Democrazia

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« La democrazia è l'arte di far credere al popolo che sia lui a comandare e l'Italia è, a detta di tutti, il paese più ricco d’arte al mondo. »
« Ho votato X perché mi faceva ridere il suo accento. »
(Elettore medio)
« La democrazia è in pericolo. Dobbiamo impedire agli anti-democratici di distruggerla. Ad esempio, proibendogli di votare. »
« Senza la democrazia il potere sarebbe nelle mani dei più forti; grazie alla democrazia è invece nelle mani dei più paraculo. »
Il pugno chiuso, simbolo del comunismo a confronto col pugno chiuso sulla crocera, simbolo della democrazia

Il termine democrazia è una parola greca che significa potere al popolo. Si sa, i greci sono sempre stati dei fini umoristi.

Il concetto di democrazia non è altro che la mera trasposizione della legge della giungla, il più grosso ha sempre ragione, dal singolo alle masse, ovvero la massa più grossa ha sempre ragione. Niente di così geniale come potrebbe sembrare, quindi.

Purtroppo la democrazia non garantisce i diritti umani, ma in compenso ci dà la possibilità di scegliere la suoneria che più ci piace sul cellulare.

Storia

Ecco la democrazia che prende il potere democraticamente.

La democrazia è una delle più diffuse mode del terzo millennio assieme al SUV, il contatto su Facebook, l'IPhone, la Bocconi e a tutte quelle altre vaccate che fanno tendenza. Se per caso tu non ce l’hai sei uno sfigato e rischi anche di prenderle: tanto chi vuoi che gli interessa se ti riempiono di botte? Probabilmente a qualche minoranza. Tuttavia, secondo quello che la maggior parte della gente sostiene, il concetto di democrazia ha vissuto una continua evoluzione subendo importanti modifiche nel corso della sua storia, proprio come la Chiesa Cattolica Apostolica Romana e Michael Jackson . Le prime definizioni di democrazia risalgono all'antica Grecia: Platone, che la sapeva lunga, ma non abbastanza, l'aveva messa nella sezione governi da burletta della sua opera Repubblica.

Con l'età dei Lumi, in particolare la Rivoluzione francese con il suo motto di libertà, uguaglianza e fratellanza, si riafferma l'idea di democrazia. Certo, qualcuno sarebbe andato ben volentieri oltre, ma purtroppo non faceva parte della maggioranza.

Le basi della democrazia sono i princìpi della separazione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario), il suffragio universale e il primato della costituzione, al vertice c’è chi comanda veramente.

Un'altra importante caratteristica della democrazia è la separazione tra Stato e chiesa: la Chiesa dice quello che è giusto e quello che è sbagliato e lo Stato ci fa stare lontano dalle cose sbagliate e ci indirizza verso le cose giuste.

In seguito si è diffuso il concetto che una democrazia moderna debba avere anche una stampa libera, in modo che tutti possano sapere se è stato alfin preso il chupacabras, come affrontare intelligentemente il cenone di capodanno e natale o come è bella e felice la vita nel proprio democratico paese.

Ah, e da qualche parte ci dovrebbe essere anche scritto qualcosa sulla separazione dei poteri...

I superpoteri democratici

   La stessa cosa ma di più: Esportare democrazia.

Essendo la democrazia una delle forze del bene, combatte i cattivi grazie ai suoi poteri speciali, vediamone alcuni qui di seguito.

I diritti di cittadinanza

L'Italia è una democrazia quindi ognuno vota come gli pare.

Per diritti di cittadinanza s'intende l'insieme dei diritti civili, diritti politici e diritti sociali che sono alla base della democrazia moderna. Essi giungeranno alla loro piena affermazione domani. Portate pazienza e vedrete.

Ecco i diritti, si consiglia di leggerli a voce alta con in sottofondo il Te Deum o l’Inno alla Gioia.

  • Libertà della persona ma diritto alla proprietà.
  • Libertà di parola, pensiero e fede; basta che non sia antidemocratica.
  • Diritto alla giustizia e diritto a partecipare ai processi.
  • Diritto a un minimo di benessere economico e sicurezza e a vivere secondo gli standard prevalenti nella società.
  • Diritto di partecipare alla vita politica e diritto a un’istruzione dignitosa per tutti ah no, mi sono sbagliato, puoi partecipare alla vita politica anche come capra ignorante.
  • Diritto a fare i sondaggi, per vedere da che parte è la maggioranza.

Purtroppo, dopo trecento anni, questi diritti sono ancora un po' incoerenti e contrastanti. Questo perché la democrazia ha tempi più lunghi, ma ha il vantaggio che alla fine, una volta convinti i detrattori e i faziosi, saranno tutti d’accordo. O se non tutti, perlomeno la maggior parte.

I sondaggi

I sondaggi sono la spina dorsale di ogni moderna democrazia. Infatti chi fa i sondaggi sono generalmente aziende private che lavorano per la stampa libera e indipendente, ma anche per i partiti politici o per le multinazionali, per sapere cosa desidera veramente il consumatore. O cittadino, se preferite i termini vetusti. O vecchi, se vogliamo non ricorrere ad arcaismi inutili e fuori luogo. Si occupano principalmente dello studio e dell'analisi dei comportamenti espressi e dei processi decisionali dei cittadini in una democrazia, o della definizione della struttura di un governo. Grazie ai sondaggi una democrazia moderna può capire subito cosa piace alla maggior parte della gente, disponendo così di prove oggettive dei gusti soggettivi.

Il voto

« Il progresso e la civilizzazione ha portato l'uomo ad evolvere la propria società giungendo ad un sistema rappresentativo basato sul voto. Non più legge naturale del più forte, bensì scelta democratica. Ora è possibile scegliere da chi farselo mettere in culo. »
(Lo storico Ignazio Sbarbagianni)
Il voto è una delle grandi conquiste della democrazia.

Il voto, da non confondersi con vuoto, è forse la cosa più bella della democrazia. Se sei così fortunato da vivere in un paese democratico, grazie al voto puoi scegliere chi incaricare per pensare al posto tuo, e tu puoi sfruttare il tempo libero che automaticamente ne deriva per giocare alla lotteria o tirando sassi in autostrada.

L'estensione verso il basso del diritto di voto

Dopo aver dato il diritto di voto ai deboli, ai poveri, alle donne, ai bianchi, ai neri, a quelli a colori e a quelli che nemmeno gli interessava, si pone di fondo un interrogativo: basso quanto?

Ci fermiamo ai nani? lo diamo anche ai cani? e allora perchè ai gatti no? che sei razzista? "no, sono loro che sono gatti"?

Al di là delle questioni filosofiche, non si capisce se spostare l'asticella del diritto di voto sempre più in basso - in favore di chi si ritiene che sosterrà utilmente gli interessi del proponente - sia una soluzione percorribile all'infinito, o solo giusto fino a dare il diritto di voto anche alle mosche, per poter così mangiare tutti insieme merda democraticamente - magari pure con l'obbligo di fare i complimenti al cuoco.

In tanti dibattono sull'argomento, e anche illustri teologi si sono proposti per dare una lettura trasversale della questione; il loro aiuto è stato ritenuto però non fondamentale, e quindi cortesemente declinato.[1] Guardando le vicissutidini delle specie animali che già hanno attraversato questa fase evolutiva (dinosauri, draghi, unicorni, gnomi, politici in buona fede), risulta infatti evidente che aggiungere sempre un nuovo posto a tavola - pur di avere qualcuno che ti da ragione - porta inevitabilmente all'estinzione; tale processo di reazione a catena è stato codificato nell'espressione algebrica "Al contadino non far sapere/com'è buono il formaggio con le pere".

E in tema ci si domanda anche: "Ius soli" - magari prima forzando il numero di commensali effettivamente aventi il diritto al posto a tavola - o meglio "soli" e basta, piuttosto che in cattiva o eccessiva compagnia?

Difficile arrivare ad una risposta buona per tutte le stagioni; ai posteri batteri l'ardua sentenza?

Le mille facce da Boing della democrazia

L'enorme successo del potere democratico ha fatto sì che questo si diffondesse a macchia d'olio non solo nell'amministrazione degli stati, ma anche in tutti gli aspetti amministrativi della vita sociale. Ebbene sì: anche quando si tratta di decidere se al cesso pubblico mettere le turche o il water closet si ricorre alla democrazia.

E-democracy

È la democrazia del web, la E sta probabilmente per Explorer©. I nerd che popolano la rete storicamente sono sempre stati attratti dalle cose più underground che non caga mai nessuno, però inspiegabilmente quando si tratta di governarsi, persino loro scelgono la soluzione che fa più tendenza.

Zia Democra

Sembra incredibile, ma fonti da verificare sostengono sia nientepopodimenoché la zia di Rino Gaetano. Pur non c'entrando apparentemente nulla con la democrazia, anche lei era volubile e sempre in mezzo alle balle.

Democrazia cristiana

In Italia ci dovrebbe essere ma bisogna stare attenti alla deviazione.

È quella democrazia che unisce gli utili al dilettevole: la democrazia con la £ maiuscola. La democrazia cristiana si erge su solide radici cristiane ma accetta di buon grado innesti democratici. Un po' strano come abbinamento? Per la legge dei grandi numeri tutto questo è possibile, come sono possibili conseguentemente anche il comunismo islamico o la dittatura buddista, i potenziali nemici storici della democrazia cristiana.

Modecrazia

È un anagramma di democrazia. Cioè, non prorpio un anagramma, perché l'anagramma cambia l'ordine delle lettere di una parola al fin di ottenerne un'altra di senso compiuto: modecrazia è una parola che non ha nulla a che vedere con democrazia e soprattutto priva di significato.

Meritocrazia

Forma di governo basato sull'appropriazione del merito del lavoro degli altri. Tutti ne parlano, ma nessuno sa bene in cosa consista veramente. Molti Parlamentari sono ancora convinti che sia una cosa che si mangia.

« Il governo ha fatto molto per i terremotati abruzzesi, ha ripulito Napoli dai rifiuti e ha scoperto l'acqua calda e il caffè espresso. »
(Silvio Berlusconi)


Merdocrazia

Metodo di governo che consiste nello spalar merda sul governo precedente.

- Berlusconi: “Abbiamo un debito pubblico di un fantastiliardo. E la colpa è del governo precedente!”
- Tremonti: “Ma signore, Forza Italia ha governato per molti anni in precedenza.”
- Berlusconi: “Zitto tu, gli italiani non si ricordano cosa hanno mangiato a pranzo, figuriamoci se si ricordano di avermi già votato! ”
Gasparri preoccupato per la gioventù.

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Note

  1. ^ "Gentili Teologi, vi preghiamo cortesemente di non venire a rompere i coglioni. Altresì vi auguriamo buone vacanze e felici feste. Distinti saluti. p.s. ricordatevi di non venire a rompere i coglioni"