Utente:Zurpone/Sandbox2: differenze tra le versioni

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{{cit2|«Eodem anno crebris populi flagitationibus, immodestiam publicanorum arguentis, dubitavit [[Nerone|Nero]], an cuncta vectigalia omitti iuberet idque pulcherrimum donum generi mortalium daret<ref>Tacito, ''Annales'', libro XIII, 50. «Lo stesso anno, a seguito delle frequenti lagnanze del popolo contro l'avidità dei pubblicani, Nerone meditò di abolire tutte le imposte e offrire questo bellissimo regalo al genere umano». Una frase per niente attuale.</ref>». '''Petoni''', traduci!|[[Insegnante]] nel bel mezzo della [[strage|verifica]] di [[latino]].}}
{{cit2|Ehmmmm... sì... dunque, ecco: «In quello stesso [[anno]]... i popoli... che arguivano l'immodestia dei pubblicani... con le loro flagitaz... no, flagit... insomma, i flagizi...»''''' (Attimi interminabili di penoso e grave silenzio)'''''. Prof, a tale proposito, vorrei far partire un filmato!|Il liceale Petoni in evidente [[merda|difficoltà]].}}
{{cit2|Ahahahahahahahahahahahahahahah!!!|I [[bastardidentro|compagni di classe]] di Petoni si godono questo [[figura di merda|deplorevole siparietto]].}}

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|testo=Se pensate che [[Questa pagina qua|questa pagina]] non faccia ridere, avete tutte le ragioni. Per rinfrancarvi lo spirito, leggete su [[Wikipedia]] lo spassosissimo articolo intitolato: '''''[[Wikipedia:{{{lang|it}}}:Publio Cornelio Tacito|Publio Cornelio Tacito]]'''''
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}}

[[File:Publio Cornelio Tacito.jpg|right|thumb|250px|Una foto segnaletica di '''Publio Cornelio Tacito'''. Le foto di fronte e col naso a sinistra sono andate perdute, insieme con gran parte della sua opera.]]

'''Publio''' -secondo alcuni '''Gaio'''-<ref>Ma sarebbe fin troppo facile fare dell'ironia spicciola.</ref> '''Cornelio Tacito''' ([[latino]] '''Publius Cornelius Tacitus''') fu <s>un mitomane paranoico megalomane</s> uno [[Ballista|storico]] e [[politico|uomo politico]] latino. Le sue opere sono giunte fino a noi {{citnec|solo in minima parte|e=Peccato}}, ma tanto è bastato per farlo odiare da generazioni e generazioni di [[Liceale|liceali]]. Analizzandole risulterà chiaro il suo intento doloso di creare quanti più grattacapi possibile agli smidollati studentelli delle generazioni future.

== Note biografiche ==

{{citnec|Come ben si sa|e=Eh, come no!}}, le notizie su Tacito sono alquanto confuse e frammentarie: non tanto perché le fonti storiografiche siano andate perdute, quanto perché [[nessuno]] ha ritenuto di dover fornire notizie su di esso. La [[caos|difficoltà interpretativa]] dei suoi scritti era nota già ai suoi contemporanei, quindi l'[[ostracismo]] nei suoi confronti si sviluppò pedissequamente alle sue pubblicazioni.

=== Quando è nato ===

Nessuno è mai stato in grado di stabilire con sicurezza gli estremi della vita di Tacito: [[Qualcuno|taluni]] lo fanno nascere nel 56 D.C., [[Qualcun altro|talaltri]] nel 58, altri ancora nel [[Paleontologia|Paleolitico Superiore]], ed altri ancora nel [[1929]]. L'anno della [[morte]] oscilla, secondo le stesse fonti, dal 120 al 125 D.C. [[Ma anche no|oppure]] nel penultimo anno dell'[[Era del Cinghiale Bianco]], ma c'è chi dice che il vero anno della sua dipartita sia il [[1987]]. A suffragare questa [[Cazzata|tesi]] interviene nientemeno che [[Enzo Biagi]], in un'intervista dai più ritenuta apocrifa, ma della quale {{citnec|si deve giocoforza tener conto}}. Secondo i sostenitori dell'autenticità di questa intervista<ref>I detrattori, invece, non li stiamo neanche a sentire.</ref>, Biagi e Tacito avrebbero trascorso insieme lunghi periodi di villeggiatura in una tenuta sulle colline toscane, in cui si sfidavano vicendevolmente nella traduzione dei rispettivi scritti. Ma a questo punto è meglio lasciare la parola ad Enzo Biagi: {{Quote|Fino al 1986 ci siamo frequentati assiduamente nei mesi estivi. Non è affatto vero che lui fosse taciturno: parlava di tutto ed aveva un tono di voce tanto suadente che favoriva le mie pennichelle pomeridiane. Trascorrevamo le giornate fino al tramonto provando a tradurre io le sue opere, lui i miei articoli. Quando calava la sera alzavamo gli occhi dai fogli su cui non eravamo riusciti a scrivere neanche una parola: evidentemente nessuno dei due era in grado di [[cosa avrà voluto dire?|compenetrarsi nello stile dell'altro]], e mai, dico mai, riuscimmo a tradurre una frase che una. Alla fine ci guardavamo in faccia e scoppiavamo a ridere come due ragazzini. Ci volevamo bene e ci rispettavamo, anche se magari non siamo mai riusciti a comprenderci fino in fondo.}} Ancorché priva di riscontri oggettivi, questa presunta testimonianza può comunque giustificare la cospicua perdita dell'opera di Tacito: se nemmeno Enzo Biagi è riuscito a tradurre una riga...

=== Dove è nato ===

[[File:Pianeta Terra che gira.gif|right|thumb|250px|Qui, ''con buona approsimazione'', è nato Tacito.]]

Anche le notizie sul luogo di nascita sono piuttosto vaghe. Senza contare i [[Cazzaro|cazzari]], che lo fanno nascere in luoghi improbabili come [[Roncobilaccio]] o [[Ficuzza]], le fonti più autorevoli indicano un fazzoletto di terra comprendente [[Spagnogallia|Spagna e Francia]], Benelux, [[Padania]], [[Terni]], [[Isola di Pasqua]], [[Cornovaglia]]<ref>La ''Gens Cornelia'', secondo questa tesi, trarrebbe da questa terra il proprio nome. O forse è il contrario.</ref>, come {{citnec|luogo in cui verosimilmente e con buona approsimazione, si può ritenere che Tacito sia venuto al mondo}}. È noto che nelle sue opere sono presenti numerosi riferimenti sul luogo e la data di nascita, ma guardacaso solo sulle parti che sono andate irrimediabilmente perdute.

{{Cit2|È vero che conosco i [[mistero|misteri]] dei Maya, che ho visto gli alieni disegnare [[cerchi nel grano]], che so dove si trova il [[Sacro Graal]] e che nel [[2012]] succederà un gran casino. Conosco altri mille [[Pulcinella|segreti]], ma questa volta, ve lo giuro, vi state rivolgendo alla [[Gente che passava di lì per caso|persona sbagliata]]: io non ho la più pallida idea di dove e quando Tacito sia nato. E vi dirò di più: non me ne frega una beata mazza!|[[Piero Angela]] dopo il terzo bicchierino.}}

{{Cit2|Ma che fa quello là, mi ruba le battute?|Un esterrefatto [[Roberto Giacobbo]].}}

=== Perché è nato ===

In questo caso, la risposta è molto semplice: la [[Tua madre|mamma]] dei [[Tu|cretini]] è sempre incinta.

=== Studi e lavori minorili ===

[[File:Calcio nel sedere.jpg|right|thumb|250px|Il momento '''cul'''minante della cerimonia di laurea di Tacito.]]

Tacito studiò con [[Secchione|ottimi profitti]]: le sue pagelle, dalle elementari alla maturità classica, straripavano di ''Decem cum laude''. Nei mesi estivi veniva mandato dai genitori a "fare la stagione"<ref>''Æstatem agere servitute oppressus'', secondo il modo di dire d'allora.</ref> come lavapiatti nei [[ristoranti]] della riviera romagnola, dove venne colpito da frequenti attacchi di [[Diarrea|dissenteria]], provocati da eccessiva ingestione di frittura mista. All'età di ventiquattro anni conseguì la [[laurea]] in [[lingua]] e [[letteratura]] latina, discutendo una tesi intitolata ''"Homo longus, raro sapiens, at si sapiens, sapientissimus"''. Ovviamente, col massimo dei voti, schiaffo accademico e [[NonLibri:Calcinculo|calcio in culo]] beneaugurante somministrati direttamente dal [[rettore]].

=== Carriera politica ===

Come ogni ''civis romanus'' che si rispetti, anche Tacito fece il suo bravo ''cursus honorum''. Cominciò dalla gavetta, come bigliettaio della '''trambiga''' di linea, quindi fu avviato alla gestione di una cooperativa di servizi, che forniva personale paramedico sottopagato all'azienda sanitaria locale di [[Roma]]. Fu arrestato per bancarotta fraudolenta ed [[alitosi|alito cattivo in luogo pubblico]], e trascorse due anni a spaccare granito nelle cave di [[Carrara]]. Dopo questo incidente di percorso, con tre vertebre incrinate, un alluce schiacciato e il metacarpo della mano sinistra fratturato, riprese la sua scalata al potere. Nel frattempo gli imperatori della dinastia Flavia avevano fatto posto a [[Marco Cocceio Nerva|Nerva]], che prese in simpatia quel giovanotto un po' sfigato, e gli affidò i primi incarichi importanti. Fu console in breve tempo, e scoprì la sana arte del [[fancazzismo]], che è propria delle classi politiche di un certo livello. Scoprì di avere un sacco di tempo libero, che impiegò nelle sue attività preferite: la [[caccia]], l'[[orazione|oratoria]], le belle lettere. Sono di questi anni le sue prime opere: l'''Agricola'' e la ''Germania''. A causa del suo alto tasso di vanità, egli reputava le sue opere come la migliore cosa che si potesse leggere in quel periodo, perciò costrinse tutti quelli che gli stavano vicino a sorbirsi ore ed ore di letture commentate, di orazioni, di declamazioni. In questo periodo Tacito inizia a farsi i primi nemici.

Dopo qualche anno trascorso in disparte, proprio perché tutti lo fuggivano a causa della sua [[logorrea]], Tacito ricoprì la carica di proconsole, che gli consentiva di avere ancora più [[noia|tempo libero]]: compose in quegli anni le ''Historiæ'' e gli ''Annales'', e si ostinò a leggerli a tutte le persone che incontrava. La pazienza di tutti i cittadini di Roma venne messa a dura prova, tanto che si era formato un comitato spontaneo dal nome: '''Tacita Tacito'''<ref>Il cui motto era: ''Tacitus tacitandus est''.</ref>, che si proponeva di strappargli la lingua e [[fallo|qualcosa d'altro]]. L'imperatore [[Traiano]] trovò la soluzione e così sentenziò: {{quote|Promoveatur ut amoveatur.<ref>Anche in [[lingua italiana|italiano]] suona bene: ''"Sia promosso affinché sia rimosso".</ref>''}} Tacito fu promosso alla massima carica ottenibile da un cittadino romano, a parte il titolo di imperatore, ossia [[Presidente del Consiglio dei Ministri|governatore]] di una provincia romana. Fu spedito nell'antica provincia romana chiamata [[Asia]], corrispondente all'Anatolia Occidentale, nell'odierna [[Turchia]], così lontano che a Roma furono organizzati festeggiamenti che si protrassero per quattro settimane. Non è dato sapere come si sia comportato colà, ma è un dato di fatto che le popolazioni turche, da sempre miti e pacifiche, siano diventate rissose e litigiose senza motivazioni plausibili proprio a partire dal suo [[Dittatura|governatorato]].

== Le opere ==

Tacito dovrebbe aver scritto una caterva di opere, nessuna delle quali giunta fino a noi. Gli argomenti trattati sono tra i più disparati: dal libretto di istruzioni di una clessidra alla [[lista della spesa]]; dalle riflessioni sul pessimo servizio tipico delle trattorie di Trastevere al panegirico in onore dei pipistrelli che divorano le zanzare; dall'arringa in difesa di un imputato di [[stalking]] alla delirante descrizione delle stelline che vedeva dopo essersi stropicciato gli occhi. Come detto, tutto questo [[spam|materiale]] è andato {{censura|giustamente}} perduto. Qualcosa {{censura|purtroppo}} si è salvato, a causa di qualche [[nerd|monaco amanuense]] che, anziché pregare o [[masturbazione|masturbarsi]], ha trascorso la sua esistenza riempiendo codici su codici con cospicue parti dell'opera tacitiana.

=== Dialogus de oratoribus ===

=== De vita et moribus Iulii Agricolae ===

=== De origine et situ Germanorum ===

=== Historiæ ===

=== Annales ===


{{Anticaroma}}

--{{Utente:Zurpone/firma}} 19:55, dic 5, 2011 (CET)

== Note ==
{{Legginote}}
{{Note|2}}

Versione attuale delle 19:31, 8 mag 2018