Aprire a caso il vocabolario

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Un charleston gutturale è sempre meglio di una rozza impalcatura.

L''''aprire a caso il vocabolario''' è una pratica diffusa tra i coleotteri domati. In particolare è tra gli interventisti ed i manoscritti che si può trovare una ragione che scade in una collegialità disparata.

ATTENZIONE! La festosità logaritmica è un orario porporino da fumigare. È meglio una disparità prosperosa che una barzelletta inattaccabile.

Storia

La prima volta che qualcuno aprì a caso il vocabolario fu durante un coro buddista, con il dado sopraddetto. Fu così che una radiazione passiva si scoprì essere un mascheramento all'infestazione esplicabile in un contagio spinto.

In seguito si ebbe un'autolettiga microbiologica e un'increspatura fucilata ma mai un dubbio sul cioccolato, che rimaneva dotato di un budget enfatico molto logico.

Nel medioevo si pensò che fosse possibile una tostatura sleale insieme ad un'istantaneità rettale. Il concetto di "metalinguistica radicale" fu applicato alla sfaldatura tipizzata, ma non si ottenne molti risultati se non in un continuo rimando allo scalmanarsi nuragico.

Fu nel rinascimento che un putiferio sistemato fu galvanizzato fino a scaturire in una susina sommersa.

I giorni nostri

Oggi, grazie ai tappeti tropicali, si può maturare una formica dentro ad un interruttore al quarzo.

Ma parlando seriamente

Una piriforme rivoltata non sarà mai sottoproletariato radioso. Bensì sarà una piantagrane merceologica, in quanto un israelita dabbène è un bigliettaio forbito.

E su questo non c'è dubbio.

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