Belluno: differenze tra le versioni

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|Stemma=Draghetto.png
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|Motto=Sani e grathie!
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|Abitanti=30.000 belumat, 5.000 vacche e un branco di mufloni ingrifati
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|Etnia= Homo alcool sapiens, ceterum nescens
|Lingua= in genere una. A volte biforcuta nelle femmine di mezza età note come "babe"
|Lingua= In genere una. A volte biforcuta nelle femmine di mezza età note come ''babe''
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|Attività= Tirar nòt al bar
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[[File:Inghilterra dal satellite.jpg|miniatura|La posizione di Belluno alle 11.37 del 15/02/2011.]]
{{Cit|El moto pì ospitale l'è ndè fora de le bale!|I Belumàt}}
'''Belluno''' ([[Lingua inglese|inglese]]: ''Beautiful One'') è un agglomerato urbano che si erge fra le [[Prealpi]] e le bellissime [[Dolomiti]] e che taluni si ostinano a chiamare [[città]] nonostante presenti ancora le caratteristiche di un paesetto montano. È sostanzialmente una località in culo al mondo, tanto che neppure nelle [[provincia|province]] limitrofe si è a conoscenza della sua esistenza.
{{Cit|Chela roba là no l'è dura gnanca da Nadàl (Natale) a San Stèfen!|[[Moglie]] a [[marito]], a letto}}
{{Cit|Il cielo d'Irlanda si sfama di muschio e di lana|[[Fiorella Mannoia]] la prima volta che è stata a Belluno}}
{{Cit|Belluno ottiene l'autonomia!|Folgorato autoctono in [[sogno di una notte di mezza estate]]}}
{{Cit|"Dov'è Belluno?" In provincia di Cortina, perché?|Qualcuno a qualcun altro}}
{{Cit|Le provincie del Veneto? Padova, Venezia, Verona, Treviso, Vicenza, Rovigo e Cortina. |Abitante medio del Veneto}}

Fra le [[Prealpi]] e le bellissime [[Dolomiti]] si erge un agglomerato urbano che taluni si ostinano a chiamare città nonostante presenti ancora le caratteristiche di un paesetto montano. Stiamo proprio parlando di '''Belluno''' (in [[inglese]] ''Beautiful One'').
È sostanzialmente una località in culo al mondo, tanto che neppure nelle [[provincia|province]] limitrofe si è a conoscenza della sua esistenza.
Per un tempo assai lungo è stato una zona di confine fra il mondo [[veneto]] e quello tedesco, tanto che ancora oggi molti turisti sono convinti che appartenga alla Provincia di [[Bolzano]]; i terroni sono profondamente convinti che tutto il Veneto sia in provincia di Napoli; i cortinesi invece sostengono che è in provincia di [[Cortina]]: non è raro vedere le due fazioni prendersi rispettivamente a immondizia e a palle di [[neve]] mentre ne discutono amichevolmente. Nel [[1404]] è invece stata annessa alla [[Repubblica di Venezia|Serenissima]], e spacciato per veneta. Sono appunto i veneti per primi a dire che là non fa provincia, o perlomeno che non è etnicamente veneto in quanto non si riesce nemmeno a comprendersi parlando.
[[File:Inghilterra dal satellite.jpg|thumb|La posizione di Belluno alle 11.37 del 15/02/2011.]]


==Storia==
==Storia==
Si dice che dalla [[preistoria]] fino al 1404 i bellunesi controllassero il settore import-export dei traffici di [[ferro]] con l'oltralpe, imparando a masticare la pirite e sputare acciaio. Sono rinomate le spade bellunesi.
Dalla [[preistoria]] fino al [[1404]] i bellunesi controllano il settore import-export dei traffici di [[ferro]] con l'oltralpe, imparando a masticare la pirite e sputare acciaio. Sono rinomate le spade bellunesi dette "brandi sputacchini".
Dopo l'annessione alla Serenissima, la Provincia di Belluno è diventata una piccola colonia veneta, utile per la fornitura di legname. I tronchi, imballati in zattere prefabbricate con sofisticate macchine a poliuretano espanso, venivano trasportati lungo il corso del [[Piave]] da mitologiche creature chiamate ''"Zattieri"''. I viaggi titanici di questi strani esseri sono narrati su tavolette di pietra in caratteri cuneiformi [[Sumeri]] rinvenibili da chiunque direttamente sul greto del fiume ormai sempre in secca. Sebbene siano così ben conosciute le loro imprese per la consegna del legname a Venezia, rimane avvolto nei sette misteri gaudiosi il loro ritorno tra le montagne. Dopo aver studiato le orme dei tronchi lasciate lungo il corso del Piave, Piero e [[Alberto Angela]] hanno concluso che molto probabilmente gli zattieri tornavano a Belluno nuotando contro corrente alternando lo stile libero allo stile salmone. Per la loro grande puntualità nelle consegne, gli zattieri godono ancora oggi di grande fama nella città che, nonostante si siano estinti, li festeggia ogni anno in un [[derby]] del cuore "Partigiani vs Zattieri". Il legname consegnato serviva per l'arsenale veneziano, per il pagamento di tributi e per farsi bruciare in nome della difesa contro [[Carlo IV d'Asburgo]].
Ancora oggi vi sono dei moti nazionali per rivendicare l'autonomia della Provincia.


Dopo l'annessione alla Serenissima, Belluno è diventata una piccola colonia veneta, utile per la fornitura di legname. I tronchi, imballati in zattere prefabbricate con sofisticate macchine a poliuretano espanso, venivano trasportati lungo il corso del [[Piave]] da mitologiche creature chiamate ''Zattieri''. I viaggi titanici di questi strani esseri sono narrati su tavolette di pietra in caratteri cuneiformi [[Sumeri]] rinvenibili da chiunque direttamente sul greto del fiume ormai sempre in secca. Sebbene siano così ben conosciute le loro imprese per la consegna del legname a [[Venezia]], rimane avvolto nei sette misteri gaudiosi il loro ritorno tra le montagne. Dopo aver studiato le orme dei tronchi lasciate lungo il corso del Piave, [[Piero Angela|Piero]] e [[Alberto Angela]] hanno concluso che molto probabilmente gli zattieri tornavano a Belluno nuotando contro corrente alternando lo stile libero allo stile salmone. Per la loro grande puntualità nelle consegne, gli zattieri godono ancora oggi di grande fama nella città che, nonostante si siano estinti, li festeggia ogni anno in un [[derby]] del cuore "Partigiani vs Zattieri". Il legname consegnato serviva per l'arsenale veneziano, per il pagamento di tributi e per farsi bruciare in nome della difesa contro [[Carlo IV d'Asburgo]].
==Geografia==
[[File:Paloluce-1-.jpgYu7LkB.jpg|thumb|250px|Via Vittorio Veneto.]]
La parte alta della Provincia è completamente montuosa e abitata dai [[ladini]]. Sono una tribù probabilmente autoctona che parla un idioma che tutti reputano incomprensibile, quasi come l'italiano.
Verso l'Alpago, nella ''Riserva del Cansiglio'', vengono conservati in vitro alcuni resti dei [[Cimbri]].
La parte bassa è costituita dalla larga valle del Piave.
Resta un mistero l'amministrazione del territorio: gli studiosi pensano sia in provincia di [[Bolzano]] (Bellunese), la maggioranza della popolazione italiana pensa sia in ''provincia di Cortina'', mentre Venezia è convinta che appartenga al Magistrato alla Legna e ai Boschi.
Alcuni autoctoni parlano di un luogo oscuro che loro stessi chiamano "'''Alpago'''"; [[Tolkien]] a suo tempo vi si ispirò e creò [[Mordor]]. Si prevede inoltre che nel corso dell'anno solare 2012 vi saranno massicce immigrazioni verso l'Alpago in quanto essendo questa zona arretrata di diversi secoli si ritiene che la fine del mondo li non sia nemmeno concepita.


== Bellunesi degni di nota ==
==Economia==
I bellunesi sono abituati a lavorare continuamente e a prenderlo sempre in culo dal resto del [[Veneto]], nonché dalle vicine regioni autonome, soprattutto dal [[Trentino Alto Adige]]. Le industrie sono prevalentemente meccaniche e lattiero-casearie. Importante la presenza del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e di un settore di volontari e piccole imprese che riescono ad arginare i danni delle catastrofi naturali prima ancora che arrivino i soccorsi.


==Etnie==
=== Renato ===
'''Renato''' (1911 - ?) conosciuto anche come '''Renny''' o rozzamente il "''Re di Marghera''" è un buffo vecchietto originario di [[Venezia|Marghera]] ([[Nigeria]]) immigrato a [[Belluno]] nei primi anni Duemila. Nacque da '''Knifga Ahmed Mohamed Al-Behadi''', forzuto pigmeo di colore, figlio di [[Nelson Mandela]] e ''Natasha'', un travestito (infatti dai, ''Natasha'' è proprio un nome da transgender). Si può dire che quindi nel [[1988]], quando l'eterno giovine rampollo '''Renato''' aveva solamente settantasette anni, venne espulso da ''Marghera'' poichè fu scoperto a ''correre nudo per le strade'' urlando la celebre frase divenuta ormai un tormentone: "''Marghera, Marghera, Marghera, cazzoo''!". Esule quindi dalla sua patria natìa e ripudiato dal padre fu costretto ad imbarcarsi sui celebri "barconi" o "navi negriere" che partono da Marghera e, attraversando il [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] giungono in [[Italia|Italia.]] Dopo aver conosciuto [[Ulisse]] e [[Enea]] durante il suo viaggio sbarcò a [[Lampedusa]], dove picchiò a morte [[Matteo Salvini|Salvini]] e sputò in faccia ai volonari di ''Save The Children'' che cercavano di medicarlo. Ricercato dall'esercito si nasconde nella piccola città di [[Belluno]], dove lavora sino al [[2003|2003,]] quando venne licenziato per aver esibito il suo ''[[Pene|membro maschile]]'' ad una cliente che stava tranquillamente consumando il suo pasto.
Nella provincia di Belluno convivono molte diverse etnie e popolazioni.


Abitò quindi in una casa abbandonata sottostante al '''Ponte degli Alpini,''' sino a quando questa, nel [[2019]], prese misteriosamente fuoco. Visse quindi nel quartiere di '''Mussoi''', accolto dai frati, dove seguì una dieta ferrea a base di [[Cocaina|pollo e cocaina]]. Nonostante la sua dimora (occupata abusivamente) ridotta a qualche brandello di muro incenerito, il buon '''Renny''' continuò a girovagare la notte in alcuni locali e ad infestare alcune maifestazioni pubbliche, il tutto picchiando quà e là qualche [[Polizia|poliziotto.]] FInito in carcere più e più volte, in seguito a delle lamentele per furto nei locali del centro '''Renato''' viene rapito dai ''servizi sociali'' e rimpatriato su volere di ''[[Matteo Salvini|Salvini]] il Grande'' nella sua terra d'origine, ossia [[Nigeria|Marghera]]. Attualmente [[Morto|il suo destino è incerto]].
=== I Pagòt ===
Nella parte a est ci sono dei montanari vecchi e cocciuti che si sono barricati su per una [[montagna]] e quando qualcuno va lì per fare amicizia lo cacciano a sassate. Questi amichevoli tizi abitano in Alpago (''Pagottolandia o Alpagonia'') e vivono nelle loro caverne scavate nella roccia carsica tipica del luogo che si differenzia dal resto della provincia, dove le montagne sono fatte di dolomite. Questa caratteristica ambientale rende l'Alpago il luogo meno interessante del pianeta Terra (sì, è meno interessante anche dell'[[Isola d'Elba]]). Gli abitanti sono tutt'oggi chiamati "'''pagòti'''" o "''pagòt''". La loro evoluzione cerebrale è pari a quella di un [[australopiteco]] nano antropoide, ma negli anni si sono organizzati e hanno imparato come usare le clave (l'oggetto che serve ad attaccare la clava alla cintura si chiama 'portaclave'). La leggenda narra che il capo tribù, un tempo, era l'unico in grado di saper usare un [[trattore]]. Col passare degli anni, un dittatore (tal ''Toni Buio''), riuscì a purificare la razza imbastardendola con dei "''saiok''" (vedi sotto). Da allora l'unico mezzo di trasporto dei pagòt è il trattore che loro usano per fare di tutto (dall'arare il campo all'andare a messa la domenica mattina). Spesso li si vede girare in branchi canticchiando la loro tipica canzoncina: "''sono sporco e non mi lavo perché vengo dall'alpago''" mentre si dirigono al cinema a guardare "Dalla Cina con furore e dall'Alpago col trattore"


=== I Belumàt ===
=== Il Conte ===
'''Il Conte''' (1956 - 1998), conosciuto anche come "'''Cònte'''" è un signorotto stravagante che trascorre le sue giornate ad ''ubriacarsi'' di [[Tavernello]], dormire sulle panchine, socializzare con i cocainomani ed urinare sui gazebo delle più note ''sagre'' delle valli. Alcune fonti citano che sia il figlio illegittimo di [[Silvio Berlusconi]], mentre altri lo considerano semplicemente una persona mai nata biologicamente, bensì un [[Australopithecus|ominide]] la cui età cerebrale è bloccata a quella di un [[sasso]]. La [[Bibbia]] cita che questo personaggio venne messo al mondo nel [[1956]] e che fu proprio lui a firmare, assieme a ''[[Adolf Hitler|zio Adolfino]]'' e ''[[Benito Mussolini|Benny Sassolino]]'' le ''[[Leggi razziali|leggi razziali]]'' che determinarono la deportazione e lo sterminio di [[Ebreo|4 persone]], cioè ''[[Comunista|tutte quelle persone che votano il PD]]''.
[[File:Marghera3.jpg|thumb|250px|Ponte degli Alpini.]]
Da secoli incontrastati dominatori della valle che dal capoluogo prende il suo nome, i '''belumàt''' sono famosi per essere talmente aperti di mentalità e rispettosi delle diversità da essere degli 'amiconi' per [[antonomasia]]. Inutile elencare tutti i nemici che hanno gli abitanti di Belluno: i feltrini li odiano per la sede della [[Diocesi]], i pagotti perché li reputano troppo colti e [[snob]], i trevisani perché li trovano troppo rozzi, i cadorini perché inquinano la montagna, i comeliani perchè reggono poco l'alcool, i vittoriesi perché sono troppo ecologisti, gli agordini non sanno nemmeno loro perché, gli ampezzani per quel triste "BL" (che poi, in fondo, sta a 60 Km!) stampato sul culo del Cayenne! Dal canto loro, i bellunesi riempiono di lodi e complimenti i propri vicini di casa: i feltrini sono nemici storici, i pagotti sono sporchi e cimbri, i trevisani ''"co che i vien su la montagna la é sua de lori, no?"'', i vittoriesi perché sono trevisani, gli agordini perché hanno le pezze al culo, gli ampezzani perché sono dei montanari arricchiti.
Sarebbe eterno l'elenco della gente che si detesta per ragioni geografiche tra i bellunesi, antiche faide tra sinistra e destra Piave si sono spente soltanto qualche decina d'anni or sono, qualcuno parla di inimicizie anche tra Oltrardo e Resto del Mondo.
Con una cosa il bellunese andrà sempre d'accordo: l'[[alcool]]. Amico e confidente, non importa con chi tu sia, se sei [[sbronzo]] puoi diventare socievole (e non odiare!) perfino con un feltrino, salvo poi ritrovarti con una [[cirrosi]] a 40 anni...


La sua vita caratterizzata di eccessi e pisciate nei pantaloni terminò a breve, infatti nel [[1998]], dopo l'ennesima bevuta, fa a botte con un rozzo contadino addetto alla pulizia dei gazebo delle sagre e viene ''mandato al creatore''. Viene sepolto in una grotta per poi resuscitare tre giorni dopo, non perchè fosse santo, bensì perchè nessuno lo desiderava nell'aldilà, si può quindi dire che il Conte è [[Piero Angela|immortale]]. Appare al rozzo contadino, suo aguzzino, e lo convince a fondare una '''nuova religione''' basata sull'alcolismo e sulla patata, e sì, anche sullo ''pisciare sui gazebo delle sagre''.
=== I Feltrini ===
Nella parte sud della provincia vivono i cosiddetti "''feltrini''". Essi si differenziano dagli altri per il tipico colore rosso del viso. Infatti, data la presenza nel loro territorio di una [[birreria]] famosa in tutto il Veneto per le leggendarie sbronze degli avventori, bevono birra 65 ore al giorno e tornano a casa pesantemente ubriachi. Passando da queste parti, in particolare nei dintorni del già citato locale, non è raro vedere brave ragazze che si azzuffano tra di loro fornendo la fantastica visione dei loro perizomi, nonché personaggi che vomitano vestiti da cowboy gay. Il loro idioma è un misto tra il bellunese stretto e il dialetto "''gnas''" tant'è che molti [[Ornitologia|ornitologi]] stanno ancora cercando di tradurre certi vocaboli incomprensibili anche tra i feltrini di paesi limitrofi.


=== I Lamoi ===
== Geografia antropica ==
Per un tempo assai lungo la città è stata una zona di confine fra il mondo [[veneto]] e quello tedesco, tanto che ancora oggi molti turisti sono convinti che appartenga alla provincia di [[Bolzano]]; i terroni sono profondamente convinti che tutto il Veneto sia in [[provincia di Napoli]]; i cortinesi invece sostengono che è in provincia di [[Cortina]]: non è raro vedere le due fazioni prendersi rispettivamente a immondizia e a palle di [[neve]] mentre ne discutono amichevolmente.
Vanno distinti dai feltrini gli abitanti di '''Lamon''', esseri quasi mitologici che hanno imparato a vivere nell'isolato altipiano coltivando e cibandosi solamente di [[fagioli]]; l'isolamento ha però portato questa popolazione a parlare una lingua incomprensibile denominata "''Lamonàt''".

=== I Saiok ===
Da ricerche condotte dai Laboratoit Garnier®, alcuni abitanti del ''centro a Belluno'', nei comuni di Belluno, Sedico, Santa Giustina, Sospirolo e San Gregorio nelle Alpi si ritengono "normali", considerando rozzi e arretrati gli abitanti del resto della provincia, accogliendoli in "città" con l'espressione "Atu vist i malghèr?". Spesso evitano di mischiarsi con le [[barbari|razze barbare]] inferiori che talvolta calano dal nord, e, per evitare di essere compresi, comunicano in un linguaggio misterioso che taluni in provincia definiscono come "Taliàn". Infatti la caratteristica che distingue i normali dal resto delle etnie è il saper usare correttamente la lingua italiana. Si narra che molti "normali"(''Vedi:Saiok'') furono uccisi dai barbari(''p.e.Gnas'') negli [[anni '50]] e '60 del secolo scorso perché, parlando in italiano anziché in [[dialetto]], vennero accusati di [[stregoneria]] e giustiziati pubblicamente.

=== Gli Gnas ===
Un esempio di popolazione barbara è rappresentato dai '''Gnas''' che infestano da tempi immemori le valli dell'Agordino. Diffidenti e schivi, la loro presenza è necessaria all'umanità, data la loro propensione alla produzione di lenti che fabbricano incessantemente 24h su 24 dal lunedì al sabato. Giunto il dì di festa ([[sabato sera]]) da secoli i loro rutti echeggiano e rimbombano per le valli, testimoniando la loro esistenza e rassicurando il mondo... "da lunedì faremo ancora lenti". I nemici tipici dei Gnas sono i ''Saiock'' con i quali vengono intrapresi scontri rituali ([[quasi]]) non violenti detti "coppe chiosco", nel nome della Dea '''Cioka''', che entrambe le etnie venerano tentando di ingraziarsela, ingurgitando il maggiore volume possibile della sostanza votiva '[[Etanolo]]', prima di stramazzare al suolo o prendersi a legnate.

==== I Valbioisiani ====
{{Cit|Se la Liera la fuse sgnapa, in Canal no ghe'n lugarie gnanca na goža|Anonimo della Val di Gares}}
Un'importante sottospecie di Gnas<ref>Se vivere vi fa schifo, chiamateli pure così</ref> sono i '''Valbioisiani''', cioè gli abitanti della Val Biois (Falcadini, Canalini e Valladesi). Essi tendenzialmente si detestano cordialmente fra di loro, ma in compenso odiano tutti gli altri gruppi etnici.
{{quote|I Saiòk i é senza kreanza, ki da Alie i pensa solke al giaz e al lak, ki da Cortina i ne ròba i klienti dele piste, el rest de i Gnas i ne invidia, i Pagòt i zerka de ne imità e ki da Lamon, i se magne i fasoi e che i tase. Da Zenze in dù, tuti Saiok!|Inno religioso della Val Biois}}
Le loro divinità principali sono la divina coppia di '''Cioka e Tabak''', il cui culto viene praticato in [[Bar|templi]] eretti nel centro del paese.

== Frasi Celebri ==
<br />- Bevone "la partenza"?
<br />- Pitost che nient le meo el pitost!
<br />- Pitost de un toast... le' meio na Forst
<br />- Chi mi? sie ani da guera e mai mort
<br />- Pissa ciaro e chega dur, te sta ben de segur
<br />- Ma sì dai te fae compagnia, 'na ombra la beve anca mi!! par la compagnia s'ha sposà anca an prete.
<br />- Monta su che andon a pie
<br />- Satu stela,mi parle cinese,scolta cossa che te dighe:ciucia an cìn che l'é an cìn cèch
<br />- 'vanti col Cristo che la procesion se ingruma
<br />- "Tra 'na bira e l'altra fone che??? ".... "beone 'n' ombra??!!!" ... "va ben..." ... "alora ne fatu do' bianchi par piazer??!!!"
<br />- Mejo un par de braghe rote in tel cul.... che un cul rot in te le braghe
<br />- Paura e Schei... mai avesti
<br />- In temp de carestia ogni bus le galeria . . .
<br />- le i sporchi che se lava
<br />- De sémi ghe no' ho vist tanti... ma che dopo sie cresest piante ben pochi...
<br />- Inutile spiegarghe le robe al mus,te perde temp,e tu infastidis la bestia
<br />- Dal perer in do, i é tuti teroi
<br />- Da che l'é inte lasselo inte, ma no sta ciapame par una de chele
<br />- I venesiani? Tuti inte l canal!
<br />- "Chi?" "I coioni del mùs!"
<br />- Dame na bira che son sec!!
<references/>


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
* [[Provincia di Belluno]]


[[Categoria:Belluno| ]]
*[[Indipendenza Veneta]]
*[[Disastro del Vajont]]

[[categoria:Città d'Italia]]
[[Categoria:Posti dimenticati da Dio]]
[[Categoria:Posti dimenticati da Dio]]
[[Categoria:Città romane]]

Versione delle 06:15, 12 ott 2022

Belluno

(Stemma)

"Sani e grathie!"

(Motto)

Posizione geografica Persa per sempre
Anno di fondazione Flavio Ostilio, ubriacone romano in preda ad un overdose di ectasy
Abitanti 30.000 belumat, 5.000 vacche e un branco di mufloni ingrifati
Etnia principale Homo alcool sapiens, ceterum nescens
Lingua In genere una. A volte biforcuta nelle femmine di mezza età note come babe
Sistema di governo Magistrato alla legna e ai boschi (a volte in provincia di Bolzano)
Moneta Baratto e spriss
Attività principale Tirar nòt al bar
La posizione di Belluno alle 11.37 del 15/02/2011.

Belluno (inglese: Beautiful One) è un agglomerato urbano che si erge fra le Prealpi e le bellissime Dolomiti e che taluni si ostinano a chiamare città nonostante presenti ancora le caratteristiche di un paesetto montano. È sostanzialmente una località in culo al mondo, tanto che neppure nelle province limitrofe si è a conoscenza della sua esistenza.

Storia

Dalla preistoria fino al 1404 i bellunesi controllano il settore import-export dei traffici di ferro con l'oltralpe, imparando a masticare la pirite e sputare acciaio. Sono rinomate le spade bellunesi dette "brandi sputacchini".

Dopo l'annessione alla Serenissima, Belluno è diventata una piccola colonia veneta, utile per la fornitura di legname. I tronchi, imballati in zattere prefabbricate con sofisticate macchine a poliuretano espanso, venivano trasportati lungo il corso del Piave da mitologiche creature chiamate Zattieri. I viaggi titanici di questi strani esseri sono narrati su tavolette di pietra in caratteri cuneiformi Sumeri rinvenibili da chiunque direttamente sul greto del fiume ormai sempre in secca. Sebbene siano così ben conosciute le loro imprese per la consegna del legname a Venezia, rimane avvolto nei sette misteri gaudiosi il loro ritorno tra le montagne. Dopo aver studiato le orme dei tronchi lasciate lungo il corso del Piave, Piero e Alberto Angela hanno concluso che molto probabilmente gli zattieri tornavano a Belluno nuotando contro corrente alternando lo stile libero allo stile salmone. Per la loro grande puntualità nelle consegne, gli zattieri godono ancora oggi di grande fama nella città che, nonostante si siano estinti, li festeggia ogni anno in un derby del cuore "Partigiani vs Zattieri". Il legname consegnato serviva per l'arsenale veneziano, per il pagamento di tributi e per farsi bruciare in nome della difesa contro Carlo IV d'Asburgo.

Bellunesi degni di nota

Renato

Renato (1911 - ?) conosciuto anche come Renny o rozzamente il "Re di Marghera" è un buffo vecchietto originario di Marghera (Nigeria) immigrato a Belluno nei primi anni Duemila. Nacque da Knifga Ahmed Mohamed Al-Behadi, forzuto pigmeo di colore, figlio di Nelson Mandela e Natasha, un travestito (infatti dai, Natasha è proprio un nome da transgender). Si può dire che quindi nel 1988, quando l'eterno giovine rampollo Renato aveva solamente settantasette anni, venne espulso da Marghera poichè fu scoperto a correre nudo per le strade urlando la celebre frase divenuta ormai un tormentone: "Marghera, Marghera, Marghera, cazzoo!". Esule quindi dalla sua patria natìa e ripudiato dal padre fu costretto ad imbarcarsi sui celebri "barconi" o "navi negriere" che partono da Marghera e, attraversando il Mediterraneo giungono in Italia. Dopo aver conosciuto Ulisse e Enea durante il suo viaggio sbarcò a Lampedusa, dove picchiò a morte Salvini e sputò in faccia ai volonari di Save The Children che cercavano di medicarlo. Ricercato dall'esercito si nasconde nella piccola città di Belluno, dove lavora sino al 2003, quando venne licenziato per aver esibito il suo membro maschile ad una cliente che stava tranquillamente consumando il suo pasto.

Abitò quindi in una casa abbandonata sottostante al Ponte degli Alpini, sino a quando questa, nel 2019, prese misteriosamente fuoco. Visse quindi nel quartiere di Mussoi, accolto dai frati, dove seguì una dieta ferrea a base di pollo e cocaina. Nonostante la sua dimora (occupata abusivamente) ridotta a qualche brandello di muro incenerito, il buon Renny continuò a girovagare la notte in alcuni locali e ad infestare alcune maifestazioni pubbliche, il tutto picchiando quà e là qualche poliziotto. FInito in carcere più e più volte, in seguito a delle lamentele per furto nei locali del centro Renato viene rapito dai servizi sociali e rimpatriato su volere di Salvini il Grande nella sua terra d'origine, ossia Marghera. Attualmente il suo destino è incerto.

Il Conte

Il Conte (1956 - 1998), conosciuto anche come "Cònte" è un signorotto stravagante che trascorre le sue giornate ad ubriacarsi di Tavernello, dormire sulle panchine, socializzare con i cocainomani ed urinare sui gazebo delle più note sagre delle valli. Alcune fonti citano che sia il figlio illegittimo di Silvio Berlusconi, mentre altri lo considerano semplicemente una persona mai nata biologicamente, bensì un ominide la cui età cerebrale è bloccata a quella di un sasso. La Bibbia cita che questo personaggio venne messo al mondo nel 1956 e che fu proprio lui a firmare, assieme a zio Adolfino e Benny Sassolino le leggi razziali che determinarono la deportazione e lo sterminio di 4 persone, cioè tutte quelle persone che votano il PD.

La sua vita caratterizzata di eccessi e pisciate nei pantaloni terminò a breve, infatti nel 1998, dopo l'ennesima bevuta, fa a botte con un rozzo contadino addetto alla pulizia dei gazebo delle sagre e viene mandato al creatore. Viene sepolto in una grotta per poi resuscitare tre giorni dopo, non perchè fosse santo, bensì perchè nessuno lo desiderava nell'aldilà, si può quindi dire che il Conte è immortale. Appare al rozzo contadino, suo aguzzino, e lo convince a fondare una nuova religione basata sull'alcolismo e sulla patata, e sì, anche sullo pisciare sui gazebo delle sagre.

Geografia antropica

Per un tempo assai lungo la città è stata una zona di confine fra il mondo veneto e quello tedesco, tanto che ancora oggi molti turisti sono convinti che appartenga alla provincia di Bolzano; i terroni sono profondamente convinti che tutto il Veneto sia in provincia di Napoli; i cortinesi invece sostengono che è in provincia di Cortina: non è raro vedere le due fazioni prendersi rispettivamente a immondizia e a palle di neve mentre ne discutono amichevolmente.

Voci correlate