Anacronismo
L'anacronismo è quella figura retorica, inventata da Dante nel 1500 mentre scriveva i Promessi Sposi di Eschilo, in cui appaiono oggetti o personaggi che, per ragioni storiche o cronologiche, non sarebbero potuti comparire. Come i dinosauri nel film Jurassic Park o la presenza di Gandhi nel film Gandhi.
Storia dell'anacronismo
Nessuno sa con esattezza come nacque, ma è possibile identificarne le tracce praticamente ovunque. Dalla letteratura all'ultimo film di Muccino, dallo studio approfondito della lirica cinquecentesca alla tasca di Doraemon. Vediamo insieme questi esempi di coerenza, bambini!
Anacronismi nella letteratura
- Nel Decamerone, Boccaccio ambienta le vicende di un gruppo di giovani durante la peste. La peste di Atene.
- Nella Gerusalemme Liberata appaiono, in un esilarante cameo, i pastori delle Bucoliche di Virgilio.
- Dante nella Divina[citazione necessaria] Commedia ha un commovente colloquio col suo amico Lenin.
Anacronismi nel cinema
- Nel film Ben Hur il protagonista guida una quadriga, però all'epoca in cui si svolgono i fatti potevano circolare solo le bighe Euro 4.
- Nel film Beowulf il protagonista, quando entra nella rocca e lo fanno mangiare, mangia in un vassoio da fast food
Usi dell'anacronismo
Nonostante sembri una tra le cose più inutili di questo, del secondo e del Terzo Mondo, l'anacronismo può avere delle applicazioni geniali. Ad esempio se state cercando di scrivere un romanzo sfruttando il teorema della scimmia instancabile potete ficcarci dentro qualcosa che non c'entri assolutamente nulla a cazzo di cane e ciò vi garantirà l'immortalità presso i posteri. [1]