Blind Guardian

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Il gruppo da sobrio.
« Vogliono copiare tutte le mie storie e non mi pagano i diritti! »
(John Ronald Reuel Tolkien sui Blind Guardian. Ma ormai è morto.)

I Blind Guardian sono un gruppo germano[1] power metal fondato nella Settima Era della Terra di Mezzo.

Scelta del nome

Come per ogni band che si rispetti, il nome doveva essere innanzitutto altisonante, epico, inquietante, ma il potente Hansi Kürsch e il fidato André Olbrich non riuscivano a mettersi d'accordo e decisero di porre fine alla disputa con una sfida all'ultimo sangue a Dungeons & Dragons, mentre l'ingegnoso Thomen Stauch, da esperto conoscitore di proverbi, si ricordò che:

Da altisonanti nomi derivano altisonanti immaginari collettivi.
« Tra i due litiganti il terzo gode. »

E perciò quatto quatto registrò all'insaputa degli altri il nome Lucifer's Heritage.
A causa del nome troppo satanico, i negozianti relegarono la loro demo assieme ai dischi black metal, anche se il loro genere era completamente diverso[2], ma ebbe così tanto successo che nessuno se ne accorse.
A questo punto la svolta: con un impeccabile rovesciamento di potere, il saettante Marcus Siepen si impadronì del comando del gruppo e cambiò definitivamente il nome a Blind Guardian, dal soprannome affibbiato ad Hansi per la sua straordinaria capacità di farsi rubare le biciclette ogniqualvolta qualcuno gliele affidi da custodire.

L'idolo di Hansi, il quale non guardando mai dove va sbatte la testa contro gli spigoli, ispirando il comportamento di Hansi e il suo soprannome.

In principio

Era lo Speed Metal, e lo Speed era presso i Blind Guardian e lo Speed era i Blind Guardian.
Data la sfrenata passione del potente Hansi per il Signore degli Anelli, egli pensò bene di omaggiare il suo autore preferito con un album che principalmente parlava di Hobbit e Gandalf, chiamato per coerenza Battalions of Fear. Ciò attirò l'attenzione dei giovani elfi domestici del suddetto autore, che, per guadagnarsi una rilevante posizione sociale agli occhi del loro creatore nonché maestro John, gli spifferarono tutto e fecero citare in tribunale il gruppo per non avere pagato i diritti.
Ma, dato che l'idea era stata del potente cantante e bassista Hansi Kürsch[3], il fidato André, l'ingegnoso Thomen e il saettante Marcus utilizzarono la mossa segreta dello stronzo, con cui fecero notare agli elfi che nei credits del booklet[4] l'autore di tutti i testi era proprio il potente Hansi, che perciò fu l'unico a presentarsi alla sbarra e perse tutto ciò che aveva ricavato dalla vendita dell'album.
Non contenti di averlo prosciugato economicamente, i suoi compagni di band lo percularono moralmente: in un nuovo scontro sul nome dell'album successivo, l'ingegnoso Thomen si ricordò che:

« Moglie e buoi dei paesi tuoi. »

E ancora una volta quatto quatto andò a registrare il nome Follow the Blind, sempre riferendosi al soprannome di Hansi, il quale si offese terribilmente fino a quando gli altri 3 non gli comunicarono che il suo idolo Kai Hansen aveva ri-registrato alcune parti cantate del suddetto album che trovava terribilmente stonate, stonandole ancora di più.
Solo apparentemente era una cosa negativa, perché di fatto ha aperto al mercato emo, catapultando Follow the Blind ai primi posti delle classifiche e diventando quindi il loro album con maggior numero di vendite.

Il successo

Dato l'enorme riscontro economico di Follow the Blind, come ogni cosa tedesca che si rispetti il gruppo fece un salto in birreria tanto prolungato da procurarsi un'ubriacatura del sesto grado della scala Rossi[5], ed è in questo retroscena che viene concepito il favoloso Tales from the Twilight World, titolo riferito alle strane storie raccontate dagli abituali clienti della birreria.
Sta di fatto che le vendite furono scarsissime[6], il che portò al fallimento dell'etichetta discografica che lo aveva prodotto e perenne ignominia all'ingegnoso Thomen e compagni, ma come ricorda proprio Thomen:

Destinazione Fanculo.
« Non c'è due senza tre, e perciò neanche tre senza quattro. »

E ne venne fuori un nuovo concept album sulla terra di Fanculo, intitolato allegoricamente Somewhere Far Beyond.
Ora, con l'originale trovata di proporre argomenti dissacranti in un disco metal, la band arrivò a contare più di due miliardi di click su Youtube con il passaparola sia dei veri metallari (perché c'erano le chitarre distorte) sia dei tunz-tunzettari (perché una storia nella terra di Fanculo è (fan)cool, zio!).
In questo modo riuscirono ad accomunare queste due branche fino ad allora apparentemente molto distanti, aprendo alla definitiva dimostrazione che i metallari sono truzzi, ma soprattutto arrivando all'obiettivo finale di farsi conoscere in tutto il mondo civilizzato[eeeh?].

Quel frocione di Thomen Stauch

Il tempo passò, passò e passò, e non sentendosi più a proprio agio con le false realtà che aveva come un muro di carta innalzato attorno a lui, l'ingegnoso Thomen passò in rassegna tutti gli antichi proverbi che suo zio gli aveva insegnato, ma fu un arduo compito perché lui era musulmano e metà dei suddetti proverbi erano molto adatti, ma contenevano bestemmie su Allah (tutti i vecchi zii bestemmiano qualche strana divinità) e perciò non potevano essere declamati. Lo strazio interiore portò Thomen a coniarne uno tutto nuovo:

« Meglio un gay dichiarato oggi che un represso domani. »

E, liberandosi del proprio fardello interiore, fece sapere a tutto il mondo il suo passaggio all'altra sponda con un album denominato proprio Imaginations from the Other Side, in cui descrive le sue fantasie erotiche omosessuali.
Intanto il vecchio John, vedendo come si era ridotto il gruppo che era partito prendendolo come faro di riferimento, e non volendo diventare però egli stesso un ricchione, si tolse la vita anzitempo, anche se ormai aveva raggiunto una veneranda età.

L'interessante argomento principale del Silmarillion, o 1000 modi di cucinare spiedini di ragni.

A questo punto, i 4 nostri eroi fecero i salti di gioia, perché avrebbero potuto lucrare nuovamente su tutta l'opera di John, e questa volta senza essere querelati dall'autore![7] Cominciarono con il Silmarillion, e copiando ogni singola parola fabbricarono un disco della durata di 7 ore (Nightfall in Middle-Earth, con Nightfall riferito ironicamente alla durata), il che ovviamente, unito agli interessantissimi argomenti trattati fece scoppiare il caso, in senso letterale perché il magazzino strabordava di cd invenduti. A questo punto si accorsero che forse non plagiare così direttamente Tolkien sarebbe stato meglio.

Nuovi orizzonti

La rara erba voglio paparazzata.

Moralmente cresciuti, i 4 Bardi (soprannome derivato dalla loro parola preferita per la supercazzola) si impegnarono per creare un sound più complesso ma allo stesso tempo semplice e con un pizzico di erba cipollina, e la cosa più ovvia che saltò alla mente fu di plagiare non più Tolkien, ma i Queen, dato che Freddie Mercury era a sua volta morto e non poteva chiedere i diritti. Il nome dell'album partorito fu in maniera estremamente originale A Night at the Opera, senza riferimenti voluti a Bohemian Rhapsody.

« L'erba voglio non cresce neanche nel giardino del pusher più fornito. »

ricordò poi sornione l'ingegnoso Thomen, che quindi si dipartì dal gruppo in cerca della suddetta erba voglio, trovando solo voglia di altra erba.
Al suo posto entrò nella band il prorompente Frederik Ehmke, che dichiarò immediatamente di odiare i proverbi, portando così aria di novità (o l'aria era dovuta a qualcos'altro?).
Ora come ora[8], in una scottante conferenza stampa in mondovisione, il potente leader Hansi Kürsch dichiarò che il suo soprannome Blind Guardian era dovuto alla cieca fiducia che gli altri riponevano in lui nel suo secondo lavoro di custode. Ovviamente questa dichiarazione era spudoratamente falsa, e l'aveva detta solo per vantarsi davanti alla mamma che lo guardava, e che per di più gli aveva promesso a cena coscia di grifone.
Ancora una volta gli spietati compagni di band non gliela fecero passare liscia e intitolarono l'album venturo A Twist in the Myth, perculandolo di nuovo come era già successo con Follow the Blind.
Il potente Hansi si arrabbiò davvero tanto, così tanto da spaventare con un urlo una lucertola che passava da quelle parti. Fu proprio da quel giorno che le lucertole scappano non appena vedono un essere umano, e questo si ripeterà fino ai confini del tempo. La band si ispirò a questo fatto e chiamò il disco successivo At the Edge of Time, un concept album sulla conseguenza del potente urlo del potente Hansi.

I tempi contemporanei

L'originale copertina di A New Beginning, con il bianco a simboleggiare il candore spiritico di Frederik prima del misfatto e il nero del titolo la violenza perversa.

Dopo la morte per overdose del fidato chitarrista André Olbrich, Thomen Stauch decise di rientrare nella band dopo aver preso lezioni di chitarra, ma facendo comunque schifo.

« Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino! »

Commentò dopo che ricevette le prime critiche dai fans. Non l'avesse mai fatto! Il prorompente Frederik, noto odiatore di proverbi, lo accoltellò ben 23 volte, uccidendolo all'istante e diventando osannato dal resto dei Blind Guardian per aver fatto focalizzare l'attenzione dei media sul gruppo, che non veniva quasi più cagato da nessuno.
Questo era il momento propizio per far entrare nel mercato un nuovo album, chiamato A New Beginning, incentrato sul rialzo di attenzione dovuto al decesso di ben 2 dei 4 membri originali.
La storia del gruppo si ferma qui. Per ora. Per fortuna.

Stile

Ecco chi ha plagiato da chi ha preso ispirazione il gruppo.

Come ogni power band che si rispetti, ciò che predomina è la voce del cantante registrata più e più volte su sé stessa a dar l'impressione di avere a propria disposizione un intero villaggio di elfi che canti al posto tuo, ma tristemente non è così. Nelle esibizioni live il cantante Hansi è particolarmente dinamico, capace di passare dalla posizione eretta col microfono in una mano all'acrobatica posizione eretta col microfono in due mani. Provando ad imitare i cantanti black metal, riesce ad emettere una specie di rutto che non si avvicina però nemmeno alla voce growl meno convinta.
I due chitarristi hanno molto stile, soprattutto Marcus Siepen che gira sempre con la cravatta.
Il prorompente Frederik è in realtà conosciuto come John Bonham, ex batterista dei Black Sabbath, infatti quello spacciato per morto soffocato dal suo stesso vomito era solo un sosia, dato che quella non si può definire una morte stilosa e anche Frederik, o John se si preferisce, possiede molto stile come i suoi chitarristi.


Note

  1. ^ Ma non reale, infatti è risaputo che non sono anatre ma normali uomini.
  2. ^ Se Plagio degli Helloween di Walls of Jericho si può definire "genere".
  3. ^ Come ho già detto, ma repetita iuvant, come dice l'esperto di proverbi Thomen.
  4. ^ Parlo inglese così non capisce nessuno e nessuno può criticare ciò che dico.
  5. ^ Mercalli e Richter sono stati sfrattati.
  6. ^ In fondo non si capiva niente dai racconti dei vecchietti in coma etilico.
  7. ^ Infatti come tutti sanno gli elfi che ti denunciano non esistono se chi li ha creati muore.
  8. ^ Le 15 in punto.

Voci correlate

Collegamenti esterni

La loro migliore canzone in cui Hansi esibisce un inglese degno di Oxford [1]