Brindisi: differenze tra le versioni

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Passa mezz'ora. La figlia non si vede.<br />
Passa un'ora. La figlia non si vede.<br />
Passa un'ora e mezza, e la figlia arriva.<br />
Appena arriva a casa la figlia viene picchiata dal padre, dal fratello e dalla madre che sono affamati come mandrilli e proprio come questa razza di scimmie mordono, sputano, colpiscono con pugni la ragazza.

La ragazza piange e viene minacciata perché fa la zoccola con quello stronzo che l'ha accompagnata col motorino truccato e perché passa tutto il tempo "CON QUEL CAZZO DI CELLULARE!"

Finalmente, sono tutti a tavola. Iniziano le preghiere di ringraziamento al buon gesù e si mangia..
Macché! Naturalmente scoppia un'ennesima lite. Questa volta per il possesso della [[televisione]]. Tutti vogliono vedere un programma e ognuno ha una sua buona ragione.<br />
Ennesima rissa, urla urla e ancora urla. Il padre la vince con un gesto di superiorità sul branco di bestie agitando il telecomando come suo nuovo scettro di potere.
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Si inizia a mangiare: per mezz'ora c'è silenzio, tutti puntano con uno sguardo vuoto ed ebete la tv mangiando la solita pasta al sugo tracannandola con tre forchettate. Tre bottiglie di [[coca cola]] finiscono all'istante, prosciugate da uno spirito divino ignoto. Il padre aiuta lo spirito divino a far sparire una bottiglia di vino scuro come il sangue del [[diavolo]] e il figlio fa sparire senza spirito divino tre quattro birre. La figlia beve acqua perché sta a dieta.<br />
Si inizia a mangiare: per mezz'ora c'è silenzio, tutti puntano con uno sguardo vuoto ed ebete la tv mangiando la solita pasta al sugo tracannandola con tre forchettate. Tre bottiglie di [[coca cola]] finiscono all'istante, prosciugate da uno spirito divino ignoto. Il padre aiuta lo spirito divino a far sparire una bottiglia di vino scuro come il sangue del [[diavolo]] e il figlio fa sparire senza spirito divino tre quattro birre. La figlia beve acqua perché sta a dieta.<br />

Versione delle 16:16, 7 nov 2016


Piccolo esempio di pranzo brindisino, con un aiuto iniziale per capire la complessità dell'idioma locale.

Si inizia a mangiare: per mezz'ora c'è silenzio, tutti puntano con uno sguardo vuoto ed ebete la tv mangiando la solita pasta al sugo tracannandola con tre forchettate. Tre bottiglie di coca cola finiscono all'istante, prosciugate da uno spirito divino ignoto. Il padre aiuta lo spirito divino a far sparire una bottiglia di vino scuro come il sangue del diavolo e il figlio fa sparire senza spirito divino tre quattro birre. La figlia beve acqua perché sta a dieta.
Inizia un lieve brusio: il figlio chiede dei soldi per aggiustare la moto, la figlia chiede soldi per fare la zoccola. Scoppia un'altra rissa con urla e piatti sbattuti sulla tavola. Il padre manda a quel paese il figlio dicendogli di andare a lavorare, cosa che lui, tra l'altro, in cinquanta anni di vita da vagabondo non ha mai fatto. Con la figlia è più delicato e paterno, consigliandole di andare a defecare a mare.

Si arriva al secondo piatto. Tutti si ingozzano ancora in silenzio, guardando TelePuglia e discutendo di quanto siano stronzi quelli del comune, che non gli hanno ancora dato la quinta casa popolare gratuita per il figlio. Non quello seduto a tavola, perché la coppia brindisina che si rispetti, di figli, ne ha almeno quattro. Di questi, almeno uno o lavora al battaglione San Marco, o è in carcere, o è morto schiantandosi con la macchina o è andato al nord per studiare/lavorare, per poi non farsi sentire mai più dai suoi consanguinei. Se è femmina si è semplicemente sposata con l'animale peloso che l'ha messa incinta a quattordici anni, e ora ha bisogno di una casa popolare, possibilmente vicino a casa della mamma.

Il pranzo si conclude solitamente con un ferito, una madre piangente, un padre che fuma settantanove sigarette di contrabbando una dietro l'altra e una figlia che va a parlare con un'amica di quanto faccia schifo la sua famiglia.

Il pranzo domenicale è una versione gigantesca di questo Caos. Di solito, si fa a turno se andare a casa dei genitori del padre o dei genitori della madre. Naturalmente c'è la famiglia al completo che urla, inveisce, ruba polpette e alla fine mangia tre quintali di cozze crude per cercare di contrarre il tifo e morirne.

Economia

Lavoro

Un brindisino tipo.

Dopo il florido periodo dei Romani e della valigia delle Indie, dal 1900 in poi Brindisi basa la sua fiorente economia su un'associazione parapolitica denominata SCU (Sacra Corona Unita), che garantisce un'occupazione a buona parte dei maschi brindisini. Tra le altre professioni ricordiamo

  • Il pensionato
  • L'emigrato
  • L'operaio alla Montecatini
  • Il carcerato
  • L'operaio socialmente utile (alias l'ex-carcerato)

Accanto alla SCU, la maggior fonte di lavoro (per i brindisini che non scappano via appena compiuti i 18 anni) sono le industrie del capoluogo (Enel, Montedison), le quali garantiscono ai propri lavoratori uno stipendio da nababbi e una morte sicura per cancro prima del compimento del sessantesimo anno di età.

In alternativa ci si può sostentare con la redditizia pesca nelle salubri acque del porto interno, grazie alla dilettevole caccia del cefalo gigante o cefalo merdarulu, specie tipica delle acque brindisine, dei cuggiuni, degli sparatieddi, i cazzi ti rre, li saraghi, le rascie o del lu caùru o dei suoi gustosi cugini caùru pilusu e caùru paddoni.

Altre possibilità di lavoro non ce ne sono poiché tutti i posti disponibili presso gli Uffici Statali, scuole , Forze dell'ordine, Marina, Aeronautica e Battaglione San Marco sono occupati dai leccesi.

Turismo

Dopo che l'amministrazione comunale ha scoperto sul dizionario il termine turismo, la città ha cambiato completamente faccia.
Sono stati creati servizi unici: guide turistiche locali che pubblicizzano altre città, strade con speciali buche 3D di 89cm di profondità, e caratteristici itinerari urbani con visita agli ameni parcheggi abusivi.

I servizi turistici prevedono anche bellissime panoramiche su comignoli industriali fumanti e fiammeggianti, dove si dice abbia perso la vita Mary Poppins, e full immersion culturali nel tessuto sociale brindisino. Si potrà partecipare a corsi accelerati di truzzismo, di bestemmiologia, microcriminalità, sino all'ambito "giro in macchina per tutta la città", che riproduce l'abitudine locale di parcheggiare il proprio mezzo sin dentro l'attività commerciale che si vuole raggiungere, salvo poi imprecare per il traffico.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Il piano regolatore prevedeva un uso smodato di Denominazioni di Santi per quelli che sarebbero poi diventati i nuclei abitativi, successivamente diventati i Rioni che a tutt'oggi conosciamo. L'equazione matematica, utilizzata al tempo e rispettata ai giorni nostri, è semplice: la concentrazione di cacafave è inversamente proporzionale alla popolarità del santo in questione. La percentuale di rischio nel recarsi in questi quartieri non accompagnati dai locali è inversamente proporzionale ai Santi in Paradiso in concessione all'individuo.
  • Il brindisino medio risente ancora della presenza delle truppe di occupazione americane, in quanto ha copiato da queste l'abitudine di andare in tuta a fare la spesa e di usare termini come Joking o Walking anziché corsa o passeggiata.
  • A Brindisi è assolutamente sconsigliato l'uso della bicicletta, o di qualsiasi altro mezzo di locomozione non provvisto di motore a scoppio. Rende il conducente del mezzo indegno di rispetto, risvegliando nel brindisino medio l'insano istinto di attaccabrighe col debole della situazione. Il suddetto consiglio è rivolto anche a podisti e jogger.

Note

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