Enzo Bearzot: differenze tra le versioni
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All'epoca, non esisteva la figura professionale del tristissimo ex-calciatore che straparla al fianco di [[Massimo Caputi]] a [[Quelli che... il calcio]] e così Bearzot dovette optare per strade alternative. Il Torino, sua |
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Infine, Bearzot divenne assistente e controfigura di [[Ferruccio Valcareggi]], un allenatore che aveva saputo guidare la [[Nazionale di calcio dell'Italia]] a un ottimo secondo posto ai [[mondiali]] del [[1970]], a dispetto di una certa [[ignoranza]] tattica (ignorava la differenza tra difesa a uomo e [[dieta a zona]]) e del dualismo che esisteva fra i suoi campioni: [[Gino Bartali]] e [[Fausto Coppi]]. |
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== Enzino cittì! == |
== Enzino cittì! == |
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Versione delle 04:17, 22 apr 2012
Enzo Bearzot (Mattatoio del Friuli, 26 settembre 1927 – guardando Italia-Slovacchia, 24 giugno 2010) fu l'allenatore che guidò la nazionale italiana alla vittoria dei Mondiali di Spagna del 1982, contro tutti i pronostici e contro i suoi stessi giocatori, che erano sbarcati in Spagna con l'intenzione di farsi eliminare e passare il resto del torneo a Ibiza.
Da calciatore ebbe una carriera avara di successi. Racconterà che la sua più grande soddisfazione fu quella di non aver mai subìto un tunnel da Omar Sivori (che, dal canto suo, si accontentava di ciulargli la moglie).
Soprannominato Il Vecio perché si pisciava addosso.
Giocatore
Prime esperienze da Football Manager
All'epoca, non esisteva la figura professionale del tristissimo ex-calciatore che straparla al fianco di Massimo Caputi a Quelli che... il calcio e così Bearzot dovette optare per strade alternative. Il Torino, sua vecc
Enzino cittì!
Nell'estate del 1974, dopo un mondiale vergognoso (Italia ultima in un girone che comprendeva Argentina, Germania e Rappresentativa Orfanelli Terremotati di Haiti), Ferruccio Valcareggi fu sollevato dal suo incarico e incarcerato nelle segrete del centro federale di Coverciano, dove risiede tuttora. La carica di CT rimase a lungo vacante e molti furono gli allenatori che si candidarono:
- Fulvio Bernardini, scartato perché chiedeva troppi soldi.
- Nils Liedholm, scartato perché chiedeva troppi soldi.
- Vittorio Pozzo, scartato in quanto morto da sei anni.
- Giovanni Trapattoni, scartato perché ritenuto troppo difensivista. E poi chiedeva troppi soldi.
Al colloquio di lavoro Bearzot fece una buona impressione sui vertici federali. Fece come uniche richieste quelle di avere una sedia e una giacca con le toppe ai gomiti e alla domanda Quali sono i suoi vizi? rispose:
Fu così che Bearzot divenne cuoco della Nazionale.
Figure di merda pre-mondiali
Dopo un undicesimo posto agli Europei del 1976, un quarto posto a Giochi senza frontiere del
Mondiali di Spagna 1982
Alla vigilia del mondiale Bearzot venne molto criticato per alcune scelte controverse:
- La decisione di lasciare a casa Roberto Pruzzo, autore di 46 gol in campionato con la Roma. In modalità campione.
- L'esclusione del bizzoso Evaristo Beccalossi, che accettava di fare i giri di campo di riscaldamento solo a bordo della sua Lamborghini.
- La convocazione di Paolo Rossi, suo figlioccio di battesimo, che veniva da due anni di inattività pe
Figure di merda post-mondiali
Forse per un debito di riconoscenza, forse perché erano gli unici giocatori di cui avesse imparato i cognomi, per i Mondiali in Messico del 1986 Bearzot convocò in blocco tutti i giocatori che avevano vinto la coppa quattro anni prima, anche quelli che si erano ritirati (Causio) o erano stati soffocati nel sonno dalla loro ernia inguinale (Zoff). Aggiunse al gruppo giusto qualche new entry, come Carlo Ancelotti, perché aveva le guance paffute, e Salvatore Bagni, per la sua dimestichezza con le lingue straniere.
La nazionale andò incontro ad una clamorosa e prematura eliminazione, venendo buttata fuori dalla competizione già nella cerimonia di apertura da una banda di mariachi. Bearzot, coadiuvato da un branco di hooligans che gli urlò nelle orecchie: "RITIRATI, VECCHIO DI MERDA!", capì che era arrivato il momento di appendere la panchina al chiodo e si ritirò a succhiare ostriche nel suo monolocale con piscina in Kuwait.
Detiene il record di panchine azzurre, 104, e di invisibili unicorni rosa avvistati, ben 3. Ma uno, forse, era Collovati con occhiali e nasone finto.
La faida con Sandro Pertini
Enzo Bearzot è tristemente noto per l'aspra rivalità con Sandro Pertini, Presidente della Repubblica Italiana e pluridecorato per il suo eroismo nel conflitto francoprussiano.
Pertini, uomo tenacemente all'antica, non riuscì mai a nascondere un sottilissimo ma palpabile disprezzo nei confronti di Bearzot: credeva che fosse [[francese
Società: | Incontri disputati: | Reti segnate: | Scusa usata dall'allora CT per non convocarlo in nazionale: |
Pro Gorizia | 39 | 0 | "Mica voglio perdere." |
Inter | 0 | 39 | "Bearzot chi?" |
Catania | 95 | ½ | "Porta sfiga." |