto quelle coperte che si riscaldano con il telecomando. Ma ancora una volta Giancarlo Magalli l'aveva preceduto. La rabbia di Giorgio era tale che decise di trasferirsi in Spagna.

Dopo queste avventure del XXVII secolo, nel 1492 si ritrovò a Pamplona, durante la corrida. Qui cerca di salvare la vita a un toro uccidendo un torero. La folla e soprattutto i parenti del torero disgraziato lo rincorrono per tutta la città. Alla fine riesce a scamparla salendo clandestinamente su una piccola nave. Che si scoprirà essere la "Nina", la nave di Cristoforo Colombo.

Arrivato nelle americhe dopo aver copulato per l'intero viaggio con la madre di Gigi Sabani, ci prova con la moglie del capitano, Natalia Estrada, ma non ci riesce e per di più viene abbandonato su una terra desolata e piena di Indios.

Da allora ogni volta, Giorgio Zaalbar viene sfottuto: "Seee hai fatto la scoperta dell'America!"

Lui conferma, ma nessuno gli crede.

La fuga

Fuggito dagli indios torna a nuoto in Uretra, e dopo essersi fatto amputare le braccia ormai inutilizzabili viene messo in carcere. Con una speciale tecnica di indirizzamento del fraffo nasale scrive senza braccia "Il milione", un libro che racconta dei suoi viaggi. Tuttavia, ancora una volta, Giancarlo Magalli aveva scritto questo libro, affibbiandosi il nomignolo di Marco Polo. Giorgio viene denunciato per plagio. Il giorno della condanna viene salvato da Platinette e Cristiano Malgioglio che, in cambio della vita, lo tengono come schiavo nella tenuta di "Al-Jamal el Kablaam". Da allora non si hanno più sue notizie.

Programmi per il futuro

Come se a qualcuno gliene fregasse, Giorgino ha detto che sta scappando dai suoi aggressori, e che presto tornerà sugli schermi ad accattivarsi le casalinghe di Voghera. Speriamo vivamente di no.