Democrito

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« I simulacri del tuo corpo attraversano il vuoto che ci separa e colpiscono i miei organi sensoriali generando un'immagine sensibile che il mio cervello trasforma in contenuto logico. Me la dai? »
(Democrito cerca di fare colpo su una ragazza.)
« Altroché! »
(Ragazza incantata dall'arte oratoria di Democrito.)
« Suca! »
(Democrito su Platone e Aristotele.)

Democrito è stato un filosofo greco, inventore della Democrazia (una forma di governo dove comandavano solo quelli che si chiamavano Democrito), fondatore dell'atomismo e quindi diretto responsabile dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki.
Visse oltre 100 anni, accumulando un sapere senza precedenti a confronto del quale Socrate e Aristotele facevano la figura di Francesco Totti davanti a Stephen Hawking. Questo fa di lui il più figo dei filosofi dell'Antica Grecia.

Vita e opere

Questo non è Democrito. È l'immagine sensibile del simulacro degli atomi del suo corpo che attraversa il vuoto e arriva fino ai tuoi occhi!

Le uniche notizie che abbiamo sulla vita di Democrito sono arrivate da Plutarco. Che era sordo e non sapeva scrivere. Plutarco, che ebbe le notizie da un cugino di secondo grado della moglie del filosofo, afferma che Democrito nacque in una famiglia ricca e agiata a tal punto da potersi permettere di non fare un cazzo tutta la vita. Come ogni nullafacente che si rispetti, divenne un filosofo. Trascorse i primi 35 anni di vita cercando uno slogan efficace come quello di Socrate, tipo "So di non sapere" oppure come quello di Parmenide, "Chi c'è, c'è; chi non c'è, non c'è".
Accantonata questa idea, decise di darsi alla contemplazione della natura per capirne il funzionamento. Per 12 anni fissò quindi lo scorrere di un fiume. Comprese più o meno tutto quello che è alla base della scienza moderna: l'alternarsi delle stagioni, il movimento dei corpi celesti, la teoria dell'evoluzione, la forza di gravità e vari aspetti della vita sociale delle locuste. Purtroppo dimenticò tutto mentre tornava a casa per raccontarlo alla moglie.

Plutarco, nelle sue attendibilissime memorie, scrive:

« Democrito viaggiò molto. Giunse in Egitto, Etiopia e in India. Incontrò tanti elefanti e alcune giraffe. Anzi no, non è vero. »
(Plutarco)

In compenso, è risaputo che passò molto tempo ad Atene, dove incontrò Socrate. Quest'ultimo, siccome era già vecchio, scambiava continuamente Democrito per il ragazzo delle consegne. La cosa indispettiva molto il filosofo di Abdera, al punto che, esasperato da Socrate che gli chiese per la quinta volta se c'era posta in giacenza per lui, Democrito gli lanciò contro le tavolette di pietra dove aveva scritto tutte le sue opere. Questo spiega perché oggi ne abbiamo soltanto alcuni frammenti.

« Asd. »
(Socrate su Democrito.)

Filosofia di Democrito

La teoria degli atomi

La conoscenza

« Ciao pupa, ti va se prendiamo un atomo di limonata mentre contempliamo i simulacri della natura? »
(Democrito cerca di fare la conoscenza di una ninfa.)
« Stammi lontano. »
(La ninfa.)

Come dimostrano le citazioni qui sopra, la conoscenza per Democrito si basava sul fare figure di merda in pubblico. Questo processo era definito dal filosofo meccanica atomistica, per mascherare l'imbarazzo che ne derivava e dare un certo tono alle sue azioni sconclusionate.

Il divino

Così come per il resto della materia, secondo Democrito anche l'anima è costituita da atomi. Atomi di Zucchero filato che vengono tenuti nel corpo attraverso la respirazione e anche attraverso gli sbadigli. Anche gli dei sono fatti di atomi. Atomi di cheeseburger. Che quindi non possono interagire con gli atomi di zucchero filato degli esseri umani, altrimenti causerebbero un'indigestione.

Etica

Democrito scrisse molte opere di etica. Secondo lui nella vita contavano due cose: la felicità e lo zucchero filato. La felicità si otterrebbe attraverso una progressiva cancellazione della paura e una corretta alimentazione. Per questo motivo Democrito divenne famoso come "il filosofo del riso", in contrapposizione al pessimista Eraclito, definito come "il filosofo della pasta". Inoltre, per Democrito la vera felicità non consiste nel possesso di beni materiali, ma nel possesso di zucchero filato.