Celacanto
Il Celacanto, in scientifichese Ledimeri (Una gamba di legno di nome Smith, 1939) è praticamente un Highlander del mercato del pesce.
Storia
Ultimo rampollo di una nobile famiglia decaduta, pressappoco nel Creataceo, il suo nome comune deriva dal fatto che, come se non bastasse, è anche un pesce canterino. Quando si cela nelle grotte di profondità del Madagascar emette un caratteristico canto che attira le sirene, sua preda preferita.
Fino a pochi anni fa questa specie era ritenuta estinta. In realtà era solo rimasta vittima di un gioco puerile finito male. Circa 65 milioni di anni fa, celacanti e plesiosauri giocavano a nascondino. Il grande rettile li cercava e loro dovevano nascondersi. Purtroppo, chissà perché, da 65milioni di anni fa ad oggi nessuno è più tornato a cercarli, così sono rimasti lì nascosti per tutto il tempo, finché l'uomo, esplorando i mari del Canadafrica meridionale, non li ha scovati e fatti perdere al gioco.
Descrizione
Il celacanto ha pinne molto particolari, pinne da culturista. Infatti sia le pinne pettorali che le anali sono molto muscolose e dotate di un bicipite molto indifferenze. Direte: che se ne fa di pinne anali nerborute? Ebbene, pare che la spiegazione evolutiva più accreditata sia che le usi per pulirsi meglio il culo.
La pinna caudale è anch'essa muscolosa e suddivisa però in tre lobi. A necessità questi lobi possono essere azionati dai potenti muscoli e diventare una possente elica che fa del celacanto un missile di profondità sovietico.
È ricoperto da scaglie ossee che secernono imodium e contemporaneamente lo rendono immune agli attacchi dei predatori e un ottimo piatto per persone anziane amanti delle prugne.
Gli occhi del celacanto sono estremamente sviluppati e possono vedere fino ad un palmo dal suo naso.