Vladimir Luxuria: differenze tra le versioni

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== Le umili origini ==
[[File:La Russa sorride.jpg|thumb|Il marito di Vladimir Luxuria]]
È nato a Cazzarate, una frazione del [[Comune]] di Cazzera, un ridente paesino sul fiume Minchia (affluente del [[Popò]]), poco distante da Minchiaturo, nel lontano [[1997]] dalla relazione incestuosa tra [[Padre Fedele]] e [[Milly Carlucci]]. Vladimir Augusto Maximo Luxuria vive un'infanzia umile. Da giuovine è infatti addetto alla pastorizia per volere dei nonni [[Padre Fedele]] e [[Padre Fetuso]], i quali spesso lo costringono ad arrotondare con la vendita di fagiuoli al dettaglio, e ne rimane fortemente traumatizzato. Altre fonti sostengono sia nata da [[Moana Pozzi]] e [[Hermann Goering]].
 
== Le campagne sinuosoidali ==
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La guerra sembrava dunque vinta dalle armate gardiniane, che tra l'altro avevano già fatto sì che il fatto fosse risaputo al mondo intero. Proprio questa azione porterà alla seconda e ultima fase della guerra, quella decisiva e vittoriosa per i luxuriani.
Infatti, l'ondata di sdegno dovuta ai toni ben poco [[Bigotto|cattolici]] e [[Fascismo|moderati]] della Gardini fu per lei ed epr le sue armate rovinosa.
La prima forza armata a scendere in campo fu la corazzata [[Repubblica]], che attirò le armate gardiniane nella "[[Vergate sul Membro|Palude dell'intervista vera apparantementeapparentemente infida]]", dove la Gardini fu costretta sotto tortura ad ammettere ogni cosa. Quindi fu la volta delle armate delle Iene, che si unirono alle armate luxuriane e che con azioni rapide e inaspettate inflissero sconfitte gravi e rovinose alle armate gardiniane, finché l'intero territorio dei Cessi fu definitivamente liberato e smilitarizzato (dopo la prima fase della guerra erano stati occupati dai gardiniani che avevano iniziato i lavori per la costruzione di un terzo bagno per transessuali e di un quarto per cani, mussulmani, pecore ed ebrei).
Ricacciate nel territorio di Montecitorio, le armate gardiniane vennero finite dalla temibile squadra dei "[[Carabinieri|Questorini]]" agli ordini diretti di [[Fausto Bertinotti|Capitan E''vv''e Moscia]].
La guerra dei cessi di Montecitorio ebbe effetti insperati per le sorti della "Guerra [[Romano Prodi|Prodi]]-[[Silvio Berlusconi|Berlusconi]]": la conquista di un obbiettivo strategico come i cessi di Montecitorio servì infatti a placare gli appetiti sessuali di [[Clemente Mastella|Fabris]] e del [[Truffa|gruppo UDEUR alla Camera]] (che indentificandosiidentificandosi per ovvie ragioni con i cessi in questione li mettevano al centro di ogni loro attività vitale, dalla digestione alla [[masturbazione]]) in modo tale che rimanessero fedeli a [[Romano Prodi|Prodi]] anche dopo le purghe staliniane del Feldmaresciallo [[Comunismo|Russo Spena]].
 
== Curiosità ==
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