Dio si masturba

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« Te l'avevo detto! »
(Oscar Wilde)
« Quando mi masturbo mi sento Dio »
(Pier Paolo Pasolini)
« Quando mi sento Dio mi masturbo »
(Pier Paolo Pasolini)
« Allora anch'io posso farmi le pippette? »
(Tu)
« Dio è morto... ammazzandosi di seghe »
(Nietzsche)


"Dio si masturba" è un celebre assunto formulato da Enrico Ghezzi nel 1934 in una fulminante intuizione, avuta in un momento di sospensione della coscienza seguita ad un grave incidente col suo cammello eolico.

Segue la dimostrazione che lo stesso Ghezzi diede su Focus Junior.

Assiomi

File:Frasca.jpg
Dio giunto all'orgasmo
Dio è perfetto
Dio è unico
Dio è maschio
quest'ultimo punto, essenziale per la dimostrazione della tesi, può essere oggetto di contenzioso. I cristiani non transigono su questo asserto (infatti essi si riferiscono a Dio col pronome "Egli" e mai con "Ella", dunque escludono a priori la possibilità che possa essere femmina), ma neanche loro sono in grado di fornirne una prova concreta. Tuttavia la Bibbia ci giunge in soccorso ricordando che "Il signore creò l'uomo a Sua immagine e somiglianza". È pertanto inconfutabile il postulato della mascolinità di Dio - checché ne dicano i Testimoni di Geova, che persistono a chiamare Dio con un nome da donna.

Tesi

  1. La distinzione univoca tra maschi e femmine si basa sulle differenze anatomiche. Essendo maschio e non femmina, il Signore deve possedere un pene - anzi, un Signor Pene, di proporzioni bibliche adeguate al personaggio.
  2. La perfezione implica la mancanza di attributi inutili. Quindi il pene di Dio, per non andare sprecato, deve essere utilizzato, in quanto parte della Sua perfezione.
  3. Il pene assolve due funzioni: espulsione di rifiuti e attività sessuale. Poiché Dio è perfetto, nulla di ciò che compone la Sua persona può considerarsi rifiuto. Pertanto, l'unica funzione peniena ammessa nel Suo caso è quella sessuale.
È qui che il ragionamento incontra uno scoglio: se Dio è perfetto, non può che accoppiarsi con esseri perfetti quanto lui. Ma tali esseri non esistono, in quanto abbiamo espressamente postulato l'unicità di Dio, accanto alla Sua perfezione. La dimostrazione sembrerebbe dover concludersi qui, ad un punto morto.

Ma - e qui emerge il genio di Ghezzi - rimane un'altra possibilità per confermare la mascolinità di Dio e placare le ambasce dei nostri lettori cristiani. Si pensi semplicemente, basandosi sulla comune esperienza: cosa consegue ad un'urgenza di accoppiamento sessuale che non può essere soddisfatta?

Ah...

Esatto, l'onanismo. Dio si masturba. ~ CVD ~

Corollario

File:DjGobiLiveAtTrieste2.jpg
Alcuni fedeli esultano prima di essere innaffiati dalla divina eiaculazione
  • Dio si masturba in quanto maschio, unico e perfetto.
  • Ma Dio è sempre maschio, unico e perfetto.

Ergo, Dio si masturba sempre. Anche in questo momento.

Conclusione

Il teorema di Ghezzi, in apparenza frutto di uno svago intellettuale tanto raffinato quanto sterile (dicesi "sega mentale"), giunge bensì a significati ben più profondi. Infatti esso ha fornito, seppur involontariamente, la risposta alla domanda che da millenni tormenta filosofi e teologi in tutto il mondo:

Come può Dio, onnipotente e onnibenevolo, permettere che il male esista e imperversi?

Semplice. Essendo continuamente intento a soddisfare sé stesso, Egli non ha certo tempo da spendere occupandosi delle questioni meschine e banali degli umani.
Inoltre si può ipotizzare che l'abitudine divina a non osservare le vicende terrene sia dovuta in realtà all'effettiva incapacità per Dio di gettare il Suo sguardo sull'umanità: incapacità, se ciò è vero, imputabile ai ben noti effetti collaterali della qui citata occupazione divino-adolescenziale.

Collegamenti