Utente:Retorico/sandbox/1: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Riga 33: Riga 33:


Come il padre [[Bibbia|biblico]] festeggiò il ''figliol prodigo'' arrostendo {{citnec|e=citazione sbagliata necessaria|l'agnello grasso}}, così Alessandro e Cesare, per restare in tema di ovini, festeggiarono il ritorno a casa di Lucrezia mettendola a [[pecorina]] e facendola belare fino al mattino, quando la informarono che a causa di un cambio di strategia politica, sarebbe dovuta andare in sposa ad Alfonso d'Aragorn della [[Terra di Gondor]].<br />
Come il padre [[Bibbia|biblico]] festeggiò il ''figliol prodigo'' arrostendo {{citnec|e=citazione sbagliata necessaria|l'agnello grasso}}, così Alessandro e Cesare, per restare in tema di ovini, festeggiarono il ritorno a casa di Lucrezia mettendola a [[pecorina]] e facendola belare fino al mattino, quando la informarono che a causa di un cambio di strategia politica, sarebbe dovuta andare in sposa ad Alfonso d'Aragorn della [[Terra di Gondor]].<br />
Il [[matrimonio]] fu celebrato in pompa magna e questa cosa della [[pompino|pompa]] fu l'unica ad avere il gradimento di Lucrezia, soprattutto perché magna. Il resto del menage matrimoniale fu noioso quanto il primo: certo Alfonso era un po' più fantasioso di Giovanni a letto, ma sempre uno rimaneva, e lei non era tipa da accontentarsene.
Il [[matrimonio]] fu celebrato in pompa magna e questa cosa della [[pompino|pompa]] fu l'unica ad avere il gradimento di Lucrezia, soprattutto perché magna. Il resto del menage matrimoniale fu noioso quanto il primo: certo Alfonso era un po' più fantasioso di Giovanni a letto, ma sempre uno rimaneva, e lei non era tipa da accontentarsene.<br />Tre mesi dopo si celebrarono lo stesso giorno il funerali di Alfonso d'Aragorn, avvelenato da ..... , e il matrimonio di Lucrezia con Alfonso d'Este, proprietario di una catena di castelli nel ferrarese.


==== Breve intermezzo nel quale si dà conto della famiglia Borgia in generale e di Cesare in particolare ====
==== Breve intermezzo nel quale si dà conto della famiglia Borgia in generale e di Cesare in particolare ====
Intanto Cesare, che era divenuto Duca di [[Valentino]] e Marchese di [[Versace]], proseguiva la sua inarrestabile carriera [[politica]] così mirabilmente descritta dal [[Machiavelli]] ne ''Il Principe'' e da [[Rettore]] ne ''Il cobra non è un serpente''. Per lui la Ragion di Stato stava sopra ogni cosa, eccetto che sui [[jeans]], dove stava meglio una [[T shirt]] col volto di [[Goffredo da Buglione]] e la [[bandiera della pace]]. <br />E se per far valere la Ragion di Stato occorreva uccidere gli amici, poco male, c'era anche il vantaggio di risparmiare sui regali di [[Natale]] e gli si potevano ciulare le mogli senza paura che tornassero a casa in anticipo. Il cliché era sempre quello: invito a cena e avvelenamento.<br />Ci volle un po' prima che le celeberrime tecniche di avvelenamento escogitate dalla [[famiglia]] Borgia si affinassero: inizialmente si limitavano a cercare di convincere i commensali a ingoiare i fichi d'India senza sbucciarli, uccidendoli poi a badilate sulla testa se si rifiutavano. Poi, constatato che i saloni si sporcavano di [[sangue]] lasciando tracce che la scientifica avrebbe potuto far risalire a loro, modificarono le loro tecniche fino ad arrivare all'avvelenamento perfetto ottenuto offrendo manicaretti preparati da [[Beppe Bigazzi]].
Intanto Cesare, che era divenuto Duca di [[Valentino]] e Marchese di [[Versace]], proseguiva la sua inarrestabile carriera [[politica]] così mirabilmente descritta dal [[Machiavelli]] ne ''Il Principe'' e da [[Rettore]] ne ''Il cobra non è un serpente''. Per lui la Ragion di Stato stava sopra ogni cosa, eccetto che sui [[jeans]], dove stava meglio una [[T shirt]] col volto di [[Goffredo da Buglione]] e la [[bandiera della pace]]. <br />E se per far valere la Ragion di Stato occorreva uccidere gli amici, poco male, c'era anche il vantaggio di risparmiare sui regali di [[Natale]] e gli si potevano ciulare le mogli senza paura che tornassero a casa in anticipo. Il cliché era sempre quello: invito a cena e avvelenamento.<br />Ci volle un po' prima che le celeberrime tecniche di avvelenamento escogitate dalla [[famiglia]] Borgia si affinassero: inizialmente si limitavano a cercare di convincere i commensali a ingoiare i fichi d'India senza sbucciarli, uccidendoli poi a badilate sulla testa se si rifiutavano. Poi, constatato che i saloni si sporcavano di [[sangue]] lasciando tracce che la scientifica avrebbe potuto far risalire a loro, modificarono le loro tecniche fino ad arrivare all'avvelenamento perfetto ottenuto offrendo manicaretti preparati da [[Beppe Bigazzi]].
==== Fine del breve intermezzo nel quale si dava conto della famiglia Borgia in generale e di Cesare in particolare ====


=== Seconda parte 1512 - 1519 ===
=== Seconda parte 1512 - 1519 ===