Zingaro: differenze tra le versioni

m (Rollback - Annullate le modifiche di 79.43.191.35 (discussione), riportata alla versione precedente di 82.60.53.215)
Riga 41:
Nonostante quello che si crede, gli zingari non solo hanno una lingua propria, nel senso che non l'hanno rubata, ma pure una loro tradizione letteraria (questa invece l'hanno scippata ai Fenici, che però ora sono tutti morti e non possono più portarli in Tribunale). Il loro più grande, e unico, scrittore è il poeta epico Romero, il quale, volendo esaltare le gesta del proprio popolo, scrisse un grande poema chiamata il Romanzo dei Rom.
 
Secondo questa maestosa epopea, ritenuta dagli Zingari un'assoluta verità, il primo zingaro rubò le mele dell'albero del Giardino Terrestre e traviò il serpente che poi fece lo stesso con Adamo ed Eva, che eranoai senzatempi ricevettero anche i vestiti proprioma gli furono subito sottratti dal capozingaro-stipite prima dell'alba (difatti si dice che Dio si arrabbiò di più per colpaquesto che per delle Protozingaromele). Dopodiché, quando vide il povero Abele morto, gli rubò il portafogli e le pecore (Abele era un pastore, come voi appassionati lettori della Bibbia sicuramente sapete) e iniziò il suo vagabondaggio per le vie del mondo. Durante questo suo lungo viaggio figliò con gli ovini, e diede origine al popolo dei Rom, che si chiamano così senza un apparente motivo.
 
Passarono i millenni (ma otto sono lunghi), però questi Rom ne fecero di strada, lasciando tra l'altro un ottimo ricordo di sé in tutti i popoli e le Nazioni che hanno incontrato. Finalmente arrivarono in Italia dove decisero di smettere di fare i ladruncoli vagabondi per diventare dei ladruncoli stabili. Per agire bene e indisturbati avevano bisogno di buone alleanze sul territorio e così formarono insieme a vari criminali del Belpaese una pericolosissima gang che era composta da:
Utente anonimo