56 489
contributi
Nessun oggetto della modifica |
Wedhro (rosica | curriculum) m (Annullate le merdifiche di Inoizamrofnisid olletropS (rosica), riportata alla versione precedente di Kitammurt) Etichetta: Rollback |
||
(57 versioni intermedie di 25 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
'''Vittorio Emanuele Alberto Carlo Teodoro Umberto Bonifacio Amedeo Damiano Bernardino Gennaro Maria di Savoia''' ([[Napoli]], [[12 febbraio]] 1937) è un imprenditore italiano. Almeno così c'è scritto su [[Wikipedia]]. Mah...▼
{{
{{
{{Cit|Il lavoro nobilita l'uomo. Ma io so' già nobile, quindi lavorate voi.|Vittorio Emanuele di Savoia}}
▲'''[[Rocco Siffredi|Vittorio Emanuele Alberto Carlo Teodoro Umberto Bonifacio Amedeo Rocco Damiano Bernardino Gennaro Ciro Maria]]''' '''di Savoia''' detto '''Il Re Pappone''' ([[Napoli]], [[12 febbraio]] [[1937]]) è un membro di [[Casa Savoia]] e imprenditore italiano naturalizzato svizzero. Almeno così c'è scritto su [[Wikipedia]], ma è più noto con l'epiteto di '''Re Grasso'''. Mah...
==Vita e miracoli==
===Nascita e gioventù===
Vittorio Emanuele Alberto sticazzi eccetera eccetera nacque durante l'[[fascismo|epoca d'oro della democrazia italiana]] in una famiglia ricchissima, i Savoia, originari di Margherita di Savoia, inventori del savoiardo e miliardari per i diritti d'autore sul biscotto. A causa di una [[seconda guerra mondiale|spiacevole vicenda]] (in cui era coinvolta una [[lobby ebraica]]), suo padre Umberto si ritrovò privo di un sostentamento certo e, in osservanza alla [[legge Bossi-Fini]] allora vigente, fu espulso dall'[[Italia]] insieme a moglie e figli e riparò in [[Svizzera]]. Così anche il giovane Vittorio Emanuele eccetera dovette affrontare le difficoltà della vita come un qualsiasi ragazzino della sua età.
Poiché la sua famiglia viveva in ristrettezze economiche, e suo padre non voleva aumentargli la paghetta da 500.000 franchi svizzeri la settimana a 750.000, si trovò un lavoretto come PR per le feste dell'alta società europea. Non era difficile, in quegli anni, vedere il giovane Vittorio eccetera avvicinare distinte fanciulle e allampanati giovini in divisa da collegiali distribuendo inviti per feste come la raccolta fondi dell'[[Opus Dei]] nella villa dei Cazzi-Rognoni, il ballo delle debuttanti nel castello dei contini Finzi, e cose del genere.
===Il lato oscuro===
[[
Ma dietro una facciata rispettabile, il giovane Vittorio aveva qualche vizio segreto, come la musica [[metal]]. Insieme al marchesino Von Lindemann, al barone Dickinson e al visconte Turilli fondò il gruppo ''Forward Savoy'', che si esibiva nelle messe nere celebrate al [[Rotary Club]] di [[Ginevra]].
Nel tempo libero invece amava sconfinare in Italia per andare a rimorchiare davanti alle magistrali, ma non col buster come tutti noi poveri sfigati, bensì su un cavallo bianco. Fu appunto in una di queste occasioni che <del>il cavallo</del> Vittorio attirò l'attenzione di una giovane avvenente [[vacca da monta|donzella]], Marina Doria. I due convolarono a giuste nozze nonostante la lieve contrarietà della famiglia Savoia, e passarono la loro luna di miele in Corsica. Qui, ebbro di amore e gioventù, Vittorio volle dimostrare la sua perizia con le armi da fuoco alla sposina.
[[File:Vittorio Emanuele e figlio nella sala dei trofei.jpg|thumb|left|280px|Vittorio ed [[Emanuele Filiberto|erede]] nella sala dei trofei di caccia grossa.]]
Fortunatamente, davanti al bersaglio prescelto passò un giovane tedesco in vacanza, che ci rimase secco, a riprova della mira eccezionale del nostro. Con ignobile malafede, nessuno volle credere all'incidente, e Vittorio Emanuele venne processato, ma sfortunatamente fu assolto. Inoltre spesso il suo carattere focoso lo portava ad avere alterchi; famosa la volta in cui, ubriaco, stese con un cazzotto suo cugino Amedeo alla festa di nozze del principe di [[Spagna]]. Dopo qualche [[anno]] turbolento tentò di mettere la testa a posto; fece un [[Emanuele Filiberto di Savoia|figlio]] e trovò degli [[loggia P2|amici fidati]] e un buon lavoro nel campo delle [[prostituzione|pubbliche relazioni]].
===Il ritorno in Italia===
Ma
▲{{Citazione|I sardi puzzano e si fanno le pecore|Vittorio Emanuele di Savoia|Vittorio Emanuele|i sardi| su}}
▲{{Citazione|Anche se avevo torto... devo dire che li ho fregati. È davvero eccezionale: venti testimoni, e si sono affacciate tante di quelle personalità importanti. Ero sicuro di vincere. Io ho sparato un colpo così e un colpo in giù, ma il colpo è andato in questa direzione, è andato qui e ha preso la gamba sua, che era steso, passando attraverso la carlinga.|Vittorio Emanuele di Savoia|Vittorio Emanuele|tedesco accoppato| sul }}
▲e così via. Per questi e altri motivi, è stato esiliato nuovamente, stavolta in Italia, da cui non può uscire. Indignato per il trattamento ricevuto, chiese allora che gli venissero risarciti i danni morali e che gli fosse restituito il tesoro della sua famiglia confiscato dallo Stato (una collezione di biglie in argento placcato). E qui stendiamo un velo pietoso.
===Morte===
Line 24 ⟶ 30:
==Curiosità==
{{Curiosità}}
*Nel suo ambiente di lavoro è noto come "il pappa reale". No, non è apicoltore.
==Voci (s)correlate==
[[Categoria:Personaggi inutili]]▼
*[[Casa Savoia]]
*[[Amedeo di Savoia-Aosta]]
*[[Emanuele Filiberto di Savoia]]
*[[Vittorio Emanuele II]]
*[[Puttaniere]]
[[Categoria:Sovrani]]
[[Categoria:Pelati]]
[[Categoria:Italiani]]
▲[[Categoria:Personaggi inutili]]
[[Categoria:Sesso]]
|